Simbolo di sogni e ribellione, la bandiera dei Pirati di Cappello di Paglia di One Piece è recentemente diventata un emblema nelle manifestazioni anti-governative in Nepal, dove migliaia di giovani manifestanti sono scesi in piazza contro la censura, la corruzione e la leadership dell'ormai ex primo ministro Khadga Prasad Sharma Oli, dimessosi proprio in seguito a tali eventi.

Le manifestazioni sono iniziate l'8 settembre, dopo che il governo aveva imposto un ampio divieto sulle principali piattaforme social, giustificandolo con la necessità di contrastare frodi e disinformazione. Studenti e attivisti hanno però denunciato la misura come un attacco diretto alla libertà di espressione e in poche ore, i cortei si sono estesi da Kathmandu ad altre città, con cori che chiedevano il ripristino dei social e misure concrete contro la corruzione.
Secondo fonti ospedaliere, almeno 19 persone sono morte e oltre 400 sono rimaste ferite in tutto il Paese. Sebbene il governo avesse revocato il divieto sui social già la notte stessa, le proteste sono proseguite con la richiesta di dimissioni del premier.
La celebre bandiera di One Piece, da sempre simbolo di libertà, aveva già fatto la sua comparsa lo scorso mese in Indonesia, durante alcune giornate di manifestazioni in vista della Festa dell'Indipendenza del 17 agosto.
Per l'occasione, la bandiera era stata issata su veicoli, appesa a negozi e in alcuni casi persino sostituita al vessillo nazionale, attirando critiche da parte di esponenti politici. Un vicepresidente del parlamento l'aveva definita "un tentativo di dividere la nazione", mentre un consigliere del presidente Prabowo Subianto aveva sottolineato come tale azione rischiava di sminuire il valore della bandiera nazionale.
Ora, in Nepal, la Jolly Roger è diventata il punto di riferimento dei giovani contro censura e corruzione, un segnale chiaro di rifiuto verso il controllo governativo.
Ricordiamo che la serie anime di One Piece è disponibile su varie piattaforme di streaming, tra cui Crunchyroll, Netflix e sul canale tematico ANiME GENERATION di Amazon Prime, mentre il manga è edito in Italia da Star Comics.
Fonte consultata:
The Hindu

Le manifestazioni sono iniziate l'8 settembre, dopo che il governo aveva imposto un ampio divieto sulle principali piattaforme social, giustificandolo con la necessità di contrastare frodi e disinformazione. Studenti e attivisti hanno però denunciato la misura come un attacco diretto alla libertà di espressione e in poche ore, i cortei si sono estesi da Kathmandu ad altre città, con cori che chiedevano il ripristino dei social e misure concrete contro la corruzione.
Secondo fonti ospedaliere, almeno 19 persone sono morte e oltre 400 sono rimaste ferite in tutto il Paese. Sebbene il governo avesse revocato il divieto sui social già la notte stessa, le proteste sono proseguite con la richiesta di dimissioni del premier.
La celebre bandiera di One Piece, da sempre simbolo di libertà, aveva già fatto la sua comparsa lo scorso mese in Indonesia, durante alcune giornate di manifestazioni in vista della Festa dell'Indipendenza del 17 agosto.
Per l'occasione, la bandiera era stata issata su veicoli, appesa a negozi e in alcuni casi persino sostituita al vessillo nazionale, attirando critiche da parte di esponenti politici. Un vicepresidente del parlamento l'aveva definita "un tentativo di dividere la nazione", mentre un consigliere del presidente Prabowo Subianto aveva sottolineato come tale azione rischiava di sminuire il valore della bandiera nazionale.
Ora, in Nepal, la Jolly Roger è diventata il punto di riferimento dei giovani contro censura e corruzione, un segnale chiaro di rifiuto verso il controllo governativo.
Ricordiamo che la serie anime di One Piece è disponibile su varie piattaforme di streaming, tra cui Crunchyroll, Netflix e sul canale tematico ANiME GENERATION di Amazon Prime, mentre il manga è edito in Italia da Star Comics.
Fonte consultata:
The Hindu
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Mi sembra eccessivo e sbagliato utilizzare un fumetto per ragazzi per lanciare messaggi politici così importanti.
Peggio io mi aspetto qualche attentato a Oda.... Così non avremo mai un finale.... E allora si che tutti il mondo scendere in rivolta 😅🤣
Non mi meraviglierei affatto.
Dimmi tu se non è chiarissimo il messaggio contro la censura che viene mandato da cose come il flashback di Robin, per esempio.
Mi viene difficile pensare che Oda abbia voluto lanciare un messaggio del genere.
Vedo la notizia in moltissimi siti anche nei giornali online.
Al massimo in One Piece ci sono i messaggi tipici dei prodotti per ragazzi: libertà, giustizia, pace, fratellanza ecc ecc.
Ovvio che un manga per ragazzi (ma probabilmente neanche per adulti) può essere apertamente schierato, però è impossibile che qualcuno scriva un’opera di una certa lunghezza e “serietà” e non traspaiano le proprie ideologie politiche.
Ma soprattutto da quando essere ragazzi vieta a quest'ultimi di interessarsi a temi politci/morali/etici dopo aver captato il messaggio inviato da un'opera di cui hanno usufruito?
Cioè, tanto per dire, un'opera potrebbe essere svilupata in una struttura multistrato, per cui agli occhi del pubblico di riferimento fatto di ragazzi potrebbe apparire come un'opera classica del suo genere, mentre agli occhi di un adulto che per qualche motivo sta leggendo potrebbe apparire in un altro modo trasmettendo "tra le righe" o più velatamente altri tipi di messaggi!
So che in Italia molti sono convinti che i ragazzi di oggi siano teppisti, viziati, bamboccioni, maleducati, insensibili, superficiali(e pure con dei lati negativi) come se l'essere tali sia tutta farina del loro sacco e gli adulti che dovrebbero educarli e guidarli vengono esonerati dai loro doveri perchè spesso si uniscono loro stessi al carrozzone che li addita come scritto sopra senza però impegnarsi più del dovuto non reputandolo compito loro a quanto pare, come so che molti dei ragazzi stessi non fanno nulla per richiedere aiuto o attenzioni in un modo non violento o viziato o facendo ciò che vogliono sapendo che verranno criticati/incolpati ma mai puniti o spinti a cambiare atteggiamento con fatti concreti che prevedano il coinvolgimento di scuole, centri di aggregazione o educatori vari e non quello di esercito o lavori forzati stile campi di prigionia di epoche passate...ma, sinceramente, penso che tutto ciò non voglia dire che i ragazzi non sappiano ragionare e prendere posizioni su temi politici e non in caso lo reputino necessario o interessante!
So che in Italia tutto ciò è una situazione molto blanda e che molti ragazzi non hanno sbatta di pensare nemmeno a cosa mangeranno domani, ma l'Italia è anche il Paese in cui nemmeno gli adulti muovono le chapet per far valere i loro diritti o le loro idee...d'altronde perchè farlo quando, per sentirsi realizzati e in pace con se stessi, basta accendere un qualsiasi dispositivo, andare online e vomitare odio, rabbia e insoddisfazione contro coloro che la pensano diversamente e facendo di tutto per prevaricare e demolire il prossimo protetti dall'anonimato?
Probabilmente, semplicemente, in altri Paesi le cose funzionano diversamente, con gente disposta a muovere le chapet e a scendere in piazza anche solo perchè ispirati da un prodotto rivolto ai ragazzi e incazzati con i propri governanti, sicuri che, forse, è meglio collaborare per raggiungere lo stesso obiettivo piuttosto che ammazzarsi virtualmente online pure con gente che la pensa allo stesso modo ma con modi o atteggiamenti diversi!
In Italia, nemmeno vedere un gruppo di persone intente a manifestare pacificamente (che magari condividono le nostre opinioni e hanno pure la sbatta di manifestarle scendendo in piazza anche se in quattro gatti) venire percossi dalle forze dell'ordine e derisi/sminuiti/insultati in primis dalla politica e poi pure online da chi la pensa diversamente ci smuoverebbe a far qualcosa, se non impegnarsi di più a rifocillare la latrina che sono i social online! Bah...
Non ho criticato i giovani nepalesi.
Cercando ho trovato la storia di un uomo che ha combattuto per la libertà del Nepal Ganesh Man Singh.
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Ganesh_Man_Sing
In sostanza non so quanto il messsggio del Jolly Roger della ciurma di cappello di paglia possa arrivare ai politici nepalesi.
Poi i politici, almeno da come dice l’articolo, hanno capito quello che dovevano capire.
Si ma che c' entra? È un simbolo per i giovani che manifestano. Fosse la prima volta poi che un particolare di un fumetto o un film diventano simbolo per altro, come la maschera di V per Vendetta (fumetto politicissimo tra l' altro)
Mi sa che tu sei proprio l'esempio più lampante del tipo di italiano a cui mi riferivo nel mio precedente messaggio! Grazie per aver dato un esempio pratico! XD
Ah, a parte ciò...almeno che fa la rivoluzione colorata come la chiami tu, ha lo sbattimento di muovere le chapet mettendoci la faccia e manifestando in piazza, tu e tanti altri avete lo sbattimento solo di manifestare odio, derisione e sminuimento mettendoci l'anonimato online!
Sinceramente, meglio dare attenzione a chi manifesta per i propri diritti piuttosto che chi sminuisce i diritti altrui!
P.S. Si, chiamare questa situazione come l'ennesima rivoluzione colorata è un insulto ai manifestanti oltre che a tante altre categorie di persone...hai fatto l'all in è?
E comunque anche la tua affermazione può essere considerata "colorata", ad alcune persone d'altronde piace prenderlo dai politici nel didietro oppure darlo ad altri in loro compagnia!
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