Samurai 7, liberamente ispirato all'opera di Kurosawa, mi ha sorpreso in positivo: non soddisfatto dall’ultima produzione Gonzo, non avevo grandissime aspettative. Anche per questo non mi ero assolutamente informato su quest’opera, ma dal titolo presumevo che non avesse nulla a che fare con tematiche fantascientifiche. Incredibile, no? Gonzo associata ad un titolo senza mecha, navi spaziali, ecc…

Questa era la cosa che più stuzzicava la mia curiosità. E invece l’anime inizia con una battaglia aerea tra corazzate e tra mecha! I samurai ci sono, ovviamente… infatti uno di loro taglia una corazzata a metà con una spada. Nonostante questo, le mie impressioni sono molto positive.

Il ritmo di questo episodio è discretamente lento, e sembra, tassello dopo tassello, costruire le basi per una trama interessante, facendoci lentamente conoscere personaggi molto ben disegnati. Oltre ad essere molto bello, il character design si dimostra espressivo. Le animazioni sono ben realizzate, i fondali ben curati e le musiche sembrano carine. Molto interessante anche l’ambientazione, con una bilanciata commistione tra tradizione e tecnologia. Ora vedremo come prosegue, tuttavia vi consiglio di dargli un’occhiata.


Un villaggio di contadini è ogni anno depredato dai banditi, dotati di tecnologia avanzata e con i quali non potrebbero competere. Inoltre ogni anno pretendono di più, e ormai gli abitanti sono ridotti allo stremo delle forze. Decidono per cui di combattere, ma l’unica possibilità per farlo è quella di ingaggiare abili samurai in gradi di sconfiggere i banditi. La sacerdotessa del villaggio, dotata di poteri divinatori, sua sorellina e un giovane partono per la città nella speranza di assoldare le persone in grado di garantire alla loro gente un futuro migliore…

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