L'artista giapponese Keiko Moritsugu, che ha lavorato come character designer per alcune serie di Pokémon, così come artista CG per Doraemon, si è detta delusa dallo stato attuale dell'animazione giapponese, soprattutto rispetto alle sue controparti Marvel e Disney.
 
"La qualità dei film Disney e Marvel migliora di anno in anno, e questo perché prendono i problemi reali della società e li assimilano all'interno della sceneggiatura. L'animazione giapponese è diventata incapace di farlo in questo momento. La metodologia per creare anime sembra fondersi sulla frase 'finché mettiamo qualcosa di sexy, possiamo ingannare otaku per comprarlo, giusto?'"
 
"Di questi tempi in Giappone, se facessi un film come Zootopia, penso che la gente lo criticherebbe per essere troppo femminista e mirato a compiacere le minoranze. Ma non c'è niente di sbagliato in questo. Ciò dimostra come un film possa avere una rilevanza sociale."

Nei tweet successivi, Moritsugu esprime la sua opinione riguardo quei fan degli anime maschili "ingannati" dal contenuto che guardano, e su come questo possa creare un problema anche per il pubblico femminile.
 
"Penso che probabilmente gli uomini si lascino ingannare guardando anime di ragazze che ridacchiano e strillano, ma quando sono le donne a guardare uomini che desiderano troppo conforto dalle donne, allora lo si considera psicologicamente estenuante."

Non è solo il contenuto sessuale esplicito a turbare l'artista e infatti, dopo che un altro utente Twitter ha sottolineato l'odio per la serie anime del 2008, SekireiMoritsugu ha espresso i suoi sentimenti sul moe, termine che genericamente sta ad indicare tutti quei personaggi di anime o manga in grado di suscitare un sentimento protettivo negli spettatori di sesso maschile.
 
"Non sono arrabbiata soltanto con quegli anime sessualizzati senza mezzi termini come questo, ma sono arrabbiata anche con quegli anime che prevedono questo tipo di atteggiamento in una forma più diluita. Penso davvero che il moe abbia rovinato l'industria degli anime."

Tuttavia, nonostante la chiara convinzione di Moritsugu, molte persone hanno espresso opinioni dissenzienti, lasciando commenti come:

"'È 'il prendere i problemi reali della società e incorporarli all'interno della sceneggiatura' il tuo unico criterio per ciò che costituisce un buon anime? Se è così, penso che tu abbia una percezione in gran parte errata di ciò che è la forma d'arte dell'animazione."

"Quella 'qualità superiore' per Disney e Marvel non è nient'altro che il risultato di avere più soldi da spendere di quanto non facciano gli studi di anime."

"Non è vero che la ragione per cui la Disney non inserisce contenuti sessuali nelle sue vignette è solo perché l'animazione occidentale è pensata come qualcosa per bambini? I film di Hollywood hanno un sacco di scene di sesso e scene di baci."

"Certo, molti anime sono pieni di contenuti sessuali, ma ce ne sono molti che non lo sono. Ci sono così tanti anime in produzione che non puoi dire 'tutto questo è così'."

"Ultraman, Kamen Rider e Detective Conan stanno ottenendo sempre più qualità anno dopo anno."


Gran parte del discorso sembra derivare dall'apparente definizione che dà Moritsugu di alta qualità e contenuto sessuale, con più persone che sottolineano che, poiché Marvel e Disney portano i loro prodotti a un pubblico mondiale, questi dati più ampi spostano naturalmente il contenuto dei loro film lontano dai feticci sessuali che così spesso emergono negli anime. Il mercato di riferimento per un nuovo film della Disney è essenzialmente "chiunque al mondo sia un bambino o abbia un cuore da bambino", mentre per i film della Marvel è "chiunque al mondo ami i film d'azione". Gli anime, però, in particolare le opere osé o moe a cui Moritsugu punta il dito contro, sono molto più di un prodotto di nicchia, con i loro creatori che sanno bene che non piaceranno a tutti, e con l'obiettivo di fare fermamente appello ad un certo sottoinsieme di persone. Detto questo, Moritsugu, che sul suo profilo Twitter si descrive come un'"artista geniale", non è convinta che una sorta di attenzione più mirata sia positiva a lungo termine per la salute dell'industria degli anime.
 
"Da Evangelion in poi, gli anime sono diventati qualcosa in cui se aggiungi dei contenuti erotici in modo che la gente li compri, allora va tutto bene. Ciò ha reso più facile ingannare gli otaku maschili che non riescono ad avere una ragazza, ed è diventato sempre più difficile trovare anime che siano creazioni artistiche facendo così cadere gli anime in un ciclo regressivo."

Naturalmente, non mancano gli appassionati di anime che sono diventati fan perché hanno preferito lo stile dell'industria dell'animazione giapponese nel raccontare storie di magia e azione al modo in cui Disney e i fumetti americani gestiscono quegli stessi elementi. La qualità, dopotutto, è una cosa soggettiva, e proprio come Moritsugu la vede in una volontà di intrecciare la critica sociale contemporanea in una sceneggiatura, altre persone possono trovarla in qualsiasi altra cosa, e magari per loro l'anime tette e culi a tarda notte potrebbe incarnare il massimo livello di qualità che possano immaginare.


Fonte Consultata:
SoraNews24