Yaruki 2017: L Tiers di Walter Baiamonte

Dopo questo nuovo fumetto dello Yaruki avrete voglia di picchiaduro!

di Alex Ziro

Siamo quasi oltre la metà degli autori qui presenti al Yaruki 2017 - Italian Japstyle Comics Award. Ricordiamo che questa è la categoria PRO e per  le opere indie vi rimandiamo a dopo l'estate per l'appuntamento con loro. Qui il bando ufficiale.

Abbiamo il grande piacere di presentare l'ultimo editore che ancora mancava alla nostra scuderia ed un'opera di grandissimo interesse. Parliamo di L Tiers di Walter Baiamonte, edito da Shockdom
 
 
Walter Baiamonte è Presidente della rinomata Lariato Corp. si dedica nel tempo libero alle arti visive. Tra le sue collaborazioni come colorista si leggono nomi di diverse e prestigiose case editrici tra cui Dynamite e BAO Publishing. Nel 2015 decide di mettersi in gioco come autore completo e realizza L Tiers, un fumetto di botte (e non).
Molte teorie sul web sostengono che sia solo un fantoccio per distrarre i media dai loschi affari di Lariato Corp.

Poco riesce a stimolare l'immaginazione come i videogame, non conta più quale sia la generazione di riferimento, ormai possiamo dire che praticamente tutti noi siamo cresciuti con essi. Impossibile che nessuno di voi non abbia mai pensato a come sarebbe potuta essere la vostra vita dentro al vostro gioco preferito, pensando a tutte le complicazioni e le fantastiche avventure. La fantasia non ha limiti, le possibilità sono illimitate, tutto è potenzialmente un sogno ma anche se diventasse un incubo sazierebbe la vostra sete di avventura, facendo battere il vostro cuore dandovi quello che tanto stavate agognando.
 
Cinque ragazzi affrontano la scalata verso la top 8 di Gotumachi 4 Alpha, il gioco in cui annualmente si scontrano migliaia di partecipanti da tutto il mondo.

Beh questo fumetto non è decisamente così. Allora perché questa introduzione? Precisiamo immediatamente che non parliamo per nulla di un redivivo Sword Art Online, ma queste prime righe sono per introdurre chi fa questi sogni, non il gioco in sé ma i giocatori. Parlo proprio di "voi" che giocate, "voi" che da ragazzini avete amato alla follia un videogame o lo amate tutt'ora e magari vi definite anche dei pro. Un'opera che ci fa entrare in un mondo ancora non particolarmente celebre qui da noi, ovvero quello degli E-Sports, mostrandoci le tante e diversificate personalità dei partecipanti. Un fumetto che ha la sua grande forza nella coralità dei personaggi, giostrati in modo assolutamente perfetto e capaci di raccontare la loro storia senza pestare i piedi a nessun altro personaggio. Un fumetto assolutamente interessante e sorprendente, grazie agli scontri "picchiaduro" mostrati in 3d, dando quindi ad L Tiers quell'azione che lo rende senza alcuna ombra di dubbio un fumetto assolutamente da non perdere.

Non si preciserà mai abbastanza la definizione di japstyle. Japstyle è una sorta di ibridismo tra un modo di fare occidentale, quindi italiano nel caso del nostro award, e la tecnica manga giapponese. Bisogna ammettere quindi che questa è l'opera meno japstyle tra le 15 che sono riuscite ad entrare a far parte del nostro premio, ma non è un problema a nostro avviso considerarlo in questo modo. Il taglio delle vignette, il character design molto ispirato alla scuola giapponese, ed anche il tema della storia, la quale ricalca i tipici shounen di combattimento lo rendono un perfetto candidato. Possiamo asserire tranquillamente che il suo stile è ispirato chiaramente al manga ma allo stesso tempo è decisamente personale, elemento che troviamo solo molto interessante per comprendere ancora meglio l'autore. Non si può non glorificare infine la colorazione dell'opera, curata in modo più che professionale e che ha il grande merito di dare quel tocco in più, in un mondo vivace come quello dell'industria videoludica che necessita certe particolarità.

Recentemente è stato annunciato il secondo volume.
 

Intervista all'autore:

La tua è una delle poche opere a colori, quanto è importante per la colorazione e che tecniche usi?

In L Tiers il colore è fondamentale e complementare in tutto e per tutto al disegno, ma proprio per questo motivo potrebbe essere considerata un' arma a doppio taglio.
Scegliere di pubblicare a colori, significa aggiungere un passaggio in più alla lavorazione e comporta accettare un prezzo di copertina più alto, a causa dei costi di stampa  ovviamente più alti, e in un opera composta da volumi da una media di 130 tavole a episodio, può diventare un bel problema.
Nonostante questo, non cambierei strada per nessun motivo.


Come definiresti il tuo stile? 

Non riuscirei a dare una definizione precisa...anche perché il mio goal è quello di variare e modificare lo stile in base a quello che devo raccontare.

E' una cosa che non si evince tanto dalle mie pubblicazioni attuali (con l'eccezione di qualche illustrazione) ma per i miei progetti futuri ho in programma diversi studi tecnici e ricerche di stile in base al tipo di storia, come quelli che ho fatto prima di mettermi al lavoro su L Tiers.
In quello specifico caso, ad esempio partii con l'idea di qualcosa di "futuristico ma attuale" che non scadesse nella banalità dei led fluo solo perché pseudo-futuristica o nell'estetica da retro gaming solo perché videogame-related , che finii per essere definita ultra-pop con forti influenze dal Giappone, il Canada e il fumetto indie Americano. 


Quali sono gli autori che ti hanno influenzato maggiormente?

Hirohiko Araki per quello che riguarda la narrazione, Atsuya Uki per il disegno, mentre LRNZ mi ha -letteralmente- influenzato come amico e autore.

Cosa vuol dire essere edito da una casa editrice?

Non posso parlare in maniera collettiva riguardo un argomento del genere, perché è una cosa che indubbiamente dipende dal tipo di editore, e dal tipo di autore. 
Per la mia personale esperienza, posso dire che essere editi ha tanti vantaggi, specie per quanto riguarda gli spostamenti per le partecipazioni alle  varie fiere del fumetto (e di conseguenza la possibilità di mettersi in contatto diretto con i lettori) e la distribuzione nelle fumetterie e le librerie.


Come percepisci il pubblico del fumetto italiano?

Aver avuto l'occasione di entrare in contatto con il pubblico durante le fiere del fumetto mi ha dato modo di scoprire con piacere una scena di lettori assetati e attentissimi alle autoproduzioni e al fumetto made in Italy.

Com'è nata la tua opera?

L Tiers nasce in un periodo in cui riscopro la mia ossessione per gli  E-sports (nello specifico, i tornei di Ultra Street Fighter 4 e Ultimate Marvel vs Capcom 3) appassionandomi alla scena californiana e quella giapponese, pregne di pro-players ognuno con una o più peculiarità tecnica. 

La narrativa nascosta dentro i match mi rapiva talmente tanto che mi sono ritrovato ad utilizzare gli archetipi dei giocatori come ad esempio quelli da rushdown (focalizzati sull'attacco) piuttosto che gli "zoner"(quelli che puntano sulla difesa e il tenere l'avversario a distanza) fantasticando su ipotetici match mai avvenuti.
I punti di forza e le strategie dei giocatori erano talmente appassionanti che mi diedero l'ispirazione giusta per scriverci sopra delle storie, che nel giro di quache mese divennero "L Tiers"


Che tipo di giocatore sei?

Al momento, purtroppo sono il tipo di giocatore che non ha il tempo da dedicare al meta, i matchup e i setup che sono le materie da studiare allo sfinimento per eccellere a Street Fighter 5. e che ne soffre immensamente.

Quali sono i suoi punti di forza? Perché dovrebbe essere votata?

Come già detto: L tiers si focalizza sui giocatori, sulle loro peculiarità proposte in chiave shonen e le loro debolezze sottolineando che essere giocatori non è solo un passatempo, ma che nasconde molto altro. 

Grandissimo piacere aver fatto la tua conoscenza, saluta i tuoi fan!

LARIATOOOOOHHHHH

Link Utili:

L Tiers

Concorrenti Precedenti:

Sasso coi Capelli
Nine Stones
Deep Green
Abyss
Ale & Cucca
Devil's Joke

Per maggiori informazioni sull’award contattare yaruki2017@gmail.com
Grafiche a cura di Megane郭

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