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Dopo sette anni dalla trasmissione della prima serie, è arrivata just in time per la stagione estiva 2025 *Grand Blue dreaming - Season 2*. Scelta azzeccatissima per il genere di opera, vista l'ambientazione marina di sapore squisitamente estivo e spensierato.
Probabilmente i fan dell'opera non ci speravano più ma nel 2024 era arrivato l'annuncio della seconda stagione che puntualmente poi è uscita al pari della notizia della messa in cantiere anche della terza serie.
Del corposo manga ancora in corso di Kenji Inoue, illustrato da K. Yoshioka, non ne so molto, nel senso che non l'ho letto. In pratica, in occasione dell'uscita e completamento della seconda serie, ho visto anche quella precedente per avere un quadro completo e continuo della trama.

Premessa semiseria doverosa: non guardate quest'opera se si è astemi e non si apprezza la comicità estremamente demenziale.
Non avendo molta esperienza di anime del genere, mi è difficile fare paragoni e reperire somiglianze con altre opere.
Di sicuro lato cinematografico, *Grand Blue* mi ha ricordato grandi classici cinematografici sulla demenzialità quali *Animal house*, *Amenrican Pie*, *Scemo & più scemo*, *Una notte da leoni* tra i tanti che ricordo. La comicità è quella piuttosto trash e nonsense: la trama è ispirata al quasi nulla in cui ciò che sembra contare è solo il divertirsi (meglio se stordendosi con abbondanti dosi di alcool), restare molto spesso con il minimo indispensabile addosso (se non completamente nudi) e vivere o creare situazioni surreali e caotiche.
Tuttavia questa seconda serie mi è sembrata un po' meno esagerata rispetto alla precedente: pur mantenendo la stessa animazione e chara design (con il solito deformed al limite del grottesco), lo spirito goliardico e in un certo senso puerile, il generale mood festaiolo, la trama mi è sembrata un po' più coerente e strutturata. La serie del 2018 l'avevo percepita come più frammentata, una serie di sketch autoconclusivi come se fosse una rappresentazione di comici ad uno spettacolo teatrale.

Con la seconda, oltre ad una certa morigerazione in tema di nudi integrali e abusi di alcool, si vede una certa continuità e una sia pur minima evoluzione dei protagonisti che oltre a sembrare una sorta di vacanza con gli amici più scemi che una persona possa vantare, con i quali sai che finirai in situazioni imbarazzanti, riderai come uno stupido fino alle lacrime e probabilmente ti sveglierai magari nudo senza ricordare come ci sei arrivato, inizia a presentare qualche indizio di commedia, sebbene rimanga una delle più "oneste" (nel senso della trasparenza senza verecondia) e sfacciate opere dell’animazione giapponese.
Non a caso si iniziano a vedere archi narrativi che gravitano su più episodi (vedi i primi dedicati a Shiori, la sorella di Iori a quelli dedicati a Aina) mentre il rapporto tra i due cugini Iori e Chisa inizia a non essere più ispirato al solito spirito goliardico (lato Iori) o di disagio e imbarazzo (lato Chisa), lasciando qualche speranza di evoluzione per la prossima serie che è stata già annunciata.

La comicità resta molto orientata verso il pubblico maschile: la goliardia, lo spirito cameratesco, gli scherzi molto materiali e senza senso, l'ingenuità resta appannaggio di un certo tipo di pubblico che vuole divertirsi a prescindere dal politically correct e i personaggi femminili si adeguano alla grande (anzi in alcuni casi sono in un certo senso gli elementi scatenanti - vedi Azusa o Nanaka): in fondo come ho già scritto anche la ragazze vogliono divertirsi senza tanti preamboli o inutili paranoie legate alle convenzioni e all'educazione.

Con un calcio a tutto ciò che rappresenta l'ipocrisia, anche *Grand Blue dreaming - Season 2* è un trionfo del politicamente scorretto e il finale dimostra come la stupidità tende ad autoalimentarsi non conoscendo limiti.

“Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi”. Ma l'avrà veramente affermato A. Einstein?