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Kirad

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Negli ultimi tempi ho provato una certa disaffezione nei confronti del genere fantasy, a causa di soggetti che sembravano interessanti e poi venivano concretizzati in maniera fiacca e/o troppo convenzionale. Quindi ho deciso di guardare questa serie, perché dalla descrizione sembrava davvero difficile che fosse la solita storia, ma purtroppo sono ancora rimasto parzialmente deluso.

"From Old Country Bumpkin" ha in positivo il fatto che ci prova davvero a raccontare qualcosa di diverso, non dico originalissimo, ma comunque non la solita roba: Beryl si distingue da altri protagonisti del genere perché la sua semplicità, mitezza e buon cuore, uniti al suo sentirsi un pesce fuor d'acqua nella capitale, lo rendono davvero simpatico, evitando la noia in cui cadono certi personaggi positivi che risultano troppo perfettini.
Da apprezzare pure il tentativo di costruire una storia che, comunque non dimenticando l'azione, si basa soprattutto sulla costruzione dei rapporti umani: Beryl, pur ritrovandosi nel solito ruolo di protagonista che si crea involontariamente un harem, ci riesce grazie al suo comportarsi come un maestro di vita oltre che di spada, avendo aiutato le sue allieve a trovare il loro posto nel mondo.
Infine, tornando all'azione, la serie vorrebbe anche qui creare qualcosa di non abituale, mostrandoci duelli che puntano non tanto sugli effetti speciali o sulle azioni 'sborone', quanto sullo stile di combattimento e sulla tattica.

Davanti a tutto questo materiale interessante, qual è allora il problema? Che quando si passa dalla teoria alla pratica, il risultato è non proprio disastroso, ma comunque piuttosto modesto.
Se l'unico vero difetto che ho trovato nel modo in cui viene tratteggiato Beryl è l'aver esagerato con le sue esternazioni di umiltà (sono sincere, ma anche così numerose da risultare stancanti), nel raccontare come si sono costruiti i rapporti con le allieve e poi con i personaggi del presente la narrazione sbaglia per accumulazione e per dosaggio dei tempi: le prime puntate sembrano quasi un continuo panegirico di Beryl, con le allieve che raccontano/ricordano emozionate il periodo col maestro, e gli altri che scoprono estasiati quanto è bravo. Queste vicende (non brutte prese singolarmente) sono messe troppo insieme, e così il tutto risulta ripetitivo e fastidioso.
L'altro problema è legato al fatto che la narrazione concede un tempo eccessivo a un soggetto che non riesce a riempirlo abbastanza: tutte le scene che mostrano il legame tra Beryl e le allieve (e soprattutto le scene con l'ultima arrivata, Mwei) da un lato sono raccontate con una sensibilità semplice ed efficace, che fa davvero intuire l'affetto reciproco, ma dall'altro ci si dilunga troppo su di esse (del tipo: gli dedichi cinque minuti quando ne bastavano due), col risultato che sembrano spesso tirate per le lunghe.
Questi due problemi portano diverse volte la serie pericolosamente vicino alla soglia della noia.
C'è pure un terzo problema, che riguarda l'azione: a conti fatti, risulta troppo povera e troppo poca.
Gli scontri di per sé non sono male, puntano davvero su tecnica e tattica, il guaio è che dopo averlo 'pompato' così tanto, da Beryl ci si aspettano meraviglie, e invece ci si ritrova con delle sequenze che non lasciano il segno (lui è davvero abile, ma tale abilità sembra non avere nulla di eccezionale) e, tranne nel finale, sono anche piuttosto brevi (sarebbe stato meglio togliere il tempo in eccesso dell'introspezione per darlo ai combattimenti).
Oltre a questo, ci sarebbe pure lo spazio per un intrigo politico-religioso di tipo molto classico, però è un aspetto poco sviluppato perché ancora agli inizi.

In generale, molto buono il lavoro sulle animazioni, accurate e fluide, gradevole il design dei personaggi (e mi piacciono molto le colorazioni degli occhi) e i look degli ambienti, dallo stile spartano, che si lega bene con la pacatezza del protagonista. Anche l'opening e l'ending sono piacevoli da ascoltare, con una posatezza che penso piacerebbe a Beryl.

In definitiva, "Da campagnolo stagionato a gran maestro di spada" non è proprio un titolo orribile, ma neppure molto entusiasmante, che purtroppo promette tanto e mantiene solo in parte.


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Gerac

Episodi visti: 10/12 --- Voto 4
Le premesse della serie sembrano le solite che accompagnano ogni anime fantasy realizzato senza delle vere idee dietro (quindi, sto ovviamente escludendo dal conteggio i fantasy ben realizzati), che puntano semplicemente ad avere una roba strana al loro interno, in modo da incuriosire lo spettatore.

L'unica nota positiva (che è anche il motivo per cui non ho 'droppato' immediatamente questa serie) è che il protagonista non vince ogni scontro in un istante solo perché è il protagonista, e quindi è over-powered a caso; nonostante tutto ha bisogno di usare un po' di strategia, ed è effettivamente bravo a livello tecnico. Questo nell'anime: ho visto diverse persone criticare l'anime, perché cambia diverse cose rispetto al manga; sono andato a leggerlo, e nel manga il protagonista vince ogni scontro in un istante solo perché è il protagonista, e quindi è over-powered a caso... Cioè, l'unica nota positiva della serie è un cambiamento rispetto al materiale originale, ed è pure quello di cui i fan si sono lamentati!
Senza contare che nel manga le allieve (che sia nell'anime che nel manga sono tutte donne... ovviamente) sono relegate ancora di più a personaggi satellite, ossia che ruotano intorno al protagonista senza un vero scopo, se non elogiarlo. Va beh, è una recensione dell'anime, quindi parliamo della versione delle allieve nell'anime: rispetto al manga hanno un po' di ruolo in più durante le situazioni, e non sono solo ragazze sullo sfondo messe giusto per esserci.

Quantomeno è una nota positiva, ma è ben poco, e non mi sento di consigliare questa serie a coloro a cui piace davvero il fantasy.