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Ozu76

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7,5
Vigilantes è uno spin-off del celebre My hero academia ed è ambientato 5 anni prima degli eventi della serie.
Per recensire quest'opera bisogna fare due considerazioni oneste ed obiettive.
Preso in se l'anime non è particolarmente emozionante, non è un prodotto che brilla di luce propria.
Ironia, azione, dramma e trama avvincente sono caratteristiche della serie madre, ma in quest'opera sono trattati con onesta moderazione!
Se invece lo leghiamo all'opera madre tutto il contesto risulta simpatico ed interessante, un anime molto carino da seguire.
Intanto come comparto tecnico è fatto molto bene, identico all'opera originaria come animazione e struttura.
Belle le musiche di opening ed ending, sempre trascinanti e movimentate.
Quello che dicevo balza all'occhio è la diversa prospettiva che questo anime offre sul particolare universo di My Hero.
Se nell'opera originaria si esplora in toto il termine "eroe" e la controparte "villain" concentrandosi sulla crescita dei ragazzi cadetti della UAI e su quella del crimine organizzato, attraverso la crescita dei quirks e su tutta la morale di questo mondo fatto di superpoteri, di superuomini e tutto ciò che ne consegue, responsabilità, limiti, difficolta sociali, in questo caso ci si sofferma molto sul quotidiano di questo universo e sulla vita di persone comuni in un mondo appunto dove si deve convivere con l'esistenza di quirks anche banali. Sulla vita di tutti i giorni appunto.
I protagonisti sono tre personaggi che per diversi motivi decidono di diventare una sorta di eroi illegali, vigilantes appunto, che in un quartiere disagiato cercano di aiutare il prossimo anche con piccolissimi gesti.
The Crowlers o "Crolloman" come viene etichettato, ha sempre sognato di essere un eroe ma le sue capacità sono ben lontane dagli studenti della UAI, non essendo in grado nemmeno di scagliare un pugno o difendere se stesso.
Koichi in fondo è solo un universitario buono come il pane, incapace di odiare e pronto ad aiutare chiunque, anche raccogliendo cartacce.
Kazuho è una liceale piuttosto anonima nella quotidianità, ma che poi si traveste succinta mostrando un'innaspettata avvenenza (famosa nel quartiere per il suo lato B) ed il suo desiderio è quello di diventare una idol professionista con le sue canzoni ed il suo ballare saltellando.
Il terzo e più misterioso e Knuckleduster, un uomo di mezza età senza particolari poteri (dovrebbe non avere quirk) che usa i pugni per risolvere ogni questione (soprannominato "nonno pugno" dai teppistelli) ed in realtà (piccolo spoiler) si veste da vigilante per risolvere una drammatica situazione familiare e cercare una persona.
Questi tre personaggi si incontrano per caso ed insieme iniziano a fare ronde notturne mentre nel quartiere impazza una nuova droga che manda fuori controllo i quirks degli sfortunati avventori.
Più che impavidi paladini diverrano amici cercando nel loro piccolo di aiutare gli eroi professionisti e so troveranno coinvolti in qualche situazione rischiosa.
L'anime scivola velocemente nei suoi 13 episodi, se pur devo dire che alcune puntate hanno la carica emotiva di innocui filler.
I personaggi della serie sono piuttosto simpatici e ben caratterizzati, difficile non fare il tifo per loro e non affezzionarcisi.
Onestamente mi aspettavo qualcosa di più drammatico ed incisivo pensando a dei vigilantes, ma tutto sommato lo spaccato di vita di gente comune che si barcamana in questo mondo folle fatto di poteri assurdi, di eroi e villan che sono molto più umani dei termini altisonanti con cui vengono etichettati, mi ha lasciato soddisfatto e fidicioso in un proseguo di questa serie che magari proporrà dei risvolti di trama un pò più complessi ed accattivanti.
Come dire... bene questa prima stagione di presentazione, ma speriamo che ne proseguo ci sia un bel salto di qualità, perché l'idea è davvero molto interessante.


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GialluGamer97

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8,5
Come sempre, “My Hero Academia” riesce a coinvolgere tantissimo. Ho trovato la trama davvero interessante, con personaggi carismatici e divertenti. Ho apprezzato in particolare la presenza di volti noti dalla serie principale, che rendono la visione ancora più interessante. È stato emozionante rivedere All Might nei suoi tempi d’oro, dato che la vicenda è ambientata prima dell’ingresso di Deku alla U.A.

Un altro punto di forza è la nascita di un certo villain, che ho trovato piuttosto interessante. I disegni sono splendidi, le animazioni di ottimo livello e il doppiaggio è impeccabile. Anche le musiche contribuiscono tantissimo all’atmosfera: l’opening carica davvero tanto e la ending è molto bella.

Per quanto riguarda il finale di stagione, ammetto che mi aspettavo qualcosa di più incisivo, magari un cliffhanger. Invece è stato più tranquillo del previsto, ma comunque efficace.
In generale, una stagione riuscitissima e spettacolare. Sono molto curioso di vedere se riusciranno ad adattare tutti i volumi in quattro stagioni.