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CippyWolf

Volumi letti: 3/3 --- Voto 5
“Dragon Slayers” è una serie composta da tre volumi, ad opera di Shingo Honda, celebre per la sue precedente opera “Hakaijuu”, tale serie è di genere action e comica, con più di qualche spruzzo di ecchi qua e là, edita per l’Italia da Dynit.

La storia ci presenta un mondo del tutto assimilabile al nostro, in cui alcuni ragazzi stanno vivendo le loro prime beghe d’amore, fino al sopraggiungere della improvvisa devastazione causata da un drago volante.
Questo fatto innescherà un susseguirsi di incontri e eventi, che porteranno il nostro protagonista a diventare il possibile salvatore del genere umano, dico il possibile perché anticipo tutt’ora che purtroppo la storia termina senza un finale.
Inizialmente il racconto cercava di portarsi avanti, sostenendosi con qualche situazione sui generis, che in parte potevano scatenare una certa ilarità, ma a partire dal secondo volume inserirà sempre più elementi osè, aumentandone le dosi sempre di più con il passare delle pagine, personalmente non ho disdegnato tali elementi, e spesso saranno propedeutici e ben incastonati con la trama, purtroppo il tutto farà in parte scadere il racconto, rendendolo più parodistico piuttosto che epico e eroico.

I personaggi inizialmente non saranno molti, e si intravede una certa volontà dell’autore di cercare di caratterizzarli, ma purtroppo a metà del racconto si vedranno aggiunte e comparse nel cast, che renderà il tutto più caotico e tumultuoso sul versante personalizzazione, facendo virare la maggior parte dei personaggi in macchiette stilizzate, che avranno la sola funzione di essere dei clown per scatenare la risata facile, o la bomba sexy per stimolare la libido del lettore.
Tale tempesta trascinerà anche i nostri protagonisti ad un oblio di stereotipizzazione, appiattendoli e facendoli girare sulla loro ragion d’essere ai fini della trama, mentre per tutti gli altri personaggi corali, facendo la loro comparsa verso il concludersi della trama, saranno un blando e inconsistente condimento, che farà solo rimpiangere la loro presenza essendo che risulterà completamente superflua, visto l’esiguo numero di pagine a loro dedicate.

Il tratto dell’autore è il vero e principale punto di forza di questa breve storia, essendo pulito, dinamico e molto coinvolgente, ottimo sia nella rappresentazione dei personaggi, che quello riguardante sfondi e paesaggi, ma il meglio di sé l’autore lo darà nel rappresentare le varie creature, che risulteranno maestose e brutali, con la loro imponenza faranno trasparire l’impotenza del protagonista e dell’intero genere umano.

L’edizione risulterà leggera, ben sfogliabile, con pagine bianco opaco, ma che tradiranno parecchie trasparenze, per il resto sarà abbastanza blanda, non avendo né sovracoperta né pagine a colori, ottime le copertine.
Le uniche due particolarità saranno il cofanetto, che riporterà una delle tavole più emblematica del racconto e la grandezza dei volumi, che saranno più alti e profondi rispetto al normale, cosa che permetterà di godere al meglio della bravura dell’autore.

In definitiva “Dragon slayers” è un guazzabuglio di elementi, in cui l’autore avendo una storia ben definita, cerca di sospingere e sostenere il proprio progetto narrativo tramite ogni elemento possibile, corredandolo con scene hot, violenza e comicità spicciola.
Tali fattori, al contrario di quanto sperato, non faranno altro che affossare il tutto perché se prese singolarmente potevano avere un certo fascino intrattenente, nel loro complesso non faranno che appesantire e diluire il racconto, portandolo alla sua prematura e inesorabile conclusione, senza aver in definita portato granché per quanto riguarda lo svolgimento degli eventi, peccato perché per l’aspetto grafico l’autore riesce a far trasparire la sua grande esperienza e le sue ottime doti artistiche.


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Regal_ec0

Volumi letti: 3/3 --- Voto 5,5
Dragon Slayer


Un umile fumetto che parla dell'arrivo dei draghi, creature leggendarie di cui si può prevedere l'arrivo con una scaglia di drago lavorata affinché non diventi una sfera, nel Giappone moderno.
Come incipit ci starebbe, non fosse che ci sono innumerevoli buchi di trama pur essendo 3 volumi (a cui poi arriveremo dopo) e non si approfondisce praticamente per niente i personaggi principali, ne tantomeno i secondari.
Senza considerare le continue censure (esempio quella dei capezzoli, che fanno effettivamente parte della trama) che prendendo un pò di coraggio potevano essere evitate rendendo leggibile l'opera.
Le tavole non mi sono affatto dispiaciute, o almeno quelle nei momenti importanti, poiché le altre erano abbastanza vuote e l'autore ha uno stile alquanto anonimo.
Il finale, senza fare spoiler, è incredibilmente avventato e quasi rovina il manga che già di suo non proprio un granché, considerando che non conclude il manga ma lo lascia con un vuoto finale incredibile.
Insomma, magari fossero stati una decina di volumi avrebbe potuto avere molto più potenziale, che invece è stato miseramente buttato.


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Focasaggia

Volumi letti: 3/3 --- Voto 5
«Dragon Slayers» (originalmente “Kyoryuu Senki”) è un manga, scritto e disegnato da Shingo Honda dalle buone premesse per poi scadere in un trash spinto, a tratti anche divertente, venendo infine semplicemente interrotto.

Hagane Ashihara è un ragazzo innamorato della sua amica di infanzia Shiori Minase che rifiuta in continuazione tutti i ragazzi che si dichiarano a lei. La timidezza di Hagane impedisce al giovane di dichiararsi, ma lo dovrebbe fare prima che sia troppo tardi…magari un drago potrebbe giungere dal cielo rovinando tutto.

“Quel “drago” è come una calamità. Non possiamo farci niente…”

L’autore, come in Hakaiju, la sua opera più longeva, mostra un interesse verso nemici dalle dimensioni tanto enormi da essere fuori (o quasi) dalla comprensione umana, mostri che in qualche modo devono essere affrontati. Un drago, un essere che ricorda favole e leggende, un mito quasi di invulnerabilità. Un qualcosa che fa vacillare la ragione umana minaccia la città e tutti i suoi abitanti, qualcuno deve fare qualcosa, ma quelli che potrebbero agire sono semplici ragazzi che conducevano una vita tranquilla e banale...

L’unica arma capace di danneggiare il drago sembra essere la spada di Murakumo, arma dalla caratteristiche bizzarre che dovrà prima scegliere un degno possessore per scatenare la sua forza nascosta.

Yamata no orochi, più volte nominato nel corso della serie, è un mostro dalle sembianze di un serpente con otto teste e otto code, che per placare la sua rabbia chiedeva in sacrificio delle vergini. Il drago si comporterà allo stesso modo nella storia. In fondo una delle parti più interessante del manga riguarda proprio l’approfondimento dei draghi/serpenti che si tiene durante uno dei discorsi dei protagonisti.

“Il nostro clan… ha custodito un mostro come questo per tutti questi anni?”

Altra leggenda che viene nominata nel corso della storia è quella riguardante i tre sacri tesori: la spada Ama no Murakumo (o Kusanagi), la gemma Yasakani no Magatama e lo specchio Yata no Kagami. Nella leggenda la spada Murakumo venne estratta proprio dal corpo di Yamata no orochi dopo la sua morte. Secondo i pochi riferimenti storici tale spada potrebbe trovarsi ancora al santuario di Atsuta. Peccato che nel manga la si trova in un altro santuario.

Un primo problema della storia è quel voler inserire forzatamente una qualche parvenza erotica. Il tentativo è malriuscito in quanto non è reso credibile dal contesto: chi si professa profondamente innamorato di una persona, che intenda salvarla o vendicarla, difficilmente si eccita pensando a una semplice scollatura di un’altra ragazza. Un trash involontario e sempre più immotivatamente marcato quello a cui assisteremo.

Il tratto è, come da consuetudine dell’autore, molto valido, pulito e comprensibile. Le varie scene di azione vengono sempre rese bene sulle pagine in grande formato della Dynit. Ci sono diverse scene (ma non molte) crude e violente, maggiori sono le scene con riferimenti sessuali spesso non espliciti.

Alla pagina 187 del terzo volume l’opera trova la sua conclusione. Le sedici pagine successive sembrano una sorta di promo di una seconda serie, continuo che al momento non è stata neanche annunciato. Un'aggiunta quindi evitabile che non giova alla lettura.

Fra i personaggi secondari forse dovrebbe risultare simpatico Shuji Makino ma fallisce miseramente nell'obiettivo, Koyoi Kamishiro che non trova di meglio da fare che chiedere al primo anziano che passa di portargli qualcuno che nutrisse un forte risentimento verso il drago non convince. Generalmente manca ai vari personaggi quel carisma necessario così come difficilmente si nutrirà una minima empatia persino verso i protagonisti. Forse il personaggio meglio riuscito nella sua semplicità è proprio Shiori.

Da raccomandare a chi, magari attratto dai riferimenti a interessanti leggende o dal bel tratto, conscio dei limiti e dei difetti dell'opera sopra espressi, intenda iniziarne ugualmente la lettura.