Gondola no Uta, 1915
Gli echi delle liriche che introducono la nota ballata romantica, scritta dal conte e poeta Isamu Yoshii nel periodo Taisho, attraversano interamente il memorabile manga Una ragazza alla moda (Haikarasan ga tōru) e lo pervadono in ogni sua parte; non è dunque un caso se, tra le tante rievocazioni di melodie d'epoca -e non- che si rinvengono nelle sue pagine, viene affidato anche questo celeberrimo passo alla figura di una donna forte, indipendente e volitiva.

La nuova edizione proposta per quest'opera da parte dell'editore Star Comics, a celebrare il 50° anniversario del manga di Waki Yamato, è disponibile in quattro volumi bimestrali di grande formato dal 29 aprile 2025; forse potrebbe apparire un po' distante da noi l'idea di personaggi femminili che, nel Giappone di un secolo addietro, scalpitino per poter amare liberamente e vivere senza imposizioni.
Dopo un percorso e battaglie durate decenni, nel mondo che conosciamo oggi le donne possono decidere da sé come condurre la propria esistenza, ma non si tratta in verità di un diritto garantito a livello universale, nemmeno nei cosiddetti Paesi maggiormente civilizzati. Malgrado inoltre il Giappone rientri nel novero delle nazioni più industrializzate del pianeta, se si guarda ai dati che riguardano la parità di genere, ci si ritrova di fronte a situazioni di fatto estremamente sconfortanti: gli indicatori del World Economic Forum 2024 pongono infatti il Paese del Sol Levante quasi in fondo al ranking mondiale, in una infelice posizione nr. 118 su 146 totali, a riguardo di una partecipazione politica ed economica attiva delle donne nel Paese.

E' dunque più moderna che mai, e non solo certamente nel titolo dell'opera, la storia della diciassettenne Benio Hanamura: per niente bella né abile, la giovane ha grandi sogni per il proprio futuro, aspirando a una vita in linea con i valori d'avanguardia che intende professare.
La capitale Tokyo è nel bel mezzo del malinconico periodo Taisho (letteralmente: "di grande giustizia"): se guardiamo alle ere giapponesi che la precedono e la seguono, quella tra il 1912 e il 1926 segna il regno dell'Imperatore Yoshihito ed è stata un'epoca piuttosto breve, ma durante la quale i cambiamenti, la rincorsa all'occidentalizzazione, la ricerca di un complesso equilibrio tra Oriente e Occidente, iniziati nel periodo Meiji, si fanno preponderanti.
Interventismo militare estero, sviluppo dell'economia moderna e successiva recessione, rivoluzioni sociali interne, il fiorire di arti e cultura, il grande terremoto del Kanto del 1923: tutto accade in pochissimi anni, e tutto fa parte del contesto in cui si muove Benio. E' su tale sfondo che lei conosce il giovane cui è stata promessa in sposa sin da bambina, ma per Benio, che comunque proviene da una famiglia di rigido stampo samuraico, la vita deve avere tutt'altro sapore: quello della libera scelta e di decisioni prese in autonomia, sia a livello personale che sentimentale e lavorativo.
Le ragazze di quest'epoca sono le "Haikara-san", ovvero ribattezzate "ragazze dal colletto alto", e si sentono rivoluzionarie: vestono indifferentemente all'occidentale, in kimono o "alla moda" con eleganti stivaletti ai piedi e l'hakama, che da indumento prettamente tradizionale per uso cerimoniale o nelle arti marziali, si fa gonna pantalone tagliata a metà polpaccio e stretta in vita.

Sono ragazze che desiderano poter lavorare, che hanno voglia di decidere da sé per quanto riguarda il matrimonio e la famiglia, sposandosi per amore e non per imposizione familiare o per obblighi sociali, e senza dover necessariamente incarnare l'ideale della 'Yamato Nadeshiko', ovvero della moglie secondo l'antico standard nipponico: una donna che dovrebbe possedere innata femminilità, bellezza, grazia ed eleganza, che dovrebbe sapersi mostrare delicata e deferente, obbediente e remissiva, ma non senza una quieta determinazione e una solida maturità interiore.
La tradizionale figura dell'angelo del focolare cozza fortemente con la frase iniziale del discorso inaugurale della scrittrice, attivista e pioniera femminista Raichō Hiratsuka, nel primo numero della rivista Seito del 1911:
Oggi è la luna, costretta a dipendere dagli altri e a vivere di luce riflessa".
Si tratta di un assunto in cui ben s'incarna il manga di Waki Yamato, delineando perfettamente il modo di agire e pensare delle sue figure femminili.
Il grande amore bussa così con forza, inaspettatamente, almeno quanto gli strascichi dell'impegno bellico nipponico sul fronte russo. Shinobu è infatti costretto a partire dapprima per Kokura, nel Kyushu, e quindi per la prima linea del fronte in Siberia.
La sua assenza, le difficoltà economiche che ne scaturiscono e l'amore che Benio non gli ha mai dichiarato le impongono di rimboccarsi le maniche, dimostrando a tutti cosa è capace di fare una vera ragazza alla moda.
Per quanto il manga offra una mirabile alchimia tra storia e personaggi, e che questi ultimi certo non difettino di varietà, caratterizzazione e un'invidiabile capacità di dar vita a numerose situazioni tragicomiche, il cuore dell'opera è determinato dalla sua incredibile protagonista.
Lo stile grafico della Yamato ce la illustra carina, ma nello stesso tempo la mangaka non smette mai di ricordarne 'il naso schiacciato' e sottolineare gli aspetti più farseschi del suo carattere indomito, anche e soprattutto attraverso espressioni facciali fortemente caricaturali e ricche di smorfie.
Benio non risparmia gestacci, improperi e bizzarre intemperanze, ama bere alcolici ed è poco incline ai rapporti ossequiosi da tenere nei confronti degli ufficiali dell'esercito o delle autorità, che è pronta a sfidare con la spada di legno del kendo, facendo a botte e provocando risse.

Circondata da tre figure di grande personalità ma anche di forte attrattiva estetica, come l'attore di kabuki Ranmaru, la migliore amica Tamaki e il fidanzato Shinobu, Benio non spicca affatto per aspetto fisico, bensì per temperamento.
Come le ripete il padre, che l'ha cresciuta come un maschiaccio, forte e un po' rozza, "nessun altro si prenderebbe mai una peste come te": Benio rinuncia a cercare di diventare la ragazza femminile che la società le imporrebbe di essere -ma che non è mai stata-, e smette di farsi sedurre dai dubbi e dai timori di mostrarsi per ciò che è veramente.
Esuberante, pasticciona e dotata di uno spirito indomabile e instancabile, Benio si distingue per la sua fresca ingenuità, l'immensa voglia di vivere, la risolutezza e la perseveranza che mostra nell'affrontare i problemi che le si pongono innanzi, in un crescendo a dir poco drammatico.
Benio non si ferma mai: non lo fa davanti alla guerra che l'allontana da Shinobu, né di fronte alle resistenze che le vengono opposte -in ambito lavorativo e non- in quanto donna indipendente di testa, spirito e cuore. In più occasioni alla ragazza vengono offerte delle chance di arrendersi, per cedere a una vita più comoda e smettere i panni da combattente. Ma Benio è irrimediabilmente tenace, preferisce guardare sempre dritto avanti a sé: la ragazza è una vera forza della natura che travolge ogni cosa e persona. "Ecco, passa la ragazza dal colletto alto," recita il titolo giapponese completo del manga: perché non ci sono soprusi né vincoli, amicizie o sentimenti che possano fermarla o farla vacillare.

Considerando che Waki Yamato delinea il manga tra il 1975 e il 1977, proprio nel bel mezzo di un nuovo afflato del movimento di liberazione femminista in Giappone, e alla luce anche di alcune sue opere successive come Lady Mitsuko, Yokohama Monogatari e N.Y. Komachi, si può pensare che la mangaka nutra una predilezione per le ragazze forti che guardano oltre le proprie radici, non mancando comunque mai di una discreta dose di ironia nel dipingerle tra tratti seri e faceti.
Chi sa dare prova di quanto vale, inoltre, senza volerlo saprà poi attorniarsi di persone altrettanto carismatiche, figure eccezionalmente interessanti che lasciano un segno tangibile nella storia narrata e nell'affezione del lettore.
Il manga fa presa senza difficoltà alcuna, poiché oltre a una narrazione equilibrata e dal ritmo impeccabile, sa pennellare accanto a Benio dei compagni di (dis)avventure e di viaggio buffi e autorevoli, divertenti, accattivanti e nondimeno malinconici. Deliziose poi le comparse di personaggi macchiettistici ricorrenti nelle opere della Yamato, come la donna mondana dal kimono strascicato, o il bimbetto perennemente ubriaco Shuran Doji, che fanno capolino dal nulla intromettendosi con piglio deciso nella storia.
Anche la prima tavola del capitolo di apertura, d'altro canto, ci da' prova della sua dimensione multi-sfaccettata e cabarettistica, con una introduzione canora che pare sia richiamare i musical che farne il verso.
Il ricorso a citazioni artistico-musicali è invero un fil rouge che connota la 50th Anniversary Edition nella sua interezza: già nelle 440 pagine del primo volume la Yamato va a ripescare sia melodie d'epoca Taisho che canzoni pop e riferimenti ad artisti dell'era Showa, dando vita a una serie di vivaci anacronismi temporali, decisamente voluti. La mangaka ne enfatizza inoltre la forte connotazione melodrammatica: se diversi passaggi della storia appaiono comici e deliranti, fitti di dialoghi e battute argute, molte tavole -spesso a pagina intera- ostentano un ritmo più misurato e un'espressione quasi teatrale dei sentimenti dei personaggi, e della loro indagine psicologica interiore.

E' notevole anche il disclaimer appositamente realizzato e riportato a fondo volume, redatto dalla stessa Waki Yamato accanto alla divisione editoriale della rivista Dessert, quest'ultima subentrata a Shōjo Friend di Kōdansha su cui era stato serializzato Una ragazza alla moda: esso ci ricorda come il manga intenda sì far immergere il lettore nella cultura, nei costumi e nei valori dell'epoca Taisho di inizio Novecento, ma anche di come esso sia fortemente permeato del fatto di essere stato scritto nel Giappone degli anni '70, a sua volta portatore di norme e atteggiamenti discriminatori in ambito sociale, LGBTQ+ e non solo.
La forza dirompente del manga si manifesta in ogni caso fin da subito, e non è ancora venuta meno: nel 1977 gli otto tankōbon di cui si compone l'opera completa si aggiudicano il primissimo Kodansha Manga Award nella categoria degli shojo manga, e possono contare su una tiratura di oltre 10 milioni di copie.
Nel corso del tempo le vicende di Benio Hanamura ricevono adattamenti in svariate versioni: dalla serie animata di Nippon Animation del 1978, talmente popolare da essere stata trasmessa anche in Italia dalla RAI col titolo di Mademoiselle Anne, fino alle versioni live action televisive del 1979, 1985 e 2002, con in più una pellicola cinematografica dal vivo nel 1987, una versione musical del Takarazuka nel 2017 e due film animati tra il 2017 e il 2018. Questi ultimi sono gli unici a trasporre infine la storia nella sua integralità.

Comprensibilmente, anche nel nostro Paese il manga fa capolino più volte: dapprima per capitoli singoli, attraverso il contenitore shojo Amici dal 1997, quindi in una ri-edizione tra il 2008 e il 2009 in otto volumi, al pari dell'edizione nipponica. Si giunge infine all'attuale versione da collezione, che unisce due tankōbon in uno, in un volume di dimensioni 15 x 21 cm dotato di sovraccoperta patinata opaca con stampa in pantone oro.
La 50th Anniversary Edition italiana nasce dal connubio di due diverse versioni nipponiche, ovvero la Renewal Edition del 2016, con l'impostazione grafica in copertina della Luxury Edition del 2020, quest'ultima un tomo unico di ben 1.554 pagine.
Risalendo invece alle origini del manga in Italia, è bene ricordare che l'opera di Waki Yamato è stata una delle quattro "pioniere" a essere selezionata da Star Comics per il debutto della testata Amici nel novembre 1997, deputata alla pubblicazione specifica di shojo manga: assieme a Una Ragazza alla moda vi erano Codename: Sailor V di Naoko Takeuchi, Saint Tail di Megumi Tachikawa e Miracle☆Girls di Nami Akimoto, tutte opere peraltro oggetto di recente ri-edizione di lusso da parte dell'editore perugino.
Si trattava per l'epoca di un esperimento quanto mai avanguardista, dal momento che ci si trovava sì di fronte a una congiuntura storica che vedeva una improvvisa e crescente fame di manga, ma essa non coincideva necessariamente con lo svincolo immediato di ogni genere e target nelle storie da poter proporre con successo ai lettori. Sondando tra gli appassionati la possibilità di allargare temi e target per pubblicare in maniera regolare gli shojo manga, veniva così varato Amici. La testata assunse la forma di un normale tankōbon da 200 pagine circa, e al suo interno conteneva quattro singoli capitoli in versione ribaltata di altrettanti diversi manga: diversi per autrici, generi, anni di creazione e rivista nipponica di pubblicazione, eppur accomunati da frizzante popolarità.
In seguito, Amici arriva a pubblicare volumetti monografici singolarmente dedicati a una specifica serie, così come lo conosciamo oggi, contribuendo in maniera importante all'affrancamento e alla piena legittimità dello shojo manga in Italia.

Tra la versione su Amici e la prima ri-edizione in volumetto del 2008 si ravvisa un importante lavoro di revisione dell'adattamento: il manga viene finalmente pubblicato 'alla giapponese' senza ribaltamento delle tavole, viene rimossa ogni traccia di pecette e vi è un rifacimento da capo del lettering.
La 50th Anniversary Edition va persino oltre quanto fatto in precedenza, proponendo una traduzione interamente riveduta e corretta, lasciando in originale tutte le onomatopee e allestendo da zero il comparto delle note, presenti sia a margine delle tavole, sia attraverso rimandi appositi a fine volume, dove ne sono state raggruppate la maggior parte. A questo proposito non sarebbe apparsa fuori luogo una maggior precisazione dei riferimenti, poiché se è vero che le note sono state elencate in ordine di apparizione, è assente una puntualizzazione di numero o pagina che consenta di rintracciarne ciascuna più agilmente all'interno della storia.
La nuova edizione è proposta al prezzo di euro 14,90 a cadenza bimestrale; a dispetto delle ampie dimensioni, il volume non è eccessivamente pesante e si presenta anzi morbido, maneggevole e facilmente sfogliabile durante la lettura. La qualità di stampa risulta come di consueto piuttosto buona, su carta di una sfumatura bianco sporco, dalla grammatura sottile e con una discreta trasparenza.
Solo la pagina di apertura del tomo esibisce un'illustrazione a colori, che richiama la medesima della copertina, mentre il dorso reca una porzione di immagine che andrà a comporre un unico disegno, una volta che i quattro volumi dell'opera verranno affiancati l'uno all'altro. Nel complesso il rapporto qualità/prezzo appare discreto, pur se per una tale e sontuosa occasione celebrativa del manga non si sarebbe disdegnata una presenza più nutrita di omaggi a colori all'interno del volume.

Lo splendido e riconoscibile stile di disegno di Waki Yamato riesce già da solo a far intuire al lettore l'epoca originaria di serializzazione del manga, attraverso figure esili e longilinee i cui volti circondati da rose, gigli, foglie e petali al vento mostrano occhi grandi e sognanti con ciglia lunghissime, ricolmi di luci e riflessi scintillanti, poco realistici ma magnificamente espressivi. Notevole attenzione è conferita anche alle capigliature spesso morbide, vaporose, ricolme di boccoli e volute, e soprattutto al vestiario di ciascuno: i kimono e gli abiti dei personaggi femminili, in particolare, mostrano una varietà incredibile attraverso decorazioni disegnate interamente a mano, anziché tramite l'applicazione di retini o di effetti grafici come avviene nei manga più moderni. Più che sulla ricerca della tridimensionalità del disegno, il focus si sposta piuttosto sull'eloquenza dei visi e le azioni dei personaggi, pertanto l'uso dei retini è essenzialmente limitato alle divise dell'esercito imperiale e poco altro.

Il bianco, i neri e i dettagli di ciascuna delle tavole restituiscono un forte impatto visivo, alternandosi su pagine dalla struttura delle vignette estremamente variabile, ed evidenziando la grande capacità narrativa e di sceneggiatura dell'autrice.
Implicitamente si ha modo anche di intuire una serie notevole di sfumature ulteriori: il ritratto così preciso di una Asakusa in pieno fermento culturale tra teatri, mode, balli di società ed esposizioni di pregio, che rappresentava all'epoca il cuore pulsante più glamour della capitale. Ma anche l'influenza della Belle Époque e dell'Art Nouveau negli abiti moderni delle donne Taisho più alla moda, nel design e nell'architettura, e dunque il considerevole fascino e ispirazione esercitati reciprocamente in quel periodo tra Oriente e Occidente; è un incontro e una fusione in questo senso -oltre che in chiave Meiji- anche il matrimonio tra la famiglia di Benio, che incarna i valori tradizionali giapponesi, e quella di Shinobu Ijuin, la cui matrice imperiale abbraccia tuttavia rapidamente agi e piaceri importati dall'Europa.
Difficile poi pensare che non assumano un simbolismo preciso anche determinati momenti associati alle stagioni: l'incontro tra Benio e Shinobu sotto i ciliegi in fiore, il loro amore che sboccia nella calda estate, la malinconia della lontananza mentre il vento spazza via le foglie dorate di gingko, sino alla neve che tormenta Shinobu e i suoi commilitoni in guerra.
L'occasione della 50th Anniversary Edition dona così nuova luce a un titolo amatissimo e a una storia accattivante che di "moda", per restare in tema, non passa mai, unitamente al sensibile desiderio di tutte le donne che intendano vivere ogni attimo possibile, per essere libere fautrici del proprio destino.
Le vicende dell'esuberante Benio Hanamura possono sembrare appartenere a un altro tempo, rivelandosi invece davvero senza tempo; un vanto, questo, di cui solo i veri capolavori possono fregiarsi.
Una ragazza alla moda - 50th Anniversary Edition 1
Siamo nell’era Taisho, nei primi del ‘900. Benio Hanamura ha diciassette anni ed è una ragazza moderna e anticonformista, solare e piena di vita, che sogna di poter scegliere da sé il proprio marito. Un giorno, però, le viene presentato il suo promesso sposo, il sottotenente Ijuin... Pur di sfuggire a un matrimonio senza amore, Benio è pronta a combattere con le unghie e con i denti! La nuova edizione del capolavoro che ha fatto la storia dello shojo manga!
Prezzo: 14,90 €
Totale voti: 11 1 0
riko akasaka
Molto interessante per l'ambientazione storica, ma nonostante la mia buona volontà non sono proprio riuscita a farmi piacere i personaggi e lo stile narrativo dell'autrice.
10/05/2025
Arashi84
Non lo rileggevo da tantissimo tempo e ammetto che farlo adesso è stata una grande emozione. L'ho trovato terribilmente divertente, "moderno" (per i temi che tratta)... bello sotto ogni aspetto. Pur sapendo cosa succedesse mi sono anche commossa.Leggetelo
06/05/2025
Hachi194
Non lo avevo mai letto e è stato amore sin dalle prime pagine. Lo stile è simile a quello di molte autrici con cui sono cresciuta, quindi c'è un che di familiare e nostalgico abbinato però ad una storia per me nuova, quindi molto bello
04/05/2025
annadaifan
Rileggere questa storia dopo diversi anni è stato molto appagante, ho riso (grazie Ranmaru di esistere!) e mi sono emozionata come allora! Il tratto di Waki Yamato è stupendo fin dalle prime pagine! Edizione morbida e leggera nonostante le oltre 400 pag.
03/05/2025
2247
Edizione in 4 volumi per l'anniversario dell'opera. Utile il glossario terminologico in postfazione, un po' meno la nota dell'autrice che non ha bisogno di spiegare lo stile di un'opera di cinquanta anni fa ambientata nel 1918 "sotto i mandorli in fiore".
03/05/2025
Altri Voti
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Una ragazza alla moda 1 | € 5.50 | Star Comics |
Una ragazza alla moda 2 | € 5.50 | Star Comics |
Una ragazza alla moda 3 | € 5.50 | Star Comics |
Una ragazza alla moda 4 | € 5.50 | Star Comics |
Una ragazza alla moda 5 | € 5.50 | Star Comics |
Una ragazza alla moda 6 | € 5.50 | Star Comics |
Una ragazza alla moda 7 | € 5.50 | Star Comics |
Una ragazza alla moda 8 | € 5.50 | Star Comics |
Una ragazza alla moda - 50th Anniversary Edition 1 | € 14.90 | Star Comics |
Una ragazza alla moda - 50th Anniversary Edition 2 | € 14.90 | Star Comics |
zettaiLara
Conosco a memoria vignette e battute, eppure mi sono emozionata, ho riso e mi sono commossa come e anche più della prima volta. Meraviglioso: spigliato, divertentissimo, non perde una virgola del suo brio nemmeno dopo 50 anni. Disegni sempre stupendi!
17/05/2025