Non è la prima volta: da quando il Giappone è diventato una meta molto ambita grazie anche al tam tam sui social, si moltiplicano le notizie su comportamenti inappropriati e irrispettosi verso la cultura nipponica, i luoghi sacri ma anche più banalmente verso un convivere civile con i residenti.
Pochi giorni fa, l'ambasciata australiana in Giappone ha pubblicato un avviso rivolto ai viaggiatori affinché si comportino in modo appropriato. Questo perché si era diffuso su internet un video in cui si vedeva un utente di Instagram in un cimitero mentre beveva una bevanda lasciata come offerta su una tomba, scatenando così un'inevitabile rabbia online.

Alla ricerca di facili like, Lochie Jones, che da indizi non confermati sembrerebbe appunto di nazionalità australiana, ha pubblicato sul suo profilo un video in cui prima lancia una monetina per decidere se aprire o meno la bevanda lasciata dai familiari del defunto sulla tomba, come offerta votiva, poi visto il risultato dato dalla sorte, la apre, se la beve e non tralascia di ruttare davanti alla lapide.
Il video, pubblicato il mese scorso, ha ovviamente suscitato commenti furibondi. Un utente di X ha affermato: "I cimiteri sono luoghi sacri in qualsiasi Paese... Voglio che il governo si assicuri che questa persona non possa mai più entrare in Giappone".

Pur non avendo confermato ufficialmente che Lochie Jones sia cittadino australiano, l'ambasciata ha pubblicato un post su Facebook per sollecitare i viaggiatori a mantenere un "comportamento appropriato" durante il loro viaggio in Giappone, senza però fare riferimento esplicito al video.
Inoltre ha dichiarato sempre sul social di "collaborare a stretto contatto con le autorità giapponesi per garantire che i viaggiatori provenienti dall'Australia rispettino e osservino le leggi e le norme locali". Jones si è scusato per l'accaduto in un video su Instagram.

Un numero senza precedenti di turisti sta affluendo in Giappone, e ciò porta con sè video e post in cui spiccano comportamenti irrispettosi volontari e non, pubblicati da influencer stranieri in cerca di facili like e cuoricini, oltre che di popolarità. Tutto ciò induce un crescente disagio nella popolazione locale nei confronti degli stranieri e del turismo di massa e a volte il disagio si trasforma in rabbia vera e propria.
Rabbia sfruttata anche in politica: il Sanseito, partito di estrema destra, fondato nell’aprile 2020 da Sōhei Kamiya, ha saputo cogliere le crescenti preoccupazioni relative al sovraffollamento turistico e all'immigrazione, ottenendo notevoli consensi nelle elezioni della Camera Alta di quest'anno.
Fonte consultata:
TheJapanTimes
Pochi giorni fa, l'ambasciata australiana in Giappone ha pubblicato un avviso rivolto ai viaggiatori affinché si comportino in modo appropriato. Questo perché si era diffuso su internet un video in cui si vedeva un utente di Instagram in un cimitero mentre beveva una bevanda lasciata come offerta su una tomba, scatenando così un'inevitabile rabbia online.

Alla ricerca di facili like, Lochie Jones, che da indizi non confermati sembrerebbe appunto di nazionalità australiana, ha pubblicato sul suo profilo un video in cui prima lancia una monetina per decidere se aprire o meno la bevanda lasciata dai familiari del defunto sulla tomba, come offerta votiva, poi visto il risultato dato dalla sorte, la apre, se la beve e non tralascia di ruttare davanti alla lapide.
Il video, pubblicato il mese scorso, ha ovviamente suscitato commenti furibondi. Un utente di X ha affermato: "I cimiteri sono luoghi sacri in qualsiasi Paese... Voglio che il governo si assicuri che questa persona non possa mai più entrare in Giappone".

Pur non avendo confermato ufficialmente che Lochie Jones sia cittadino australiano, l'ambasciata ha pubblicato un post su Facebook per sollecitare i viaggiatori a mantenere un "comportamento appropriato" durante il loro viaggio in Giappone, senza però fare riferimento esplicito al video.
Inoltre ha dichiarato sempre sul social di "collaborare a stretto contatto con le autorità giapponesi per garantire che i viaggiatori provenienti dall'Australia rispettino e osservino le leggi e le norme locali". Jones si è scusato per l'accaduto in un video su Instagram.

Un numero senza precedenti di turisti sta affluendo in Giappone, e ciò porta con sè video e post in cui spiccano comportamenti irrispettosi volontari e non, pubblicati da influencer stranieri in cerca di facili like e cuoricini, oltre che di popolarità. Tutto ciò induce un crescente disagio nella popolazione locale nei confronti degli stranieri e del turismo di massa e a volte il disagio si trasforma in rabbia vera e propria.
Rabbia sfruttata anche in politica: il Sanseito, partito di estrema destra, fondato nell’aprile 2020 da Sōhei Kamiya, ha saputo cogliere le crescenti preoccupazioni relative al sovraffollamento turistico e all'immigrazione, ottenendo notevoli consensi nelle elezioni della Camera Alta di quest'anno.
Fonte consultata:
TheJapanTimes
Sei anche troppo buono. R forse era patente di chi ha dato il pollice verso.
L'inciviltà purtroppo è presente ovunque e più gente va in un posto solo perché è di moda, più cogl@@#€ arrivano.
Fra le cose che ho visto a Tokyo:
Gente che filma l'interno del tempio Meiji nonostante cartelli multilingue. Gente che all'apertura delle porte dei treni ci si fionda dentro ignorando che è in fila per salire e impedendo a chi scende di uscire. Riempirsi la borraccia con l'acqua rituale all'ingresso di un tempio (sempre meijingu)
La regola è: se siete in procinto di visitare un paese culturalmente molto distante dal vostro, informatevi e studiate, prima di partire; altrimenti, restate a casa vostra. Non c'è altro da aggiungere.
Per quanto riguarda certi "influencer" (senza fare di tutta l'erba un solo fascio)...non voglio neanche commentare.
Ovviamente la cosa non riguarda solo il Giappone: penso solo alle scritte (da me viste) lasciate sulle pareti delle domus e degli edifici dell'antica Pompei, o le tessere dei mosaici strappate dai pavimenti a mo' di "souvenir".
Cultura e rispetto sono le prime cose da mettere in valigia, quando si viaggia.
Non sono interessati, non sono ignoranti, lo fanno consapevoli del fatto che è sbagliato, perché fa figo. Dispiace solo che ci passiamo di mezzo tutti.
Ma vabbè, gli scemi stanno dappertutto. Non è che il fatto che sia australiano cambi qualcosa.
- decerebrati
- squilibrati
- mezze tacche
- maleducati
- ignoranti
- accattoni
- puttanieri
- meretrici assortite
- e, in generale, a gente che andrebbe mandata su camion piombati ad essere rieducata al bon ton e a mangiare con le posate in un collegio svizzero.
Non voglio fare per forza il laudator dei tempi passati, ma NESSUNO si sarebbe sognato di fare (e, soprattutto, mostrare) cose simili anche solo 50/60 anni fa. Purtroppo, quando una società perde sé stessa, non capita mai nulla di buono.
E, naturalmente, come ha fatto giustamente notare qualcuno, poi ci vanno di mezzo tutti, anche chi non c'entra.
C'è gente che è disposta a fare letteralmente qualunque cosa pur di ottenere visibilità online. Questo non è solo penoso, è pericoloso.
Non userei questo termine spregiativo. Molte persone adesso possono permettersi di andare in posti che prima erano per pochi, un segno della crescita del benessere in senso generale.
Ti quoto perché so che viaggi spesso in Giappone e conosci la lingua.
Episodi come questo sono una bel problema per tutti perché minano la fiducia dei giapponesi verso i turisti.
Come ho letto recentemente in un articolo del mio prof. Il Giappone sta arretrando in tutti i settori un popolo da sempre isolazionista ma che dagli anni '60 fino ai primi '90 aveva sperimentato il piacere di viaggiare e conoscere altre culture... Oggi non accade più piano piano si sta richiudendo in maniera ermetica basti vedere il crollo di studenti giapponesi all'estero.
Come dicevo prima un Paese da sempre isolazionista e non abituato al turismo episodi come questo sortiscono effetti molto negativi.
Fare qualcosa che chiunque potrebbe fare ma chiunque ha il buon senso di non farlo si chiama idiozia.
La soluzione sarebbe una bella multa salatissima, tanto da farglii cambiare idea per sempre. Alternative ci sarebbero, ma voglio rimanere una foca pacifica.
Ma il problema grosso non sono nemmeno loro, che sarebbero pure facilmente identificabili, ma tutta la cricca che li segue…
Appunto, concordo completamente con te.
No, basta ricordarsi che la responsabilità è individuale. La mancanza di fiducia di certa gente anche in Giappone non si modifica di molto perché un idiota si comporta così. Vale a dire, questa mancanza di fiducia già c'e', non è che "aumenta".
Alcuni dei miei conoscenti in Giappone sono abbastanza... "estremi" su questi argomenti ma mai si sono permessi di prendersela con me, segno che magari le questioni sono un po' più sfumate.
In 14 giorni che sono stato là l'unico momento dove ho notato qualche "insofferenza" è stato in un ristorante dove la cameriera all'ingresso prima mi ha parlato in maniera un po' sbrigativa in inglese (e non per difficoltà della lingua) ma quando ho risposto in giapponese ha cambiato registro in maniera abbastanza palese.
Il danno è stato causato dal governo e dalla chiusura folle di 900 giorni. Solo che prendersela con "gli stranieri" o "i turisti" è più facile che ammetterlo.
E invece facciamolo pure il fascio d'erba, la maggior parte di sta gente sono nel peggiore dei casi cretini patentati come questo o peggio, nel migliore dei casi gente che si erge a grande esperta di qualcosa, che legge due stronzate su google e te le viene a raccontare come se fosse il messia con tanto di stuolo di fanatici senza neuroni che pendono dalle labbra di quest'ultimi.
Grazie, ora mi sento soddisfatto!
Leggendo tutti i commenti qui sopra ero rimasto deluso nel non vedere il solito commento del caz.o pronto a generalizzare e sminuire anche quel poco di positivo che c'è sui social!
Sinceramente, meglio guardare il video di qualcuno che legge su google qualcosa e poi la divulga seminando in giro un pò di cultura e conoscianza e magari ispirando la gente che li segue a informarsi maggiormente che leggere commenti come il tuo che paiono proprio rientrare nel "bue che da del cornuto all'asino"!
Se davvero dobbiamo arrivare a sputtanare e a prendercela anche con chi fa divulgazione sul web per criticare merde umane come il protagonista di 'sta notizia facciamoci due domande...qui non è ne questione di fare tutta l'erba un fascio ne di essere indiapettititi da cosa ha combinato uno stron.o!
Qui è solo questione di fare qualcosa o dare una bella punizione per far passare la voglia di fare 'ste robe a 'sti mentecatti e, soprattutto, fosse per me cercherei di ritracciare quei senza testicoli che si nascondono dietro l'anonimato spronando 'sti dementi a continuare a fare robe del genere manco fossero un branco di trogloditi urlanti e come minimo li bannerei dai social!
La libertà dei singoli dovrebbe finire quando inizia a danneggiare quella altrui e 'ste persone che si nascondono dietro la libertà di opinione ed espressione è gente che, aizzando mentecatti come quelli del protanista della news, sta contrinuendo a danneggiare la libertà altrui e il quieto vivere!
Intanto, con gente come te che scarica la colpa anche su chi cerca di diffondere cultura(fottesega se lo fanno per soldi, anche i musei fanno pagare il biglietto per poter accedere alla cultura che custodiscono), queat'ultimi si ritrovano spesso a perdere seguito e abbandonare i social erodendo quel poco di positovo che c'è sui social, mentre stron.i come quello in questa news o Logan Paul si ritrovano a far soldi e carriera aumentando il loro seguito e contrinuendo a diffondere il degrado!
Per chi non lo sapesse Logan Paul è il tizio che anni fa ha fatto video nella foresta dei suicidi riprendendo un cadavere trovato sul posto...che fine ha fatto dopo tutto ciò?
Ora è uno dei wrestler che lotta in wwe facendo soldi a palate, sponsorizzando i propri prodotti venduti sul web e ottenendo sempre più pubblicità!
Se il mondo fosse stato realmente giusto, a quest'ora Logan Paul e compagni come minino avrebbero dovuto essere a lavorare su turni massacranti in fabbrica, mentre vari divulgatori, al di la che siano realmente esperti o solo gente che legge e riporta roba da google, dovrebbero essere al loro posto con un pubblico più acculturato e sensibile senza star ad aizzare orangotanghi travestiti da umani che basta che si grattano le chiappe lanciando caccole in giro per guadagnare milioni diventando gli idoli delle folle! Bah...
Ho scritto: "la maggior parte", non tutti.
Buon proseguimento di serata.
L’idiozia è contagiosa e se non viene bloccata si espande a macchia d’olio.
“Sembra ci siano più idioti perché con Internet se ne vedono di più” questa frase non è più valida, basta uscire per vedere il livello infinitamente basso del comportamento delle persone.
La situazione sta sfuggendo di mano.
Scherzi a parte, ovviamente, quel tipo di comportamento è da condannare. Non sono una dei reazionari per la preservazione della cultura nel senso hard core ecc., ma un minimo di rispetto bisogna esserci, non ci vuole molto.
Io, poi, sono una che ha pure rifiutato di fare finta di fare una preghiera nel tempio per una foto vedendo gente che fa preghiere vere perché non mi sembrava il caso.
Visto cosa e' successo e sull'onda di questa gente succede sempre piu', io sono d'accordo con loro nel mettere divieti e limiti per il quieto vivere. Sarebbe il caso di addestrare le forze dell'ordine a reagire piuttosto che subire anche li.
Preoccupante, gente che si vanta di simili bassezze dovrebbe ricevere solo commenti di disgusto e disprezzo, invece "fa figo"? Non so se siano più patetici e miserabili 'sti influencer o i loro seguaci.
Certo che anche loro dovrebbero un po' piantarla con sta storia di sapere la lingua... Il giapponese si parla solo in Giappone (tralasciando i tanti non-giapponesi che la studiano, ovvio) e che piaccia o no, il mondo parla inglese. Non tutti hanno il tempo, la voglia o la fortuna di mettersi a studiare una lingua così complessa, senza contare che per gli adulti è molto più faticoso che per i bambini/ragazzi.
I giapponesi che ragionano così non sono diversi dagli italioti che si lamentano quando gli stranieri parlano poco o per niente italiano o quando all'estero non trovano pasta, pizza e espresso come da noi.
Sapere la lingua di qualunque posto si visiti è sempre una buona cosa, ma non è strettamente necessario per apprezzare la cultura del luogo e vivere un'esperienza piacevole. A meno che non ci si voglia andare a vivere, in tal caso il discorso cambia ovviamente.
Al giorno d'oggi c'è la ferma convinzione, da parte di fin troppi, di poter fare tutto quello che vogliono, ma proprio tutto. Effetto combinato di sovraesposizione ai social media e mancanza di polso di genitori e insegnanti. Una generazione fragile che vuole essere approvata sempre e comunque.
Quando, molto presto, l'umanità avrà ben altro di cui occuparsi piuttosto che i social e il turismo, loro saranno i primi a soccombere.
Da quello che ho capito io chiedendo agli esperti in materia.
Oggettiva difficoltà essendo l'inglese una lingua agli antipodi di quella giapponese.
Paura di non essere all'altezza cosa comprensibile.
Personalmente non considero il giapponese una lingua complessa* o almeno non di più dell'inglese che trovo quest'ultima più ostica e meno armoniosa.
Nonostante per questioni familiari fa parte della mia vita si da piccolo non mi è mai piaciuta più di tanto.
La situazione si potrà rasserenare solo quando calerà l'afflusso turistico che non credo durerà ancora molti anni.
Il Giappone si trova in una situazione paradossale un Paese storicamente isolazionista invaso da turisti... In questo momento anche in declino.
*Gli ideogrammi sono un discorso a parte.
Concordo appieno con il punto linguistico. Tuttavia, io un po' gliene perdono questa cosa, considerando la loro posizione geografica. Noi europei siamo gente molto ma moooolto variegata nel senso linguistico e culturale, però siamo tutti interconnessi perché geograficamente siamo molto vicini gli uni agli altri, le nostre terre sono così accessibili che, volendo, ci si può andare anche in bici (e ineffetti, è proprio quello che si fa, si organizzano varie maratone in bici che passano oltre le frontiere, come per esempio il Giro d'Italia, che passa anche per la Croazia, per citarne un esempio).
Il Giappone, invece, no. È un arcipelago isolato persino dai suoi vicini, figuriamoci per il resto del mondo. Gli oceani che dividono il Giappone dalle Americhe è immenso. E, sebbene sulla mappa del mondo, il mare che divide il Giappone dalla Corea e dalla Cina, ma anche solo il mare che c'è tra la Corea e la Cina, potrebbe sembrare una cosa piccola, una volta che ci voli sopra ti ci accorgi che quel mare NON FINISCE MAI.....
Vivo in Corea e per ora sono potuta viaggiare in Giappone una sola volta, però è quanto basta per dire che parlo per esperienza. Sono territori veramente vasti e non sono così connessi come i paesi europei. È normale, però, che noi diamo per scontata questa accessibilità. Vivendo e crescendo in una certa parte del mondo, non ce se ne accorge di quello che è la normalità. È naturale e lo stesso discorso vale anche per l'estremo Oriente.
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