Era il lontano 2019 quando mi capitò tra le mani il primo volume di Gorgonia, incantata dal tratto e incuriosita della storia non potei fare a meno di seguire il lavoro delle due talentuosissime autrici che avevano dato vita alla storia: Cristina Kokoro e Eleonora Gatta e sperare che il seguito sarebbe arrivato il prima possibile.
Ad oggi, mi trovo a scrivere questo articolo e raccontare dell'intervista che ho avuto l'opportunità e il piacere di condurre per gli amici di AnimeClick, a Lucca Comics & Games 2025, per l'uscita definitiva di Gorgonia, riscrittura magistrale del mito di Perseo e Medusa in chiave boys’ love, che dopo parecchie peripezie ha trovato la sua casa in Planet Manga, con una splendida edizione di più di 400 pagine brossurata, tutta a colori, interessantissime annotazioni finali e una mappa dei molti personaggi.
 
In occasione di Lucca Comics & Games 2025, Panini Comics ha presentato Gorgonia, il nuovo fumetto con cui Cristina Kokoro ed Eleonora Gatta reinterpretano uno dei miti più celebri dell’antichità — Perseo, Medusa e la Gorgone — trasformandolo in una narrazione intima e moderna in chiave boys’ loveGorgonia sarà disponibile in Fiera e in fumetteria e su Panini.it da giovedì 30 ottobre.
 
Tutti conoscono il mito greco di Perseo, il grande eroe figlio di Zeus che ha reciso la testa della Gorgone. Ma se alla storia arrivata fino a noi mancassero alcuni pezzi andati perduti nel tempo? E se addirittura mancasse qualcuno? Con queste domande inizia Gorgonia, una rilettura audace che mette al centro tre giovani — KoralPerseo e Medusa — i cui destini vengono intrecciati dalle abili mani della dea Atena e degli dèi dell’Olimpo. Dal filo sottile fra amicizia e amore nasce un legame potente, vulnerabile, capace di scuotere persino le divinità. «Nulla possono gli uomini contro la volontà del Fato e degli dèi» recita la profezia che accompagna i protagonisti.
 

 
Lucca Comics & Games 2025: intervista alle autrici di Gorgonia (Planet Manga)

Bene ragazze, come state? Come vi trovate a Lucca? Ci tornate dopo un po' di tempo.

K: Dopo tre anni? Sì, Dopo tre anni. Bene, dai.
E: Non ci siamo ancora ambientate. Abbiamo letteralmente messo piede qui 10 minuti fa.

Comincia già ad essere un po' casa vostra. Come autrici di questa bellissima opera penso non vediate l'ora di fare il vostro primo firmacopie di Gorgonia!

K: Io non l'ho nemmeno ancora toccato, quindi pensate! Sennò piango, così rimando. Lo stiamo vedendo adesso.

Io l'ho guardato bene e l'ho fogliato a lungo. Sono molto contenta e soddisfatta e penso che sarete contentissime anche voi. Quindi dai, incominciamo con le domande…
In Gorgonia avete reinterpretato uno dei miti greci più conosciuti: quello di Perseo e Medusa, trasformandolo in una riflessione sull’identità e sul desiderio, ma come siete arrivate a costruire l’intreccio del rapporto tra i tre protagonisti?
 
K: Ok, allora noi partiamo sempre dalla fine della creazione della storia e poi da lì partiamo ovviamente dalla costruzione dei personaggi e con la costruzione dei personaggi andiamo molto a fondo, affrontiamo temi come: di che cosa ha paura, che cosa vorrebbe, qual è il suo passato, quali sono i suoi desideri, come vede il suo futuro ecc. E da lì si basa anche su che cosa manca effettivamente al personaggio per poter essere poi colmato dal personaggio successivo. Poi qui si tratta di una relazione a tre, quindi di per sé loro vivono nella più totale normalità in questa relazione, quindi insomma è partito tutto da un what if. Quindi il concetto del mito ok, noi lo conosciamo con Perseo uccide la Gorgone, ma cosa manca? Come potrebbe essere arrivato a quel punto? Poi non so quanto posso spoilerare o meno di questa storia…
 
Lucca Comics & Games 2025: intervista alle autrici di Gorgonia (Planet Manga)

Attenzione lettori, ci potrebbero essere degli spoiler!

K: Perché a me piaceva tantissimo anche il mito del corallo, che appunto è nato quando il sangue della Gorgone ha toccato un'alga e quindi si è formato proprio il corallo. Proprio perché quest’alga rossa è diventata una Gorgona. Qui ho divagato un pochettino, l’ho fatto diventare più generico con un corallo rosso e da lì poi chiaramente si è collegato anche tutto il resto. In un mito di per sé ci sono parecchie versioni e molte cose non sono specificate!
E: Anche il periodo storico non è molto specificato, quindi abbiamo potuto proprio giocarci tantissimo sopra.

Infatti, molti mi hanno chiesto quando ho iniziato a pubblicizzare il volume qual era il periodo storico perché non era troppo specificato, quindi anche questo vi siete un po' date alla pazza gioia.

K: In realtà no. In realtà ha un senso, infatti c'è un extra che parla appunto di Perseo che noi consideriamo il primo eroe perché contando tutti gli eroi dei miti greci ti ritrovi a fare una stima cronologica e lui si colloca perfettamente tra l'epoca minoica e l'epoca micenea, essendo lui il fondatore di Micene. Quindi non tanto divagare e viaggiare, lui ci stava lì e poteva essere proprio infilato in quel periodo storico, non nel bronzo. Non potevi sbagliare se lui fonda Micene dagli inizi all'età micenea, quello è il periodo storico perfetto!

Un'altra cosa ho trovato molto interessante, nella storia fin dal principio si parla molto di destino, di fortuna e sfortuna, il destino stesso nell’antica Grecia era una forza che gli dei stessi non potevano troppo controllare. Nella storia si vedono diverse figure divine che plasmano la fortuna/sfortuna dei personaggi, mi chiedo, vi siete sentite un po’ simili alle divinità che guidavano i passi dei protagonisti?
 
E: Gli dei degli dei degli dei. Sì, diciamo che quando noi parliamo di fortuna e sfortuna la fortuna è essere ben visto dagli occhi degli dei, ma quando sei ben visto dagli occhi degli dei perché hanno puntato l'attenzione su di te non è mai una buona cosa perché di per sé loro governano il tuo destino e da quello non puoi scappare. Loro hanno proprio carta bianca su qualsiasi cosa ti possa capitare. Che cosa loro hanno in mente per te? E se non porti a compimento quello che loro hanno in testa, troveranno comunque il modo per fartici arrivare. Insomma, diciamo che uno degli esempi più grandi è la guerra di Troia. È capitato tutto, per quello che narra il mito, da questo screzio da parte tra due fazioni di dei, quindi fortuna e sfortuna.
 
Lucca Comics & Games 2025: intervista alle autrici di Gorgonia (Planet Manga)

Durante la scrittura, quali elementi del mito originale avete deciso che dovevano essere assolutamente mantenuti e quali invece vi siete rese conto sarebbero stati perfetti per essere sovvertiti per adattarli ad una nuova prospettiva?
 
K: Il mito di Perseo di per sé viene conosciuto in maniera molto breve, nel senso Medusa è interpretata come la sacerdotessa di Atena che viene molestata da Poseidone. Comunque parte già da una soglia di età molto avanti e poi per sé uccide la Gorgone. Noi abbiamo mantenuto quello, non l'abbiamo praticamente toccato, tranne il fatto che abbiamo dato un background al mito e il finale. Quindi il mito è rimasto, tranne per Medusa donna, che in realtà da noi è un uomo e non una sacerdotessa. Sì, diciamo che c'è il background, c'è tutto il background. Abbiamo tenuto la rappresentazione della Gorgone come di per sé descritta, la donna bellissima con la testa di serpenti è più recente, all'epoca era proprio questa creatura orrenda con le zanne di cinghiale, le mani d'oro e le ali dorate. Quindi io ho preferito quella versione. Era molto più creepy, mi piaceva di più, piuttosto che la bellezza. Non c'è niente di bello alla fine. La Gorgone è anche una rappresentazione di tutto ciò che l'esatto contrario delle virtù.

Ti sei concentrata sul questo concetto, volevi proprio renderlo il mostro che veniva anticamente rappresentato.

K: Sì di per sé sì. Anche perché in tutte le rappresentazioni della Gorgone sinceramente nessuna sembra una donna, nessuna.
E: Quindi abbiamo giocato anche molto su questo. Quella di Caravaggio ci ha ispirato particolarmente, anche i bassorilievi di determinati palazzi. Anche quelli non assomigliano per niente a delle donne!

Collegandomi a questo, volevo capire se effettivamente c'era una relazione tra il concetto di mostruoso e l'amore, non voglio fare ulteriori spoiler, ma effettivamente continua ad esserci affetto con Koral dopo che Medusa si trasforma in Gorgone. Quale messaggio sull’amore e sul rapporto con il “mostruoso” emerge da questa riscrittura?
 
K: Sembra scontato dire che l'amore è cieco, ma diventa una cosa un po' brutale, no? No, allora c'è questo concetto di mostruosità anche all'interno di quello che è un sentimento bello come l'amore. Quando Medusa cambia diventando questo mostro, diventando una Gorgone, lui praticamente trasforma la bellezza del sentimento che provava in qualcosa che è un amore tossico. C'è una frase all'interno che dice: “tutto ciò che c'era di bello in lui i serpenti l'avevano ingoiata, avevano buttato giù senza pietà”, cioè… insomma.
 
Lucca Comics & Games 2025: intervista alle autrici di Gorgonia (Planet Manga)

Perfetto! Come mi avete detto è stato creato un background, quindi noi vediamo effettivamente i protagonisti fin da bambini, anzi neonati, vediamo anche il momento della loro nascita, dall'inizio seguiamo la loro storia fino alla fine, la loro crescita, il loro cambiamento, l’evoluzione dei loro sentimenti, tutto. Quindi volevate rappresentare una vera e propria trasformazione (fisica, emotiva o simbolica) dei personaggi? E che valore assume in relazione al tema della libertà di espressione?
 
K: Non lo so aspetta, come l'abbiamo concepita? Chiaramente partendo dal background, sapendo che in qualche modo i tre personaggi si sarebbero dovuti allacciare per forza. Partire tanto dall'inizio ti aiuta proprio a sentire il personaggio. Noi quando scriviamo i personaggi siamo molto empatiche e quindi il personaggio cresce e lo capisci. Molto spesso nella sceneggiatura infatti, non si sono incontrati o abbiamo dovuto fare dei cambiamenti proprio perché non è facile, soprattutto un rapporto a tre tanto equilibrato!

Sì, infatti l’equilibrio è perfetto. Non c'è nessun momento in cui un personaggio cede da una parte o dall'altra. È totalmente naturale il rapporto, anche perché il contesto storico vuole che lo sia, quindi volevo capire se l'aveste fatto non dico per “insegnare”, ma quasi con naturalezza portare alla rappresentazione di questo tipo di amore ad oggi.

 K: Sì, è venuto naturale. Nel senso, non c'era nessun intento di insegnare niente a nessuno, però se qualcosa passa è meglio. Era solo per rappresentare qualcosa di bello che poteva funzionare, anche se sembra strano agli occhi di adesso, perché personalmente a noi due non piacciono per niente le relazioni forzate ed è davvero facile cadere in questo cliché.
E: Quando vedi che c'è quel personaggio che poi magicamente sta con un altro senza avere una base di sottofondo, ti fa strano soprattutto nei triangoli! Quindi ci doveva essere proprio una base solida dove il loro rapporto doveva avere fondamenta per poi continuare in maniera così forte fino alla fine e… nell'aldilà proprio?
 
Lucca Comics & Games 2025: intervista alle autrici di Gorgonia (Planet Manga)

Per quanto riguarda il punto di vista storico, io mi sono resa conto, parlando con molti ragazzi giovani, che questa parte della storia e questi miti non si studiano più. Secondo voi questa rielaborazione rende la storia più attuale o più comprensibile per il pubblico di oggi?
 
K: Allora questo è un retelling noi non lo utilizzeremo per spiegare un mito a qualcun altro, ci si può sempre interessare in tal senso.
E: Anche semplicemente per interessarsi alla storia e poi studiarlo in altri ambiti.
K: In questo caso sì, del periodo storico abbiamo messo anche informazioni sulle costellazioni e sui miti dietro alle costellazioni, che poi partono sempre dalla guerra di Troia, l'Iliade più o meno… e l'Odissea, quindi di per sé ci potrebbe anche stare che scopri che c'è un'epoca prima della Grecia classica! Adesso si legge un po' tutto, non credo ci siano dei limiti, anche se in realtà qui c'è consigliato a un pubblico maturo. Beh, maturo può essere quando vuoi!


Il video dell'intervista



Articolo firmato Laura Di Molfetta