Che il mercato delle carte collezionabili abbia ormai raggiunti un giro d'affari enorme è ormai una realtà assodata, così come la serie possibilità che la bolla speculativa possa esplodere da un momento all'altro come nel caso del Giappone. Le carte più rare sono percepite ormai come beni di assoluto valore economico e patrimoniale, tanto di essere diventate obiettivi di furto e persino contrabbando internazionale.
È questo il caso del fatto avvenuto nei giorni scorsi presso l'Aereoporto internazionale di Linate a Milano, dove, tra il clamore generale, un uomo è stato fermato per contrabbando di Carte Pokémon e di One Piece.

Secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza il viaggiatore, di ritorno da un viaggio in Giappone con scalo a Parigi, ha cercato di superare la dogana facendo finta di nulla credendo che le sue oltre 20.000 carte, alcune non ancora disponibili in Europa e stipate in valigia passassero indisturbati i controlli. Ovviamente così non è stato e l'uomo è stato fermato con l'accusa di contrabbando aggravato dal fatto di non aver dichiarato il valore effettivo della merce, che si muove sui 90.000 euro.
Ciò ha portato ad un multa salata che per legge può variare dal 100 al 200 per cento dei diritti di confine evasi e che secondo le Fiamme Gialle si attesta sui 22.000 euro.

Fonte consultata:
Adnkronos
È questo il caso del fatto avvenuto nei giorni scorsi presso l'Aereoporto internazionale di Linate a Milano, dove, tra il clamore generale, un uomo è stato fermato per contrabbando di Carte Pokémon e di One Piece.

Secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza il viaggiatore, di ritorno da un viaggio in Giappone con scalo a Parigi, ha cercato di superare la dogana facendo finta di nulla credendo che le sue oltre 20.000 carte, alcune non ancora disponibili in Europa e stipate in valigia passassero indisturbati i controlli. Ovviamente così non è stato e l'uomo è stato fermato con l'accusa di contrabbando aggravato dal fatto di non aver dichiarato il valore effettivo della merce, che si muove sui 90.000 euro.
Ciò ha portato ad un multa salata che per legge può variare dal 100 al 200 per cento dei diritti di confine evasi e che secondo le Fiamme Gialle si attesta sui 22.000 euro.

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In questo caso, visto il valore, è come se fosse un'importazione di merce. Ergo, devi pagare l'iva e/o eventuali dazi all'ingresso nel Paese per poter sdoganare la merce
credo che dipenda dalla quantita, c'e' un numero limitato di beni che puoi portare con te, per esempio una bottiglia di vino, ma se ti porti tutta una cassa , in questo caso si parla di contrabbando, cosi per altri beni
perche?
Ho visto personalmente, gente che si portava valigiate di videogiochi e action figure dal giappone, con regolare scontrino e non gli hanno fatto nulla! Certo bisogna vedere se prendi più cose dello stesso oggetto, potrebbe essere a fine rivendita... ma non credo che se la cosa sia costosa te la sequestrino.
Se "l'importatore" paga il dovuto gliele ridanno. Altrimenti penso che, dopo un certo tempo, le merci sono acquisite dallo stato e forse vendute all'asta
credo dipenda anche dal valore e se viene dichiarato o meno
Credo anch'io. Dovrebbe esserci una franchigia
Complimenti alle nostre forze dell'ordine che si sono dimostrate aggiornate anche su questo tipo di business illecito un po' atipico
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