Secrets of the Silent Witch: prime impressioni su Bocchi the Witch
La serie è in corso in questa stagione ed è disponibile su Crunchyroll
di Albrechtseele
Monica Everett è molto timida e totalmente negata a parlare in pubblico. Per questo motivo si è impegnata per padroneggiare una magia che può essere usata senza pronunciare le formule. Dopo essere stata scelta all'età di 15 anni come una dei Sette saggi, la “strega del silenzio”, trascorreva la sua vita nella quiete della foresta. Tuttavia, dopo due anni ha ricevuto un ordine: infiltrarsi in una scuola per nobili e proteggere il secondo principe.

C'è davvero ben poco da spiegare, in realtà, sull'accostamento a Hitori 'Bocchi' Gotou. Ci troviamo infatti in presenza di un'altra adorabile protagonista con evidenti difficoltà a socializzare; in questo caso, Monica Everett trova una via di fuga e una "soluzione" grazie al fatto di essere un genio matematico (e della magia) senza pari: ti imbarazza parlare in pubblico, anche solo per recitare gli incantesimi? Benissimo, INVENTA di sana pianta un sistema magico silente in un mondo in cui si riteneva che ciò non fosse per gli umani possibile. Problema risolto; forse... considerando che la sua reclusione auto-imposta viene interrotta, e sarà costretta ad affrontare nuovamente un ambiente per lei inevitabilmente causa di traumi, come quello dell'accademia. Risate assicurate, insomma, ma non soltanto, anche se al momento non è ben chiaro come le parti meno (o per nulla) esilaranti della storia verranno gestite; ed è presto anche per capire se e come la protagonista riuscirà ad affrontare le proprie paure, e il proprio passato.
Parliamo di risate assicurate perché il nome più importante dello staff, incaricato di direzione generale (supervisiona tutti gli aspetti della serie, al di sopra dello stesso regista), series composition (scrittore principale) e anche direzione del suono, è quello di Takaomi Kanasaki; il nostro ha diretto negli anni serie come School Rumble Second Term, KonoSuba e Princess Connect! Re:Dive, con quest'ultima facilmente intuibile, per chi conosce il franchise, dall'immagine qui in basso:

Inutile ribadirlo ulteriormente, forse, ma appare chiaro come un elemento estremamente esaltato in quest'anime sia proprio l'espressività dei personaggi, e non soltanto della protagonista; espressività visiva, ma anche vocale, con una perfetta Saya Aizawa e un cast di comprimari che appare davvero ben assortito, con la speranza che sia concesso più spazio alla "villana" Isabel Norton, interpretata da una Atsumi Tanezaki (video in basso) che si mostra in stato di assoluta grazia nonostante sia stato annunciato di recente che allenterà i ritmi di lavoro per motivi di salute. Ma anche le dinamiche "di coppia" tra Louis Miller (Junichi Suwabe) e la sua "cameriera inutile" promettono interazioni meritevoli di menzione.
Approfittiamo dell'occasione per offrire un contributo più dettagliato sul cast:
- Saya Aizawa (Sherry Barnett in The Eminence in Shadow) nel ruolo di Monica Everett;
- Hitomi Nabatame (Tsubaki Collbrande in Danmachi V) nel ruolo di Nero;
- Junichi Suwabe (Shōta Aizawa in My Hero Academia) nel ruolo di Louis Miller;
- Atsumi Tanezaki (Frieren in Frieren - Oltre la Fine del Viaggio) nel ruolo di Isabelle Norton;
- M.A.O nel ruolo di Rynzbelfeid;
- Shōgo Sakata nel ruolo di Felix Arc Ridill;
- Kanna Nakamura nel ruolo di Lana Colette;
- Yoshiki Nakajima nel ruolo di Cyril Ashley;
- Ryōhei Kimura nel ruolo di Elliott Howard;
- Yuki Sakakihara nel ruolo di Neil Clay Maywood;
- Yōko Hikasa nel ruolo di Bridget Greyham;
- Hina Suguta nel ruolo di Casey Groves;
- Shunichi Toki nel ruolo di "???" (nome del personaggio svelato, ma è spoiler);
- Ai Kayano nel ruolo di Claudia.
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Nonostante la chiave comica di diverse scene, non ritengo difficile provare empatia per Monica, personaggio che già dai primi episodi si comprende essere più sfaccettato di quanto l'immediata apparenza non suggerisca. Non è solo lo "scoiattolino" molto circospetto e buffo, ma una ragazza che, essendo stata sin da bambina poco avvezza alla socialità, con la sua propensione amplificata da traumi e maltrattamenti, ha trovato nei numeri un rifugio sicuro... così sicuro che quando parla della sua passione diventa un'altra persona, loquace, anzi logorroica, con un vero e proprio lato "nerd" che prende il sopravvento:
E per quanto sia ancora poco chiaro quanto a fondo si arriverà nell'affrontare i traumi della protagonista, quel che è stato finora mostrato non lascia molto spazio a interpretazioni:

Ribadendo che stiamo affrontando la serie in maniera comunque poco approfondita, dal momento che è da poco iniziata, non si può comunque prescindere dall'osservare come, a livello tecnico, ci troviamo di fronte a un prodotto pregevole, con momenti "commoventi", concetto che per parafrasare un famoso slogan sui diamanti potremmo rendere con la frase "Un drago disegnato bene è per sempre". Se non è chiara la ragione per cui chi vi scrive sia commosso, pensate un po' al drago visto, sempre in questa stagione, nel primo episodio di The Water Magician... e non rivanghiamo traumi passati, certamente si è visto di molto peggio.

A contribuire alla realizzazione di quest'anime, oltre al già menzionato Takaomi Kanasaki, troviamo Yasuo Iwamoto (Princess Connect! Re:Dive) alla regia per Studio Gokumi, con Cona Nitanda al character design. Yoshinori Iwanaga si occupa del design dei mostri (e lo si ringrazia sentitamente per il drago sopra) e delle scenografie. Eri Yamanashi e Yukiko Maruyama invece sono responsabili della direzione artistica, con Saori Yoshida al color design, e Kana Imagaki è alla direzione delle animazioni in CG. Naoki Etō dirige la fotografia, Cygames e Rina Tayama compongono le musiche.
Prima di chiudere queste impressioni, con sigle e quant'altro, vi riportiamo un interessante contributo condiviso su Twitter da Naoki Etō, che come detto poco sopra è incaricato della direzione della fotografia. Da esso si vede chiaramente quale sia l'impatto della fotografia su determinate scene:
Districandoci tra ottime animazioni, una magia di livello quasi divino, ambienti molto ben curati, un simpatico "higitus figitus" e una canzone sui maialini, arriviamo a mostrarvi i video delle due sigle dell'anime, eseguite dalla band hitsujibungaku: la opening si intitola "Feel", mentre la ending "Mild Days".
Matsuri Isora ha fatto debuttare la sua storia nel mese di febbraio del 2020 sul sito Shōsetsuka ni Narō, e Kadokawa ne pubblica i volumi dal giugno del 2021. Ne esiste anche un adattamento manga, con i disegni di Tobi Tana, serializzato su B's-Log Comic.
In conclusione, da un punto di vista della pura ammirazione estetica, questa è una serie da vedere, sia per gli sfondi che per le animazioni, oltre che per un sapiente uso delle luci. La recitazione da parte del cast e l'espressività dei personaggi sono certamente tra i punti forti dell'opera, così come l'integrazione delle musiche con le scene (si prenda ad esempio lo spezzone con la "villana", mostrato in alto). Cosa ci regalerà in futuro questo anime non è dato sapere, ma finora è certamente promosso, e con voto alto.