Recensione
Terra e...
7.0/10
Ho scoperto questa serie grazie ad una recente rubrica di AC Manga/Anime (s)consigliati dall'utenza e incuriosito dal tema della rubrica (la "lotta per la sopravvivenza in contesti distopici dove i protagonisti affrontano guerre e pericoli. Le battaglie interne ed esterne dei personaggi mettono in luce la speranza in un mondo che sembra aver perso la sua umanità") mi sono deciso alla sua visione sperando in un'opera che in qualche modo si avvicinasse alla fantascienza un po' "filosofica", cupa, esistenzialista e anche un po' contorta che fa della visione del futuro anche una proiezione delle contraddizioni, esasperazioni e sofferenze dell'umanità attuale, sempre stretta nella morsa tra il suo voler progredire a tutti i costi per superare i propri limiti e la disillusione di non riuscire ad avvicinarsi alla perfezione e alla verità che tanto anela.
"Terra e..." serie anime di 24 episodi del 2007 tratta dal manga "Toward Terra" di Keiko Takemiya del 1977. Del manga era stato anche realizzato nel 1980 un film che non ho visto ma che a parere personale dubito possa essere meglio della serie vista la lunghezza e l'articolazione del manga e della stessa serie in recensione.
La prima impressione dell'anime è quella che risente in un certo senso il peso degli anni, non tanto e solo per il chara-design e le ambientazioni quanto per la trama.
"Verso la Terra" l'ho percepito come una storia di fantascienza simil saghe Star trek o Star wars, intrise di quel "positivismo" tipico delle opere sci-fi degli anni '70 e primi anni '80 in cui l'umanità in un futuro non meglio definito si confrontava in modo "costruttivo" con l'universo e con tutto cioò che rappresentava la diversità anche cercando una soluzione ai disastri commessi nel rendere il proprio pianeta di provenienza inospitale fino quasi a distruggerlo.
In questo contesto piuttosto tipico si innestano poi tematiche di conflitto tra bene e male senza escludere eventuali colpi di scena legati a intelligenze artificiali piuttosto laide e manipolatrici nei confronti dell'umanità, introducendo anche conflitti tra varianti di umanità dotata di particolari potersi Extra Sensory Perception e capacità di vivere ben oltre l'orizzonte temporale tipico degli umani.
In questo meltin' pot piuttosto deja-vu, Keiko Takemiya ha inserito anche un po' di romance, interazioni affettive e melodramma di sentimenti umani, creando un minimo di tridimensionalità dei personaggi principali, tanto che soprattutto all'inizio più che di una serie di fantascienza mi è sembrata una storia di percorso di crescita e di acquisizione di consapevolezza dei protagonisti che, nel loro sviluppo diventa una sorta di metafora sulla capacità dell'umanità di non abdicare alla sua natura di autodeterminarsi per poter vivere una sorta di utopia in cui non esiste un "diverso" da avversare ma un'entità con cui interagire in modo rispettoso e, come ho già scritto, costruttivo.
Il pregio della serie a mio avviso risiede nel modo con cui costruisce il parallelismo nel percorso di evoluzione dei protagonisti/antagonisti Jomy e Keith e quello di scoperta della verità sulla condizione degli umani e della loro variante definita Mu, esseri umani che oltre ad essere dotati di particolari poteri ESP citati sono anche capaci di diventare letali per tutti e compiere azioni impossibili non solo agli umani normali ma anche a super uomini o macchine.
Seguire la crescita fisico/emotiva dei personaggi principali e secondari va di pari passo con gli indizi che mano mano si scoprono sul passato dell'umanità e sull'apparente conflitto in corso tra umani e Mu: una lotta senza esclusione di colpi basata su un'avversione tra le due fazioni tale da portarli alla eliminazione sistematica e scientifica dei Mu da parte degli umani, sotto la guida inquietante di una intelligenza artificiale capace di manipolare le menti e i ricordi degli umani allo scopo di governarli e ridurli a compiere le azioni e a perseguire gli scopi che si è prefissa di raggiungere.
Il parallismo con la saga di "Matrix" è piuttosto facile da intuire: più che una guerra uomo contro macchine, si configura uno scenario più articolato ossia quello di una guerra tra umani orchestrata e controllata a loro insaputa dall'intelligenza artificiale, che si "preoccupa" di fornire agli umani normali un habitat protetto e controllato in cui di certo il libero arbitrio non è ammesso.
Il percorso di evoluzione e crescita dei protagonisti va di pari passo con la scoperta della verità sulla Terra e l'IA. Di pregio l'evoluzione del personaggio Keith che nel corso della serie resta solo in apparenza una sorta di macchina e burattino nelle mani dell'IA ma che alla fine si dimostrerà molto più astuto della ineffabile macchina e dotato di una capacità critica che non sembrava essere presente nelle sue corde.
I limiti della trama sono legati alla sensibilità molto melodrammatica dei personaggi ed in particolare dei Mu, ma anche ai buchi veri e propri su alcuni passaggi legati all'esistenza stessa degli umani dotati di super poteri: nella serie è un dato di fatto di cui non vi è alcuna spiegazione, se non nel fatto che la presenza dei poteri è latente fino all'adolescenza per poi manifestarsi a seguito di test imposti dagli umani (sotto la regia della macchina) che in caso di esito positivo comportano l'immediata eliminazione dei Mu. Anche dal punto di vista tecnico, la serie presenta un chara-design datato e non proprio prodigo di dettagli. In particolare i disegni delle navicelle spaziali e delle animazioni sembrano sommarie e poco amalgamate con gli sfondi e anche le poche scene di combattimento non fanno esclamare al miracolo tecnico.
"Terra...e" resta tutto sommato una discreta serie sci-fi e mi sento di consigliarne la visione a coloro che amano la fantascienza non eccessivamente cupa, filosofica e contorta. Riesce a mixare diversi temi e spaziare dalle questioni più easy a quelle più impegnate in modo amalgamato in un crescendo di rivelazioni ben dosate per portare ad un finale avvincente e ricco di colpi di scena. Ad essere pignoli ho percepito la prima parte della serie un po' lenta e troppo focalizzata sulla psicologia emotiva dei protagonisti per poi diventare quasi accelerata per la continua successione di eventi che porterà i protagonisti a scoprire la verità sulla loro esistenza. E' una serie un po' lontana dai miei gusti personali ma è comunque un'opera da vedere e apprezzare al netto di qualche ingenuità.
"Terra e..." serie anime di 24 episodi del 2007 tratta dal manga "Toward Terra" di Keiko Takemiya del 1977. Del manga era stato anche realizzato nel 1980 un film che non ho visto ma che a parere personale dubito possa essere meglio della serie vista la lunghezza e l'articolazione del manga e della stessa serie in recensione.
La prima impressione dell'anime è quella che risente in un certo senso il peso degli anni, non tanto e solo per il chara-design e le ambientazioni quanto per la trama.
"Verso la Terra" l'ho percepito come una storia di fantascienza simil saghe Star trek o Star wars, intrise di quel "positivismo" tipico delle opere sci-fi degli anni '70 e primi anni '80 in cui l'umanità in un futuro non meglio definito si confrontava in modo "costruttivo" con l'universo e con tutto cioò che rappresentava la diversità anche cercando una soluzione ai disastri commessi nel rendere il proprio pianeta di provenienza inospitale fino quasi a distruggerlo.
In questo contesto piuttosto tipico si innestano poi tematiche di conflitto tra bene e male senza escludere eventuali colpi di scena legati a intelligenze artificiali piuttosto laide e manipolatrici nei confronti dell'umanità, introducendo anche conflitti tra varianti di umanità dotata di particolari potersi Extra Sensory Perception e capacità di vivere ben oltre l'orizzonte temporale tipico degli umani.
In questo meltin' pot piuttosto deja-vu, Keiko Takemiya ha inserito anche un po' di romance, interazioni affettive e melodramma di sentimenti umani, creando un minimo di tridimensionalità dei personaggi principali, tanto che soprattutto all'inizio più che di una serie di fantascienza mi è sembrata una storia di percorso di crescita e di acquisizione di consapevolezza dei protagonisti che, nel loro sviluppo diventa una sorta di metafora sulla capacità dell'umanità di non abdicare alla sua natura di autodeterminarsi per poter vivere una sorta di utopia in cui non esiste un "diverso" da avversare ma un'entità con cui interagire in modo rispettoso e, come ho già scritto, costruttivo.
Il pregio della serie a mio avviso risiede nel modo con cui costruisce il parallelismo nel percorso di evoluzione dei protagonisti/antagonisti Jomy e Keith e quello di scoperta della verità sulla condizione degli umani e della loro variante definita Mu, esseri umani che oltre ad essere dotati di particolari poteri ESP citati sono anche capaci di diventare letali per tutti e compiere azioni impossibili non solo agli umani normali ma anche a super uomini o macchine.
Seguire la crescita fisico/emotiva dei personaggi principali e secondari va di pari passo con gli indizi che mano mano si scoprono sul passato dell'umanità e sull'apparente conflitto in corso tra umani e Mu: una lotta senza esclusione di colpi basata su un'avversione tra le due fazioni tale da portarli alla eliminazione sistematica e scientifica dei Mu da parte degli umani, sotto la guida inquietante di una intelligenza artificiale capace di manipolare le menti e i ricordi degli umani allo scopo di governarli e ridurli a compiere le azioni e a perseguire gli scopi che si è prefissa di raggiungere.
Il parallismo con la saga di "Matrix" è piuttosto facile da intuire: più che una guerra uomo contro macchine, si configura uno scenario più articolato ossia quello di una guerra tra umani orchestrata e controllata a loro insaputa dall'intelligenza artificiale, che si "preoccupa" di fornire agli umani normali un habitat protetto e controllato in cui di certo il libero arbitrio non è ammesso.
Il percorso di evoluzione e crescita dei protagonisti va di pari passo con la scoperta della verità sulla Terra e l'IA. Di pregio l'evoluzione del personaggio Keith che nel corso della serie resta solo in apparenza una sorta di macchina e burattino nelle mani dell'IA ma che alla fine si dimostrerà molto più astuto della ineffabile macchina e dotato di una capacità critica che non sembrava essere presente nelle sue corde.
I limiti della trama sono legati alla sensibilità molto melodrammatica dei personaggi ed in particolare dei Mu, ma anche ai buchi veri e propri su alcuni passaggi legati all'esistenza stessa degli umani dotati di super poteri: nella serie è un dato di fatto di cui non vi è alcuna spiegazione, se non nel fatto che la presenza dei poteri è latente fino all'adolescenza per poi manifestarsi a seguito di test imposti dagli umani (sotto la regia della macchina) che in caso di esito positivo comportano l'immediata eliminazione dei Mu. Anche dal punto di vista tecnico, la serie presenta un chara-design datato e non proprio prodigo di dettagli. In particolare i disegni delle navicelle spaziali e delle animazioni sembrano sommarie e poco amalgamate con gli sfondi e anche le poche scene di combattimento non fanno esclamare al miracolo tecnico.
"Terra...e" resta tutto sommato una discreta serie sci-fi e mi sento di consigliarne la visione a coloro che amano la fantascienza non eccessivamente cupa, filosofica e contorta. Riesce a mixare diversi temi e spaziare dalle questioni più easy a quelle più impegnate in modo amalgamato in un crescendo di rivelazioni ben dosate per portare ad un finale avvincente e ricco di colpi di scena. Ad essere pignoli ho percepito la prima parte della serie un po' lenta e troppo focalizzata sulla psicologia emotiva dei protagonisti per poi diventare quasi accelerata per la continua successione di eventi che porterà i protagonisti a scoprire la verità sulla loro esistenza. E' una serie un po' lontana dai miei gusti personali ma è comunque un'opera da vedere e apprezzare al netto di qualche ingenuità.