Recensione
Conan, il ragazzo del futuro
10.0/10
In realtà devo prima spiegare il motivo per cui mi sento in dovere di recensire un anime giapponese del 78, visto da me negli anni 80 sulle reti private regionali, quando ero poco più di un bambino.
Nel panorama odierno dell'enorme catalogo degli anime nipponici di oggi e con l'avvento del web, dei Forum, del fansub che permettono di guardare in contemporanea opere bellissime ed ampiamente pubblicizzate, conosciute, recensite, addirittura attese con anni di anticipo, forse non avete idea di che impatto fu per tutti noi la visione di "Conan ragazzo del futuro"
Parlare oggi del maestro Hayao Miyazaki, un'istituzione dell'animazione Giapponese mondiale è quasi ridicolo, all'epoca nessuno sapeva chi era e di fatto questo fu il suo primo lavoro in proprio. Liberamente ispirato al romanzo del 1970 "The Incredible Tide" dell'autore Alexander Key.
Su noi bambini, abituati ad un'animazione confusa, che alternava prodotti di qualità o scarsi, sopravvalutati, presentati tutta nella stessa maniera... ovvero sbattuti in Tv ad orari imprevisti, post telenovelas su reti private scrause. A volte doppiati male, censurati, tagliati tanto da modificarne trama e comprensione... questa fantastica storia d'animazione fatta di azione, temi ambientalisti, amicizia, colori e appassionante fu un lampo a ciel sereno. Tutti i ragazzini ne parlavano entusiasti ed aspettavano la puntata del giorno dopo con trepidazione.
Per me fu amore a prima vista sin dalla prima puntata.
Dopo questa lunga premessa la storia... Conan è un ragazzino straordinariamente naturale, così diverso dai tanti protagonisti che eravamo abituati a vedere all'epoca.
Non ha i poteri da supereroe ne è particolarmente intelligente e scaltro e nemmeno guida un mecha superpotente che spazza i nemici.
Non è un predestinato, ha la naturale purezza di un ragazzino con grande forza d'animo e fisica. La grande capacità di creare legami ed amicizia ed un obiettivo chiaro e deciso... salvare i suoi amici ed in particolare la piccola e dolce Lana.
Tanti i temi trattati da Hayao Miyazaki in questa storia, temi che poi avrebbe approfondito nei tanti capolavori creati nel tempo.
Un futuro distopico nemmeno tanto distante, dove l'umanità ha perso ogni cosa, soprattutto la dignità umana.
Una terza guerra mondiale ha reso la terra un mondo acquatico fatto di pochissime isole. La popolazione mondiale è stata decimata, molti deserti, pochissimi campi coltivabili e risorse ridotte all'osso.
I cattivi della storia sono una delle poche isole meccanizzate rimaste (Indastria) in cui pochi eletti che sfruttano ancora ciò che rimane delle risorse del vecchio mondo, depredando e sfruttando le poche risorse disponibili.
Migliaia di persone vivono come ratti nella cloaca di questa città meccanizzata.
Gli intenti del direttivo di Indastria sono quelli di farsi dare dal Professor Lao i codici di accesso ad un satellite in grado di fornire energia solare, in grado di mantenere funzionante la città meccanizzata (in deficit di emergia) e tutto il suo arsenale bellico, per continuare a spradoneggiare su ciò che resta dell'umanità. Motivo per cui rapisce la ragazzina Lana, nipote del Professore.
In tutto ciò non hanno fatto i conti con quel terribile ed imprevedibile ragazzino che è Conan, intenzionato a salvare Lana armato solo del suo arpione da pesca ed una volontà di ferro.
Le ambientazioni sono bellissime, characters designe stupendi che mille volte abbiamo visto mei film di Miyazaki.
26 episodi che volano tutto d'un fiato, ve lo garantisco.
Per il resto ho scritto anche troppo, consiglio vivamente chiunque di vederlo e farlo vedere ai più giovani perchè sarebbe un peccato che capolavoro vada perso nell'immensa produzione nipponica e nelle pieghe del tempo che passa.
Nel panorama odierno dell'enorme catalogo degli anime nipponici di oggi e con l'avvento del web, dei Forum, del fansub che permettono di guardare in contemporanea opere bellissime ed ampiamente pubblicizzate, conosciute, recensite, addirittura attese con anni di anticipo, forse non avete idea di che impatto fu per tutti noi la visione di "Conan ragazzo del futuro"
Parlare oggi del maestro Hayao Miyazaki, un'istituzione dell'animazione Giapponese mondiale è quasi ridicolo, all'epoca nessuno sapeva chi era e di fatto questo fu il suo primo lavoro in proprio. Liberamente ispirato al romanzo del 1970 "The Incredible Tide" dell'autore Alexander Key.
Su noi bambini, abituati ad un'animazione confusa, che alternava prodotti di qualità o scarsi, sopravvalutati, presentati tutta nella stessa maniera... ovvero sbattuti in Tv ad orari imprevisti, post telenovelas su reti private scrause. A volte doppiati male, censurati, tagliati tanto da modificarne trama e comprensione... questa fantastica storia d'animazione fatta di azione, temi ambientalisti, amicizia, colori e appassionante fu un lampo a ciel sereno. Tutti i ragazzini ne parlavano entusiasti ed aspettavano la puntata del giorno dopo con trepidazione.
Per me fu amore a prima vista sin dalla prima puntata.
Dopo questa lunga premessa la storia... Conan è un ragazzino straordinariamente naturale, così diverso dai tanti protagonisti che eravamo abituati a vedere all'epoca.
Non ha i poteri da supereroe ne è particolarmente intelligente e scaltro e nemmeno guida un mecha superpotente che spazza i nemici.
Non è un predestinato, ha la naturale purezza di un ragazzino con grande forza d'animo e fisica. La grande capacità di creare legami ed amicizia ed un obiettivo chiaro e deciso... salvare i suoi amici ed in particolare la piccola e dolce Lana.
Tanti i temi trattati da Hayao Miyazaki in questa storia, temi che poi avrebbe approfondito nei tanti capolavori creati nel tempo.
Un futuro distopico nemmeno tanto distante, dove l'umanità ha perso ogni cosa, soprattutto la dignità umana.
Una terza guerra mondiale ha reso la terra un mondo acquatico fatto di pochissime isole. La popolazione mondiale è stata decimata, molti deserti, pochissimi campi coltivabili e risorse ridotte all'osso.
I cattivi della storia sono una delle poche isole meccanizzate rimaste (Indastria) in cui pochi eletti che sfruttano ancora ciò che rimane delle risorse del vecchio mondo, depredando e sfruttando le poche risorse disponibili.
Migliaia di persone vivono come ratti nella cloaca di questa città meccanizzata.
Gli intenti del direttivo di Indastria sono quelli di farsi dare dal Professor Lao i codici di accesso ad un satellite in grado di fornire energia solare, in grado di mantenere funzionante la città meccanizzata (in deficit di emergia) e tutto il suo arsenale bellico, per continuare a spradoneggiare su ciò che resta dell'umanità. Motivo per cui rapisce la ragazzina Lana, nipote del Professore.
In tutto ciò non hanno fatto i conti con quel terribile ed imprevedibile ragazzino che è Conan, intenzionato a salvare Lana armato solo del suo arpione da pesca ed una volontà di ferro.
Le ambientazioni sono bellissime, characters designe stupendi che mille volte abbiamo visto mei film di Miyazaki.
26 episodi che volano tutto d'un fiato, ve lo garantisco.
Per il resto ho scritto anche troppo, consiglio vivamente chiunque di vederlo e farlo vedere ai più giovani perchè sarebbe un peccato che capolavoro vada perso nell'immensa produzione nipponica e nelle pieghe del tempo che passa.
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