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Anime dallo svolgimento lento, forse fin troppo.
Per le prime puntate quest’andamento lento poteva anche funzionare, ma arrivati a un certo punto la cosa diventa frustrante.
Fujimiya comincia a ricordare i suoi amici e cosa ha fatto con loro, ma tutto continua a muoversi troppo lentamente, quando, invece, lo spettatore sente il bisogno di un altro modus operandi di narrazione.
Da metà serie in poi ho dovuto vedere gli episodi a velocità doppia, altrimenti mi sembrava di avere a che fare con episodi lunghi un’ora anziché venti minuti.
A un certo punto ero tentata di mollare ma ho resistito perché ormai ero vicina alla fine.

Quando è risaltato fuori il ragazzo con cui Fujimiya era insieme alle elementari pensavo che si sarebbe affrontato per bene questo suo trauma del dimenticarsi gli amici a ogni inizio settimana, ma tutto viene fatto in maniera blanda, anche il ragazzo stesso sembra che non se ne curi più di tanto che in passato lei aveva avuto un’incidente.
Finale che non mi è piaciuto per niente, pensavo proprio che tutto sarebbe terminato con Fujimiya che riusciva a superare il suo trauma e che l’ennesima settimana sarebbe cominciata con lei che si ricordava già di Hase e che cosa avevano fatto e detto nei giorni scorsi.

Storia carina, la tematica del dover ricominciare un’amicizia da capo ogni settimana è interessante, ma non a questa lentezza.