Recensione
Mi sono cimentata nella visione di questo film perché l’ho trovato doppiato in italiano, ma è proprio il caso di dire questa frase: Lasciate ogni speranza voi che lo vedrete.
Dimenticatevi le trame serie che fanno di un film un buon film, perché qui non c’è niente di decente.
Siamo nel bel mezzo della guerra tra Russia e Germania, ma senza alcun problema trovano tranquillamente posto il soprannaturale, personaggi che vanno a vengono a loro piacimento, cavalieri vissuti quasi mille anni fa che bramano vendetta, Gandalf, scene inutili e tante altre assurdità.
La protagonista Nadia passa dall’essere una componente dei “Grayson volanti” russi (è stata la prima cosa che mi è venuta in mente non appena l’ho vista esibirsi al circo) al diventare la componente di una squadra speciale formata da persone con poteri paranormali.
Poi succedono le solite cose: Tutti gli altri muoiono, lei rimane l’unica della sua unità, perde la memoria, viene salvata da un vecchio che somiglia in tutto e per tutto a Gandalf, scopre di essere l’unica a poter cambiare le sorti di questa guerra, va nel regno dei morti per ritrovare i suoi compagni e insieme combattono la battaglia finale con cui riescono a rispedire da dove sono venuti il cavaliere Templare e il suo esercito affamati di vendetta.
Tutto normale, no?
Invece qui non si salva proprio niente.
Questo film già non riesce a brillare e durando solo un’ora, i minuti sono davvero contati, per cui è bene non sprecarli.
Ma sotto questo aspetto, il film è bravissimo.
Infatti qua e là troviamo scene completamente inutili.
Come quando Nadia torna a Mosca e si reca al Cremlino, chiedendo di parlare con il generale tal dei tale, che, però, non esiste.
Svenuta e portata in ospedale dobbiamo assistere al suo imprigionamento con camicia di forza, fino a che arriva il generale che lei stava cercando, che non batte ciglio a vederla bloccata così.
Oppure quando Nadia raggiunge il regno dei morti e ritrova i suoi amici, tra cui c’è anche il ragazzo con cui aveva iniziato una storia d’amore.
Si salutano come se si fossero visti il giorno prima!
Che poi, con tutto il freddo che fa in Russia, non ho capito come faceva Nadia ad andarsene in giro con il cappotto aperto e con indosso soltanto un vestitino molto leggero.
Mah.
La battaglia finale si risolve tutta a colpi di armi da fuoco e infine, per aggiungere altro peggio al peggio, non c’è neanche un vero finale che chiuda degnamente tutta quanta la storia.
Dimenticatevi le trame serie che fanno di un film un buon film, perché qui non c’è niente di decente.
Siamo nel bel mezzo della guerra tra Russia e Germania, ma senza alcun problema trovano tranquillamente posto il soprannaturale, personaggi che vanno a vengono a loro piacimento, cavalieri vissuti quasi mille anni fa che bramano vendetta, Gandalf, scene inutili e tante altre assurdità.
La protagonista Nadia passa dall’essere una componente dei “Grayson volanti” russi (è stata la prima cosa che mi è venuta in mente non appena l’ho vista esibirsi al circo) al diventare la componente di una squadra speciale formata da persone con poteri paranormali.
Poi succedono le solite cose: Tutti gli altri muoiono, lei rimane l’unica della sua unità, perde la memoria, viene salvata da un vecchio che somiglia in tutto e per tutto a Gandalf, scopre di essere l’unica a poter cambiare le sorti di questa guerra, va nel regno dei morti per ritrovare i suoi compagni e insieme combattono la battaglia finale con cui riescono a rispedire da dove sono venuti il cavaliere Templare e il suo esercito affamati di vendetta.
Tutto normale, no?
Invece qui non si salva proprio niente.
Questo film già non riesce a brillare e durando solo un’ora, i minuti sono davvero contati, per cui è bene non sprecarli.
Ma sotto questo aspetto, il film è bravissimo.
Infatti qua e là troviamo scene completamente inutili.
Come quando Nadia torna a Mosca e si reca al Cremlino, chiedendo di parlare con il generale tal dei tale, che, però, non esiste.
Svenuta e portata in ospedale dobbiamo assistere al suo imprigionamento con camicia di forza, fino a che arriva il generale che lei stava cercando, che non batte ciglio a vederla bloccata così.
Oppure quando Nadia raggiunge il regno dei morti e ritrova i suoi amici, tra cui c’è anche il ragazzo con cui aveva iniziato una storia d’amore.
Si salutano come se si fossero visti il giorno prima!
Che poi, con tutto il freddo che fa in Russia, non ho capito come faceva Nadia ad andarsene in giro con il cappotto aperto e con indosso soltanto un vestitino molto leggero.
Mah.
La battaglia finale si risolve tutta a colpi di armi da fuoco e infine, per aggiungere altro peggio al peggio, non c’è neanche un vero finale che chiuda degnamente tutta quanta la storia.