logo AnimeClick.it

-

Da anni m'immaginavo un incontro/scontro fra il personaggio, di Monkey Punch e le tre gatte ladre, di Tsukasa Hojo (l'episodio "LA MOGLIE DI LUPIN", piazzato all'inizio della prima serie anime di "OCCHI DI GATTO", lo faceva già sognare), mi ero anche immaginato una storia, ma non questa, del 2023 (che gira attorno a tre quadri del pittore Heinz, padre scomparso delle tre sorelle "Occhi di gatto", che interessano sia a Lupin III, che agli avversari di turno - tedeschi, come il suddetto Heinz, ma decisamente neo-nazisti -). Avrei preferito un'animazione simile a quella del Lupin III dalla giacca rossa e della seconda serie di Occhi di Gatto (sì, la prima serie anime è assai curata e ricca di dettagli, ma siccome anche l'occhio vuole la sua parte, le tute di lycra più sexy e più aperte di "OCCHI DI GATTO" sono quelle della seconda) e che si giocasse col lato sexy, trasgressivo e divertente dei personaggi (il classico Lupin marpione, ma sempre furbo, come una volpe, e le classiche agili gattine, che rivaleggiano in forme, nudità e rotondità, con la bella e prorompente Fujiko), invece di buttarla in una trama dal sapore sì vintage (la storia è ambientata negli anni'80, quando agivano in TV, le gatte), ma alquanto seria (non che la cosa sia un difetto, ma qualche risata in più, per un bel ballo fra ladri, avrebbe giovato e molto). L'animazione in CGI risulta fredda, quasi da videogame, e non convince del tutto, persino Fujiko non è così affascinante, come dovrebbe apparire, però la storia è comunque avvincente ed i colpi di scena non mancano. Anche se è logico e prevedibile, il team up fra il detective Matthew/Toshio, che insegue le ladre, e l'ispettore Zenigata, avversario di Lupin, risulta ben riuscito, solo li dovevano usare un po' di più. Ricompare, a sorpresa e col naso a patata, il Lupin III con la giacca rosa, quello della terza serie anime, degli anni'80 (ma spiritualmente è quello dalla giacca verde), mentre le tre gattine, Hitomi, Rui e Ai (qui, ancora, coi nomi italiani/americani, di Sheila, Kelly e Tati - SIGH! -), si presentano in scena indossando tute che sembrano un mix fra quelle dei ninja giapponesi e delle odalische arabe (hanno persino il velo che copre loro il volto). Jigen e Goemon hanno un ruolo più secondario, ma sono comunque utili, stessa cosa dicasi per Fujiko. Un prodotto piacevole, ma tardivo, più sperimentale, che riuscito. Sette.