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Utente970

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Utente970

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Film piuttosto grazioso, che si aggiunge alla crescente cerchia dei boicottati dal doppiaggio osceno.
La storia è piuttosto semplice, ma si mantiene sufficientemente originale grazie ad alcune variazioni, come la natura del mostro. La regia e la sceneggiatura ad opera entrambe di Bergeron non sono quel che si dice perfette, fanno bene la maggior parte del lavoro, ma scadono terribilmente in altre parti. Ad esempio la natura bonaria del mostro è un po' forzata considerando l'alimentazione di una pulce, figuriamoci gigante. Una cosa invece ben resa sono i "cattivi" non spietati del tutto e con quel lato intelligente che li rende parte della storia e non semplici ostacoli abbozzati; di contro purtroppo i protagonisti buoni sono in parte carenti su vari fronti. I bassetti Maud ed Emile sono molto teneri sia come persone singole sia nella loro relazione, per quanto sfuggente, al contrario la coppia che dovrebbe essere, teoricamente in maggior risalto, ovvero Raoul e Lucille, è del tutto inesistente fino a un attimo prima della fine: si fa fatica a considerarli persino amici, e anche presi singolarmente nessuno dei due fa poi una grande simpatia.
Un'altra pecca è che in un paio di punti, come la conoscenza/scoperta di Francoeur dietro le quinte del locale, il film si mostra un po' compresso, e infine quello che decisamente affossa il piacere della visione è l'accennato doppiaggio scadente in ruoli chiave. Qualcuno deve spiegarmi con quale coraggio si può dare a Brignano, e soprattutto Arisa - cioè... Arisa - il ruolo di doppiatori e soprattutto dei protagonisti: hanno volontà, non lo metto in dubbio, ma fanno veramente schifo, per dirla in modo pulito, e io di solito sono tollerante, entro certi limiti, ma qui siamo a un passo dal Lorax di De Vito e alla Diana di Belen. Brignano non è manco lontanamente versatile come il suo maestro Proietti, incespica ed è innaturale, mentre Arisa, a parte ringiovanire e togliere del tutto fascino a Lucille, fa sanguinare le orecchie col suo stridio; va bene solo quando canta e ad essere sinceri... non stupisce nemmeno là, mi spiace dirlo. Gli umili Emile e Maud ne escono quindi ulteriormente meglio, per quanto già di base non ne avessero bisogno.
Per il resto il film va più o meno liscio fino alla Tour Eiffel, poi da la Monsieur Bergeron perde coraggio e decide di banalizzare un po' il destino del prefetto cattivo, ed è un peccato: si limitava certamente il mostro Francoeur, ma sarebbe stato meglio così, la scusa dell'assistente è fatta male e poi, come ho già detto, dopo, lo spintone sentimentale brusco sul finire è altrettanto dilettantesco, a meno di non creare tra Raoul e Lucille momenti di imbarazzo durante la storia - sarebbe stato meglio evitarla proprio questa coppia, secondo me.

Insomma, un bel filmetto, onesto, piacevole, in parte limitato dall'autore e in parte da una localizzazione italiana da ardere sul rogo. Meriterebbe un punto e mezzo in meno, ma non me la sento di caricargli addosso le colpe della nostra bestialità nel marketing, quindi, considerando le colpe unicamente di Bergeron, arriviamo a un 7 liscio. Normalmente difendo il doppiaggio italiano contro tutti coloro che si vantano di capire le altre lingue, ma stavolta mi accodo, vedetevelo in francese e sottotitolato, non può che essere meglio.