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Irene Tempesta

Episodi visti: 10/10 --- Voto 7
Nel mio caso ho visto prima questa serie animata, per farmi un'idea della trama, per poi passare alla lettura del manga.

Questi dieci OAV arrivano fino al terzo volume cartaceo della "Perfect Edition" (che comprende venti volumi totali), ma va precisato che vengono esclusi elementi narrativi non indifferenti, come la vera identità del padre di Ushio e il viaggio che il nostro protagonista si appresta a fare per trovare alcune verità.
Tuttavia la serie è abbastanza fedele al manga, e per chi come me non l'aveva letto questi episodi introducono in modo molto efficace il mondo di "Ushio e Tora".

Ushio Aotsuki vive nel tempio buddhista di famiglia e un giorno trova una botola (si scoprirà poi che era sigillata e non era facile aprirla nemmeno per i più potenti bonzi); riesce senza fatica a entrarvi, e al suo interno incontra un demone yokai dalle fattezze di tigre di cinquecento anni, sigillato da una misteriosa lancia. Ushio se ne va indispettito, dopo che lo yokai gli chiede di liberarlo, per poter poi divorarlo, ma non potrà ignorare quanto ha appena fatto: aprendo la botola, infatti, il demone ha emanato altri demoni che si materializzano, e Ushio sarà costretto a liberarlo per annientare questi spettri. La Lancia della Bestia, si scoprirà poi, ha vita propria e si nutre dell'anima del guerriero che la impugna. Ushio da allora terrà questa lancia per ricattare lo yokai in modo che non possa divorarlo. Tora, questo il nome dato al demone da Ushio, e significa tigre, ha infatti terrore della Lancia della Bestia, unica arma in grado di fermarlo e far gravi danni. Da allora comincia una strana convivenza bizzarra tra i due: Tora comincia a seguire l'umano come una specie di animale domestico, senza esser visto da nessun altro fuorché Ushio, con l'intento in realtà di aspettare un passo falso dell'umano per divorarlo. Ma col prosieguo degli episodi vediamo che Tora comincia ad essere più solidale con gli umani, curioso dell'ambiente circostante (era stato rinchiuso per cinquecento anni e le cose sono molto cambiate...), amante degli hamburger (e ciò risolverà il problema del cibarsi degli umani) e più simpatico e amichevole di quanto non ci si aspetti. Tra lui e Ushio si instaura presto un legame simile all'amicizia anche se cosparso da continui battibecchi e minacce che generano gag numerose.
I problemi di Ushio sono i normali di un tredicenne che va a scuola e sta con gli amici, ma che presto muteranno, trovandosi a combattere demoni sul suo cammino. Non tutti gli yokai sono crudeli e spietati, molti hanno una storia alle spalle e motivazioni credibili per i loro comportamenti, Ushio a volte è addirittura empatico, e il suo senso di giustizia farà in modo di combattere sempre per un mondo migliore.

Per gli amanti della mitologia giapponese questo è un anime gustoso, ricco di battaglie.
I riferimenti a "InuYasha" si notano tantissimo, ed essendo stato "Inuyasha" pubblicato dopo "Ushio e Tora", si capisce benissimo come la sensei Takahashi si sia ispirata molto a questa intrigante storia tra un umano e un demone (il tempio shintoista di Kagome/Ushio; Inuyasha trafitto dalla freccia di Kikyo e sigillato a un albero/Tora trafitto dalla Lancia e sigillato nel tempio; la liberazione di un umano...).

Essendo un prodotto dei primi anni '90 è fatto abbastanza bene per gli standard dell'epoca.
Lo consiglio a chiunque non abbia letto il manga e voglia farsi un'idea di cosa aspettarsi con "Ushio e Tora".


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sylar 46

Episodi visti: 10/10 --- Voto 5
Quando in passato mi è capitato d'imbattermi in opinioni inerenti alla versione cartacea di Ushio e Tora difficilmente ho trovato giudizi che non ne esaltassero i pregi e le qualità. Chi ha visionato invece la versione animata del suddetto titolo dopo aver letto il manga, sarà sicuramente rimasto deluso nel complesso, ma almeno si è potuto consolare con l'aver conosciuto l'opera nel suo formato principale e nella sua interezza soprattutto.
Io purtroppo non rientro in nessuna di queste due categorie ma faccio parte di quella che ha visionato solamente questi 10 OAV, ragion per cui, nel limitarmi a giudicare solamente questa versione per quello che è e per quello che mi ha mostrato, sono costretto ad esprimermi in giudizi non troppo lusinghieri. Nel manga ci sarà stato sicuramente un antefatto, un inizio, uno svolgimento più o meno lineare, colpi di scena ed infine una conclusione. Di tutti questi fattori nell'anime si possono riscontrare solamente i primi due punti e una minima parte del terzo, per il resto: buio totale.
Non fatico a credere dunque chi elogia la versione stampata perché, seppur in minima parte, ci si rende conto che le premesse per qualcosa di veramente buono sono presenti anche in animazione, peccato non averle sfruttate a dovere.
Ma andiamo con ordine.

La trama ci racconta di un ragazzo, Ushio Aotsuki, che vive insieme al padre in un antico tempio buddista di famiglia. Un giorno mentre si trova nel magazzino del tempio a riordinare e fare pulizie, incespica su una vecchia botola del quale non si era mai avveduto. Incuriosito, decide di aprirla e vi ci entra e, celato nel buio del suo interno, scorge la figura di un demone inchiodato ad una parete da una lancia. La creatura dall'aspetto imponente ordina a Ushio di liberarlo in modo tale da permettergli di ucciderlo e sterminare in seguito tutti gli umani dopo oltre 500 anni di prigionia che il potere della lancia gli aveva precluso per mano di un vecchio monaco.
Il ragazzo ovviamente rifiuta e anzi infierisce sulla bestia lasciandolo nelle medesime condizioni in cui l'aveva trovato. La sola apertura della botola ha liberato però l'aura malvagia del demone che, manifestandosi nel mondo reale, ha attirato l'attenzione di centinaia di spiriti e demoni. Ushio è dunque costretto a liberare il demone in cambio dell'eliminazione di queste creature e gli affibbia il nome Tora per via del suo aspetto, che ricorda quello di una tigre. Tora non fatica a sbarazzarsi in poco tempo dei vari mostri e non appena finito si scaglia contro Ushio per ucciderlo. La lancia in possesso al ragazzo però trasforma quest'ultimo in un samurai dalla folta chioma e permette ad Ushio di respingere Tora senza troppe difficoltà, facendo desistere il demone dai propri intenti... per il momento.
Da questo momento inizia una convivenza più o meno forzata tra i due, che all'apparenza (e non solo) non si sopportano proprio ma che in realtà è facile intuire da subito non essere una diatriba destinata a perdurare e sfociare in qualcosa di veramente serio.

Questo preambolo non ricorda qualcosa di già visto in tempi più recenti? Ebbene sì, mi riferisco ovviamente ad Inuyasha e le modalità d'incontro che portarono il mezzo demone e Kagome a conoscersi per la prima volta nell'epoca Sengoku.
Non è sbagliato dunque pensare/ipotizzare che nell'opera della Takahashi vi sia un richiamo/omaggio voluto all'opera antecedente a firma di Kazuhiro Fujita, autore appunto di Ushio e Tora.

Tornando a noi adesso, dato il periodo in cui risalgono questi OAV (1992), considerando le tipologie di titoli che andavano per la maggiore in quegli anni, vi erano tutti gli elementi necessari per una piena riuscita della versione animata di Ushio e Tora e bastava poco per fare centro. Peccato però che quest'ultima si rivela essere un opera che, nonostante parta come detto da una trama interessante, non venga sviluppata e approfondita a dovere, raccontandoci in ogni episodio una storia di per sé anche intrigante, ma che alla fin fine si ci ritrova a pensare: ma cosa ha voluto mostrare? A cosa è servita? Non si conti per altro che in un paio di episodi gli epiloghi lascino molto a desiderare per le modalità forzate e campate in aria che permettono di risolvere la questione “delicata” venutasi a creare fino a quel momento, da lasciare interdetti.
Trattandosi di una ristretta serie di OAV che coprono solo in parte il manga di Ushio e Tora, non è stato possibile approfondire nel dettaglio storie, legami, sentimenti, rivelazioni e quant'altro di quello che ruota attorno ai nostri protagonisti, concludendosi di fatto senza nessuna fine legittima.
Il bello (o dovrei dire brutto forse) è che in nessuno degli episodi visionati c'è un colpo di scena che svela qualche aneddoto importante celatosi dietro i nostri protagonisti o la lancia. Non ci è dato sapere se quest'ultima abbia uno scopo ben più importante del mero sconfiggere i nemici che man mano si manifestano, nulla! Vi è sempre la solita staticità che ci presenta il format: comparsa demone nemico-combattimento-difficoltà apparente-Ushio e Tora uniscono le forze-vittoria. Stop. E il tutto si ripete in loop continuamente. Stucchevole.
Ci sarebbe pure un aspetto sentimentale da poter prendere in esame data l'amicizia di Ushio con un paio di compagne di classe (Asako e Mayuko - con la prima in fattispecie -), ma la faccenda viene sempre accennata e mai approfondita lasciando ulteriormente un senso d'incompletezza.

Qualche fattore positivo per fortuna riesce ad emergere fra tanti aspetti che non hanno convinto.
In primis la rivalità persistente che vige fra Ushio e Tora sfocia spesso e volentieri in situazioni bizzarre quanto divertenti e si assiste a gag davvero esilaranti. Ciò permette di spezzare i toni e nel contempo crea una simbiosi tra i due che fortifica il loro legame che cresce in maniera costante e tangibile episodio dopo episodio.
Anche il comparto tecnico, considerando il periodo di realizzazione, non è affatto male. Tralasciando i disegni nelle fisionomie estetiche dei personaggi, che non lasciano un buon ricordo - vedasi come viene raffigurato il naso di Ushio nei primi piani, un parallelepipedo in pratica -, le animazioni invece sono più che discrete e anche le musiche non sfigurano, soprattutto per quanto riguarda opening ed ending.
Infine anche l'adattamento italiano a cura della Yamato Video ha svolto un buon lavoro, con Luca Sandri e Maurizio Trombini a dar voce rispettivamente a Ushio e Tora che hanno fornito un risultato più che soddisfacente.

In conclusione, considerando i pro e i contro di questa serie OAV di Ushio e Tora mi attesterei su un 5.5 di valutazione, ma visto che non sono contemplati i mezzi voti, non mi sento di arrotondare per eccesso. Reputo le pecche/mancanze più determinanti rispetto agli aspetti positivi e dunque non posso far altro che dare 5.


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HypnoDisk

Episodi visti: 2/10 --- Voto 7
Ushio e Tora è una serie OAV tratto dall'omonimo manga di Kazuhiro Fujita. La storia vede il protagonista Ushio Aotsuki vivere in un tempio buddhista di famiglia. Mentre fa le pulizie trova una botola dove all'interno è sigillato con una lancia mistica un demone (youkai) con le fattezze di una tigre da ben 500 anni. Avendo però aperto la botola, il demone ha già liberato delle sue emanazioni che ben presto si materializzano, Ushio allora è costretto a togliere la lancia e a liberare il demone per sconfiggere gli spettri. Dopo aver sconfitto i demoni, Ushio chiama lo youkai Tora (significa tigre in giapponese), e il demone lo segue ovunque, tanto può essere visto solo dal protagonista. Nonostante sembri cattivo, Tora aiuta Ushio in un combattimento con un "mangia-pietra".

Ho visionato fino ad ora quattro episodi e posso dire che siamo difronte ad un buon prodotto (non certo un capolavoro come hanno detto alcuni!), con una bella storia (che comunque non esce fuori dai classici schemi di uno shonen), con tanti elementi sovrannaturali della mitologia giapponese e con gag genuine e divertenti, non mancano comunque dei buchi di sceneggiatura.
Bei disegni e buone animazioni, i suoni invece non sono proprio il massimo. Le sigle non mi dicono nulla. Buono il doppiaggio italiano di Yamato Video.

Se siete amanti di anime come Yu Yu Hakusho e InuYasha ve lo consiglio, proprio riguardo a quest'ultimo, cioè la straordinaria opera di Rumiko Takahashi, mi è parso di leggere qua e là, da qualche detrattore, che il manga della sensei si sarebbe largamente ispirato (o addirittura scopiazzato) da Ushio e Tora.
Ebbene effettivamente vi è una somiglianza nell'incipt, ovvero nel ritrovare nei pressi di un tempio (shintoista in Inuyasha) uno youkai appartenente all'era feudale (l'epoca Sengoku) sigillato. Ricordando che i due manga sono editi dalla stessa casa editrice (in Giappone fanno molta attenzione ad i plagi!) e che in Giappone il primo è piuttosto conosciuto (e lì le due opere non vengono mai accostate, ed il motivo sarà presto detto...), ricordando che Rumiko nelle sue opere ha sempre fatto uso del patrimonio folkloristico giapponese, e ricordando che il viaggio nel tempo di una liceale nell'era Sengoku lo aveva già inserito in "La viaggiatrice delle fiamme" (Fire Tripper o Hono Tripper, del 1983) conosciuto in una riedizione anche come "Oltre le fiamme", assieme ad altri elementi comuni alla storia del demone cane; il motivo per cui InuYasha di Rumiko Takahashi e Ushio e Tora di Kazuhiro Fujita somigliano nell'incipit è semplicemente perchè hanno preso entrambi gli autori spunto dalle STESSE LEGGENDE SUL FOLKLORE GIAPPONESE! Dunque Inuyasha non è né ispirato né scopiazzato da Ushio e Tora. Bene spero di aver sfatato questo mito.
Personalmente se devo confrontare le due opere a pelle, ne esce vincitore InuYasha, è innegabile che fin dall'inizio mostra molto più fascino rispetto a Ushio e Tora in particolare nell'elemento Horror-Fantasy e prestandosi ad una trama molto appassionante, comunque come ho detto poc'anzi ho visto solo quattro episodi, quindi per ora posso dire ben poco.
Ve lo consiglio!


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demone dell'oscurità

Episodi visti: 10/10 --- Voto 7
L'opera in questione si pone l'obiettivo di farci conoscere le tradizioni antiche del Sol Levante in una chiave che solitamente è definita in canoni molto più semplici.
Qui si è cercato di unire la comicità dei volti dei personaggi con la maschera in continua sofferenza e crudeltà allo stesso tempo dei demoni che caratterizzano questa storia. Effettivamente possiamo pensare di un'ottima riuscita, dal punto di vista delle idee messe in campo, ma purtroppo ci rendiamo conto che non sempre è così.
Tra l'altro il lavoro in questione è rimasto incompiuto, e quindi possiamo ammirarne i fini più all'interno della narrazione del cartaceo anziché nel cartone, quindi ci sono delle lacune, ma dovuti a fattori diversi da quelli che si possono immaginare in questo contesto.

Ciò non toglie che la trama sia ben strutturata, almeno nella parte iniziale, si entra quasi subito nel vivo della vicenda e aiuta molto il fatto che gli eventi si svolgano in maniera abbastanza rapida col passare degli episodi.
L'intento dell'autore viene rimarcato nello stesso modo in cui accade in opere quali Yu Yu e Inuyasha, ovvero rendere il più partecipe possibile lo spettatore a tradizioni di antica memoria, di valori che non conoscono il peso del tempo e che hanno alle spalle migliaia di anni di storia, con tutte le loro gioie e dolori che sono qui narrati.
Punto di forza è anche la rappresentazione tramite gli animali, la tigre, che qui assume il più delle volte anche il ruolo di protagonista, è un animale importantissimo nella grande tradizione orientale, dimostrazione anche allegorica del significato che vuole dare l'autore all'interno di questo anime.

Ma le leggende e le tradizioni non sarebbero nulla se non fossero accompagnate da una grande morale contenuta all'interno di quest'opera: ovvero l'importanza di non lasciarsi mai sopraffare da ciò che è male, altrimenti se ne subisce l'influsso e ci si lascia governare dalla stupidità di un mondo che è sempre corrotto e pervaso dall'odio, e certo nella nostra epoca, non ne abbiamo affatto bisogno di chi si comporta così.


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jix73

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
Fedele al manga nella fase iniziale la serializzazione di quest'opera viene bruscamente interrotta senza un motivo apparente ed è un vero peccato perché le premesse per fare molto bene c'erano tutte.
Il doppiaggio in italiano è buono così come le animazioni. La storia è tra le più belle e coinvolgenti ma forse le produzioni nipponiche non la pensano allo stesso modo.
Il consiglio che posso dare è di leggere il manga e stare alla larga dall'anime perché per il primo potete gustarvi le gesta dei protagonisti ed un finale eccelso con in più ben otto volumi special che chiudono il cerchio della storia, mentre, per il secondo, vi ritroverete con un pugno di mosche in mano ed un senso di amarezza in quanto non ha una fine ed anzi, vedrete solo l'inizio.
Il mio voto sarebbe un 10 senza problemi ma per soli dieci episodi non me la sento mentre un bel 1 lo assegno alla casa produttrice giapponese per non aver portato a termine un capolavoro di questo tipo.

p.s.
ci sono alcuni episodi in stile deformed dei nostri eroi... simpatici ma inutili ai fini della storia.


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kitaniano

Episodi visti: 10/10 --- Voto 8
Premessa: mi sorprende che "Ushio e Tora" sia stato recensito, al momento in cui scrivo, da un solo altro utente. Mi sorprende non solo perché questa serie Oav è basata sull'omonimo e famoso manga Kazuhiro Fujita, ma anche perché è davvero piacevole guardare questi episodi. Purtroppo pochi. E' infatti davvero un peccato che per l'adattamento animato non sia stata scelta la serializzazione e non ci sia un vero finale.
Protagonista è Ushio, un ragazzo che in una cantina trova una lancia magica che blocca da secoli il mostro Tora. Dovrà liberarlo per prendere la lancia e affrontare altri mostri. Tra i due nascerà una soprendente amicizia.
Ushio e Tora è avvincente e divertente, mescola combattimenti splatter a gag demenziali a scene horror con una serie di mostri, demoni e spiriti tipici della mitologia giapponese come, per esempio, i kamaitachi (le donnole falciatrici) negli episodi nove e dieci.

kayyam

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kayyam

Episodi visti: 10/10 --- Voto 9
"Ushio & Tora" è uno dei più bei manga mai pubblicati. La storia: Ushio Aotsuki vive con un assurdo monaco - suo padre - presso un vecchio tempio. Un giorno cade in una botola e precipita nel sotterraneo del tempio dove trova... un mostro inchiodato al muro da una lancia. «Ragazzino, liberami!» / «Ma se ti libero che cosa farai?» / «Ovviamente ti divorerò, dopo di che ritornerò a trascinare l'umanità all'inferno!!!». Per ragioni che non sto a spiegare Ushio è costretto a liberare Tora, che prova immediatamente a papparselo solo che... ha dimenticato un effetto collaterale della lancia...

La forza di questa serie è la forte caratterizzazione dei personaggi, l'ambientazione fantastica (un vero manuale di mitologia nipponica), la trama avvicente e avventurosa, combinata con la demenzialità delle gag di Tora, con delle facce assurde che vi faranno scompisciare dalle risate. In particolare l'ultimo episodio, con tutti i personaggi in versione deformed!

Gli OAV ripercorrono i primi capitoli del manga con alcune modifiche, ma sono estremamente piacevoli. L'animazione è molto curata e anche i disegni sono piacevoli. Peccato davvero che non abbiano continuato con la serializzazione!

NB: è vergognoso quanto la Takahashi - ma non solo lei - abbia scopiazzato da questo manga per realizzare Inuyasha che, non a caso, è la sua opera in assoluto più commerciale e meno riuscita.