Continua con una nuova, per certi versi pioneristica, iniziativa il lavoro del mangaka Shuho Sato per la pubblicazione dei manga attraverso il web.
Sato, da tempo in rotta con gli editori nipponici da lui ritenuti in un’intervista opprimenti verso i mangaka, aveva già aperto all’inizio di quest’anno un portale web sul quale autori professionisti e non potessero pubblicare i propri lavori in autonomia.
Recentemente Sato, tramite il suo account di Twitter, ha annunciato di essere alla ricerca di volontari per tradurre in inglese uno dei suoi manga: Black Jack ni Yoroshiku. L’intento è quello di distribuire il manga via web al di fuori del Giappone senza intermediari. Sarebbe la prima volta nella storia che un autore di manga distribuisca una sua opera in un’altra lingua con queste modalità.
Attualmente il progetto di traduzione di Black Jack è stato raccolto dal portale Nico Nico Douga, che ha aperto una sezione in inglese su cui i primi capitoli tradotti sono ospitati in forma di slideshow. Tramite lo stesso portale, gli aspiranti traduttori potranno registrarsi gratuitamente e contribuire alla traduzione del manga.
La storia di Black Jack ni Yoroshiku è incentrata su Eijirou Saito, un giovane dottore fresco di nomina che, per via della bassa paga che ottiene nell’ospedale dove lavora, è costretto a svolgere un secondo lavoro in un altro ospedale più piccolo. Muovendosi da un ospedale all’altro Eijirou si rende sempre più conto della corruzione dilagante nella sanità giapponese e inizia a dubitare dei suoi ideali e a chiedersi cosa significhi veramente essere un medico.
Nell’attesa che Black Jack ni Yoroshiku possa vedere la luce anche attraverso altri canali alternativi, Sato potrà godersi gli ottimi riscontri di pubblico per il film tratto da Umizaru, il suo manga più famoso, che è attualmente in programmazione nelle sale giapponesi e che ha superato la considerevole quota di 64 milioni di euro incassati.
Sato, da tempo in rotta con gli editori nipponici da lui ritenuti in un’intervista opprimenti verso i mangaka, aveva già aperto all’inizio di quest’anno un portale web sul quale autori professionisti e non potessero pubblicare i propri lavori in autonomia.
Recentemente Sato, tramite il suo account di Twitter, ha annunciato di essere alla ricerca di volontari per tradurre in inglese uno dei suoi manga: Black Jack ni Yoroshiku. L’intento è quello di distribuire il manga via web al di fuori del Giappone senza intermediari. Sarebbe la prima volta nella storia che un autore di manga distribuisca una sua opera in un’altra lingua con queste modalità.
Attualmente il progetto di traduzione di Black Jack è stato raccolto dal portale Nico Nico Douga, che ha aperto una sezione in inglese su cui i primi capitoli tradotti sono ospitati in forma di slideshow. Tramite lo stesso portale, gli aspiranti traduttori potranno registrarsi gratuitamente e contribuire alla traduzione del manga.
La storia di Black Jack ni Yoroshiku è incentrata su Eijirou Saito, un giovane dottore fresco di nomina che, per via della bassa paga che ottiene nell’ospedale dove lavora, è costretto a svolgere un secondo lavoro in un altro ospedale più piccolo. Muovendosi da un ospedale all’altro Eijirou si rende sempre più conto della corruzione dilagante nella sanità giapponese e inizia a dubitare dei suoi ideali e a chiedersi cosa significhi veramente essere un medico.
Nell’attesa che Black Jack ni Yoroshiku possa vedere la luce anche attraverso altri canali alternativi, Sato potrà godersi gli ottimi riscontri di pubblico per il film tratto da Umizaru, il suo manga più famoso, che è attualmente in programmazione nelle sale giapponesi e che ha superato la considerevole quota di 64 milioni di euro incassati.
Sato-san, se conoscessi la lingua giapponese mi presterei volentieri a questo progetto ambizioso. Mi auguro proprio che ottenga i suoi frutti! Bravo, Maestro!
Peccato che io sappia si e no tre parole di giapponese, altrimenti non mi lascerei sfuggire l'occasione
La trama non mi ispira particolarmente, ma questo metodo di divulgazione così particolare mi sta facendo venire voglia di leggerlo!
ho già dato un'occhiata ad alcune pagine ^o^
Il tema è molto particolare e di nicchia secondo me, ma nulla di impossibile, ci faccio un pensierinooo!!
Grazie mille dell'info!!
In merito all'iniziativa la trovo coraggiosa e lodevole, ma spero serva essenzialmente a pubblicizzare il manga, e non a contribuire alla diffusione/fruizione dei manga tramite modalità simili, visto che continuerò sempre a preferire il cartaceo.
Davvero, per diffondere le opere sconosciute e sperare di guadagnarci, le donazioni dai fans sono la cosa migliore, visto come il mercato schiaccia le idee sia con la concorrenza che con le scelte editoriali.
Comunque se parlassi giapponese gli darei volentieri una mano a tradurlo, da quando ho cominciato Bakuman e ho capito un po' come funziona il mondo dell'editoria in Giappone credo che questa sua protesta sia giustificata. Chissà se porterà a qualche cambiamento positivo...
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