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8.0/10
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Bizzarra la coppia di protagonisti di questo manga: un dodicenne Lord, Ciel, ed il suo affascinante e mefistofelico maggiordomo Sebastian, fedele al suo padrone e capace di portare a termine qualunque incarico gli venga affidato. L'anime comincia con le vicende domestiche quotidiane di villa Phantomhive per poi descrivere il "fuoco che cova sotto la cenere", e cioè vengono man mano svelati i gotici segreti di padroni e servitori. Ben presto la trama ci parlerà di una vendetta costruita poco alla volta e di un faustiano patto con il diavolo.

Il manga "il maggiordomo nero" è ancora inedito in Italia, ma comunque bisogna dire che l'opera cartacea (non ancora conclusa) è di gran lunga migliore della sua controparte animata.
Innanzitutto l'anime segue il manga fedelmente solo fino all'episodio 7, per poi discostarsene in modo consistente (fatta eccezione per le vicende di Soma-sama e Agni-san); il finale, poi, è completamente inventato e affrettato, mentre nel manga il protagonista deve ancora dipanare tutti i misteri del suo passato, ed è ancora lontano da un epilogo.
Nonostante ciò devo dire che il triste e impietoso finale, nel quale inevitabilmente Ciel dovrà pagare il prezzo delle sue scelte, mi ha ugualmente commosso.

Un'ultima cosa: personalmente reputo la seconda sigla di chiusura una delle più belle che abbia mai visto.
Ah, dimenticavo, il tema figurativo della seconda ending (Lacrimosa) è preso da un dipinto di Arnold Bocklin: "L'isola dei morti"
Da vedere.