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alex di gemini

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Conan, Ran, Goro e Ai riescono a visitare un’avveniristica infrastruttura costruita in mezzo al mare, tale che, grazie all’acqua marina che funge da raffreddamento, il super computer in essa ospitato possa compiere il suo lavoro. Ovvero quello di connettersi a tutte le telecamere del mondo e, grazie a un potente software di riconoscimento facciale, riconoscere qualsiasi ricercato in tempo reale. Va da sé che gli uomini in nero siano già al lavoro per infiltrarsi e, grazie al sottomarino nero del titolo, siano pronti a... no spoiler.

Personalmente, sono rimasto molto perplesso da questo titolo. La presenza degli uomini in nero è sempre garanzia di qualità, e l’ambientazione marina è molto innovativa. La grafica è spettacolare, la regia e le musiche ottime. Ma, allo stesso tempo, vi è una sorta di ripetitività che non mi convince. La storia, infatti, si basa sulla scoperta della vera identità di Ai da parte dell’organizzazione, al pari di quanto avveniva, per l’identità di Conan, nel tredicesimo film intitolato: “E le stelle stanno a guardare”.
So di aver valutato bene quel film e di non poter negare l’importanza di Ai all’interno della serie, ma, in definitiva, ciò ha reso la storia molto meno originale di quanto sarebbe potuta essere.
Un sette, comunque, lo posso dare.


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---Mattia---

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8,5
Ventiseiesima pellicola cinematografica per "Detective Conan" che, ancora una volta, ripropone il confronto contro l'organizzazione nera, questa volta più protagonista che mai.
In un film più votato all'azione che alle indagini, Conan e Ai si trovano ad affrontare gli uomini in nero come mai era successo prima d'ora: infatti, gli altri film in cui è coinvolta l'organizzazione dedicano a loro uno spazio un po' ridotto rispetto a quanto ci si aspetterebbe. Ebbene, "Il sottomarino nero" - questo il nome internazionale del film - li rende protagonisti, dando ad ogni membro in nero qualcosa da fare, seppur al costo di avere un giallo di fondo un po' abbozzato e banale, ma sufficiente per fare il suo compitino.

A differenza degli altri film, indirizzati anche a dei fan più casual del brand, questa pellicola la consiglio solamente ai conoscitori della serie e dei personaggi, in quanto presenta molte scene che strizzano l'occhio ad eventi del passato e, in generale, chi non conosce i personaggi troverà difficoltà nel godersi appieno alcune scene.

Il comparto tecnico è conforme all'alto livello a cui i lungometraggi di Conan ci hanno abituati. Svetta su tutto l'intervento di Gosho Aoyama: il mangaka ha infatti disegnato personalmente alcune scene, e lo si potrà vedere almeno quattro volte nel corso del film, in alcuni dei suoi momenti più salienti, resi benissimo dalla penna del maestro. Alle musiche torna Yugo Kanno, dopo la buona performance del film precedente.

Nel complesso, "Detective Conan: il sottomarino nero" si pone come una delle migliori pellicole dedicate al piccolo detective, nonché la migliore (a parer mio) tra quelle che vedono coinvolta l'organizzazione, confermando così l'alto livello raggiunto dal lungometraggio precedente, "La sposa di Halloween". Se il manga di Conan arranca, il brand sta vivendo una sua seconda giovinezza al cinema, confermata anche dagli incassi record degli ultimi anni.