Le Montagne della Follia
Gou Tanabe si rivela ancora una volta magnifico nell'interpretare i racconti di H.P. Lovecraft. Per completare questa serie di manga del Maestro Tanabe, ho acquistato l'edizione deluxe omnibus di "Le Montagne della Follia", nel suo grande formato è possibile ammirare della tavole mozzafiato, dei veri e propri capolavori disegnati. Come sempre la qualità di J-pop è altissima e curata nei minimi dettagli.
Anche qui, come negli altri volumi, Lovecraft ci racconta dell'orrore cosmico, di antichi esseri venuti da un universo lontano ad abitare il nostro pianeta prima della venuta dell'uomo. La storia racconta di una spedizione nell'antartico all'epoca ancora inesplorato, che rivelerà grandi orrori all'uomo ancora sconosciuti.
I personaggi principali nel volume sono dei partecipanti alla spedizione nell'antartico, tra geologi, biologi, storici e quant'altro, un equipe pronta a scoprire l'ignoto celato nella parte di mondo completamente ghiacciata. Non è una storia dove vedremo crescere o evolvere i personaggi, piuttosto vedremo come l'orrore, anzi, la follia si impossesserà di loro.
Lo stile grafico di Gou Tanabe rimane sempre saldo, come per tutti i volumi troveremo delle tavole veramente dettagliate, da rimanere a guardare quelle stesse pagine quasi incantati dalla meraviglia creata dalla sua mano. Molto ben fatte anche l'espressioni dei personaggi, come a sottolineare quanto si intensifichi la follia cercata da Lovecraft.
Le tematiche che troveremo nel racconto sono varie, in primis la Paura dell'ignoto. Tanabe sa rendere onore ai pensieri di Lovecraft, che ha saputo costruire un'universo dominato da antiche forze incomprensibili. Una paura che in questa storia mette in crisi anche le ricerche scientifiche portate avanti fin ora. Altro punto interessante è come lo scrittore riesce a sminuire l'essere umano di fronte a queste antiche entità, come se l'uomo fosse una presenza transitoria, destinata a sparire prima o poi senza quasi lasciar traccia.
"Le Montagne della Follia" è un racconto che consiglio a chiunque, al di fuori del genere preferito è una lettura interessante, che sa analizzare la fame di conoscenza dell'essere umano e sa anche ridimensionare l'uomo di fronte a cose più grandi di noi. Ovviamente se siete affini a racconti horror, questi adattamenti di Tanabe non potete che leggerli tutti.
A conti fatti è stato uno dei miei volumi preferiti su questa serie, forse solo secondo a "L'orrore di Dunwich", ma è un mio parere personale. Raccomando di leggerne la versione Omnibus, qualità prezzo li vale tutti, un volume che riesce a dare il massimo nella sua interezza, dovete potrete apprezzare al meglio tavole e testi. Bellissime anche le pagine a colori anche se poche. Voto finale 9/10.
Anche qui, come negli altri volumi, Lovecraft ci racconta dell'orrore cosmico, di antichi esseri venuti da un universo lontano ad abitare il nostro pianeta prima della venuta dell'uomo. La storia racconta di una spedizione nell'antartico all'epoca ancora inesplorato, che rivelerà grandi orrori all'uomo ancora sconosciuti.
I personaggi principali nel volume sono dei partecipanti alla spedizione nell'antartico, tra geologi, biologi, storici e quant'altro, un equipe pronta a scoprire l'ignoto celato nella parte di mondo completamente ghiacciata. Non è una storia dove vedremo crescere o evolvere i personaggi, piuttosto vedremo come l'orrore, anzi, la follia si impossesserà di loro.
Lo stile grafico di Gou Tanabe rimane sempre saldo, come per tutti i volumi troveremo delle tavole veramente dettagliate, da rimanere a guardare quelle stesse pagine quasi incantati dalla meraviglia creata dalla sua mano. Molto ben fatte anche l'espressioni dei personaggi, come a sottolineare quanto si intensifichi la follia cercata da Lovecraft.
Le tematiche che troveremo nel racconto sono varie, in primis la Paura dell'ignoto. Tanabe sa rendere onore ai pensieri di Lovecraft, che ha saputo costruire un'universo dominato da antiche forze incomprensibili. Una paura che in questa storia mette in crisi anche le ricerche scientifiche portate avanti fin ora. Altro punto interessante è come lo scrittore riesce a sminuire l'essere umano di fronte a queste antiche entità, come se l'uomo fosse una presenza transitoria, destinata a sparire prima o poi senza quasi lasciar traccia.
"Le Montagne della Follia" è un racconto che consiglio a chiunque, al di fuori del genere preferito è una lettura interessante, che sa analizzare la fame di conoscenza dell'essere umano e sa anche ridimensionare l'uomo di fronte a cose più grandi di noi. Ovviamente se siete affini a racconti horror, questi adattamenti di Tanabe non potete che leggerli tutti.
A conti fatti è stato uno dei miei volumi preferiti su questa serie, forse solo secondo a "L'orrore di Dunwich", ma è un mio parere personale. Raccomando di leggerne la versione Omnibus, qualità prezzo li vale tutti, un volume che riesce a dare il massimo nella sua interezza, dovete potrete apprezzare al meglio tavole e testi. Bellissime anche le pagine a colori anche se poche. Voto finale 9/10.
Le Montagne della follia è l'adattamento manga di Gou Tanabe del romanzo scritto da H.P. Lovecraft. La trama racconta di una spedizione svolta nell'era d'oro delle spedizioni nel continente Antartico, quando ancora c'era molto da scoprire ed era di moda, tra la gente comune, interessarsi delle scoperte svolte in questo continente misterioso. Questa spedizione viene completamente stravolta da una scoperta ad opera del Biologo Lake, che porterà tutti quanti a cambiare obiettivo della spedizione, in nome di una scoperta che potrebbe rivoluzionare l'intera teoria dell'evoluzione, la scienza e le religioni intere.
La trama, intrigante e sicuramente fuori dal comune, mi ha convinto a provare questa opera, soprattutto per il forte stampo scientifico che trasuda. La realizzazione dell'opera, però, ha reso molto poco scorrevole la lettura per via di tecnicismi, citazioni a opere sconosciute o inesistenti e spiegazioni abbastanza inutili allo svolgimento della trama. I disegni vivono un continuo di alti e bassi, con tavole sicuramente bellissime e altre poco belle, poco capibili e che perciò, sommandole alla lettura ben poco scorrevole, non hanno aiutato granché. Mi hanno stupito particolarmente le espressioni dei personaggi, inizialmente molto peculiari e accentuate, mantenute però praticamente inalterate in tutta l'opera, in qualsiasi contesto (poca espressività quindi).
Lo svolgimento della trama è un poco forzato in alcuni punti, ma se non si pretende troppo è un esperienza di lettura abbastanza gradevole.
Nel complesso quindi "Le montagne della follia" è un manga con alti e bassi per quanto riguarda trama e disegni, ma che pecca soprattutto in scorrevolezza della lettura, impedendo al lettore di farsi coinvolgere nella storia. Voto personale:6.5
La trama, intrigante e sicuramente fuori dal comune, mi ha convinto a provare questa opera, soprattutto per il forte stampo scientifico che trasuda. La realizzazione dell'opera, però, ha reso molto poco scorrevole la lettura per via di tecnicismi, citazioni a opere sconosciute o inesistenti e spiegazioni abbastanza inutili allo svolgimento della trama. I disegni vivono un continuo di alti e bassi, con tavole sicuramente bellissime e altre poco belle, poco capibili e che perciò, sommandole alla lettura ben poco scorrevole, non hanno aiutato granché. Mi hanno stupito particolarmente le espressioni dei personaggi, inizialmente molto peculiari e accentuate, mantenute però praticamente inalterate in tutta l'opera, in qualsiasi contesto (poca espressività quindi).
Lo svolgimento della trama è un poco forzato in alcuni punti, ma se non si pretende troppo è un esperienza di lettura abbastanza gradevole.
Nel complesso quindi "Le montagne della follia" è un manga con alti e bassi per quanto riguarda trama e disegni, ma che pecca soprattutto in scorrevolezza della lettura, impedendo al lettore di farsi coinvolgere nella storia. Voto personale:6.5