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Musso92

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Premettiamo che non vado pazzo per gli Yonkoma, sia per l'impostazione del fumetto stesso, sia perchè sono tutti piuttosto simili tra loro, essendo generalmente commedie/slice of life e di solito anche scolastici. Oltre a questo, una Yonkoma non ha trama, basandosi unicamente sugli sketch e sulla componente umoristica, e ciò può far storcere il naso a tutti quelli che giustamente cercano perlomeno un filo conduttore degli eventi, o quantomeno qualcosa che tenga attaccato il lettore al volume. Esattamente come me.

Ora, guardando il voto che ho dato al manga, posso immaginare la vostra reazione "Cioè, dopo aver detto che non ti piacciono gli Yonkoma, dai 8 proprio a uno di essi?" Si, esatto. D'altronde, potevo forse perdermi la prima opera del geniale Kiyohiko Azuma? Che per chi non lo sapesse, è l'autore di quel capolavoro che è Yotsuba&. E Azumanga Daioh, pur non arrivando ai livelli di quest'ultima opera, è un ottimo gag manga, con personaggi unici e divertentissimi, tutt'altro che i soliti stereotipi.

Le vicende non sono delle più originali, ma non vi accorgerete nemmeno di quello che sta accadendo, perchè sarete troppo occupati a cogliere ogni sfumatura dei personaggi, che vi faranno divertire ad ogni occasione. Dalla esuberante Tomo, alla bistrattata Chiyo, alla impassibile Sakaki, fino ad arrivare ad Osaka, uno dei migliori personaggi che abbia avuto modo di vedere in un manga comico. Tutti pervasi da un ironia sottile, ma efficace, per poi sfociare nel demenziale, o nonsense, ma in senso buono. Come non si può restare attoniti di fronte ai "dilemmi" di Osaka, o alle affermazioni senza pudore di Tomo? O Sasaki, che nonostante la sua aria apparentemente dura, nasconde una vera e propria ossessione per le cose carine, per passare a Yomi, la saggia del gruppo, costantemente alle prese con il perdere peso, e badante di Tomo a tempo pieno, per finire con Chiyo, che per la sua ingenuità e pucciosità viene presa in giro simpaticamente da Tomo. Insomma, tutt'altro che le solite gag.

Avremo modo di vedere anche le relazioni fra le studentesse e le loro insegnanti, come il bizzarro Kimura, la strepitante Yukari e la più diligente Kurosawa, soprannominata Nyamo. Inoltre in soli 4 volumi verranno percorsi tutti e 3 gli anni delle superiori, fino ad arrivare agli esami per l'ammissione all'università, dandoci quindi l'opportunita di vedere la crescita delle protagoniste, anche se la loro demenzialità rimarrà comunque immutata.

Che altro dire? I disegni sono buoni, e perfettamente adatti a questo tipo di fumetto, ma nonostante tutto, devo ammettere che mi sono annoiato più volte durante la lettura, forse perchè certe battute sono veramente troppo sottili da capire, o semplicemente perchè alla lunga le situazioni, per quanto uniche e divertenti, finiscono per ripetersi, e ciò, anche se raramente, non dovrebbe capitare.

Detto questo, non fatevi spaventare da quest'ultimo parere, e fiondatevi a leggere Azumanga Daioh, di sicuro non ne rimarrete delusi. A maggior ragione se avete apprezzato Yotsuba& o la serie animata.


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Hachi194

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Una grigia giornata d'autunno, un lungo pomeriggio di noia passato davanti allo schermo di un computer cercando in Rete qualcosa che aiuti a far trascorrere più in fretta le ore che sembrano eterne. Ed è così, quasi per caso, grazie anche al fatto che questo manga inizia con la "A" (ogni ricerca, anche la più sconclusionata deve avere un criterio), che mi sono imbattuta in questo piccolo gioiellino, mai pubblicato in Italia (sic!), godibile perciò solo grazie ad Internet. Azumanga Daiou non ha una trama vera e propria, sono solo piccoli sprazzi di vita vera durante un qualunque anno scolastico. Non ci sono drammi, rivalità, misteri o combattimenti, solo leggerezza, tenerezza e tanto divertimento. Si ride, si sorride, ci si rasserena l'animo davanti a tanta poesia. Il tratto è semplicissimo, i fondali ridotti al minimo e questo permette di esaltare al massimo le espressioni facciali delle protagoniste (in effetti è un mondo prevalentemente femminile), a volte anche solo un sopracciglio alzato può scatenare la risata.
Per far capire bene cosa vi attende se decidete di dare una chance a quest'opera, si potrebbe pensare ad una versione nipponica delle avventure dei Peanuts. Stesso gusto per la battuta fulminante, stessa lievità, stesso senso della meraviglia, il tutto condensato in quattro vignette o al massimo in un paio di tavole. Una vera e propria boccata d'aria fresca e seppure non ci siano colpi di scena o segreti da svelare si fa fatica a staccarsi, si continua a leggere senza averne mai abbastanza. Se davvero le case editrici pensano che non ci sia un mercato per un'opera deliziosa come questa forse si può capire perchè l'editoria sia in crisi.


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Honze

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Un vero capolavoro di Yonkoma, definito da una comicità dolce e lieve che mano a mano esplode nella quarta vignetta risolutiva. La formula di Azumanga Daioh abbandona il comico costrittivo dell'eccesso per abbracciare una forma più calda e comprensibile.
La dolcezza dei protagonisti, il tratto lieve del disegno che riesce a caratterizzare con un colpo d'occhio e minime alterazioni la scena e le vicissitudini, sono la vera anima di questo manga. Laddove l'eccesso di moe e di terminologie tecnologiche possano render soggettivo l'apprezzamento di Lucky Star, ciò non avviene nell'opera di Kiyohiko Azuma, dove ogni elemento appare vicino al lettore, comprensibile, quasi terra terra nel suo essere comune, di tutti i giorni. Eppure queste tematiche così comuni riescono sempre a creare un ambiente unico in cui la scena, i personaggi, la battuta comica vivono di luce propria.

L'opera inizia e finisce con la vera e propria Polpa dell'ambiente narrato. La scuola: uno scenario che si presta ai racconti più disparati si allontana dal bullismo, dagli amori adolescenziali, dalle piccole tragedie, dalla solitudine, dall'odio, dalla gelosia, dalle differenze di casta economica così tanto presenti in Giappone. Si butta la scorza, il ruvido, la buccia e si tiene solo il succo dell'opera, senza mai divergere dal cammino e dall'idea di percorso. Perché la parola d'ordine in Azumanga Daioh non è tanto far ridere a tutti i costi, quanto dolcezza e calore. Umani.
Il contesto, i personaggi e le tematiche così tanto riconoscibili come proprie, abbandonano i tratti più duri e scuri della realtà percorrendo unicamente il sentiero caldo della comicità in 4 vignette. Ed è proprio questa la formula vincente: le storie di tutti i giorni, vissute da personaggi amabili sotto ogni punto di vista e che riescono a completarsi a vicenda, senza mai che l'uno scavalchi l'altro; senza mai imporre oggettivamente una "Konata Izumi" protagonista ed icona dell'intera serie. Tutti i Protagonisti sono centrali, ed il lettore potrà solo distinguerli soggettivamente a seconda dei gusti personali.

Questa comicità calda che lievemente raggiunge il culmine soddisfacendo qualunque lettore possibile; talmente unica, forte ed apprezzabile da poter essere utilizzata con molta semplicità come un ariete, per sfondare i pesanti portoni di una nazione da troppi anni addormentata su shonen di combattimento, tette e culi e genericità. Questo manga, così colorato ed unico nelle sue gesta di vita quotidiana e le sue strisce Yonkoma in bianco e nero, rimane inedito in Italia, lasciando la gran parte dei lettori a poter unicamente conoscere e gustare questa opera tramite un'altra forma di media: l'anime.

Ma il prodotto animato di Azumanga Daioh non è assolutamente paragonabile al manga. La dispersione del momento, dell'attimo della scena comica impossibile da evitare con le immagini in continuo movimento; l'impossibilità di ottenere un fermo immagine veramente focalizzato e concentrato come un'unica vignetta della striscia di quattro, fa perdere la gradevolezza e l'unicità di ciò che stiamo vedendo. La singola vignetta delimita tra le sue tinte d'inchiostro un piccolo mondo a sé stante, un frammento della scena complessiva ma universo nella sua soggettività.
L'immobilità delle figure in carta non è tanto lentezza quanto assaporare l'attimo, l'idea, il tratto, la narrazione. Il rapido susseguirsi di immagini non si può assolutamente coprire dietro alla scusa del rendere Vivi i personaggi dalla carta; poiché Azumanga Daioh riesce in ciò che molti falliscono: la semplicità, la dolcezza, il calore, il lieve crescendo della narrazione rendono Vive quanto e più che mai le figure disegnate. Il colore rossastro delle divise, le voci storpiate e mal collegabili alla fisicità ed alla natura dei singoli personaggi, i vuoti dell'anime danneggiano questa opera. La staticità momentanea delle vignette, anche sprovviste di dialoghi, nella procedura di Copia da parte dell'anime lasciano il posto a vuoti. La leggerezza dei tratti e le minuscole variazioni del segno, per definire una bocca, gli occhi, le mani, non sono visibili da uno schermo. Solo con il proprio naso a pochi centimetri dalla carta si può ottenere la migliore, più soddisfacente ed unicamente reale esperienza di Azumanga Daioh. Solo con il fermo immagine provvisto dalle singole vignette si può godere a pieno della narrazione, che altrimenti nell'anime si appesantisce di vuoti, o congiunzioni aggiunte proprio per evitare un sovraccarico eccessivo di tempi morti; impossibile comunque da evitare nel suo complesso. Sfociando così in un impaludamento delle tempistiche comiche, indebito e dannoso per l'equilibrio complessivo della narrazione.

Ed è proprio questa la forza di Azumanga Daioh: il sapersi equilibrare costantemente, l'abbandonare qualsiasi forma di eccesso a favore di una narrazione semplice e comprensibile da tutti; lo speziarsi di una comicità unica nelle proprie tempistiche e nei suoi attimi fuggenti, il cancellare completamente la comicità rozza mediata tramite la fisicità e la corporeità come drasticamente avviene in Noritaka. L'esperienza migliore, in questo caso, si può avere solo con l'opera Manga.

È triste essere sicuri che la versione cartacea di questa opera non verrà mai pubblicata in Italia. Il suo essere "passato", "diverso" dai pugni, le tette ed i culi; il suo essere troppo unico, il suo essere troppo dolce e caldo da venir scambiato per un'opera per sole ragazze sono pesi insormontabili per la cultura attuale degli editori; che non rischieranno mai sul campo economico per portare alle mani, agli occhi, le menti ed i cuori dei lettori quest'opera stupenda. Ed allora al lettore Italiano insoddisfatto dell'anime o che voglia possedere la fisicità di questo racconto non resta altro che abbandonarsi all'acquisto internet dall'Inghilterra della versione con traduzioni più aggiornate. Quella Yen Press, con il balloon Grigio-Verde con Sakaki in copertina. La versione precedente della ADV non era aggiornata, lasciando inconcludenti alcune scenette comiche troppo "giapponesi" e non facilmente traducibili.


 4
GianniGreed

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Geniale.
Sul dizionario alla definizione di genio ci dovrebbe essere il nome di Azuma Kiyohiko, perché Azumanga Daioh è un manga davvero geniale, a partire dal titolo che è composto dalle parole “azumanga”, riferimento diretto all’autore, e “daioh”, la rivista su cui è stato pubblicato.
Inoltre è anche geniale perché le premesse del manga sono semplici, infatti racconta della vita quotidiana di un gruppo di ragazze e delle loro insegnanti tra scuola e vita privata. Detto così sembra davvero poca cosa, ma il fumetto riesce a essere eccezionalmente divertente. Una vera sorpresa.

Il mangaka è riuscito a creare degli ottimi personaggi, che danno vita a situazioni assurde e imprevedibili in appena quattro vignette, perché Azumanga Daioh è un manga di tipo yonkoma, ovvero a strisce di quattro vignette. Un susseguirsi continuo di gag, sempre diverse e originali, che rendono impossibile non ridere durante la lettura.

Certo è che la forza del manga sono proprio i personaggi e i loro caratteri, le ragazze protagoniste sono tutte ben caratterizzate, non c’è né una “normale”, ma è questo il bello del manga. Seguire le loro avventure, per i tre anni di liceo, tra gite ed esami, festival scolastici, fino al tanto fatidico diploma… si finisce per affezionarcisi, e nel finale essere felici per loro, perlomeno per me è stato così.

I disegni sono semplici, ma allo stesso tempo molto belli. Le ragazze sono ben disegnate e ben differenziate, ma la parte migliore, e anche quella su cui si reggono molte gag, sono le espressioni dei personaggi, che con le loro facce sono davvero in grado di comunicare di tutto.

Azumanga Daioh è stato uno dei manga più belli e divertenti che abbia letto. Geniale nella sua semplicità. I quattro volumi di cui è composto sono volati via. Mi ha divertito moltissimo e mi fa quasi rabbia pensare che un capolavoro del genere non sia stato ancora pubblicato nel nostro paese (e difficilmente lo sarà).
Secondo me è un manga che dovrebbero leggere tutti.

beginner

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beginner

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Questo yonkoma, ovvero una raccolta di strisce da quattro vignette ciascuna, narra le gesta di un gruppo di studentesse giapponesi e dei loro assurdi insegnanti, coprendo il periodo che va dalla prima classe al diploma.

Quì c'è di tutto: bambine prodigio , stangone un po' timide, tipe stralunate, deficienti totali, ecc...
(Per dettagli vedi scheda dell'anime).

Nella sua semplicità è molto caruccio, anche se ad essere onesto preferisco di gran lunga l'anime, questo perchè la formula dello yonkoma tende a limitare un po' l'impatto grafico lasciando maggior parte dell'onere ai dialoghi e alle espressioni assurde assunte dai protagonisti (ma che ormai sono comuni in tutti i prodotti made in japan).

Se non avete ancora visto l'anime potreste farci un pensierino confidando nell'effetto sorpresa.
In caso contrario potete lasciarlo nello scaffale.