Il manga ha conosciuto in Giappone un grandissimo successo, avvalendosi anche di un volume unico sequel e di una serie successiva. Allo stesso tempo sono state realizzate anche delle versioni live action.
A chi l'aveva conosciuta e apprezzata -ormai molti anni fa- con la pubblicazione dei suoi manga Kuragehime - La principessa delle meduse oppure Disegna! Kakukaku Shikajika, potrebbe bastare già solo questa consapevolezza; perché è ben noto come -indipendentemente dal trascorrere del tempo, dal genere o dal target delle sue opere- la verve e il talento di questa prolifica autrice rimangano invariati, davvero un'incredibile, solida e magnifica certezza.
E così, poco importa che ci sia voluto del tempo (forse troppo?) prima di veder infine giungere anche nel nostro Paese il suo acclamato manga Tokyo Tarareba Girls, già divenuto anche un drama TV nel 2017. Poco importa che le Olimpiadi di Tokyo 2020 citate nell'opera siano ormai trascorse da un bel pezzo, e non rappresentino più quell'inesorabile conto alla rovescia tanto temuto dalle trentenni protagoniste. A dispetto degli anni che passano, la freschezza del racconto e la tremenda attualità delle svariate tematiche di cui vi si narra rimangono invece del tutto immutate, grazie all'invidiabile abilità dell'autrice nel raccontare dilemmi, angosce e problemi quotidiani dei suoi personaggi con l'esuberante brio e l'acuta comicità che da sempre la contraddistinguono.
Le cose stanno crollando più velocemente di quando pensassi."
Anche nel Giappone del 2025, pur se si vede infine una premier donna installarsi nel ruolo più determinante e potente dell'esecutivo per la prima volta della sua millenaria storia, la parità dei sessi appare ancora più utopistica che altrove. Sia l'affermazione che l'auto-determinazione delle donne nella società nipponica rimangono infatti aspetti tristemente 'in sospeso', gestiti decisamente in ritardo rispetto al resto del mondo avanzato, tanto sul piano lavorativo quanto su quello familiare e sociale. Persino parlarne, dichiararlo e ammetterlo non è scontato, benché la presenza di donne di talento nel mondo della letteratura moderna e nell'ambito dei manga stia con il tempo aiutando a 'preparare il terreno': questo, così da poter accogliere con maggior attenzione e sensibilità anche le confessioni al femminile più oneste e brutali, senza doverle tacere più.
Non sarebbe probabilmente corretto etichettare Akiko Higashimura come un'autrice di critica sociale, eppure la si può comunque collocare agevolmente in quel novero di autrici che possono camminare fiere a testa alta, perché capaci di offrire un divertissement leggero, rilassante e per certi versi persino dissacrante, ma allo stesso tempo decisamente colto, raffinato, ricco di spunti di riflessione e di humour sagace.
Nel suo manga Mama wa tenparist, inedito in Italia, la Higashimura racconta le difficoltà personali da madre lavoratrice single, senza fronzoli né peli sulla lingua.
Tokyo Tarareba Girls offre invece uno specchio diverso, in un certo senso complementare, attraverso un trio di donne che avvertono un senso di smarrimento terribilmente vero, condivisibile anche da molte donne coetanee occidentali: le aspettative sociali create dall' "ovvietà" del mai tramontato obiettivo del matrimonio-famiglia-prole, il contrasto con la possibilità concreta di una carriera, l'incertezza del lavoro stesso, la necessità di custodire in primo luogo sè stesse, perché senza amor proprio non c'è direzione alcuna verso cui tendere.
Attraverso i fallimenti, le cadute e il rialzarsi testardo delle tre protagoniste, emerge così il bisogno di conquistare un equilibrio della sfera emotiva nel privato, di vedersi realizzate nella dimensione pubblica, di pretendere di aspirare a tanto, senza compromettere la parte migliore di sé.
A dispetto comunque di una sovrabbondanza di testi e dialoghi che riescono letteralmente a "urlare" dalla carta stampata offrendo una tridimensionalità impressionante, la lettura rimane piacevolmente leggera e scorrevole, graficamente elegante ed accattivante, restituendo forte il desiderio di poter avere tra le mani già il secondo volume.
E' fin troppo facile quindi accogliere con caloroso e genuino entusiasmo il ritorno di questa talentuosa autrice, tanto amata in Giappone quanto nella Corea del Sud, dove la mangaka ha pubblicato anche opere specificatamente destinate al pubblico coreano.
Ora è finalmente giunto, anche per noi, il momento in cui possiamo dichiararle altrettanto amore.
Ma è difficile prendere in mano il proprio futuro, soprattutto se un giovane modello ti definisce "zitella fuori tempo massimo" e ti fa la predica dicendo che "Una volta passati i trenta, dovete rialzarvi da sole. Non siete più ragazze. Siete donne." E se proprio quel bel giovane fosse la soluzione a tutti i problemi?
Probabilmente lo scopriremo nei prossimi volumi, per ora la Higashimura ci presenta le protagoniste, soprattutto Rinko con il suo lavoro da sceneggiatrice, il rapporto con le colleghe più giovani, le ansie da prestazione, lo shopping compulsivo e le sbronze colossali. Un ritratto un po' triste di una generazione che si trova a cavallo fra giovinezza e vecchiaia, senza essere nessuna delle due, smarrita e in cerca di un'affermazione. Non nascondo che avevo grosse aspettative su questo titolo, che per quel che mi riguarda non sono state soddisfatte pienamente. Sarà perché ho oltrepassato il mezzo secolo, ma non sono riuscita a provare empatia per le protagoniste che avrei apostrofato nello stesso modo. Se la prima bevuta con le amiche poteva essere divertente, l'ennesima di fila l'ho trovata stucchevole. Mi hanno interessato di più le storie dei comprimari, più capaci a mio avviso di cogliere le opportunità.
Le protagoniste del manga sono uno specchio delle trenta/quarantenni di oggi (il manga è ambientato nel 2014, oggi le tre ragazze avrebbero poco più di 40 anni), di molte millennial che vivono in bilico tra pressione sociale e desiderio di staccarsi dai canoni trasmessi dalla generazione precedente.
Se ho dato il massimo per trovare un lavoro e ottenere una posizione, sono esteticamente gradevole, sono in gamba e indipendente, perché nessun uomo mi fila? O forse sono io che mi sono lasciata sfuggire le occasioni della vita? E se quella volta avessi accettato un invito... se in quell'altra occasione avessi osato di più... se avessi giudicato con meno superficialità... Rinko, Kaori e koyuki vengono apostrofate come "donne dei se", la cui vita ormai sembra solo fatta di rimpianti e di ipotesi basate sul "what if".
Il giovane e baldanzoso Kei pare essere la chiave di volta, almeno per Rinko, di una situazione ormai troppo statica e che sembra in gran parte autodeterminata dalle protagoniste stesse a causa di un modo di pensare negativo e vittimista, seppur comprensibile.
Nonostante il manga sia abbastanza fitto di dialoghi, la lettura scorre piacevolmente ed è facile farsi trascinare nelle (dis)avventure di Rinko e co, complici anche i loro volutamente esagerati e divertenti sbalzi emotivi. Dialoghi arguti, riflessioni non banali esplicitate sotto il velo del sarcasmo, dell'ironia e della sottile critica sociale, sono il marchio di fabbrica della Higashimura, che anche stavolta pone il lettore dalla parte delle più "deboli" ma senza dimenticare di punzecchiare le protagoniste per spronarle a reagire e cambiare prospettiva.
I disegni della mangaka sono, come al solito, puliti, morbidi e dotati di un fascino discreto, c'è un'attenzione particolare all'abbigliamento e alle location. Minuziosa è anche la rappresentazione dell'emotività di quelle giovani donne giapponesi in lotta per trovare un sé che le rappresenti davvero e che non sia il frutto di una richiesta della società.
Spero che anche Kaori e Koyuki abbiano ampio spazio nella storia, e che la rivalsa delle trentenni fuori tempo massimo passi anche da loro.
Sono davvero curiosa di continuare a leggere!
Rinko e le sue amiche solo apparentemente appaiono come sconfitte, ma lentamente il lettore riesce a rendersi conto che aver superato indenni tutti questi “se solo avessi…” ha permesso loro di vivere esperienze e attraversare confini che le hanno rese donne più ricche e consapevoli. E di questo, inevitabilmente, qualcuno non potrà che finire per accorgersi…
Tokyo Tarareba Girls 1
In una Tokyo frenetica e con le Olimpiadi alle porte, vivono tre ragazze alla ricerca di risposte esistenziali le cui domande sono poste da una società sempre più pressante: Kaori, Rinko e Koyuki hanno trent’anni e sono professioniste affermate, eppure non riescono a trovare… il grande amore! Ma siamo sicuri che sia proprio necessario mettere su famiglia e adempiere a tutte le aspettative sociali, come se fossero caselle da spuntare? E cosa accadrebbe invece se rinunciassero alla propria individualità per lasciare spazio al matrimonio?
Prezzo: 7,90 €
Totale voti: 4 0 0
zettaiLara
La Higashimura è tornata, e quanto mi era mancata♥! Le sue protagoniste sono vivide e tangibili, così reali nella loro 'deriva' e nei tanti problemi affrontati con grinta, arguzia, sfacciataggine ed esuberanza. Quanto ho riso di gusto col Tararebar XD
19/11/2025
Arashi84
Non facevo una lettura di questo tipo da un sacco di tempo e mi ha divertita molto! Purtroppo mi sono ritrovata in molti pensieri delle ragazze, anche se la mia vita da trentenne è stata decisamente meno movimentata! XD Sono molto curiosa di andare avanti
15/11/2025
stelladicarta
Quanto mi era mancata la Higashimura!!! E' sempre brillante e arguta come al solito, vediamo un po' come prosegue la storia per adesso la partenza è col botto🔥
14/11/2025
| Titolo | Prezzo | Casa editrice |
|---|---|---|
| Tokyo Tarareba Girls 1 | € 7.90 | Bao Publishing |
| Tokyo Tarareba Girls 2 | € 7.90 | Bao Publishing |
| Tokyo Tarareba Girls Variant 1 | € 7.90 | Bao Publishing |






annadaifan
Adoro queste storie sulle donne sull'orlo di una crisi di nervi XD La Higashimura riesce a tracciare alla perfezione le ansie esistenziali e i problemi di lavoro di Rinko con la giusta dose di umorismo. Lo scambio di battute con le sue amiche sono il top!
23/11/2025