Recensione
Urasekai Picnic
7.0/10
Recensione di GialluGamer97
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Per quanto lo avessi droppato inizialmente, ho deciso di riprenderlo e finirlo per curiosità, giusto per vedere come fossero stati adattati alcuni momenti chiave. Col senno di poi, però, non è stata una grande idea.
La narrazione, rispetto all’opera originale, è davvero deludente: vengono saltate o modificate diverse parti importanti, e il tutto risulta confusionario e poco dettagliato. A causa di queste scelte, la trama è piena di buchi e anche le scene horror — che nella versione originale avevano una buona tensione — sono state rese piatte e noiose. Inoltre anche i personaggi hanno perso profondita nella loro caratterizzazione.
Il character design non mi ha colpito affatto, l’ho trovato anonimo e privo di personalità, mentre la CGI è usata male: brutta a vedersi e sostanzialmente inutile. A peggiorare le cose, nel terzo episodio hanno persino inserito un intero caso filler che non aggiunge nulla e interrompe inutilmente il ritmo della storia e di certo non mancano momenti ed episodi filler anche più avanti.
Gli unici aspetti oggettivamente riusciti di questo adattamento sono la opening e la ending, entrambe davvero belle e il doppiaggio giapponese che ho comunque apprezzato. Le doppiatrici hanno fatto un buon lavoro, le loro voci si adattano bene ai personaggi. Ma purtroppo non bastano a compensare i difetti complessivi.
Nel complesso, può risultare decente per chi non conosce l’opera originale, ma come adattamento fa piuttosto pena in termini di fedeltà e coerenza. Ed è un vero peccato, perché con una trasposizione più curata sarebbe potuto uscire qualcosa di davvero interessante.
Era da tempo che non davo un voto così basso a un anime. E, paradossalmente, invece di spingere a recuperare l’opera originale, questo adattamento fa esattamente il contrario — proprio come era successo a me all’inizio.
La narrazione, rispetto all’opera originale, è davvero deludente: vengono saltate o modificate diverse parti importanti, e il tutto risulta confusionario e poco dettagliato. A causa di queste scelte, la trama è piena di buchi e anche le scene horror — che nella versione originale avevano una buona tensione — sono state rese piatte e noiose. Inoltre anche i personaggi hanno perso profondita nella loro caratterizzazione.
Il character design non mi ha colpito affatto, l’ho trovato anonimo e privo di personalità, mentre la CGI è usata male: brutta a vedersi e sostanzialmente inutile. A peggiorare le cose, nel terzo episodio hanno persino inserito un intero caso filler che non aggiunge nulla e interrompe inutilmente il ritmo della storia e di certo non mancano momenti ed episodi filler anche più avanti.
Gli unici aspetti oggettivamente riusciti di questo adattamento sono la opening e la ending, entrambe davvero belle e il doppiaggio giapponese che ho comunque apprezzato. Le doppiatrici hanno fatto un buon lavoro, le loro voci si adattano bene ai personaggi. Ma purtroppo non bastano a compensare i difetti complessivi.
Nel complesso, può risultare decente per chi non conosce l’opera originale, ma come adattamento fa piuttosto pena in termini di fedeltà e coerenza. Ed è un vero peccato, perché con una trasposizione più curata sarebbe potuto uscire qualcosa di davvero interessante.
Era da tempo che non davo un voto così basso a un anime. E, paradossalmente, invece di spingere a recuperare l’opera originale, questo adattamento fa esattamente il contrario — proprio come era successo a me all’inizio.
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