Recensione
Gojira VS Spacegojira
6.0/10
Giunta al sesto capitolo anche la versione "Heisei" di Godzilla comincia a mostrare la corda e questo si capisce già dalla prima parte del film, che non si può definire molto esaltante.
Come accaduto nei precedenti titoli, anche qui abbiamo una trama che esordisce inserendo azioni riguardanti in special modo gli umani, allo scopo di non limitarsi ai soliti preparativi per l'imminente attacco di Big G. Purtroppo nel fare questo si commettono due errori: il primo è dare ampio spazio all'esper Miki Saegusa, un personaggio che dopo essere passato da secondario a comprimario ottiene qui il ruolo di principale protagonista umana ma senza esserne all'altezza, non riesce cioè a suscitare abbastanza interesse e ad avere sufficiente carisma da meritare la prima scena.
Il secondo errore è, invece, quello di concentrarsi troppo su tali vicende umane (riguardanti un losco scienziato che spera di sfruttare Miki per controllare tramite lei Godzilla in modo da usarlo come arma) che tranne alcuni momenti dedicati ai mostri occupano quasi un'ora di trama.
È vero che anche negli altri film le azioni degli umani non suscitavano il massimo dell'entusiasmo, però occupavano meno spazio ed erano anche girate con un po’ più di brio, quindi a conti fatti evitavano la noia.
Invece in questo film il mix di regia non molto brillante e protagonista non molto interessante al centro di una vicenda troppo lunga, portano la prima parte ad oscillare parecchio tra il solo passabile e la noia.
La parte successiva, incentrata sui mostri, permette alla storia di decollare ma non al massimo ed è un peccato, perché ritengo che Space Godzilla sia il nemico più temibile dell'era Heisei.
Dopo due iniziali scaramucce (che riescono comunque a far intuire la pericolosità del nuovo avversario) gli ultimi 45 minuti del film sono occupati da uno scontro in più fasi che vede Godzilla e il nuovo robot costruito per combatterlo, M.O.G.U.E.R.A, affrontare il nemico giunto dallo spazio: si tratta di una lotta realizzata con buona perizia e molta spettacolarità (chissà quanto si saranno divertiti i tecnici delle esplosioni), anche se non si discosta dagli schemi soliti della saga e un po’ dispiace, perché con un nemico come Space Godzilla le occasioni per realizzare momenti eccezionali ci sarebbero state.
Riguardo al resto: oltre a Miki gli altri personaggi umani (interpretati in maniera ordinaria, come sempre) non hanno nulla di particolare, sono tipi semplici costruiti intorno ad uno o due caratteristiche immutabili. Si distingue abbastanza Akira Yuki, il principale personaggio maschile, che è mosso da un odio totale per Godzilla e saprà poi ravvedersi. Tuttavia la sua vicenda non coinvolge più di tanto e risulta prevedibile.
Molto buoni gli effetti speciali e il look trovato per Baby Godzilla lo trovo apprezzabile: suscita tenerezza ed è più affine a quello del genitore, mentre quello inventato negli anni 60 pareva proprio di un'altra specie.
Insomma, G Vs SG si lascia pure guardare, certo per gli appassionati è comunque imperdibile, ma si intuisce che al Re dei Mostri cominciava a servire una pausa rigeneratrice.
Come accaduto nei precedenti titoli, anche qui abbiamo una trama che esordisce inserendo azioni riguardanti in special modo gli umani, allo scopo di non limitarsi ai soliti preparativi per l'imminente attacco di Big G. Purtroppo nel fare questo si commettono due errori: il primo è dare ampio spazio all'esper Miki Saegusa, un personaggio che dopo essere passato da secondario a comprimario ottiene qui il ruolo di principale protagonista umana ma senza esserne all'altezza, non riesce cioè a suscitare abbastanza interesse e ad avere sufficiente carisma da meritare la prima scena.
Il secondo errore è, invece, quello di concentrarsi troppo su tali vicende umane (riguardanti un losco scienziato che spera di sfruttare Miki per controllare tramite lei Godzilla in modo da usarlo come arma) che tranne alcuni momenti dedicati ai mostri occupano quasi un'ora di trama.
È vero che anche negli altri film le azioni degli umani non suscitavano il massimo dell'entusiasmo, però occupavano meno spazio ed erano anche girate con un po’ più di brio, quindi a conti fatti evitavano la noia.
Invece in questo film il mix di regia non molto brillante e protagonista non molto interessante al centro di una vicenda troppo lunga, portano la prima parte ad oscillare parecchio tra il solo passabile e la noia.
La parte successiva, incentrata sui mostri, permette alla storia di decollare ma non al massimo ed è un peccato, perché ritengo che Space Godzilla sia il nemico più temibile dell'era Heisei.
Dopo due iniziali scaramucce (che riescono comunque a far intuire la pericolosità del nuovo avversario) gli ultimi 45 minuti del film sono occupati da uno scontro in più fasi che vede Godzilla e il nuovo robot costruito per combatterlo, M.O.G.U.E.R.A, affrontare il nemico giunto dallo spazio: si tratta di una lotta realizzata con buona perizia e molta spettacolarità (chissà quanto si saranno divertiti i tecnici delle esplosioni), anche se non si discosta dagli schemi soliti della saga e un po’ dispiace, perché con un nemico come Space Godzilla le occasioni per realizzare momenti eccezionali ci sarebbero state.
Riguardo al resto: oltre a Miki gli altri personaggi umani (interpretati in maniera ordinaria, come sempre) non hanno nulla di particolare, sono tipi semplici costruiti intorno ad uno o due caratteristiche immutabili. Si distingue abbastanza Akira Yuki, il principale personaggio maschile, che è mosso da un odio totale per Godzilla e saprà poi ravvedersi. Tuttavia la sua vicenda non coinvolge più di tanto e risulta prevedibile.
Molto buoni gli effetti speciali e il look trovato per Baby Godzilla lo trovo apprezzabile: suscita tenerezza ed è più affine a quello del genitore, mentre quello inventato negli anni 60 pareva proprio di un'altra specie.
Insomma, G Vs SG si lascia pure guardare, certo per gli appassionati è comunque imperdibile, ma si intuisce che al Re dei Mostri cominciava a servire una pausa rigeneratrice.
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