Recensioni utente
Silent City Driver
9.0/10
“Silent City Driver”, film mongolo del 2024 diretto da Janchivdorj Sengedorj e scritto da Nomuunzul Turmunkh, è una potente storia di solitudini che si incontrano e di una ricerca di riscatto che culmina in un gesto estremo e scioccante.
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Protagonista della pellicola è Myagmar, un ex detenuto profondamente segnato, che vive ai margini della società. Abita con i cani randagi che accoglie e lavora come autista di carro funebre. L’inattesa conosc1 [ continua a leggere]
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Protagonista della pellicola è Myagmar, un ex detenuto profondamente segnato, che vive ai margini della società. Abita con i cani randagi che accoglie e lavora come autista di carro funebre. L’inattesa conosc1 [ continua a leggere]
See You Tomorrow
8.0/10
Primo lungometraggio della 27enne Saki Michimoto, “See You Tomorrow” è un film convincente, che parla di arte, di amicizia e del talento che isola chi lo possiede.
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La protagonista Nao, è una ragazza che inizialmente studia fotografia. Nella prima parte della pellicola la seguiamo durante gli ultimi giorni a scuola in Giappone, mentre da un lato convince uno dei suoi amici a uscire insieme (quasi per curiosità), e dall'altro si organizza per an1 [ continua a leggere]
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La protagonista Nao, è una ragazza che inizialmente studia fotografia. Nella prima parte della pellicola la seguiamo durante gli ultimi giorni a scuola in Giappone, mentre da un lato convince uno dei suoi amici a uscire insieme (quasi per curiosità), e dall'altro si organizza per an1 [ continua a leggere]
Hear Me: Our Summer
8.0/10
Remake del film Taiwanese del 2009 "Hear me", la pellicola sudocoreana "Hear Me: Our Summer" (2024), scritta e diretta da Sun-ho Cho, forse non punta a stupire, e si regge su una trama semplice, ma riesce a funzionare perfettamente senza essere banale; raccontando con grande efficacia e grazia una storia d’amore giovanile di una dolcezza estrema e, allo stesso tempo, un incantevole legame di affetto familiare e tra sorelle.
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Al centro di ent1 [ continua a leggere]
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Bona
9.5/10
"Bona" (1980), di Lino Brocka, è un film drammatico che si spinge oltre la semplice messa in scena di una storia d’amore tossica. È un capolavoro ritrovato del cinema filippino che oltre a esplorare la dimensione della sofferenza, muove una critica sociale pungente sulla condizione della donna e dei più deboli nella società dell'epoca. E nello stesso momento incita, sottilmente, alla rivolta.
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La protagonista, è una giovane studentessa che a1 [ continua a leggere]
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La protagonista, è una giovane studentessa che a1 [ continua a leggere]
Good Luck
7.5/10
Taro, un giovane regista, è spinto dalla sua ragazza a presenziare a un festival di cortometraggi, in cui ha vinto una “menzione”. Qui incontra Miki: un’esuberante sconosciuta che scopriremo in seguito essere anche un'attrice. I due, dopo alcuni incontri casuali finiranno per viaggiare insieme per tutto il fine settimana, visitando una località nelle vicinanze; tra paesaggi rurali, saune e riflessioni sulla vita e sull'esistenza.
Shin Adachi, i1 [ continua a leggere]
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The Scary House
8.0/10
Da Hirobumi Watanabe non ci si poteva certo aspettare un horror classico, e infatti il regista di Otawara non si smentisce nemmeno stavolta, portando il suo inconfondibile universo creativo all'interno del genere, con risultati che oscillano tra l'esilarante e l'inquietante. “The Scary House” è un esperimento tanto bizzarro quanto coerente con la poetica dell’autore: un vero e proprio horror “fatto in casa”, in tutti i sensi.
Girato con mezzi r1 [ continua a leggere]
Girato con mezzi r1 [ continua a leggere]
C'è qualcosa nell'estetica e nel modo in cui è girata questa pellicola, che evoca un’epoca mitica del cinema giapponese. “Yokai Monsters: Spook Warfare” è il secondo capitolo della trilogia di Daiei sugli yokai, ed è diventato un cult non solo per la sua trama, ma soprattutto per l’aura che emana. Tra cinema per ragazzi, horror fantastico e folklore, questa pellicola potrebbe sembrare semplice, ma è la forza evocativa di ogni singolo elemento ch1 [
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Ali Topan
8.0/10
"Ali Topan", film indonesiano del 2024, è un’interessante e valida rivisitazione in chiave contemporanea di una classica storia di ribellione giovanile, arricchita da una potente colonna sonora rock e da due protagonisti carismatici: Lutesha e Jefri Nichol. Il film prende ispirazione da un personaggio iconico della cultura pop indonesiana, ma lo reinterpreta con uno stile fresco, emozionante e a tratti lirico.
La trama segue la fuga di Anna Kar1 [ continua a leggere]
La trama segue la fuga di Anna Kar1 [ continua a leggere]
Rookie
7.5/10
"Rookie", film filippino del 2023 diretto da Samantha Lee, è un’opera dolce, delicata e profondamente femminile, che si distingue nel panorama dei teen-movie asiatici per la sua sensibilità, sia davanti che dietro la macchina da presa. Scritto, diretto e interpretato quasi esclusivamente da donne e giovani donne, il film è un piccolo racconto di formazione che affronta temi importanti con uno sguardo tenero, ma non privo di ambizioni.
La narraz1 [ continua a leggere]
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The Train of Death
7.5/10
"The Train of Death", horror thailandese del 2024, si inserisce nel filone dei survival-horror con un impianto narrativo piuttosto classico, ma riesce a distinguersi per alcuni spunti interessanti, soprattutto a livello tematico. Il film, infatti, non si limita a offrire tensione e sequenze inquietanti: dietro la sua facciata di genere, l’opera propone anche un messaggio ambientalista forte e attuale, che richiama esplicitamente i danni dello sf1 [
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Voice
9.0/10
Tre storie diverse unite dal filo conduttore dell'elaborazione del dolore, e un epilogo.
Nel primo segmento un anziano padre transessuale, che non ha mai superato la morte della figlia primogenita, accoglie per un teso pranzo di capodanno la figlia secondogenita con la sua famiglia. Nel secondo un pastore di mezza età, Makoto, che anni prima ha perso la moglie in un incidente, vive sull’isola di Hachijojima e riceve improvvisamente la visita del1 [ continua a leggere]
Nel primo segmento un anziano padre transessuale, che non ha mai superato la morte della figlia primogenita, accoglie per un teso pranzo di capodanno la figlia secondogenita con la sua famiglia. Nel secondo un pastore di mezza età, Makoto, che anni prima ha perso la moglie in un incidente, vive sull’isola di Hachijojima e riceve improvvisamente la visita del1 [ continua a leggere]
Un bel film con una trama che "ricorda" smaccatamente, e volutamente, alcuni dei capolavori del maestro Ozu (vedi "Tarda primavera") e anche in quest'opera si riflette su temi importanti, pur essendoci spazio per momenti e toni più leggeri.
Bella, e a tratti molto bella, la fotografia. Deliziosa e suggestiva l'ambientazione nella città di Onomichi (che si affaccia sul mare interno di Seto). Semplicemente magistrale l'interpretazione di Tatsuya1 [ continua a leggere]
Bella, e a tratti molto bella, la fotografia. Deliziosa e suggestiva l'ambientazione nella città di Onomichi (che si affaccia sul mare interno di Seto). Semplicemente magistrale l'interpretazione di Tatsuya1 [ continua a leggere]