I May Be a Guild Receptionist, but I’ll Solo Any Boss to Clock Out on Time
Attenzione: la recensione contiene spoiler.
Un buon anime da pausa pranzo ma niente di più questo I May Be a Guild Receptionist, but I’ll Solo Any Boss to Clock Out on Time. Titolo chilometro che potrebbe far pensare a un isekai, in realtà è un semplice fantasy con componenti da commedia e qualche dramma abbastanza standard.
Sulla trama, come in tutte le mie recensioni, non mi soffermo granché, focalizzandomi invece sulle mie impressioni. Di buono in questo anime c'è il ritmo abbastanza sostenuto, con 12 episodi la serie è breve e, se la volete recuperare, lo farete in breve tempo. I personaggi sono piuttosto piatti, eccezion fatta in parte per la protagonista Alina che, sin da subito, oltre alla sua ossessione per gli straordinari da voler saltare a tutti i costi, si dimostra una ragazza emancipata, sicura di sé, anche in alcuni frangenti non banalmente controcorrente. Un esempio è quando sottolinea che ci si possa divertire e si possa star bene anche da soli, non è una cosa tanto scontata. Oltre al fatto di non sentire la necessità di una relazione romantica, anche se una timida apertura in più di una scena nei confronti di Jade la dimostri. I May Be.. intrattiene quel che basta e in alcuni casi fa anche sorridere.
Per il resto nulla che meriti di essere ricordato. La perdita di Alina quando era bambina è qualcosa di già visto, il "cattivo" di turno è prevedibile con diversi episodi di anticipo (gli stessi protagonisti lo suggeriscono apertamente) ed è spiattellato che ci sia un'entità altra, non mostrata, che in qualche modo aveva pilotato Glen. È tutto una minestra riscaldata, dai boss agli antagonisti/marionette di turno, alle motivazioni dei personaggi. L'unica cosa che stuzzica è che ci sia del non detto, sicuramente poi approfondito nella light novel originale. Ovvero appunto il vero antagonista che resta un essere avvolto nell'ombra, anche se in parte si può intuire chi sia; ma anche Lowe, il membro delle Spade Argentee, che sembra avere qualcosa da nascondere.
Per il resto il contenuto è abbastanza povero. Il character design non è niente di particolare, seppur gradevole, mentre i pochi boss che si vedono, persino le divinità oscure, sono quanto di più generico ci possa essere. Animazioni sufficienti, musiche senza infamia e senza lode.
Insomma, I May Be a Guild Receptionist, but I’ll Solo Any Boss to Clock Out on Time è un anime che lascia, come altri, il tempo che trova. Da guardare se non si ha altro di meglio in lista oppure se si cerca qualcosa per spegnere il cervello ma senza essere travolti dal cringe. Il voto rispecchia appieno l'opera: un banalissimo 6.
Un buon anime da pausa pranzo ma niente di più questo I May Be a Guild Receptionist, but I’ll Solo Any Boss to Clock Out on Time. Titolo chilometro che potrebbe far pensare a un isekai, in realtà è un semplice fantasy con componenti da commedia e qualche dramma abbastanza standard.
Sulla trama, come in tutte le mie recensioni, non mi soffermo granché, focalizzandomi invece sulle mie impressioni. Di buono in questo anime c'è il ritmo abbastanza sostenuto, con 12 episodi la serie è breve e, se la volete recuperare, lo farete in breve tempo. I personaggi sono piuttosto piatti, eccezion fatta in parte per la protagonista Alina che, sin da subito, oltre alla sua ossessione per gli straordinari da voler saltare a tutti i costi, si dimostra una ragazza emancipata, sicura di sé, anche in alcuni frangenti non banalmente controcorrente. Un esempio è quando sottolinea che ci si possa divertire e si possa star bene anche da soli, non è una cosa tanto scontata. Oltre al fatto di non sentire la necessità di una relazione romantica, anche se una timida apertura in più di una scena nei confronti di Jade la dimostri. I May Be.. intrattiene quel che basta e in alcuni casi fa anche sorridere.
Per il resto nulla che meriti di essere ricordato. La perdita di Alina quando era bambina è qualcosa di già visto, il "cattivo" di turno è prevedibile con diversi episodi di anticipo (gli stessi protagonisti lo suggeriscono apertamente) ed è spiattellato che ci sia un'entità altra, non mostrata, che in qualche modo aveva pilotato Glen. È tutto una minestra riscaldata, dai boss agli antagonisti/marionette di turno, alle motivazioni dei personaggi. L'unica cosa che stuzzica è che ci sia del non detto, sicuramente poi approfondito nella light novel originale. Ovvero appunto il vero antagonista che resta un essere avvolto nell'ombra, anche se in parte si può intuire chi sia; ma anche Lowe, il membro delle Spade Argentee, che sembra avere qualcosa da nascondere.
Per il resto il contenuto è abbastanza povero. Il character design non è niente di particolare, seppur gradevole, mentre i pochi boss che si vedono, persino le divinità oscure, sono quanto di più generico ci possa essere. Animazioni sufficienti, musiche senza infamia e senza lode.
Insomma, I May Be a Guild Receptionist, but I’ll Solo Any Boss to Clock Out on Time è un anime che lascia, come altri, il tempo che trova. Da guardare se non si ha altro di meglio in lista oppure se si cerca qualcosa per spegnere il cervello ma senza essere travolti dal cringe. Il voto rispecchia appieno l'opera: un banalissimo 6.