In queste ultime ore, nel "mangaverso", stanno facendo molto discutere le dichiarazioni della letterista Stella Elisa Cassinese, che tra le sue collaborazioni con molte realtà editoriali, ad inizio anno ha prestato attività per la casa editrice RW Edizioni / Goen. Intendiamo riportavi le sue parole per come le abbiamo noi stessi recepite:


Pubblichiamo queste dichiarazioni, la cui piena fondatezza non sta a noi stabilire, per dare voce a persone che in queste ore hanno dimostrato vicinanza a Stella Elisa Cassirese, tra cui alcuni suoi stessi colleghi che hanno a loro volta avuto esperienze analoghe.
In merito alle dichiarazioni successive a questa, sullo stato della società, abbiamo effettuato una pubblica ricerca interrogando l'Agenzia delle Entrate e la Camera di Commercio attraverso il codice fiscale dell'editore. A quanto si apprende RW Edizioni ha ad oggi una partita Iva attiva, ma risulta essere una società inattiva alla Camera di Commercio a partire dal mese di Maggio 2024. Nel medesimo periodo la società ha inoltre cambiato l'indirizzo della propria sede legale, trasferendosi dalla provincia di Trento alla provincia di Napoli.

AnimeClick si rende ovviamente disponibile, come ha più volte pubblicamente già dichiarato, per una eventuale replica da parte della casa editrice.


Pubblichiamo queste dichiarazioni, la cui piena fondatezza non sta a noi stabilire, per dare voce a persone che in queste ore hanno dimostrato vicinanza a Stella Elisa Cassirese, tra cui alcuni suoi stessi colleghi che hanno a loro volta avuto esperienze analoghe.
In merito alle dichiarazioni successive a questa, sullo stato della società, abbiamo effettuato una pubblica ricerca interrogando l'Agenzia delle Entrate e la Camera di Commercio attraverso il codice fiscale dell'editore. A quanto si apprende RW Edizioni ha ad oggi una partita Iva attiva, ma risulta essere una società inattiva alla Camera di Commercio a partire dal mese di Maggio 2024. Nel medesimo periodo la società ha inoltre cambiato l'indirizzo della propria sede legale, trasferendosi dalla provincia di Trento alla provincia di Napoli.

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in francese ho comprato un paio di titoli ma leggerli è una tortura visto che non faccio francese dal liceo
in inglese esce poca roba ad esempio sto leggendo the fable in inglese
il problema è che costano un sacco the fable la 2 in 1 costa 25 euro
Boh, io non lo vedo un passaggio così diretto, mi piacciono gli anime/manga imparo il giapponese… anche perché non è che sia proprio la lingua più semplice da imparare, visto anche l’alfabeto diverso.
Oltre all’interesse ci vuole tempo, e anche essere un minimo portati (io no)… qualche parola o frase ormai l’ho imparata vedendo gli anime sottotitolati, ma sullo scritto proprio zero.
Tra parentesi l’unica persona che conosco che sa abbastanza bene il giapponese di anime e manga non gli interessa praticamente nulla…
Con l’inglese è più semplice, anche perché può capitare di usarlo in tantissime situazioni.
Il francese immagino la maggior parte sia gente che l’ha fatto a scuola e poi l’ha mantenuto (personalmente ho fatto tedesco e non mi ricordo più nulla…).
Io comunque non compro manga in altre lingue… tra l’altro molti si lamentano dei prezzi da noi, come avete giustamente notato in altre lingue, europee, costano nettamente di più.
Sulla qualità dipende, alcuni sono effettivamente buoni, soprattutto le versioni francesi, altri sono pessimi, al livello dei manga base da noi o peggio.
La roba che leggo in inglese la leggo online, tipo kubo San l’ho letto su manga plus.
Come scritto sopra potrei fare un’eccezione giusto per helck perché manca solo l’ultimo volume e non penso verrà mai recuperato da qualcuno…
In realtà c'è anche un secondo problema, l'idea che con l'N3 ti leggi un manga.
Sì, forse un manga per ragazzi su un argomento non particolarmente complesso, qualsiasi cosa più difficile di quello vuol dire leggersi il manga usando un dizionario, che non è esattamente un'esperienza esaltante.
Al netto che il JLPT è una pessima metrica per stabilire se sai abbastanza giapponese, l'idea che imparando la lingua a scazzo ti puoi comprare manga e leggerli è una mezza assurdità, come tutte le cose imparando un po' la lingua puoi arrivare a leggere testi e opere semplici, per poter usufruire di una grande varietà di opere serve delle studio vero.
Cosa che è parzialmente vera anche per le altre lingue, ma c'è una bella differenza tra riuscire a farlo con un'altra lingua neolatina e con il giapponese.
P.S. Per i manga in inglese c'è da dire che pur costando di più è possibile prenderli con sconti molto maggiori, soprattutto vale la pena di fare un giretto intorno al black friday per vedere cosa si trova.
L'anno scorso, tra le altre cose, ero riuscito a prendere i primi due Pompo con il 50% di sconto.
La vera difficoltà sta nella scrittura che richiede come dice il mio sensei "sangue, sudore e lacrime".
I sistemi di scrittura sono quattro: kanji, hiragana, katakana, rōmaji.
In questo caso concordo con Chibi Goku al 100%.
Ho avuto la fortuna di essere seguito e consigliato da un sensei eccezionale che non mi ha illuso ma insegnato che si cresce giorno dopo giorno anche se non si possiede nessuna dote naturale.
Se poi si legge un manga seinen o sei un grande esperto oppure non puoi leggere neanche una pagina.
Complimenti Sanpog che sai leggere 3000 tra kana e kanji ma per favore non far passare il messaggio che leggere in giapponese sia una cosa semplice che non richiede un immenso impegno.
P. S. Ho preso come fonte l'ottimo sito di Riccardo Gabarrini.
avevo trovato una board italiana di manga che NON riesco più a trovare (grafica stile anni 2000 verde), ecco perchè scrivevo. Ringrazio @ironic74 per la risposta, tuttavia intendevo che i contatti fuoriusciti da RW potessero dire qualcosa. O forse non vogliono che altrimenti il TFR lo vedono col binocolo.
Sono entrata senza speranze e invece trovo una discussione interessante. Che con l'N3 non si puo leggere/capire un manga mi spezza, era una mia speranza e leva motivazionale... A questo punto metto in cantiere altri 10 anni. T_T
Ma davvero? Perché ho studiato nella vita 6 lingue, ne parlo 4 e con sfide di apprendimento come il giappo francamente nessuna.
Quella del JLPT è una questione annosa di cui ho discusso diverse volte con amici traduttori.
Il problema è anche e soprattutto cosa intendi con N3, che studi sui libri di preparazione appositi?
Se lo studio è finalizzato in primis a passare l'esame il problema è focalizzarsi su un sottoinsieme della lingua, e ovviamente quando vuoi leggere opere reali questo ti si ritorce contro, soprattutto per esami come l'N3 che non prevedono chissà quale conoscenza generali.
Forse il target per leggere testi non proprio semplicissimi dovrebbe essere l'N2 (l'N1 invece è forse fin troppo e non ha molto senso in quel contesto), ma comunque in generale rimane il problema di cosa vuoi effettivamente leggere, per uno shounen i 2000 ideogrammi base bastano e avanzano e avrai i furigana, su seinen/josei a seconda dell'autore potresti anche trovarti ideogrammi e grammatiche più ricercate e ti scordi i furigana.
Chiaramente per poter leggere in modo scorrevole i secondi ti serve un percorso che ci arriva pian piano.
Poi magari qualcuno che ha fatto il tuo stesso percorso ti potrà dare un feedback più preciso, però non mi illuderei troppo.
Per fare un paragone con altre certificazioni, io leggo libri in inglese ormai da quasi 20 anni e durante il percorso scolastico ho preso due certificazioni, equivalenti a B1 e C1 CEFR (che su JLPT equivalgono a N2 e N1).
Nonostante questo non vuol dire che qualsiasi libro inglese che abbia preso in mano sia stato una lettura indolore, figurati con un N3. Alla fine è una base di partenza, la capacità di leggere manga la dovrai poi affinare negli anni.
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