In occasione della 27° edizione del Far East Film Festival, la kermesse udinese dedicata al cinema asiatico a tutto tondo, abbiamo avuto la possibilità di partecipare agli incontri organizzati per la stampa con gli autori, registi e attori di determinate pellicole.
 
FEFF 2025-Jojo-copertina

Di seguito Vi proponiamo il focus sui film A Bad Summer e Welcome to the Village del regista Hideo Jojo, giunto a Udine con i produttori dei rispettivi film, ovvero Tomonori Akiyama (nella foto sottostante con Jojo), Yasushi Utagawa e Hitoshi Nunokawa.
 
Jojo Bad Summer applausi

Tra le opere precedenti di Jojo, ricordiamo le pellicole Joshikōsei ni Korosaretai, tratta dal manga Autoassassinophilia di Usamaru Furuya, e Love Nonetheless presentata proprio al Far East Film Festival di Udine nel 2022, dove si è aggiudicata il Premio per la Miglior Sceneggiatura.
Nel 2024 Jojo realizza uno speciale TV su Black Jack, firmando nel 2025 anche la serie TV thriller sentimentale Shinu Hodo Aishite, oltre che i due film in visione a Udine.
 
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A bad summer ~ Trailer completo

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A BAD SUMMER: recensione breve

L'ambigua relazione tra Sasaki, timido assistente sociale, e Aimi, madre single ed ex prostituta, coinvolta in un piano criminale orchestrato da un gangster, è il perno su cui si regge questa pellicola diretta dal versatile Hideo Jōjō.
Una rappresentazione nerissima che mescola molto bene critica sociale, thriller, dramma psicologico e dilemmi morali; creando una tensione che sale fino a un confronto finale brutale, eccessivo e quasi catartico. Nella tempesta cade il velo dell'ipocrisia che avvolge i personaggi e tra carne, sangue e violenza (fisica e sociale), questi vengono schiacciati inesorabilmente come la cicala dell'incipit.
Un film che ritrae un'umanità senza speranza.
Bello e soprattutto possibile e attualissimo nella sua descrizione di una realtà e una società spietate, dove tra abusi e contraddizioni morali, le vite degli esseri umani sono travolte come granelli di sabbia nel vento da forze incontrollabili.
AutoreRudido
 
L'intervista verte con domande su entrambi i film in rassegna


Animeclick: buongiorno, sono Lara di Animeclick, testata online dedicata a manga, anime, drama e cinematografia nipponica e asiatica.

Hideo Jojo / produttori: buongiorno, molto piacere.

AC: iniziamo con il film A Bad Summer (il film era disponibile anche nella selezione online di MyMovies, ndr). L'opera è tratta da un libro, e il film sa fondere generi diversi senza perdere mai di coerenza. Come avete gestito l'equilibrio nell'adattare il romanzo, a livello di scrittura e regia?
H. Jojo: come giustamente ricordate, questo film è tratto da un'opera che è un romanzo. Tra l'altro è un romanzo che aveva avuto una certa visibilità in Giappone, perché aveva vinto il Premio come Miglior Opera di Esordio (Premio Debuttanti). La cosa che più mi aveva colpito è che la natura del romanzo si sofferma molto su quella parte del sistema previdenziale giapponese che parla, per l'appunto, di come si possa tutelare la vita quotidiana di chi è meno abbiente. Quindi, da un certo punto di vista, potrebbe sembrare che il focus principale sia sull'elemento sociale; esso però vuole anche essere un romanzo di intrattenimento. Poiché a me non piace fare storie troppo serie, mi è sembrato un connubio perfetto per una mia produzione. Può darsi quindi che inizialmente voi vediate questo film e abbiate l'impressione di pensare "però questo film è abbastanza serio, forse dovrei predispormi anch'io a guardarlo con un approccio serio", ma io vi dico invece: "no, no! Se c'è qualcosa che vi fa ridere, allora ridete di cuore!"
 
Jojo Bad Summer palco

AC: la giovane Aimi (interpretata dall'attrice Yumi Kawai, ndr) è uno dei personaggi più pieni di sfumature poiché è forte ma anche fragile, complessa, manipolatrice, tragica. Come ha lavorato con l’attrice per costruire questa complessità? Quali aspetti voleva far emergere più di altri?
H. Jojo: Yumi Kawai (che con Jojo aveva già lavorato in  Love Nonetheless, ndr) è un'attrice geniale, più che le mie direttive ha seguito il suo pensiero. Naturalmente, ci siamo consultati su come farle interpretare il personaggio, ma lei lo ha interpretato senza che io le dessi direttive particolari. Ha fatto tutto con le sue sole forze.
 
Yumi Takumi


AC: se il film è un potente mix di vari elementi, il cast non è da meno. Oltre al protagonista Takumi Kitamura e alla già citata Yumi Kawai, vediamo attori del calibro di Pistol Takehara, Masataka Kubota,  e altri ancora.
Qual è il personaggio che più si è divertito a costruire con questi attori?

H. Jojo: da questo punto di vista l'attore più interessante è stato Kubota, l'interprete di Kanemoto. Lui ha davvero superato ogni mia immaginazione. 
AC: concordo, Kubota è stato davvero incredibile.
H. Jojo: per quanto riguarda gli altri, beh, per l'appunto sono davvero grato a tutti, sono stato davvero soddisfatto dell'intero cast selezionato per il film, e questo è merito del produttore qui presente Akiyama.
AC: grazie infinite anche a lei, allora.
T. Akiyama: grazie molte.

Attenzione: la seguente domanda e la relativa risposta potrebbero contenere spoiler del film

AC: nel finale di A Bad Summer vediamo l'epilogo di tutti i personaggi, a ciascuno di loro viene dedicata una panoramica diretta o indiretta. Ad eccezione però di due figure chiave della storia (potenziale spoiler: evidenziare per leggere: Aimi e Misora). Possiamo intuire dove si trovino grazie ad alcuni indizi, ma potrebbe raccontarci il perché di questa precisa scelta?
H. Jojo: ci si chiede se loro siano o meno all'interno di quel luogo.
Non era necessario mostrarle, poiché ci sono dei dettagli importanti a suggerirlo. Si può notare un piccolo ombrellino appeso fuori dall'appartamento. Inoltre vediamo Sasaki entrare nell'appartamento e pronunciare 'tadaima' (ovvero 'sono a casa'): questa è la frase che si pronuncia quando qualcuno rientra a casa e, di norma, presuppone che si venga accolti da un 'okaeri' (ovvero 'bentornato') in risposta, da qualcun altro già presente. Non lo si direbbe se si vive da soli, probabilmente. Tutti questi elementi sono sufficienti a far capire dove sono collocati quei personaggi, pur se non si vedono direttamente.

 
Warui_Natsu-bolle

Inoltre, con l'idea di farli vedere e far pronunciare apertamente il loro 'okaeri', il film sarebbe parso come una storia d'amore, con un finale troppo lieto. Questa è stata una scelta precisa del produttore, tra l'altro.
T. Akiyama: non è vero, è stato un altro produttore.
H. Jojo: su questa scelta ci abbiamo pensato fino alla fine, per capire che forma precisa darle. Normalmente credo però che venga da pensare, vedendo la scena per come è uscita, che loro sono lì.
 


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Welcome to the village ~ Trailer completo
Anna, un'illustratrice che sogna una vita di campagna, si trasferisce in un villaggio rurale con il marito Terumichi, che ha lasciato il suo lavoro aziendale. Mentre la coppia si gode la nuova vita di campagna dal ritmo lento, viene esasperata dall'eccessiva ingerenza degli abitanti del villaggio. 
La storia è basata su una serie di incidenti avvenuti in varie parti del Giappone.

Ricordiamo inoltre che Welcome to the Village è stato insignito del prestigioso Premio Gelso per la Miglior Sceneggiatura.
 
Anna villaggio

AC: nel film vediamo una giovane coppia che va a vivere in un villaggio rurale, lì scopre misteri e pratiche poco ortodosse -per non dire inquietanti- dei suoi abitanti. E' un canovaccio che ritroviamo anche in Gannibal di Masaaki Ninomiya, manga di grande successo adattato da Disney+ per una serie streaming in ben due stagioni, dirette da Shinzo Katayama e sceneggiate da Takamasa Oe.
T. Akiyama: quello che si trova su Disney+.
H. Jojo: ah, quello! So che si trova su Disney+, ma ammetto di non aver visto Gannibal.

AC: benché possano condividere alcuni spunti, il focus delle due opere è molto diverso. In Gannibal è sulla trasformazione -soprattutto psicologica- del poliziotto interpretato da Yuya Yagira; in Welcome to the village invece osserviamo il tutto perlopiù attraverso gli occhi di Anna, la protagonista femminile. Vediamo l'evoluzione del trasferimento in paese dopo il matrimonio, la crescente inquietudine, tutto attraverso l'espressività dei suoi occhi.
Come ha scelto il focus da tenere per il film?
H. Jojo:
la protagonista in effetti è la moglie, Anna. Quello di una giovane coppia che si trasferisce in un villaggio 'strano' di campagna è uno schema molto comune nei film, può somigliare a quello di Gannibal. Stavolta, però, non volevano fare un film horror per così dire "ordinario", io volevo scrivere precisamente una storia che facesse vedere proprio Anna come protagonista, allo spettatore.
 
Anna ombre
 

AC: sappiamo che il film è stato co-sceneggiato con Eisuke Naito, anch'egli decisamente esperto in atmosfere da brivido (Funohan, Misomiso, Litchi Hikari Club, Furitsumore kodokuna shiyo - Cold Lonely Death). Personalmente, amo molto le sue opere.
H. Jojo:
ah! Capisco.
AC: come è stata la vostra collaborazione per l'opera, e che tipo di rapporto avete costruito?
H. Jojo: beh, all'inizio il produttore Yasushi Utagawa e Naito hanno creato la storia, io mi sono poi per così dire 'intromesso' nel bel mezzo della creazione e della stesura da parte di Naito. Era un suo soggetto originale, e la sceneggiatura è cambiata man mano che ne parlavamo insieme, diventando pian piano qualcosa di abbastanza diverso rispetto al progetto di partenza.

AC: le piacerebbe lavorare ancora insieme a Naito in futuro, se ce ne fosse l'occasione?
H. Jojo: per il momento non ci sono progetti in corso, ma se ce ne sarà l'opportunità in futuro allora sì, vorrei poter lavorare ancora con lui.
 
Furitsumore_Kodokuna_Shiyo fiori


AC: a proposito, ho avuto modo di visionare di recente l'opera Furitsumore kodokuna shiyo - Cold Lonely Death di Naito, mi è piaciuta tantissimo.
H. Jojo: davvero?! Devi ringraziare il produttore qui presente Hitoshi Nunokawa allora, è tutto merito suo che ci ha lavorato.
AC: eh?! Davvero?
H. Jojo: certo!
AC: grazie di cuore anche a lei, allora.
H. Nunokawa: ci mancherebbe, di nulla!

AC: inoltre, se posso condividere un altro pensiero personale, sono davvero molto contenta del ritorno dell'attore Hiroki Narimiya in Shinu hodo aishite dopo una sua così lunga assenza, grazie infinitamente per quest'opera.
T. Akiyama: eh? conosci addirittura questi dettagli?
AC: sì, certamente.
T. Akiyama: accidenti.
AC: e per concludere, avremmo piacere di lasciare al maestro Jojo la nostra borsa e la nostra spilla in omaggio.


Fonti consultate:
Si ringrazia l'ufficio stampa del Far East Film Festival per la disponibilità
Si ringrazia Kotaro per l'aiuto nella traduzione dell'intervista dalla lingua giapponese