Nel corso degli anni, Fuji TV si è circondata di un alone di cui andare poco fieri, finendo per godere di una reputazione non esattamente eccellente tra le reti televisive giapponesi.

In effetti, più volte l'emittente ha suo malgrado fatto notizia a causa di prese di posizione inopportune e atteggiamenti poco consoni: alcuni esempi sono quello dell'inelegante idea di svelare trucchi di magia in diretta TV, aggiungere un conto alla rovescia durante l'esecuzione di ostaggi dell'ISIS o inserire nei propri palinsesti il film Titanic per due settimane di fila, appena pochi giorni dopo che un sottomarino diretto al relitto del transatlantico era imploso uccidendo tutti i passeggeri a bordo, solo per citare casi clamorosi.
Fuji TV è persino riuscita a irretire il noto giocatore di baseball Shohei Ohtani rivelando la posizione della sua nuova casa in California, e dando così vita a un delirante video in cui l'uomo scaccia la troupe di Fuji TV subito dopo aver vinto la World Series.
Malgrado l'euforia del momento di Ohtani, nella clip sottostante si può osservare il suo volto incupirsi mentre mormora qualcosa di sprezzante e poi si allontana, lasciando l'individuo che aveva richiamato la sua attenzione a lanciare uno sguardo da "Beh, io ci ho provato" alla telecamera.
Lo scandalo di gran lunga più dilagante, tuttavia, sappiamo essere stato quello avvenuto tra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025, con le accuse di molestia sessuale sistematica e cattiva condotta incentrate sull'ex membro e presentatore degli SMAP Masahiro Nakai, nonché sui massimi dirigenti che hanno permesso che pratiche così gravi e scorrette venissero messe in pratica in maniera di fatto indisturbata per così tanto tempo.
Le conseguenze hanno portato tutti gli sponsor di Fuji TV a rimuovere gli annunci da tutti i loro programmi e alle dimissioni di diversi alti dirigenti.
Ricordiamo che nelle fasi iniziali dello scandalo, la Fuji Media Holdings ha nominato Kenji Shimizu come nuovo presidente della rete. Il suo nome potrebbe suonare familiare agli appassionati di anime, poiché è stato lui il produttore di diverse serie di grande fama come Dragon Ball, Yu yu hakusho, Rurouni Kenshin, GTO - Great Teacher Onizuka, Hunter x Hunter o Assassination Classroom. Nonostante il suo impressionante curriculum nel campo degli anime, i suoi attuali incarichi consistono nello spegnere i numerosi "incendi" ancora in corso alla Fuji TV.

Oltre a dover ripristinare gradualmente la reputazione dell'intera rete sostituendo la maggior parte dei vertici e facendo concessioni economiche all'unica vittima confermata dello scandalo, Shimizu ha dovuto affrontare una grande pressione da parte della società americana Dalton Investments, che detiene una quota influente di circa il 7% delle azioni della rete. I finanziatori hanno infatti chiesto subito dei cambiamenti radicali nella gestione 'tossica' di Fuji TV, e finora la percezione è che la Dalton non si ritenga ancora soddisfatta degli sforzi intrapresi da Shimizu.
La Dalton ha poi stilato un elenco di 12 membri che avrebbe voluto vedere nel consiglio di amministrazione, ma la Fuji Media Holdings e Shimizu li hanno rifiutati tutti, e pertanto la Dalton ha lanciato una battaglia per procura in cui ha fatto appello ad altri azionisti affinché si schierassero dalla sua parte su tale questione.
Per tutta risposta, Shimizu si è rivolto ai media giapponesi nel tentativo di essere il più trasparente possibile su ciò che intende fare con la Fuji TV in futuro.
Oltre alle promesse di un ambiente di lavoro che sostenga e valorizzi adeguatamente i diritti umani, egli ha fatto un annuncio sorprendente: ha pianificato di dedicare 125 miliardi di Yen, ovvero l'astronomica cifra di quasi 737 milioni di euro, pari a circa la metà dell'intero budget di riforma di Fuji Media Holdings, alla produzione di contenuti.

Se quello della "produzione di contenuti" può apparire come un termine vago, va precisato che Fuji TV è piuttosto nota -in questo caso in senso positivo- per la sua programmazione di contenuti di animazione. E' lei, infatti, anche la storica produttrice dei longevi e fortunati anime di Sazae-san e Chibi Maruko-chan rispettivamente dal 1959 e dal 1995.
Una buona parte della TV giapponese è costituita da programmi di varietà, che coinvolgono gruppi di celebrità noti come "tarento" che discutono di attualità, visitano ristoranti, giocano, fanno acrobazie folli e altro ancora. Il tempo di programmazione di intrattenimento rimanente è solitamente dedicato ad anime, drama, film e programmi musicali.
Un esempio è l'apprezzato contenitore NoitaminA, all'interno del quale sono andati in onda titoli come Nodame Cantabile, The Tatami Galaxy, Banana Fish o Ranking of Kings, fino ai recenti remake di Lamù e i casinisti planetari e Rurouni Kenshin. A ottobre sarà invece il momento della messa in onda di Shabake, da poco presentato.

Suoi anche drama cult come Long vacation, Tokyo Love Story, Nodame Cantabile, Hana-Kimi, Last Friends, Galileo, GTO o il più recente Silent.
I varietà sono utili per le emittenti perché la loro produzione è generalmente poco costosa, ma è altrettanto vero che essi si affidano quasi interamente sulle entrate pubblicitarie degli spot in onda durante le trasmissioni. Questo si è ovviamente rivelato un fattore negativo grave quando lo "scandalo Nakai" ha allontanato tutti gli inserzionisti da Fuji TV.
La creazione di contenuti sotto forma di anime e drama, invece, è decisamente più costosa, ma offre una sorta di protezione da un eventuale esodo degli inserzionisti, perché tali serie possono anche generare introiti grazie ai profitti derivanti dalle vendita delle licenze verso Paesi esteri o attraverso il merchandising.
In più, nel caso degli anime vi è l'eventuale ulteriore vantaggio che esso non coinvolge persone vere che possono essere affette da scandali, pur se eventuali vicende scomode messe in atto da parte di doppiatori o altri membri del cast possono influire e serbare riflessi correlati alla produzione.
Nel caso di Fuji TV, la situazione durante i mesi in cui ha infuriato lo scandalo è stata talmente grave che tutti i programmi sono stati messi in onda privi di spot, con l'unica eccezione delle cosiddette pubblicità progresso che si sono alternate sulla rete a ciclo continuo: si tratta di spot con finalità di interesse pubblico, sociale e benefico che in Giappone sono meglio conosciute sotto l'acronimo di AC Japan. Qui sotto vediamo uno spot andato in onda circa mille volte nei primi mesi del 2025, che invita le persone a controllare regolarmente la propria frequenza cardiaca.
Puntare sugli anime appare così come un piano sensato per migliorare la situazione finanziaria della rete, e Shimizu ha dichiarato di voler istituire un Dipartimento Business per la gestione degli anime, per supervisionarne la creazione e la promozione. Alcuni lo accusano tuttavia di voler semplicemente produrre più anime, dato che tale mossa equivarrebbe a mettere in pratica solo ciò che egli saprebbe fare in qualità di ex produttore, il tutto mentre volta le spalle a un media fondamentale della TV, ovvero gli adattamenti live-action.
In termini di rating, i drama di Fuji TV non riescono di norma a registrare numeri sorprendenti, tuttavia la qualità di alcuni suoi prodotti è comunque tale da riscuotere apprezzamenti ad ampio raggio.
Un esempio è il drama A calm sea and beautiful days with you, disponibile per l'Italia su Viki, che in patria si è piazzato costantemente nella Top 5 settimanale dei drama più popolari della stagione primaverile durante la sua messa in onda, mentre la classifica di Modelpress lo colloca al primo posto delle serie più accattivanti in prima serata.
L'indotto non è da meno: dopo che i protagonisti della serie si scambiano un anello dal peculiare design, le gioiellerie nipponiche sono state improvvisamente inondate di ordini per richiederne il medesimo modello, al punto che alcune, come la Somm Jewelry, hanno annunciato la temporanea sospensione degli ordini.

Sui social media, le reazioni dei giapponesi alla proposta di Shimizu appaiono in generale contrastanti: i programmi di varietà sono molto popolari in Giappone, e dunque persino molti appassionati di anime non sono certi di volerne fare a meno.
Va aggiunto inoltre che, tra le cinque principali reti televisive giapponesi, Fuji TV tende a posizionarsi intorno al quarto posto. Con poco da perdere e molto da guadagnare, soprattutto a questo punto, anche idee radicali come quella di trasformarlo in un canale dedicato esclusivamente agli anime non apparirebbero invero così folli.
E mentre la votazione decisiva all'assemblea generale annuale di Fuji Media Holdings respinge ufficialmente i membri del CdA proposti dalla Dalton, il tutto pare aprire ufficialmente la strada a Shimizu per attuare i suoi piani. Se ci fosse quindi da attendersi una ondata di nuovi progetti animati da parte della "Fuji TV riformata", non resta che stare a guardare.
Fonti consultate:
SoraNews24
Twitter-X I, II, III

In effetti, più volte l'emittente ha suo malgrado fatto notizia a causa di prese di posizione inopportune e atteggiamenti poco consoni: alcuni esempi sono quello dell'inelegante idea di svelare trucchi di magia in diretta TV, aggiungere un conto alla rovescia durante l'esecuzione di ostaggi dell'ISIS o inserire nei propri palinsesti il film Titanic per due settimane di fila, appena pochi giorni dopo che un sottomarino diretto al relitto del transatlantico era imploso uccidendo tutti i passeggeri a bordo, solo per citare casi clamorosi.
Fuji TV è persino riuscita a irretire il noto giocatore di baseball Shohei Ohtani rivelando la posizione della sua nuova casa in California, e dando così vita a un delirante video in cui l'uomo scaccia la troupe di Fuji TV subito dopo aver vinto la World Series.
Fuji TV vs Shohei Ohtani
Malgrado l'euforia del momento di Ohtani, nella clip sottostante si può osservare il suo volto incupirsi mentre mormora qualcosa di sprezzante e poi si allontana, lasciando l'individuo che aveva richiamato la sua attenzione a lanciare uno sguardo da "Beh, io ci ho provato" alla telecamera.
Lo scandalo di gran lunga più dilagante, tuttavia, sappiamo essere stato quello avvenuto tra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025, con le accuse di molestia sessuale sistematica e cattiva condotta incentrate sull'ex membro e presentatore degli SMAP Masahiro Nakai, nonché sui massimi dirigenti che hanno permesso che pratiche così gravi e scorrette venissero messe in pratica in maniera di fatto indisturbata per così tanto tempo.
Le conseguenze hanno portato tutti gli sponsor di Fuji TV a rimuovere gli annunci da tutti i loro programmi e alle dimissioni di diversi alti dirigenti.
Ricordiamo che nelle fasi iniziali dello scandalo, la Fuji Media Holdings ha nominato Kenji Shimizu come nuovo presidente della rete. Il suo nome potrebbe suonare familiare agli appassionati di anime, poiché è stato lui il produttore di diverse serie di grande fama come Dragon Ball, Yu yu hakusho, Rurouni Kenshin, GTO - Great Teacher Onizuka, Hunter x Hunter o Assassination Classroom. Nonostante il suo impressionante curriculum nel campo degli anime, i suoi attuali incarichi consistono nello spegnere i numerosi "incendi" ancora in corso alla Fuji TV.

Oltre a dover ripristinare gradualmente la reputazione dell'intera rete sostituendo la maggior parte dei vertici e facendo concessioni economiche all'unica vittima confermata dello scandalo, Shimizu ha dovuto affrontare una grande pressione da parte della società americana Dalton Investments, che detiene una quota influente di circa il 7% delle azioni della rete. I finanziatori hanno infatti chiesto subito dei cambiamenti radicali nella gestione 'tossica' di Fuji TV, e finora la percezione è che la Dalton non si ritenga ancora soddisfatta degli sforzi intrapresi da Shimizu.
La Dalton ha poi stilato un elenco di 12 membri che avrebbe voluto vedere nel consiglio di amministrazione, ma la Fuji Media Holdings e Shimizu li hanno rifiutati tutti, e pertanto la Dalton ha lanciato una battaglia per procura in cui ha fatto appello ad altri azionisti affinché si schierassero dalla sua parte su tale questione.
Per tutta risposta, Shimizu si è rivolto ai media giapponesi nel tentativo di essere il più trasparente possibile su ciò che intende fare con la Fuji TV in futuro.
Oltre alle promesse di un ambiente di lavoro che sostenga e valorizzi adeguatamente i diritti umani, egli ha fatto un annuncio sorprendente: ha pianificato di dedicare 125 miliardi di Yen, ovvero l'astronomica cifra di quasi 737 milioni di euro, pari a circa la metà dell'intero budget di riforma di Fuji Media Holdings, alla produzione di contenuti.

Se quello della "produzione di contenuti" può apparire come un termine vago, va precisato che Fuji TV è piuttosto nota -in questo caso in senso positivo- per la sua programmazione di contenuti di animazione. E' lei, infatti, anche la storica produttrice dei longevi e fortunati anime di Sazae-san e Chibi Maruko-chan rispettivamente dal 1959 e dal 1995.
Una buona parte della TV giapponese è costituita da programmi di varietà, che coinvolgono gruppi di celebrità noti come "tarento" che discutono di attualità, visitano ristoranti, giocano, fanno acrobazie folli e altro ancora. Il tempo di programmazione di intrattenimento rimanente è solitamente dedicato ad anime, drama, film e programmi musicali.
Un esempio è l'apprezzato contenitore NoitaminA, all'interno del quale sono andati in onda titoli come Nodame Cantabile, The Tatami Galaxy, Banana Fish o Ranking of Kings, fino ai recenti remake di Lamù e i casinisti planetari e Rurouni Kenshin. A ottobre sarà invece il momento della messa in onda di Shabake, da poco presentato.

Suoi anche drama cult come Long vacation, Tokyo Love Story, Nodame Cantabile, Hana-Kimi, Last Friends, Galileo, GTO o il più recente Silent.
I varietà sono utili per le emittenti perché la loro produzione è generalmente poco costosa, ma è altrettanto vero che essi si affidano quasi interamente sulle entrate pubblicitarie degli spot in onda durante le trasmissioni. Questo si è ovviamente rivelato un fattore negativo grave quando lo "scandalo Nakai" ha allontanato tutti gli inserzionisti da Fuji TV.
La creazione di contenuti sotto forma di anime e drama, invece, è decisamente più costosa, ma offre una sorta di protezione da un eventuale esodo degli inserzionisti, perché tali serie possono anche generare introiti grazie ai profitti derivanti dalle vendita delle licenze verso Paesi esteri o attraverso il merchandising.
In più, nel caso degli anime vi è l'eventuale ulteriore vantaggio che esso non coinvolge persone vere che possono essere affette da scandali, pur se eventuali vicende scomode messe in atto da parte di doppiatori o altri membri del cast possono influire e serbare riflessi correlati alla produzione.
Nel caso di Fuji TV, la situazione durante i mesi in cui ha infuriato lo scandalo è stata talmente grave che tutti i programmi sono stati messi in onda privi di spot, con l'unica eccezione delle cosiddette pubblicità progresso che si sono alternate sulla rete a ciclo continuo: si tratta di spot con finalità di interesse pubblico, sociale e benefico che in Giappone sono meglio conosciute sotto l'acronimo di AC Japan. Qui sotto vediamo uno spot andato in onda circa mille volte nei primi mesi del 2025, che invita le persone a controllare regolarmente la propria frequenza cardiaca.
Fuji TV x AC Japan
Puntare sugli anime appare così come un piano sensato per migliorare la situazione finanziaria della rete, e Shimizu ha dichiarato di voler istituire un Dipartimento Business per la gestione degli anime, per supervisionarne la creazione e la promozione. Alcuni lo accusano tuttavia di voler semplicemente produrre più anime, dato che tale mossa equivarrebbe a mettere in pratica solo ciò che egli saprebbe fare in qualità di ex produttore, il tutto mentre volta le spalle a un media fondamentale della TV, ovvero gli adattamenti live-action.
In termini di rating, i drama di Fuji TV non riescono di norma a registrare numeri sorprendenti, tuttavia la qualità di alcuni suoi prodotti è comunque tale da riscuotere apprezzamenti ad ampio raggio.
Un esempio è il drama A calm sea and beautiful days with you, disponibile per l'Italia su Viki, che in patria si è piazzato costantemente nella Top 5 settimanale dei drama più popolari della stagione primaverile durante la sua messa in onda, mentre la classifica di Modelpress lo colloca al primo posto delle serie più accattivanti in prima serata.
L'indotto non è da meno: dopo che i protagonisti della serie si scambiano un anello dal peculiare design, le gioiellerie nipponiche sono state improvvisamente inondate di ordini per richiederne il medesimo modello, al punto che alcune, come la Somm Jewelry, hanno annunciato la temporanea sospensione degli ordini.

Sui social media, le reazioni dei giapponesi alla proposta di Shimizu appaiono in generale contrastanti: i programmi di varietà sono molto popolari in Giappone, e dunque persino molti appassionati di anime non sono certi di volerne fare a meno.
"Ci sono molti programmi di lunga durata che sarebbe un peccato perdere."
"Tutto questo problema è stato causato da un programma di varietà, quindi buon viaggio."
"Variety? Hanno solo quiz e quelli non hanno bisogno di un budget."
"In ogni caso, non si impegnano più molto nei programmi di varietà."
"L'unico anime interessante su Fuji TV è Sazae-san, vero?"
"I drama non fanno soldi e gli attori sono costosi, ma gli anime sono economici."
"I programmi di varietà sono noiosi e tutti uguali. È ora che spariscano."
"Fuji ha un sacco di problemi, ma penso che questa sia la mossa giusta."
"Sarebbe meglio come canale dedicato esclusivamente agli anime?"
"Tutto questo problema è stato causato da un programma di varietà, quindi buon viaggio."
"Variety? Hanno solo quiz e quelli non hanno bisogno di un budget."
"In ogni caso, non si impegnano più molto nei programmi di varietà."
"L'unico anime interessante su Fuji TV è Sazae-san, vero?"
"I drama non fanno soldi e gli attori sono costosi, ma gli anime sono economici."
"I programmi di varietà sono noiosi e tutti uguali. È ora che spariscano."
"Fuji ha un sacco di problemi, ma penso che questa sia la mossa giusta."
"Sarebbe meglio come canale dedicato esclusivamente agli anime?"
Va aggiunto inoltre che, tra le cinque principali reti televisive giapponesi, Fuji TV tende a posizionarsi intorno al quarto posto. Con poco da perdere e molto da guadagnare, soprattutto a questo punto, anche idee radicali come quella di trasformarlo in un canale dedicato esclusivamente agli anime non apparirebbero invero così folli.
E mentre la votazione decisiva all'assemblea generale annuale di Fuji Media Holdings respinge ufficialmente i membri del CdA proposti dalla Dalton, il tutto pare aprire ufficialmente la strada a Shimizu per attuare i suoi piani. Se ci fosse quindi da attendersi una ondata di nuovi progetti animati da parte della "Fuji TV riformata", non resta che stare a guardare.
Fonti consultate:
SoraNews24
Twitter-X I, II, III
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Questa frase è un eufemismo, diciamo che attualmente Fuji TV in Giappone ha una pessima reputazione😅, gran parte degli sponsor pubblicitari hanno abbandonato il canale.
Fuji TV è l'emittente televisiva che nella storia ha raggiunto i rating degli anime più alti in assoluto.
Nella classifica degli anime più visti occupa i primi quattro posti: 1. Astro Boy 40.3%, 2. Chibi Maruko-chan 39.9%,3. Sazae-san 39.4%, 4. Dr. Slump & Arale 36.4% ne seguono tanti altri che hanno toccato il 30% e tantissimi altri tra il 20-29%.
Dagli anni 2000 in poi hanno via via tagliato slot diminuendo sempre di più gli anime finché TV Tokyo divenne la casa degli anime giovanili.
Se vogliono puntare di nuovo sugli anime devono metterli come negli anni d'oro nelle fasce orarie migliori quella del preserale soprattutto la più prestigiosa in Giappone.
@Zettailara
Se vogliono puntare nuovamente sugli anime Noitamina è la cosa peggiore che può esistere.
Rurouni Kenshin divenne popolare perché veniva trasmesso il mercoledì alle 19:30 non alle 00:55 come il remake.
Cambia tutto.
Certo, indubbiamente. Dopo l'introduzione, l'articolo esplicita chiaramente i motivi di tale reputazione e dell'eufemismo; viene inoltre citata nuovamente la questione dell'abbandono degli sponsor, che avevamo dettagliato nel precedente articolo riguardante lo scandalo.
madonna santa
Mi riferivo all'accanimento mediatico non altro.
Il 99% dei dipendenti di Fuji TV non c'entra con questa brutta vicenda.
Dall'articolo precedente
"Per il solo fatto di lavorare per l'emittente, a seguito dell' "incidente" i dipendenti di Fuji TV vengono guardati in maniera negativa dalla società nipponica, diventando il bersaglio di mormorii o di spregio a livello generale; le reazioni si estendono ai loro figli, vittime involontarie che subiscono atti di bullismo dai coetanei."
Se fallisce Fuji TV vengono licenziati migliaia di dipendenti.
Senza dimenticare che gli anime moderni sono nati su Fuji TV.
https://www.animeclick.it/news/105980-fuji-tv-perche-uno-scandalo-sessuale-pone-la-storica-emittente-sullorlo-del-baratro
nel tuo post di prima parli di anime e dati d'ascolto non una parola sui dipendenti
diciamo che ti è uscita male la frase e il discorso
Avevo scritto "accanimento mediatico".
Dovevo scrivere "a scanso di equivoci?"
Non ci ho pensato.
Qui dall'Italia non ho le conoscenze adeguate per sapere se Fuji TV si riprenderà ma puntare sugli anime di questi tempi dominati dallo streaming la vedo difficile.
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