Da qualche decina di anni sappiamo come l'uso dei videogiochi porti diversi benefici all'essere umano, dalla capacità d'attenzione alla manualità, passando per miglioramenti cognitivi in grado di allargare gli orizzonti e collegare al meglio tutte le informazioni apprese nel corso della vita.
Da questa premessa, See you at that Grace after work (Dopo il lavoro, ci vediamo in quel luogo di Grazia) cerca di mettere assieme una passione smisurata per Elden Ring e la faticosa vita lavorativa dei protagonisti, in un romanzo che alterna realtà e finzione.
La novel è edita in Italia da Planet Manga.
 
See you at that Grace after work

Keiichi Hikami non è un nome nuovo per chi conosce questo tipo di opere incentrate sui videogiochi: è infatti autore di Monster Hunter Flash, apprezzatissimo manga basato sull'omonimo franchise Capcom e oltretutto, è un fan sfegatato di questo media. L'idea alla base del romanzo era proprio quella di coniugare questa passione alla realtà, soprattutto su come essi siano un tramite per sviluppare sé stessi e i rapporti con gli altri. Una cosa ormai comune non solo in Giappone ma in tutto il mondo.

Siamo passati un po' tutti dal multiplayer locale, in cui si andava in casa di un amico per duellare a suon di pad o semplicemente per provare quell'ultima uscita su cui non si era potuto ancora mettere mano. Tuttavia, Internet è stata una rivoluzione: improvvisamente era possibile affrontare giocatori provenienti da ogni parte del mondo, con cui magari instaurare a poco a poco rapporti di amicizia grazie ad esempio alle chat vocali.

Ma non solo: con alcune opere, come i Final Fantasy e i più recenti souls-like, l'aggregazione e lo scambio di idee era ed è a volte necessaria. Alcuni segreti, criptici misteri e risvolti di trama potevano risultare fin troppo celati agli occhi di alcuni giocatori, per cui, unire le forze era l'unico modo per comprendere al meglio quanto si stava giocando. Tuttavia, questi mondi digitali offrono anche una “comfort zone” spesso pericolosa, un rifugio in cui isolarsi e trovare conforto dalle difficoltà della vita.

Wataru Aida è uno di queste persone, appassionato di Elden Ring e suo luogo di pace e serenità lontano dal lavoro. Timido ma coscienzioso, ha difficoltà a relazionarsi col prossimo, soprattutto con i suoi colleghi di lavoro. Tra questi, Reito Kashima e Rise Miyama con cui Wataru si ritroverà a interagire grazie proprio a Elden Ring. Ma non solo, il titolo From Software sarà un mezzo essenziale per l'evoluzione del protagonista, riuscendo a creare sani rapporti d'amicizia e ottenere soddisfazioni nella vita lavorativa.
 
See you at that Grace after work

È proprio la struttura del romanzo a essere interessante: attraverso le sessioni cooperative multiplayer di Elden Ring, si assiste all'intervallarsi del racconto di quanto avviene in-game e quanto avviene nella vita reale, soprattutto nelle questioni lavorative. I tre infatti sono venditori, appartenenti alla più importante società di leasing della città e la scelta di utilizzare proprio dei “venditori” come personaggi è forse la scelta meno azzeccata dell'autore.
Si tratta di un lavoro complesso, in cui chiudere contratti con diverse società è l'unico modo per sopravvivere. Un mondo estremamente competitivo e per certi versi, anche crudele. Eppure, il tono del romanzo è sempre molto pacato, tranquillo. Non vi sono particolari guizzi o reali difficoltà affrontate dai protagonisti se non per qualcosa che avviene nella parte finale del racconto.

Lo stile da slice of life permette di assistere alla pura e semplice normalità quotidiana, momenti della vita altalenanti racchiusi in qualche pagina. Ma l'azione concitata di Elden Ring sembra proprio scontrarsi a forza con questo stile. See you at that Grace after work è un'altalena, ma più che d'emozioni, d'attenzione. Esiste infatti una forte disparità tra quanto raccontato quando ci si ritrova nelle sezioni di gioco e quando invece si parla del lavoro. La parte videoludica infatti è ben raccontata e anzi, è molto chiaro che l'autore conosce a menadito il titolo From Software. Non mancano infatti alcune chicche da veterani (come Gostoc in grado di rubare le Rune al giocatore) o importanti risvolti di lore, come le motivazioni di alcuni personaggi. La particolarità è che al contrario di Wataru, Reito e Rise sono alle prime armi e la loro meraviglia di fronte l'Interregno è quella genuina provata da tutti i giocatori che si sono affacciati per la prima volta a quell'ambiente. Il protagonista, dunque, fa da “maestro” ai due neofiti, traghettandoli verso insidiose mappe e boss fight, alcune davvero toste. E questi racconti funzionano molto bene, forse un po' da “casual gamer”, ma funzionali al tipo di opera.
 
See you at that Grace after work

Il contraltare ricade proprio quando questi vanno “in pausa” a favore della vita lavorativa. Qui c'è anche da superare una certa perplessità di fondo. Wataru, Reito e Rise lavorano nella stessa sezione e la copertina fa ulteriormente presupporre che i tre abbiano scambi continui e interazioni. Tuttavia, questo non sembra accadere, perché quanto avviene al lavoro viene discusso quasi esclusivamente attraverso la chat vocale di Elden Ring. I miglioramenti al lavoro del protagonista, prima timido e impacciato poi timido ma in grado di darsi da fare, l'estroversione di Rise e la sua particolare posizione lavorativa e l'intraprendenza di Reito vengono tutti discussi come se gli altri non sapessero nulla, pur essendo a pochi metri di distanza al lavoro.

È chiaro, è un espediente narrativo per giustificare le vicende, eppure risulta abbastanza straniante. Il problema, dunque, è che queste sezioni lavorative non risultano interessanti. La scelta di ambientare il tutto in una società di leasing e lo stile con la quale viene raccontato crea l'unico desiderio di ritornare al leggere di nuovo di Elden Ring, che in realtà, non è nemmeno protagonista delle vicende.
Il titolo From Software rimane infatti sullo sfondo e utilizzato come leva per far compiere a Wataru passi decisivi nella propria vita. Attraverso l'interazione con i due suoi colleghi e le strategie adottate all'interno dell'Interregno, il protagonista avrà modo di migliorare caratterialmente ma soprattutto sul lavoro, dimostrando come abbandonare la propria comfort zone possa portare spesso esiti positivi.
 
See you at that Grace after work 3

La caratterizzazione di Wataru è però fin troppo buonista. Risulta essere un personaggio fin troppo disponibile verso gli altri (anche in situazioni un po' al limite), cercando di risolvere ogni tipo di problema gli capiti a tiro. Questa caratterizzazione si scontra pesantemente con la figura da venditore, cosa fortunatamente citata nel romanzo. La spietatezza di questo mondo non fa parte del racconto, e la bontà d'animo di Wataru porterà tanti benefici a co-protagonisti e comprimari. Eppure, risulta fin troppo efficace, quasi un eroe senza macchia che esaspera ancor di più la poca importanza delle sezioni lavorative.

Il romanzo comunque è un angolo di tranquillità: se è vero che alcune sue parti risultano poco interessanti (per non dire noiose), è una lettura molto piacevole. Tutto scorre abbastanza bene, soprattutto quando si racconta delle battaglie e delle strategie adottate in Elden Ring, spingendo a leggere ancora un'altra pagina prima di chiudere. In un'epoca in cui si cerca il continuo "effetto wow", See you at that Grace after work è quasi una boccata d'aria, in cui la pura e semplice normalità, non è per niente male.

Inoltre, è anche un buon oggetto da tenere in mano e da vedere: il prezzo però è forse un po' alto (24€), e la qualità del prodotto non è abbastanza alta da poterlo giustificare. L'impressione è che il brand Elden Ring sia stato il giusto pretesto per spingere un po' più sul valore. Le copertine vantano le già citate illustrazioni di Lack (celebre soprattutto nel circuito degli artwork di Vtuber) così come le illustrazioni del trio di personaggi principali che aiutano a immaginare ancora meglio le dinamiche tra loro.
Si tratta di un romanzo che conta 242 pagine in totale, in formato: 15.6X21.6, con rilegatura abbastanza comune, brossurata fresata.
 
See you at that Grace after work è un romanzo normale nella più pura concezione del termine. Non possiede picchi narrativi particolari sia in un senso che nell'altro, il che lo rende perfetto per una lettura rilassata e rilassante. Adatto soprattutto a chi conosce Elden Ring in modo da cogliere tutte le sfumature del racconto, è anche abbastanza comprensibile anche da chi non ha mai messo piede nell'Interregno. In questo caso Keiichi Hikami ha fatto un buon lavoro, restituendo le sensazioni e le possibili strategie adottate da neofiti e veterani per superare le varie sfide. Un piccolo romanzo di formazione che sfrutta un importante brand videoludico, che però risulta meno esaltante proprio nel suo core.