Nel corso di Lucca Comics & Games 2025 abbiamo avuto l'opportunità grazie a Crunchyroll di incontrare e intervistare Rie Takahashi, una delle doppiatrici più amate della scena giapponese, voce di Emilia in Re:Zero -Starting Life in Another World- e di Ai Hoshino in Oshi no Ko. Vi riportiamo qui di seguito il testo del nostro incontro, per un dialogo che ci ha permesso di approfondire il mestiere del doppiaggio e di scoprire come la sensei sia cresciuta e cambiata nel corso della sua carriera.

Come affronti ogni nuovo personaggio? E come riesci a donare a ciascuno di loro un'aura e una personalità così diverse?
Nell'ambientazione c'era un riferimento che mi aveva molto colpito per quanto concerne l'età percepita di Emilia. Questo perché lei era rimasta intrappolata nel ghiaccio per tanto tempo e quindi lei tecnicamente avrebbe oltre cento anni. Però nella realtà lei è appunto rimasta intrappolata in quel ghiaccio, quindi non aveva quell'età a livello mentale. Mentre invece, appunto se la vediamo a livello fisico, infatti sembra quasi avere la stessa età di Subaru. E quindi c'era questo divario fra la sua età fisica e poi diciamo l'età che potremmo definire anagrafica. Quindi a volte sembra essere una sorella maggiore, a volte sembra essere una bambina, una bambina un po viziata. Altre volte sembra invece essere una coetanea proprio di Subaru. E quindi questi tre elementi si andavano a fondere in quello che per me è stato importante nella sua personalità.
Parlando di Emilia in Re:ZERO, quest'anno abbiamo visto una versione di lei molto più attiva e determinata rispetto alle stagioni precedenti, e l’anno prossimo uscirà la quarta stagione. Sappiamo che non puoi rivelare troppo, ma cosa possiamo aspettarci da Emilia nel nuovo arco narrativo? E come ti senti riguardo all’evoluzione del suo personaggio, dagli inizi della serie fino a oggi?
Nella quarta stagione ho provato la stessa sensazione che avevo già avvertito nella terza: Emilia è diventata una persona davvero forte e consapevole, che sa ciò che vuole. Questa maturità nasce proprio dalle prove che ha dovuto affrontare nella seconda stagione, esperienze dolorose ma fondamentali per la sua crescita. Ricordo che anche per me, durante il doppiaggio, quelle scene erano emotivamente pesanti da interpretare. Però ho sempre pensato che fosse giusto così: sono proprio quelle difficoltà ad aver dato profondità al suo carattere e, in un certo senso, anche a me come interprete.
Sono ormai più di dieci anni che interpreti Emiia. Quali sono le difficoltà nell'interpretare per un periodo così lungo lo stesso personaggio, con anche diverse pause tra una stagione e l'altra? Il tuo modo di doppiarlo è cambiato rispetto agli inizi, magari anche in parallelo alla tua crescita come doppiatrice?
Per quanto concerne l'animazione, è vero, tra una stagione e l'altra ci sono state pause anche lunghe, di quasi quattro anni. Potrebbe sembrare un periodo enorme, ma in realtà non ho mai sentito di essermi davvero allontanata da Emilia. Durante quel tempo ho continuato a interpretarla grazie al gioco mobile dedicato a Re:Zero, per il quale registravo battute e dialoghi con una certa frequenza. Spesso lavoravo su nuove linee una o due volte al mese, quindi il legame con il personaggio non si è mai interrotto del tutto.
Puoi raccontarci com'è una giornata tipica nella vita di una doppiatrice giapponese? Magari prendendo come esempio il periodo di Re:ZERO.
La vita di un doppiatore o di un doppiatrice spesso si divide soprattutto nei periodi di registrazione. Le giornate si dividono tra due sessioni: quella mattutina, dalle 10 alle 15, e quella pomeridiana, dalle 16 alle 21. Nel periodo di Re:Zero, le sessioni pomeridiane erano particolarmente frequenti, quindi spesso finivamo di lavorare la sera ed era comune andare a cenare tutti insieme.
Per concludere, non sappiamo quanto tu abbia avuto occasione di visitare l'Italia o questa fiera in particolare: cosa ti è piaciuto di più di questa esperienza finora e cosa, se c'è qualcosa, ti ha sorpresa o colpita maggiormente? Ti piacerebbe lasciare un messaggio finale ai tuoi fan italiani che ti seguono con tanto affetto?
Essere qui a Lucca è stato davvero speciale e sono davvero felice di essere stata invitata perché non è solo la mia prima volta in Italia, ma anche in Europa. Ieri ho avuto la possibilità di fare un po' di turismo e sono rimasta incantata dal Duomo di Santa Maria Novella, imponente e bellissimo. Ho persino comprato una fotocamera per immortalare ogni momento.
Ai miei fan italiani voglio dire una cosa: "questa è la mia prima esperienza a Lucca, ma continuate a invitarmi!".
Grazie mille.

Come affronti ogni nuovo personaggio? E come riesci a donare a ciascuno di loro un'aura e una personalità così diverse?
Nell'ambientazione c'era un riferimento che mi aveva molto colpito per quanto concerne l'età percepita di Emilia. Questo perché lei era rimasta intrappolata nel ghiaccio per tanto tempo e quindi lei tecnicamente avrebbe oltre cento anni. Però nella realtà lei è appunto rimasta intrappolata in quel ghiaccio, quindi non aveva quell'età a livello mentale. Mentre invece, appunto se la vediamo a livello fisico, infatti sembra quasi avere la stessa età di Subaru. E quindi c'era questo divario fra la sua età fisica e poi diciamo l'età che potremmo definire anagrafica. Quindi a volte sembra essere una sorella maggiore, a volte sembra essere una bambina, una bambina un po viziata. Altre volte sembra invece essere una coetanea proprio di Subaru. E quindi questi tre elementi si andavano a fondere in quello che per me è stato importante nella sua personalità.
Parlando di Emilia in Re:ZERO, quest'anno abbiamo visto una versione di lei molto più attiva e determinata rispetto alle stagioni precedenti, e l’anno prossimo uscirà la quarta stagione. Sappiamo che non puoi rivelare troppo, ma cosa possiamo aspettarci da Emilia nel nuovo arco narrativo? E come ti senti riguardo all’evoluzione del suo personaggio, dagli inizi della serie fino a oggi?
Nella quarta stagione ho provato la stessa sensazione che avevo già avvertito nella terza: Emilia è diventata una persona davvero forte e consapevole, che sa ciò che vuole. Questa maturità nasce proprio dalle prove che ha dovuto affrontare nella seconda stagione, esperienze dolorose ma fondamentali per la sua crescita. Ricordo che anche per me, durante il doppiaggio, quelle scene erano emotivamente pesanti da interpretare. Però ho sempre pensato che fosse giusto così: sono proprio quelle difficoltà ad aver dato profondità al suo carattere e, in un certo senso, anche a me come interprete.
Sono ormai più di dieci anni che interpreti Emiia. Quali sono le difficoltà nell'interpretare per un periodo così lungo lo stesso personaggio, con anche diverse pause tra una stagione e l'altra? Il tuo modo di doppiarlo è cambiato rispetto agli inizi, magari anche in parallelo alla tua crescita come doppiatrice?
Per quanto concerne l'animazione, è vero, tra una stagione e l'altra ci sono state pause anche lunghe, di quasi quattro anni. Potrebbe sembrare un periodo enorme, ma in realtà non ho mai sentito di essermi davvero allontanata da Emilia. Durante quel tempo ho continuato a interpretarla grazie al gioco mobile dedicato a Re:Zero, per il quale registravo battute e dialoghi con una certa frequenza. Spesso lavoravo su nuove linee una o due volte al mese, quindi il legame con il personaggio non si è mai interrotto del tutto.
Puoi raccontarci com'è una giornata tipica nella vita di una doppiatrice giapponese? Magari prendendo come esempio il periodo di Re:ZERO.
La vita di un doppiatore o di un doppiatrice spesso si divide soprattutto nei periodi di registrazione. Le giornate si dividono tra due sessioni: quella mattutina, dalle 10 alle 15, e quella pomeridiana, dalle 16 alle 21. Nel periodo di Re:Zero, le sessioni pomeridiane erano particolarmente frequenti, quindi spesso finivamo di lavorare la sera ed era comune andare a cenare tutti insieme.
Per concludere, non sappiamo quanto tu abbia avuto occasione di visitare l'Italia o questa fiera in particolare: cosa ti è piaciuto di più di questa esperienza finora e cosa, se c'è qualcosa, ti ha sorpresa o colpita maggiormente? Ti piacerebbe lasciare un messaggio finale ai tuoi fan italiani che ti seguono con tanto affetto?
Essere qui a Lucca è stato davvero speciale e sono davvero felice di essere stata invitata perché non è solo la mia prima volta in Italia, ma anche in Europa. Ieri ho avuto la possibilità di fare un po' di turismo e sono rimasta incantata dal Duomo di Santa Maria Novella, imponente e bellissimo. Ho persino comprato una fotocamera per immortalare ogni momento.
Ai miei fan italiani voglio dire una cosa: "questa è la mia prima esperienza a Lucca, ma continuate a invitarmi!".
Grazie mille.
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Non vedo l'ora di sentirla in Ousama no Propose (dal duo di Date A Live), mi fa piacere che le abbiano dato il ruolo da protagonista.
Una Lucca resa indimenticabile dalla sua presenza, unita a quella di altri grandissimi artisti, Hara e Romita su tutti, dei quali porterò sempre con me la capacità di commuoversi, e di creare una forte empatia con noi spettatori, lettori.
Per Rie potrei scrivere un essay sull'intera esperienza, ma ho già tediato abbastanza i miei amici in trasferta. Durante quei due giorni (e notti) ho avuto il piacere di incontrare tanti che condividono questa passione, e il ricordo di ogni incontro e scambio con voi vale più di qualsiasi variant, shikishi o che ne so.
Grazie a chi c'era, grazie e mi spiace per chi avrebbe voluto esserci, grazie per chi ci sarà alle prossime.
Chissà se è effettivamente possibile riaverla anche in futuro. Altrimenti, vorrei far notare ai nostri amici di Crunchyroll che durante il prossimo Lucca sarà in corso la terza stagione della Speziale. Così, io la butto lì.
Oddio, Aoi Yuuki, impazzirei se venisse in Italia e mi mangerei le mani se venisse a Lucca perché la fanno in un periodo praticamente proibitivo per me per via del lavoro.
Rieri ha fatto benissimo a fare la turista XD Quando ti ricapita di venire in Italia? Fosse per noi probabilmente potrebbe venire ogni anno
Un paio di domande, se permetti.
Da che ora eri in coda e a che ora sono finiti i posti assegnati (che tra l'altro non erano nemmeno tutti garantiti), è vero che le foto erano vietate e se hanno spiegato come mai una sola sessione?
Poveraccia, te ne vieni dal Giappone, ti fanno fare un singolo firmacopie, due sorrisi e un'intervista e poi via a casa?
e un bel EXUPUROOOSHIOOON a capodanno
XD
(sì sono scemo, lo sapevo già)
Ero in coda da notte fonda, non dico l'ora esatta o il numero di entrata perché gira ancora una chat di gruppo whatsapp sui nostri telefoni con nomi e cognomi, utilizzata poi per la distribuzione tagliandini (un ragazzo dello staff di Lucca è stato tutta la notte fino alle 8 per tenerla, gli auguro tutto il bene del mondo, per poi passarla a allo staff J-Pop).
Alle 5 la coda era "chiusa", con i 100 posti occupati.
Foto vietate sì. In realtà tutta la visita di Rie è stata totalmente oscurata. Lei era già in un box chiuso quando siamo entrati per le firme. Dopo il tagliandino e la coda per prendere la novel da far autografare, ci siamo allontanati per rinfrescarci e mangiare qualcosa. Ma dalla totale assenza di foto, immaginiamo che sia entrata da una porta laterale dello stand direttamente nel box. Dalle foto ufficiali di Crunchyroll Italia abbiamo visto che ha fatto una salto al loro stand per le foto, ma sarà stato chiuso al pubblico.
Più sotto scrivo le mie ipotesi sulle motivazioni.
Una sola sessione: J-pop nella live proprio con animeclick aveva detto che non erano neanche sicuri dei 100 firmacopie, perché lei come tutte le seiyuu di quella caratura non sono proprio abituate, in Giappone non le fanno mai. All'estero, forse solo nei paesi occidentali, è rarissimo.
Il mio pensiero sulla modalità della sua presenza: lei era qui come volto, voce, testimonial di Re:Zero. Qualsiasi ulteriore foto, video, cosa al di fuori del programma, DOMANDE NON PERTINENTI, era fuori discussione, perché avrebbe distratto dal focus voluto dagli editori sull'opera. Il tutto sarà stato messo sicuramente per iscritto dai giapponesi, come facile immaginare, cavilli compresi. Anche lei non ha postato foto personali sull'evento al di fuori dei repost dei profili ufficiali.
La sua visita era sotto l'ombrello di Cruncyroll, ma sappiamo che Re:zero è sotto Kadokawa, lei è stata ospite del padiglione J-pop, che appartiene a BD Edizioni, la quale è stata acquisita quest'anno proprio da Kadokawa, prima casa editrice straniera oggetto di una operazione simile. Kadokawa e Crunchyroll appartengono a mamma Sony. Dal punto di vista business, direi che è stato un progetto di ampio respiro, per testare e analizzare. Spero i dati siano stati positivi per loro, mi piacerebbe poter avere altri eventi del genere, magari più "liberi".
Lei ha dato sfoggio nell'evento al cinema di una professionalità fuori dal comune (ma chi la segue lo sa), era in modalità full Emilia, sempre penso dovuto a tutto il discorso fatto prima.
Io ero davanti, e oltre a lei e al suo entourage in primissima fila sulla sinistra, ho visto con molto interesse quelli che erano immediatamente dietro (nel video dove si urla "Victory!" si vedono benissimo in seconda fila, l'entourage in prima si sarà alzato per non comparire). E non erano giapponesi in vacanza, ma sicuramente inviati e responsabili delle case madri aventi i diritti dell'opera.
Io ero e sono comunque strafelice di averla potuta ammirare, nonostante queste costrizioni. Lei ha una personalità (sempre come personaggio pubblico sia chiaro) debordante se lasciata libera, ma anche vedere questo lato del settore ha il suo fascino.
Durante il firmacopie invece (parlo della mia esperienza e di quella di chi era con me) abbiamo visto una Rie vibrante, più sciolta seppur nella sua estrema professionalità. Ti guardava dritto negli occhi, potevi scambiare due parole con lei, anche grazie al traduttore accanto. Venivi istruito prima di entrare nel box sul cosa e come fare, e sul cosa non fare (le foto e darle regali al di fuori di lettere).
Ormai si vedono scene che fino a 10 anni fa vedevo solo alle fiere in Giappone, ammetto che viste in Giappone avevano un sapore meno amaro (oltre che organizzate meglio).
Per la questione della signorina Takahashi mi dicevano che poteva fermarsi il minimo indispensabile, pare per problemi di salute della madre, però mi sembrava strano. In ogni caso grazie per avermi risposto.
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