L'anime di One Piece si prepara a una pausa di tre mesi e a un cambiamento significativo nel suo palinsesto di trasmissione. Durante una diretta streaming trasmessa martedì dalla Toei Animation, il produttore della serie Ryuta Koike ha annunciato che lo show andrà in pausa da gennaio a marzo 2026.
Al suo ritorno previsto per aprile con l'arco narrativo di Elbaph, l'anime adotterà una nuova struttura di programmazione con un massimo di 26 episodi all'anno, suddivisi in due stagioni. Si tratta di una riduzione rispetto ai 30 episodi o più che vengono generalmente trasmessi ogni anno. L'anime, che ha debuttato nell'ottobre del 1999 e da allora ha seguito un ritmo settimanale, non avrà più una cadenza settimanale dal 2026.
Elbaph arc teaser poster

Koike ha descritto questa decisione come una scelta strategica per sostenere l'avanzamento e l'evoluzione della serie animata. In una dichiarazione separata, lo studio ha specificato che questo cambiamento produttivo permetterà di incorporare più contenuti, ritmo e andatura del manga, continuando al contempo a sfruttare le possibilità narrative uniche dell'animazione.
Iñaki Godoy nel ruolo di Monkey D. Luffy nella seconda stagione del live action

Durante la diretta sono state inoltre rivelate nuove immagini teaser per l'arco di Elbaph, una delle storie più attese che esplora la terra dei giganti, insieme a nuovi character design per tutti i membri della ciurma di Cappello di Paglia.
Sul fronte della serie live-action di Netflix, la seconda stagione tornerà molto prima, con il debutto fissato per il 10 marzo 2026. Intitolata "Into the Grand Line", la nuova stagione vedrà la ciurma di Cappello di Paglia entrare nella pericolosa distesa d'acqua chiamata Rotta Maggiore e visitare diverse località in questo territorio. Tra le ambientazioni già anticipate da Netflix figurano Drum Island, ricoperta di neve e antica dimora del Regno di Drum dove vive il personaggio Tony Tony Chopper, oltre a Little Garden, Whiskey Peak, Reverse Mountain e Loguetown.
Fonte: aol.com
Al suo ritorno previsto per aprile con l'arco narrativo di Elbaph, l'anime adotterà una nuova struttura di programmazione con un massimo di 26 episodi all'anno, suddivisi in due stagioni. Si tratta di una riduzione rispetto ai 30 episodi o più che vengono generalmente trasmessi ogni anno. L'anime, che ha debuttato nell'ottobre del 1999 e da allora ha seguito un ritmo settimanale, non avrà più una cadenza settimanale dal 2026.
Elbaph arc teaser poster

Koike ha descritto questa decisione come una scelta strategica per sostenere l'avanzamento e l'evoluzione della serie animata. In una dichiarazione separata, lo studio ha specificato che questo cambiamento produttivo permetterà di incorporare più contenuti, ritmo e andatura del manga, continuando al contempo a sfruttare le possibilità narrative uniche dell'animazione.
Iñaki Godoy nel ruolo di Monkey D. Luffy nella seconda stagione del live action

Durante la diretta sono state inoltre rivelate nuove immagini teaser per l'arco di Elbaph, una delle storie più attese che esplora la terra dei giganti, insieme a nuovi character design per tutti i membri della ciurma di Cappello di Paglia.
Sul fronte della serie live-action di Netflix, la seconda stagione tornerà molto prima, con il debutto fissato per il 10 marzo 2026. Intitolata "Into the Grand Line", la nuova stagione vedrà la ciurma di Cappello di Paglia entrare nella pericolosa distesa d'acqua chiamata Rotta Maggiore e visitare diverse località in questo territorio. Tra le ambientazioni già anticipate da Netflix figurano Drum Island, ricoperta di neve e antica dimora del Regno di Drum dove vive il personaggio Tony Tony Chopper, oltre a Little Garden, Whiskey Peak, Reverse Mountain e Loguetown.
Fonte: aol.com
Questa nuova suddivisione degli episodi tornerà utile per rendere giustizia all'opera.
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