Recensione
Avevo molto sentito parlare di "Frieren" sia come manga che come anime, e tutte le valutazioni erano univoche ed entusiaste; devo dire che, dopo aver visto la prima stagione dell'anime, non ho avuto assolutamente dubbi al riguardo.
"Frieren: Beyond Journey's End" è un prodotto di quelli che definire un capolavoro non è certo un'iperbole, un anime di quelli che rimangono come esempio di indiscutibile qualità, un titolo che rimarrà in calce nella memoria dell'animazione. Un lavoro tecnicamente fatto benissimo, animazioni, sceneggiatura, persino opening ed ending di ottima fattura.
Certo, è con la storia che questo anime conquista il cuore dello spettatore, eppure non è una "storiona" di quelle che dici "Wow!" (Tipo "Death Note", per intenderci) Una storia lenta (non noiosa) di una poetica e un'introspezione maestose.
Devo dire che dopo i primi episodi iniziavo a temere che il ritmo mi facesse annoiare, sino a pensare che fosse leggermente sopravvalutato, ma poco alla volta si rimane estasiati e conquistati dalla dolce tristezza di questa storia, che pure è uno slice of life, ma più che viaggio della crescita è un viaggio della consapevolezza, visto che spesso propone flashback su fatti già avvenuti che si sovrappongono a uno sliding doors del presente, ma andiamo con calma.
"Frieren" è un anime fantasy con tutti i canoni classici del genere, compreso il cliché del party dell'eroe con il Nano guerriero taciturno e burbero, il Chierico lascivo e ubriacone, l'Eroe senza macchia e la Maga elfa; la missione è abbattere il Re Demone che terrorizza il mondo! Solo che il punto di vista della storia è totalmente diverso e originale. In questo caso, l'impresa è già stata compiuta.
Il party, di ritorno dall'impresa, si scioglie, e lì comincia la storia della piccola (di statura) Maga elfa Frieren.
Frieren è un'elfa millenaria, schiva, poco empatica ed emotiva, come normale siano quelli della sua specie. Il suo modo di approcciarsi al mondo è naturalmente diverso da quello degli altri esseri umani destinati a una breve esistenza. Lei è talentuosa, potentissima, odia i demoni che le hanno distrutto il villaggio d'origine (piccola nota, i Demoni in questo anime hanno un ruolo anche relativamente marginale, la loro caratteristica è che sono mostri! Hanno evoluto un linguaggio solo ad uso evolutivo, totalmente anafettivi e immorali, sono predatori alfa, il cui unico scopo è uccidere e cibarsi degli umani. Non hanno sinora mostrato altre caratterizzazioni): salvata e presa sotto l'ala protettiva dalla prima grande Maga umana (Flamme), si è specializzata nella magia semplice (attacco e difesa), ma non ha nessuna indole guerriera.
Il suo amore per la magia la porta ad ambire solo alla conoscenza magica, alla continua ricerca di qualsiasi grimorio che contenga una nuova magia, per quanto sciocca sia.
Dopo la morte della maestra Flamme, ha vissuto in pace e isolata per un migliaio di anni, coltivando solo il suo interesse, fin quando l'eroe Himmel l'ha convinta a partecipare alla sua impresa, e iniziando così ad interfacciarsi con gli umani e il loro vivere frenetico, pervasi da sentimenti e piccole cose che la povera Frieren non comprende appieno, dall'alto della sua quasi placida immortalità.
Come detto, la storia parte con la fine dell'impresa, e passano cinquant'anni prima che essa riveda per l'ultima volta i suoi amici ormai vecchi e stanchi. Passano altri trent'anni, nulla per lei, Himmel è morto e il Chierico Heiter in punto di morte le chiede di far da mentore all'orfanella Fern, ragazzina dotata di ottimo talento magico, e qualche anno più tardi anche il Nano Eisen (unico sopravvissuto oltre lei) gli chiede di prendere con sé il suo apprendista guerriero Stark (un orfano umano) e la esorta a cercare "il paradiso."
Un luogo dal quale pare possibile (stando agli scritti della maga leggendaria Flamme) comunicare con i defunti.
E così parte la nuova avventura della Maga Frieren e del suo nuovo party.
Non voglio 'spoilerare' nulla, quindi evito di specificare il perché di questa ricerca e altre mie considerazioni sulle richieste di Eisen ed Heiter.
Quello che posso dirvi è che in questo viaggio si sovrappongono i ricordi di Frieren, i luoghi della sua prima avventura con quelli attuali, in un susseguirsi di eventi fatto di avventure ma anche di incontri e di piccoli gesti quotidiani che Frieren ha imparato nella sua prima avventura, ma che comprende meglio solo adesso.
Dl fatto, la grande impresa dell'uccisione del Re Demone risuona in tutto in mondo come gesto leggendario, ma lei sembra non badarci molto. Ci sono voluti dieci anni per compierla, e mentre per tutti è stata la lunga impresa della vita, per Frieren è stato solo un minuscolo minuto della sua esistenza.
Ma è davvero ancora così? O quei dieci anni passati con i suoi amici, giorno per giorno, evento per evento, per quanto banale, dialogo per dialogo, l'hanno cambiata molto più di quanto pensa? Adesso Frieren se ne rende conto, in apparenza è sempre uguale, piccola, apatica e glaciale, interessata ai suoi grimori sconosciuti, ma adesso comprende un po' meglio gli esseri umani, i loro vezzi e i loro vizi, e probabilmente i suoi amici le mancano da morire, mentre intreccia un nuovo e profondo legame con i sui nuovi compagni.
Ma adesso lei non è più solo quella che osserva, impara... adesso riesce meglio a dar spiegazione a quei gesti che prima non comprendeva, ed è anche una mentore!
Beh, non voglio raccontare altro, dovete guardarlo, per godervi ogni piccolo momento di quest'opera che sembra partire lenta, ma vi assicuro che poi gli episodi volano.
La bellezza di questo anime è che, pur essendo profondamente poetico e pervaso da un senso di tristezza, che Frieren emana solo per il fatto di essere viva, mentre tutto passa e si consuma, la storia è trattata con una leggerezza disarmante!
Non vi annoierete, non piangerete, perché è una storia che esorta a vivere il momento, il passaggio, i sentimenti legati alle piccole cose, ai piccoli gesti di quotidianità.
Per me, un capolavoro assoluto, e credetemi, non sono abituato a lasciarmi andare a facili complimenti.
"Frieren: Beyond Journey's End" è un prodotto di quelli che definire un capolavoro non è certo un'iperbole, un anime di quelli che rimangono come esempio di indiscutibile qualità, un titolo che rimarrà in calce nella memoria dell'animazione. Un lavoro tecnicamente fatto benissimo, animazioni, sceneggiatura, persino opening ed ending di ottima fattura.
Certo, è con la storia che questo anime conquista il cuore dello spettatore, eppure non è una "storiona" di quelle che dici "Wow!" (Tipo "Death Note", per intenderci) Una storia lenta (non noiosa) di una poetica e un'introspezione maestose.
Devo dire che dopo i primi episodi iniziavo a temere che il ritmo mi facesse annoiare, sino a pensare che fosse leggermente sopravvalutato, ma poco alla volta si rimane estasiati e conquistati dalla dolce tristezza di questa storia, che pure è uno slice of life, ma più che viaggio della crescita è un viaggio della consapevolezza, visto che spesso propone flashback su fatti già avvenuti che si sovrappongono a uno sliding doors del presente, ma andiamo con calma.
"Frieren" è un anime fantasy con tutti i canoni classici del genere, compreso il cliché del party dell'eroe con il Nano guerriero taciturno e burbero, il Chierico lascivo e ubriacone, l'Eroe senza macchia e la Maga elfa; la missione è abbattere il Re Demone che terrorizza il mondo! Solo che il punto di vista della storia è totalmente diverso e originale. In questo caso, l'impresa è già stata compiuta.
Il party, di ritorno dall'impresa, si scioglie, e lì comincia la storia della piccola (di statura) Maga elfa Frieren.
Frieren è un'elfa millenaria, schiva, poco empatica ed emotiva, come normale siano quelli della sua specie. Il suo modo di approcciarsi al mondo è naturalmente diverso da quello degli altri esseri umani destinati a una breve esistenza. Lei è talentuosa, potentissima, odia i demoni che le hanno distrutto il villaggio d'origine (piccola nota, i Demoni in questo anime hanno un ruolo anche relativamente marginale, la loro caratteristica è che sono mostri! Hanno evoluto un linguaggio solo ad uso evolutivo, totalmente anafettivi e immorali, sono predatori alfa, il cui unico scopo è uccidere e cibarsi degli umani. Non hanno sinora mostrato altre caratterizzazioni): salvata e presa sotto l'ala protettiva dalla prima grande Maga umana (Flamme), si è specializzata nella magia semplice (attacco e difesa), ma non ha nessuna indole guerriera.
Il suo amore per la magia la porta ad ambire solo alla conoscenza magica, alla continua ricerca di qualsiasi grimorio che contenga una nuova magia, per quanto sciocca sia.
Dopo la morte della maestra Flamme, ha vissuto in pace e isolata per un migliaio di anni, coltivando solo il suo interesse, fin quando l'eroe Himmel l'ha convinta a partecipare alla sua impresa, e iniziando così ad interfacciarsi con gli umani e il loro vivere frenetico, pervasi da sentimenti e piccole cose che la povera Frieren non comprende appieno, dall'alto della sua quasi placida immortalità.
Come detto, la storia parte con la fine dell'impresa, e passano cinquant'anni prima che essa riveda per l'ultima volta i suoi amici ormai vecchi e stanchi. Passano altri trent'anni, nulla per lei, Himmel è morto e il Chierico Heiter in punto di morte le chiede di far da mentore all'orfanella Fern, ragazzina dotata di ottimo talento magico, e qualche anno più tardi anche il Nano Eisen (unico sopravvissuto oltre lei) gli chiede di prendere con sé il suo apprendista guerriero Stark (un orfano umano) e la esorta a cercare "il paradiso."
Un luogo dal quale pare possibile (stando agli scritti della maga leggendaria Flamme) comunicare con i defunti.
E così parte la nuova avventura della Maga Frieren e del suo nuovo party.
Non voglio 'spoilerare' nulla, quindi evito di specificare il perché di questa ricerca e altre mie considerazioni sulle richieste di Eisen ed Heiter.
Quello che posso dirvi è che in questo viaggio si sovrappongono i ricordi di Frieren, i luoghi della sua prima avventura con quelli attuali, in un susseguirsi di eventi fatto di avventure ma anche di incontri e di piccoli gesti quotidiani che Frieren ha imparato nella sua prima avventura, ma che comprende meglio solo adesso.
Dl fatto, la grande impresa dell'uccisione del Re Demone risuona in tutto in mondo come gesto leggendario, ma lei sembra non badarci molto. Ci sono voluti dieci anni per compierla, e mentre per tutti è stata la lunga impresa della vita, per Frieren è stato solo un minuscolo minuto della sua esistenza.
Ma è davvero ancora così? O quei dieci anni passati con i suoi amici, giorno per giorno, evento per evento, per quanto banale, dialogo per dialogo, l'hanno cambiata molto più di quanto pensa? Adesso Frieren se ne rende conto, in apparenza è sempre uguale, piccola, apatica e glaciale, interessata ai suoi grimori sconosciuti, ma adesso comprende un po' meglio gli esseri umani, i loro vezzi e i loro vizi, e probabilmente i suoi amici le mancano da morire, mentre intreccia un nuovo e profondo legame con i sui nuovi compagni.
Ma adesso lei non è più solo quella che osserva, impara... adesso riesce meglio a dar spiegazione a quei gesti che prima non comprendeva, ed è anche una mentore!
Beh, non voglio raccontare altro, dovete guardarlo, per godervi ogni piccolo momento di quest'opera che sembra partire lenta, ma vi assicuro che poi gli episodi volano.
La bellezza di questo anime è che, pur essendo profondamente poetico e pervaso da un senso di tristezza, che Frieren emana solo per il fatto di essere viva, mentre tutto passa e si consuma, la storia è trattata con una leggerezza disarmante!
Non vi annoierete, non piangerete, perché è una storia che esorta a vivere il momento, il passaggio, i sentimenti legati alle piccole cose, ai piccoli gesti di quotidianità.
Per me, un capolavoro assoluto, e credetemi, non sono abituato a lasciarmi andare a facili complimenti.
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