Recensione
Call of the Night
7.5/10
Ho deciso di leggere Call of the Night dopo averne sentito parlare molto bene e, nonostante alla fine mi abbia deluso sotto diversi punti di vista, mi sento comunque di consigliarne la lettura a coloro che apprezzano le commedie shonen sentimentali. Inizialmente la progressione della trama è piuttosto lenta, ma dopo un paio di volumi la storia inizierà ad essere più interessante e coinvolgente.
Trama
Il manga segue le vicende di Ko Yamori, un quattordicenne insoddisfatto della propria vita che inizia a vagabondare per la città di notte. Durante queste sue uscite notturne incontrerà Nazuna Nanakusa, che si rivelerà presto essere una vampira. I due in breve tempo si troveranno a stringere un accordo: lui le lascerà bere il proprio sangue in cambio della possibilità di venire trasformato in vampiro, una volta soddisfatte determinate condizioni. Da questo momento, i due inizieranno a frequentarsi ogni notte e a conoscersi sempre di più.
Sviluppo della storia
L’autore riesce a trasmettere in modo realistico l’atmosfera notturna, che costituisce l'ambientazione principale per gran parte del manga. Inizialmente si procede forse troppo lentamente, ma è un'attesa necessaria per la caratterizzazione dei due protagonisti principali. Successivamente, con l'introduzione di diversi altri personaggi secondari, la narrazione acquisirà un ritmo più veloce.
I problemi iniziano nel momento in cui l’autore decide di allontanare il focus narrativo da Ko e Nazuna. La loro relazione passa in secondo piano, e ci si concentra invece su archi narrativi incentrati sui nuovi personaggi che vengono man mano introdotti. Questi archi, sebbene interessanti presi singolarmente, spesso non portano a nessuna reale crescita dei due protagonisti. A un certo punto vi è anche un netto cambiamento di genere: si passa dall'atmosfera slice of life a un tono molto più orientato all'azione, relegando i temi iniziali a un semplice contorno della storia, almeno fino alle battute finali.
Disegni
I disegni sono molto belli: l’autore ha uno stile incredibilmente efficace nel catturare l’atmosfera notturna che fa da sfondo alla maggior parte delle vicende. I personaggi hanno un ottimo character design e, per quanto riguarda i vampiri, vengono rappresentati molto bene sia il loro lato più “umano” che quello più oscuro da abitanti della notte, con una netta distinzione tra i due sia nello stile di disegno che nella gestione delle ombre.
Conclusione
Lo consiglio a coloro che cercano una lettura leggera e divertente. Purtroppo, dopo una prima parte molto valida, il manga si perde in sottotrame secondarie non sempre utili allo sviluppo della trama principale, che viene spesso messa in secondo piano. Tuttavia, la voglia di sapere come vada a finire la storia accompagna il lettore dall’inizio alla fine, grazie anche a dei personaggi molto apprezzabili, nonostante la scrittura sia un po’ ballerina.
Considerazioni con spoiler
Se la parte centrale del manga l’ho trovata non all’altezza di quella iniziale ma comunque godibile (la continua introduzione di personaggi negativi che poi diventano improvvisamente “buoni” dopo un po’ mi ha stufato), il finale è stato per me deludente. Dopo tutto il carico emotivo e il world building, dove i protagonisti erano spesso presentati come eccezioni alle regole (come la condizione di Nazuna, nata vampiro, o il potere di Ko di diventare un semi-vampiro), la conclusione è risultata troppo affrettata. Il problema, come sempre, non è l’aver optato per un finale del genere (scelta del tutto legittima da parte dell’autore) ma il fatto di aver condotto la storia in una precisa direzione, e con determinate premesse, per poi cambiare tutto sul finale. L’epilogo risulta forzato a prendere quella direzione, lasciando così anche molte cose in sospeso. Se l'autore avesse gestito meglio l’introduzione a questo finale, sarebbe risultato molto più scorrevole e coerente con tutto ciò che è stato narrato fino a quel momento.
Trama
Il manga segue le vicende di Ko Yamori, un quattordicenne insoddisfatto della propria vita che inizia a vagabondare per la città di notte. Durante queste sue uscite notturne incontrerà Nazuna Nanakusa, che si rivelerà presto essere una vampira. I due in breve tempo si troveranno a stringere un accordo: lui le lascerà bere il proprio sangue in cambio della possibilità di venire trasformato in vampiro, una volta soddisfatte determinate condizioni. Da questo momento, i due inizieranno a frequentarsi ogni notte e a conoscersi sempre di più.
Sviluppo della storia
L’autore riesce a trasmettere in modo realistico l’atmosfera notturna, che costituisce l'ambientazione principale per gran parte del manga. Inizialmente si procede forse troppo lentamente, ma è un'attesa necessaria per la caratterizzazione dei due protagonisti principali. Successivamente, con l'introduzione di diversi altri personaggi secondari, la narrazione acquisirà un ritmo più veloce.
I problemi iniziano nel momento in cui l’autore decide di allontanare il focus narrativo da Ko e Nazuna. La loro relazione passa in secondo piano, e ci si concentra invece su archi narrativi incentrati sui nuovi personaggi che vengono man mano introdotti. Questi archi, sebbene interessanti presi singolarmente, spesso non portano a nessuna reale crescita dei due protagonisti. A un certo punto vi è anche un netto cambiamento di genere: si passa dall'atmosfera slice of life a un tono molto più orientato all'azione, relegando i temi iniziali a un semplice contorno della storia, almeno fino alle battute finali.
Disegni
I disegni sono molto belli: l’autore ha uno stile incredibilmente efficace nel catturare l’atmosfera notturna che fa da sfondo alla maggior parte delle vicende. I personaggi hanno un ottimo character design e, per quanto riguarda i vampiri, vengono rappresentati molto bene sia il loro lato più “umano” che quello più oscuro da abitanti della notte, con una netta distinzione tra i due sia nello stile di disegno che nella gestione delle ombre.
Conclusione
Lo consiglio a coloro che cercano una lettura leggera e divertente. Purtroppo, dopo una prima parte molto valida, il manga si perde in sottotrame secondarie non sempre utili allo sviluppo della trama principale, che viene spesso messa in secondo piano. Tuttavia, la voglia di sapere come vada a finire la storia accompagna il lettore dall’inizio alla fine, grazie anche a dei personaggi molto apprezzabili, nonostante la scrittura sia un po’ ballerina.
Considerazioni con spoiler
Se la parte centrale del manga l’ho trovata non all’altezza di quella iniziale ma comunque godibile (la continua introduzione di personaggi negativi che poi diventano improvvisamente “buoni” dopo un po’ mi ha stufato), il finale è stato per me deludente. Dopo tutto il carico emotivo e il world building, dove i protagonisti erano spesso presentati come eccezioni alle regole (come la condizione di Nazuna, nata vampiro, o il potere di Ko di diventare un semi-vampiro), la conclusione è risultata troppo affrettata. Il problema, come sempre, non è l’aver optato per un finale del genere (scelta del tutto legittima da parte dell’autore) ma il fatto di aver condotto la storia in una precisa direzione, e con determinate premesse, per poi cambiare tutto sul finale. L’epilogo risulta forzato a prendere quella direzione, lasciando così anche molte cose in sospeso. Se l'autore avesse gestito meglio l’introduzione a questo finale, sarebbe risultato molto più scorrevole e coerente con tutto ciò che è stato narrato fino a quel momento.
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