Massimiliano MorelliVe lo avevamo anticipato nella terza parte del lungo colloquio con Carlo Freccero e il resto del piccolo grande team di Rai 4 che abbiamo avuto la possibilità di effettuare nella scorse settimane nella sede romana dell’emittente, e siamo ora pronti a proporvi una nuova intervista, questa volta a Massimiliano Morelli, il quale ci parla del prodotto Anime presente e futuro della rete, di quanto abbia inciso il nostro famoso sondaggio dell’anno scorso sulla scelta di trasmissione di Soul Eater – che, ricordiamo, andrà in onda su Rai 4 a partire dal prossimo settembre – e anticipandoci molti termini dell’edizione italiana di quest’atteso shounen.
A tal proposito, abbiamo aperto un’apposita notizia, dove potrete dire la vostra sulle scelte di adattamento della serie.


AnimeClick.it: Ciao Massimiliano, grazie per quest’intervista. Essendo la prima rivolta esclusivamente a te, vuoi presentarti alla community di AnimeClick.it?

Massimiliano Morelli: Innanzitutto grazie a voi per il supporto e l’attenzione che avete dimostrato in questi mesi nei confronti di Rai 4. Come forse non tutti sanno sono la persona che all’interno del canale, tra le altre cose, si occupa della selezione e della programmazione del prodotto seriale di fiction e dell’animazione.

Parliamo subito di Anime. Dopo la pubblicazione dell’anteprima su Soul Eater in arrivo su Rai 4, sia su AnimeClick.it che in giro per il web molti non erano convinti che l’emittente avesse davvero ascoltato i fan e il nostro famoso “sondaggione” sperimentale dello scorso ottobre, con Soul Eater al quarto posto della graduatoria finale con 30 voti motivati ricevuti da parte dei nostri utenti. Potresti fare un po’ di chiarezza sulla questione e dirci quanto e come ha inciso il sondaggio di AnimeClick.it nella scelta di questo inedito shounen?

Ho letto diversi commenti interessanti, non solo sulle pagine di AnimeClick e, come spesso succede in questi casi, posso dirvi che la verità si trova esattamente nel mezzo.
Ma procediamo con ordine, partendo dal titolo della notizia. Rai 4 vi ascolta? Beh posso assicurarvi che, a prescindere dal caso specifico di questo sondaggio, Rai 4 vi ascolta – o per meglio dire vi legge – quotidianamente. Le mie giornate, non solo quelle lavorative, cominciano prima ancora di arrivare in redazione con la lettura di tutte le notizie e i commenti riportati sulle principali communitites dedicate al mondo dell’animazione, del fumetto, della tv e dei videogames. Gli articoli più curiosi, poi, finiscono sulla scrivania del direttore Carlo Freccero che non manca di esaminare il tutto con grande interesse e attenzione.
Tornando al sondaggio, è logico che i titoli proposti – non solo quelli rientrati a pieno titolo nella top ten definitiva – fossero quasi tutti già noti al canale (l’unico che proprio non conosco è Generator Gawl, ma prometto di rimediare!). Soul Eater, nella fattispecie, è una serie che Rai 4 aveva già adocchiato da diversi mesi. Sarebbe stata acquistata anche qualora AnimeClick non avesse lanciato il suddetto sondaggio? Molto probabilmente sì. Sarebbe stata acquistata qualora l’esito del sondaggio di AnimeClick avesse indicato in maniera chiara che la serie non era tra quelle più attese dal pubblico? Sicuramente no, a quel punto ci saremmo orientati su qualche altro titolo maggiormente apprezzato dagli appassionati. Credo che, in estrema sintesi, un’affermazione del genere possa essere di per sé sufficiente a rendere l’idea di come abbia inciso, o possa eventualmente incidere in futuro, un’iniziativa di questo tipo sulle scelte di un canale come Rai 4.
Il caso di Soul Eater, comunque, non è del tutto indicativo in quanto, come detto, trattasi di un prodotto che il canale era già intenzionato ad acquistare prima ancora che l’idea del sondaggio prendesse forma. In questo frangente quindi l’esito del sondaggio è stato preso in considerazione nella misura in cui ha fornito un’importante conferma – in primis al sottoscritto – della validità di una selezione precedentemente effettuata.
Tra le serie votate dagli utenti di AnimeClick si nascondono comunque diversi altri prodotti destinati ad approdare su Rai 4. Serie che per svariati motivi, che sarebbe troppo lungo approfondire in questo momento, non sarebbero rientrate tra le immediate priorità del canale ma che, questa volta proprio alla luce dei risultati del vostro sondaggio e del grande entusiasmo dimostrato in seguito all’annuncio dell’acquisizione di Soul Eater, sono tornate prepotentemente alla ribalta...


C’è quindi la possibilità che altre serie di quella famosa Top 10 – o meglio, Top 12, considerando i titoli a pari merito – approdino sulle rive di Rai 4? E nel caso, in futuro, sareste interessati a ripetere l’esperimento e permettere ancora una volta il grande passo di dare la possibilità agli stessi nativi digitali di scegliere cosa vedere in tv, anche solo come traccia indicativa e/o, eventualmente, sempre con dei criteri di scelta precisi?

In molti si sono domandati come mai Rai 4 abbia deciso di non acquistare La malinconia di Haruhi Suzumiya, titolo che – peraltro con un certo distacco – è risultato essere quello più gradito da chi ha preso parte al sondaggio. Vi racconto un retroscena. La malinconia di Haruhi Suzumiya è stato il primo titolo che ho portato all’attenzione del direttore appena approdato a Rai 4, nell’autunno del 2008. Poi l’eccessiva brevità della serie e la volontà di esordire con un ciclo dedicato al mecha – genere colpevolmente dimenticato in Italia ma tuttora di grande successo in Giappone – hanno fatto sì che Haruhi e la Brigata SOS passassero temporaneamente in secondo piano. La produzione di 14 nuove puntate, che inserendosi all’interno della linea narrativa della prima stagione hanno portato la serie a contare un totale di 28 episodi, avrebbe potuto rappresentare l’occasione giusta per lo sbarco de La malinconia di Haruhi Suzumiya sugli schermi di Rai 4... se non fosse stato per la famigerata Endless Eight. Lungi da me voler riaprire il dibattito in questa sede; che si tratti di una trovata geniale o di una pessima idea, resta il fatto che dal punto di vista di un’emittente trasmettere 8 episodi di cui almeno 5 sono sostanzialmente identici l’uno all’altro rappresenterebbe un azzardo di non poco conto. Poi però è arrivato il sondaggio di AnimeClick, attraverso il quale una parte del fandom italiano ha ribadito con forza il desiderio di poter seguire in televisione quanto meno i primi 14 episodi di questa particolarissima serie. E la tentazione di esaudire questa vostra richiesta è davvero grande...

La malinconia di Haruhi Suzumiya

Finora, cercando anche di seguire i gusti del fandom italiano, avete portato principalmente opere abbastanza famose e apprezzate tra gli appassionati. Sareste interessati, se possibile, prima o poi, a portare anche Anime maggiormente “di nicchia” e poco noti ai più (Texhnolyze, Gilgamesh, Kaiba, Haibane renmei, Kino no tabi, per citare alcuni esempi), oppure non ci sono speranze allo stato attuale?

Bella domanda. La programmazione di anime su Rai 4 è partita in via sperimentale con l’apertura di una finestra di un’ora nella seconda serata del giovedì. La scelta del prodotto da acquistare è stata in primo luogo condizionata dalla collocazione ad esso riservata nell’economia del palinsesto (una programmazione con cadenza settimanale sconsigliava, ad esempio, l’utilizzo di serie la cui lunghezza fosse superiore ai 50 episodi). Allo stesso modo il posizionamento in seconda serata, pur consentendoci di lavorare su una tipologia di prodotto altrimenti improponibile nelle fasce protette del palinsesto, ha creato difficoltà di altro genere. La possibilità di acquisire prodotti i cui contenuti ‘adulti’ giustificassero, trasformandola in un valore aggiunto, la scelta di una trasmissione in seconda serata cozzava infatti con la necessità di ottimizzare il budget mediante l’acquisto di serie che fossero spendibili anche nel day time, seppur al di fuori della fascia oraria 16:00/19:00. Era altresì indispensabile puntare su titoli di qualità ma che fossero allo stesso tempo talmente rinomati da riuscire a catalizzare l’attenzione del pubblico – e non solo di uno zoccolo duro di animefan – su Rai 4 nel mare magnum di un’offerta televisiva, gratuita e non, sempre più ricca e già costellata di canali dedicati interamente o quasi al prodotto d’animazione.
Dopo questa doverosa premessa, per tornare alla domanda vera e propria... con il tempo mi piacerebbe arrivare ad avere su Rai 4 diversi spazi dedicati all’animazione, ciascuno dei quali destinato a ospitare una particolare tipologia di prodotto. La seconda serata potrebbe così diventare contenitore di serie di breve durata – tra i 13 e i 26 episodi – caratterizzate da una forte editorialità, la stessa che ha finora contraddistinto la nostra programmazione di fiction nella medesima fascia oraria (penso a Crash, Mad Men, Rome, Underbelly, ma anche a Breaking Bad, le cui prime due stagioni saranno trasmesse su Rai 4 a partire dal prossimo autunno). La domenica mattina potrebbe ospitare lo shoujo, altro genere ormai virtualmente scomparso dall’offerta televisiva free. Il pomeriggio infine potrebbe essere dedicato allo shounen o ai grandi classici dei tardi anni ’80 – primi anni ’90.
La realizzazione di questo progetto, che allo stato attuale è poco più di un sogno ad occhi aperti, è però strettamente vincolata al raggiungimento degli obiettivi minimi d’ascolto prefissati. Bisogna avere pazienza, sapersi muovere a piccoli passi. Come dice il proverbio...”Roma non fu costruita in un giorno”.


Mentre invece per serie più conosciute, come Claymore, Ergo Proxy, Samurai Champloo, Vampire Knight, Darker Than Black o D.Gray-man, ci sono possibilità di vederle, un giorno, su Rai 4?

Idem come sopra. Vi posso dire però che tra queste serie ce n’è una in particolare che ho molto amato...

Pochi giorni fa abbiamo pubblicato un’intervista a Marzia Dal Fabbro, direttrice del doppiaggio e dialoghista di Soul Eater. C’è qualcos’altro che vorresti aggiungere a proposito dell’edizione in corso? E come giudichi le reazioni a caldo dei fan in seguito all’annuncio dei primi membri del cast?

Ci tengo in primis a ringraziare Marzia Dal Fabbro per la sua professionalità e per la disponibilità che sta dimostrando nel venire incontro alle esigenze del canale, sia per quel che concerne la composizione del cast che la condivisione di alcune semplici ma fondamentali linee guida per la realizzazione dell’adattamento (e qui ovviamente estendo il ringraziamento anche a Paolo Turco, che con Marzia si occupa della stesura dei dialoghi di Soul Eater).
Prima di approfondire il discorso e condividere con voi alcune di queste linee guida è comunque opportuno specificare, per fare un po’ di chiarezza, che l’edizione di Soul Eater non è a cura di Rai 4. Come nel caso di Gurren Lagann, Code Geass o Eureka Seven, il canale si è infatti limitato ad acquistare il prodotto con la relativa colonna italiana, realizzata e fornita dal distributore. Che poi, nei limiti del possibile, il sottoscritto stia cercando di seguire da vicino e con particolare attenzione le varie fasi della lavorazione, dalla selezione del cast alla lettura dei copioni italiani, è un altro discorso... dettato esclusivamente dalla volontà mia e del direttore Carlo Freccero di far sì che il prodotto finale risulti quanto più possibile fedele all’originale e all’altezza delle vostre aspettative. Come ha ricordato anche Marzia parlando di Deltora Quest (serie che, è bene ribadirlo, non ha niente a che vedere con Rai 4), in questi casi il ruolo dell’emittente è assolutamente centrale. Anche nel caso di Soul Eater, ad esempio, i tempi previsti per la realizzazione dell’edizione erano molto stretti e non avrebbero consentito ad alcuna società o direttore del doppiaggio di portare a termine un lavoro ben fatto. E’ stata quindi premura del canale concordare con TLM uno slittamento delle date di consegna dei materiali, così come è stata premura del canale far presente a chi si sta occupando dell’edizione quale fosse la tipologia di pubblico cui Rai 4 intende rivolgersi attraverso il prodotto d’animazione (a tal proposito, per fugare ogni dubbio, vi garantisco che Soul Eater sarà trasmesso – come da prassi – in versione integrale e senza alcun tipo di taglio o censura. I fan di Blair possono dormire sonni tranquilli...).
Tornando a parlare dell’adattamento, comincerei col confermarvi che i nomi dei personaggi resteranno identici a quelli originali; mi sconforta comunque constatare come qualcuno possa ancora nutrire dei dubbi a riguardo. Per i nomi dei colpi e degli incantesimi, salvo rarissime eccezioni, tutto ciò che è in inglese nella versione originale sarà rigorosamente mantenuto in inglese; i colpi e gli incantesimi la cui denominazione originale è in giapponese saranno invece, anche in questo caso con poche eccezioni, tradotti in italiano cercando di rimanere fedeli, ove possibile, al significato originale.
A questo punto vorrei dare in pasto ai vostri commenti una prima parte del glossario, in modo che possiate rendervi conto della direzione in cui ci stiamo muovendo e per conoscere la vostra opinione su un paio di situazioni in particolare:

Shibusen: Shibusen
Kishin: Kishin
Shokunin: Maestro/a d’Armi
Buki: Arma
Shinigami sama: Sommo Shinigami
Shinigami Chop: Shinigami Chop
Maka Chop: Maka Chop
Death Scythe: Falce della Morte
Majogari: Majogari
Kageboshi: Kageboshi
Tamashii no Kyomei: Eco dell’Anima
Kusarigama: Kusarigama
Mode Kemuridan: Modalità Bomba Fumogena
Mode Ninjato: Modalità Lama Ninja
Mode Dummy Star: Modalità Dummy Star
Mode Shuriken: Modalità Shuriken
Kokusei Big Wave: Onda d’urto travolgente
Trap Star: Trap Star
Shield Star: Shield Star
Speed Star: Speed Star
Maken: Spada Demoniaca
Seiken Excalibur: Sacra Spada Excalibur
Yoto: Lama Incantata
Bloody Needle: Bloody Needle
Screech Alpha: Screech Alpha
Screech Beta: Screech Beta

Come potete constatare abbiamo cercato di limitare al massimo le tanto temute ‘italianizzazioni’, con l’unica eccezione – in questa anticipazione di glossario – del Kokusei Big Wave di Black Star. Tra una traduzione letterale (Onda d’urto della Stella Nera) piuttosto macchinosa e una versione originale poco comprensibile al grande pubblico (chi non conosce il giapponese non coglierebbe comunque in quel Kokusei il rimando al nome di Black Star), si è deciso di optare per un adattamento che non stravolge in maniera eccessiva il senso dell’originale. Quello che mi interessa maggiormente conoscere, piuttosto, è il vostro parere circa la scelta di Eco dell’Anima al posto del più letterale Risonanza dell’Anima. Al di là di questioni tecniche legate a eventuali problemi di sync, con un occhio rivolto anche all’Himei Kyomei di Chrona – Risonanza dell’Urlo sarebbe proprio bruttino – personalmente ritengo più convincente la prima soluzione. Il concetto di risonanza e di sintonia tra le lunghezze d’onda delle anime è comunque ampiamente mantenuto nel resto dei dialoghi.
I commenti positivi fin qui ricevuti, non solo sulle pagine di AnimeClick, mi riempiono ovviamente di gioia. Rai 4, mi preme dirlo a costo di risultare impopolare, non vuole rivolgersi esclusivamente al popolo degli animefan: d’altro canto sarebbe poco intelligente decidere di trasmettere un prodotto ed editarlo ad esclusivo uso e consumo di chi quel prodotto l’ha già visto, lo conosce a memoria e, a prescindere dalla più o meno oggettiva qualità dell’edizione, considererà sempre e aprioristicamente migliore il doppiaggio giapponese. Quel che vogliamo è raggiungere un pubblico quanto più ampio ed eterogeneo possibile, senza per questo rinunciare a trasmettere prodotti di qualità o abbassarci ad adottare soluzioni di compromesso – come censure o adattamenti di fantasia – che sarebbero profondamente lesivi della dignità del prodotto originale. E in quest’ottica l’approvazione del fandom è per noi un segnale di straordinaria importanza.


Soul Eater Characters & Logo

Ora parlaci un po’ di te, Massimiliano. Cosa ti ha portato ad appassionarti all’animazione giapponese? Hai dei generi, dei registi, dei film o delle serie che ti stanno particolarmente a cuore?

Come quasi tutti i ragazzi della mia generazione – per la cronaca, ho quasi 31 anni – sono cresciuto a pane e cartoni animati. Hokuto no Ken, Maison Ikkoku, Ashita no Joe, Urusei Yatsura, Kimagure Orange Road, Tiger Mask, Versailles no Bara... l’elenco sarebbe interminabile. Il mio amore per l’Oriente, e il Giappone in particolare, si spinge comunque ben al di là della passione per manga e anime, come testimonia la laurea in Lingue e Civiltà Orientali appesa sulla parete della mia stanza (seppure un po’ sacrificata tra una pila di tankobon e l’altra). Ma non voglio annoiarvi con la storia della mia vita, quindi andiamo avanti...
Genere preferito: seinen, in tutte le sue declinazioni. Regista preferito: guardando al passato non posso fare a meno di ammirare il genio visionario del maestro Miyazaki; il futuro, invece, è senza ombra di dubbio nelle mani di Mamoru Hosoda. Film preferito: Sen to Chihiro no Kamikakushi. Serie preferita: tra quelle più datate Hokuto no Ken e Maison Ikkoku. Tra le serie del nuovo millennio direi Tengen Toppa Gurren Lagann. Forse non sarà la più bella in assoluto, ma è quella che a conti fatti è riuscita a regalarmi le emozioni più intense.


Per concludere, una domanda non-Anime. Tu ti occupi anche della scelta dei telefilm di Rai 4 e a breve finirà uno di quelli di punta dell’emittente, Battlestar Galactica. Puoi anticiparci se a partire dal 25 giugno arriverà una nuova serie cult sul filone dell’ultima o se comunque in futuro Rai 4 investirà nuovamente in telefilm sci-fi?

Battlestar Galactica lascerà il posto in prima serata, per il periodo estivo, a una rerun completo della miniserie Taken. Per delle novità più sostanziose sul fronte sci-fi dovrete attendere i primissimi mesi del 2011...

Ti ringraziamo nuovamente per il tempo dedicatoci, Massimiliano. A risentirci!

Grazie a voi. Continuate a seguirci con la stessa passione, a postare i vostri commenti e, qualora lo riteniate opportuno, a criticare – possibilmente in maniera costruttiva – il nostro operato. Saremo felici di ascoltarvi!


Vi invitiamo nuovamente a commentare l’adattamento di Soul Eater nella notizia dedicata.