Come state, Lucca si avvicina, vero? Allora dobbiamo avanzare alla grande con lo Yaruki 2017 – Italian Japstyle Comics Award, categoria INDIE

Oggi parleremo di Mr. Nishikawa di Cris Fabian
 
 
Cristina Fabian nasce a Pistoia il 16 Ottobre 1969. Nel 1978 si innamora del Giappone grazie a Goldrake. Poi successivamente Astroboy, Remi, Marco Polo, Heidi, Candy Candy, Lamù, Gundam, Lady Oscar, Holly e Benji, City Hunter eccetera eccetera. A 16 anni pubblica il suo primo fumetto “politico” sulle pagine del quotidiano pistoiese, “Il Micco” grazie alla dritta di Luca Boschi, suo insegnante del corso di fumetto delle medie. Cris finalmente supera la sua timidezza e prova le brezza di andare in televisione e intervistare autori di fumetto “live” a Lucca Comics (quando entrare era ancora gratis) per la TVL libera Pistoia insieme all'attore Paolo Ricci e il cameraman Gionata Gori. Cris frequenta l'istituto economico Einaudi per volontà di un padre che non approva il talento artistico della figlia. A scuola fa disastri non va sopra la media del 6 meno meno ma finalmente a 20 anni con un calcio nel didietro va agli esami di stato con voto finale 7 su 10 grazie alla poesia “la pioggia nel Pineto” di G. D'Annunzio disegnata a fumetti invece che recitata a memoria di cui tutti sono impressionati. Successivamente Cris fa la conoscenza di Isil Clement con la quale consolida un'amicizia quasi esasperante, fino ad oggi.

A 25 anni si trasferisce in Francia come AuPair e a disegnare per due anni per una casa editrice nazionale di Belleville pubblicando la primissima versione di “Credi alle fate?” su idea di Luca Boschi e disegnata insieme a Isil Clement e Valentina Ghelli, un fumetto ridisegnato su PSD per Nuname 1, rivista che Cris crea insieme alla stessa Isil nel 2013. Nel 1997 visita il Giappone per la prima volta grazie al gemellaggio Pistoia - Shirakawa. Cris ritornerà per conto suo ancora per 5 volte imparando sulla propria pelle cosa è il vero Giappone. Quelle esperienze si agganceranno poi alla storia dell'agente segreto governativo Mr Nishikawa, personaggio che vide la luce per la prima volta quando Cris aveva solo 12 anni. Cris si trasferisce a Londra per studiare inglese a causa di una brutta esperienza “lost in translation” in Giappone che le fece perdere momentaneamente la vista. Lì conosce il futuro marito, Andrew, che lei chiama l'ultimo samurai inglese per la sua gentilezza e onore.

Cris con Isil, poi con kibbi e Needle è attiva dal 2013 nella stesura del Mr Nishikawa e la creazione di Nuname con l'associazione no profit NuPress, un trampolino di lancio per tutti quegli autori di fumetto, illustrazione e vignette che come Cris vorrebbero pubblicare in case editrici ma i cui sogni sembrano ancora difficili a prendere il volo da soli.

Marianovella Sinicropi è nata e cresciuta a Reggio Calabria, da sempre disegna storie circondata da libri e fumetti di ogni genere. Finiti gli studi classici decide di approfondire il suo percorso artistico, studiando all'Accademia di Belle Arti della sua città prima e in quella di Bologna poi, specializzandosi in Linguaggi del Fumetto. Nel 2015 collabora come colorista per “Phonophobia”, storia scritta da Roberto Palaia e disegnata da Umberto Giampà per Verticalismi. Dallo stesso anno collabora anche, sempre come colorista, con Umberto Giampà per la realizzazione delle locandine per il Nerd Festival a Catania. Per l'associazione culturale Squadra dei Falchi disegna la storia “Il rischio del grande buio”, sceneggiata da Flavia Barbera. Da due anni fa parte del collettivo Nuname, partecipando come disegnatrice umoristica, e da quest'anno lavora come colorista a tempo pieno in svariati progetti, compreso “Mr. Nishikawa”, di Cris Fabian.

Viviana Spinelli, nata il 17 maggio 1994 ad Asti. Disegna da quando era bambina e dopo essersi diplomata al liceo delle scienze sociali, decide di proseguire con la sua vita da artista iscrivendosi all'Accademia di Arti Digitali Nemo a Firenze, al corso di cinema d'animazione. Diventa colorista per il primo numero di Mr. Nishikawa, The Rookie e attualmente lavora come flatterista per Warhammer 40K, della Titan Comics.
 
Nishikawa è un hacker dei programmi ed è pure un bravo atleta di Parkour, un giapponese sotto copertura della Secret Service Agency che tiene sotto controllo l'andamento imprenditoriale del governo nella regione del Kanto, senza lotte alla Bruce Lee, catapulte e arrampicamenti alla Mission Impossible. Solo storie di spionaggio informatico, stare alle calcagna dei criminali della droga e i loro piani criminosi tra i distretti di Tokyo. Gli viene imposta una recluta a cui insegnare tutte le tecniche di spionaggio da lui stesso apprese durante la sua formazione con la trainer Miyako Fujie. Una ninfomane. Alla recluta, che di imparare quelle strane regole non ha nessuna voglia, impongono la missione di riportare sulla retta via Nishi, che apparentemente è un ribelle e fa sempre di testa sua durante gli incarichi sotto copertura. A Nishi piacciono le belle donne, ma ha una sola regola: non si farà mai una minorenne. Irene, la rookie ha solo 16 anni. In Giappone si raggiunge la maggiore età a 20 anni. Com'è riuscita ad entrare in Giappone a 16 anni? Perché nascondere la sua età? Tutto fa parte dell'idea della SSA che una sedicenne è più appetitosa di una ventenne nelle missioni in cui l'uso del proprio corpo ha la sua importanza in Giappone, un paese la cui idea di giovinezza è uno dei valori più importanti insieme ai soldi al lavoro e alla carriera. La cultura è diversa, la lingua è diversa, i caratteri dei protagonisti sono tutti diversi. Ci sarà da combattere. E a volte anche sotto chiave comica.

Mr. Nishikawa è uno dei fumetti più celebri di questa categoria indie, un’opera che può vantare un lavoro immenso alle spalle e che si protrae ormai da anni. Nonostante il nome, in queste prime 56 tavole, non abbiamo ancora avuto il modo di conoscere per bene proprio la spia che dà il nome all’opera, quello che sappiamo di lui è che sia una spia ridicolmente affascinante, oltre che essere celebre per il suo carattere fuori dal comune e per la sua impareggiabile bravura. In questo primo volume possiamo vedere la Rookie, Ai-Rin alla ricerca di Takaya Nishikawa perché solo lei, per un motivo non meglio precisato in questo inizio di storia, può metterlo in riga. Ciò che ci è stato mostrato al momento possiamo considerarlo una semplice prefazione, un’introduzione dei protagonisti che non permette di comprendere perfettamente la strada che vorrà intraprendere la narrazione. Chiaramente però ci troviamo davanti ad un’opera disegnata con grande maestria da Cris, che non tradisce le attese essendo un’autrice che da anni vive a stretto contratto con gli strumenti del mestiere, perciò non possiamo che essere positivamente speranzosi per il futuro di quest’opera. L’elemento che ancor di più impreziosisce Mr. Nishikawa è assolutamente la colorazione affidata a Marianovell Sinicropi e Viviana Spinelli, le quali sono capaci di dare vita e vivacità al tratto di Cris con grande maestria.

Approfittiamo di parlare inoltre della Nupress creata da Cris Fabian. Nupress è l'associazione no profit che aiuta i giovani talenti di Japstyle e non ad essere finalmente pubblicati; il trampolino per novelli autori con tante idee da raccontare in fumetto o in vignette o illustrazione. Nupress è gestito da 4 officers e da una ciurma di alfieri che aiutano a condividere i post della pagina o a passare la parola. La Nupress crede che l'unione di tanti giovani artisti faccia la forza dell'associazione. Ogni anno il gruppo di artisti si ricrea ma rimangono anche i vecchi “nunamers”, ovvero tutti coloro che approdano alla pubblicazione sulla rivista portante di Nupress, appunto NuName, che rimangono ad insegnare le tecniche da loro stessi imparate durante l'anno di preparazione a Nuname o insegnategli da altri, magari dalle scuole di fumetto o solo dalla loro esperienza personale in tradizionale o digitale. Si forma così all'interno dell'associazione il Nu Academy, il gruppo segreto di tutti coloro che pubblicheranno nell'anno in corso, scambiandosi opinioni, novità, tutorials e critiche costruttive per avanzare, migliorare con il proprio lavoro e dare alla fine, ovvero ogni Giugno, una short story da pubblicare disegnata e colorata al meglio della propria esperienza e formazione.

NuName ha inoltre vinto il premio di Miglior Antologia all’Italian Indie Comics Award.

Ecco il tributo di Cris alla nostra Yaruki
 

Intervista all'autrice:

Cris, non potevi mancare allo Yaruki: pronta?

Sono pronta dal 1990!

Cosa ne pensi del fumetto japstyle e del suo successo qui in Italia?

In Italia ci sono talenti per niente inferiori ai giapponesi, ai coreani o agli indonesiani, per dirne alcuni, il fatto che siano finalmente accettati, pubblicati e seguiti è la prova che sappiamo muoverci a modo nella regia, nell'espressione, nella poesia delle emozioni, per partorire alla fine un prodotto assolutamente fantastico, capace di interessare e coinvolgere totalmente il lettore. Prova iniziale furono le WITCH con Barbucci e Canepa, quella che mi appassionò interamente dal punto di vista prima dello stile e poi della storia, che era un misto tra manga e fumetto disneyano.  Tutt'ora si continua con le loro opere comprate anche qui oltre Manica. Ma poi guardiamo Hadez, Sacro e Profano, Nine Stones e tutte le altre opere di quei talenti che dalla self area o dal Bordafest sono arrivati a una casa editrice. Non potevano non essere notati! Sarebbe stato davvero un grosso sbaglio non inglobare quel tipo di fumetto nella lista della distribuzione editoriale nazionale (e internazionale?) e altri stanno arrivando dall'estero, voglio dire, dalla Francia, dalla Svezia e altri paesi, proprio qui in Italia, per cui direi che abbiamo proprio un amore verso il Japstyle. Le idee sono nuove, fresche, diverse, le culture dei paesi da cui provengono i disegnatori, l'Italia in questo caso, è multicolore, piena di diverse situazioni pronte ad essere raccontate, che siano le esperienze personali  o le rigogliose idee affiorate durante la notte dove l'ispirazione  sembra essere  più prospera per molti artisti e io non posso che essere contenta di vedere il Japstyle prendere piede così rapidamente nel mercato dei fumetti in Italia. Attenzione editori, non prendeteci alla leggera!

Come viene visto a tuo avviso il fumetto italiano in Giappone?

In Giappone ci ho vissuto sì e no un annetto durante gli anni 90 e la visione del fumetto straniero, italiano in questo caso, era pressoché assente.  Il Giappone era chiuso, poco propenso ad assumere stranieri anche conoscendo la lingua. Ricordo però che compravo un fumetto graficamente molto bello di arti marziali e sci-fi disegnato e colorato dai cinesi, ce n'erano un bel po' di quel filone, di solito scopiazzati nello stile di cartoni e fumetti giapponesi. A quel tempo andavano di moda i fumetti di Yas e Buron Son e i giochini di Street fighter  per cui molti manwa colorati avevano quello stile li. Ma i Giapponesi amavano molto l'Italia, lo so perché mi portavano in palmo di mano tutte le volte che ero invitata a una conferenza o un meeting , ricordo quello dello scrittore di un famoso OAV del tempo in cui c'erano anche il direttore della SEGA… anche se non so perché fui invitata. Forse perché uno di loro conosceva uno dei disegnatori del cartone e gli disse che aveva un'italiana mangaka a casa che lavorava nel suo negozio di vestiti, e insomma boh, finii al tavolo con tutti i nerd della serie televisiva. Mi riempirono di business card e mi chiesero in giapponese cosa pensavo della serie e cosa potevo aggiungere. Io risposi in un inglese rotto e  finimmo tutti a ridere. Una mangaka mi inserì pure nel suo fumetto d'esordio! Una dedica che rimase lì, lo andammo a comprare e io ero dentro a quelle pagine. L'Italia è vista bene in Giappone. Non c'è dubbio, non solo per il cibo e la cultura così diversa, ma spero ora anche nel fumetto grazie allo SMA, il Silent Manga Audition!
 
Tu sei stata numerose volte in Giappone, qual è il tuo rapporto con questo paese e come si riflette con la tua identità artistica?

Ci sono stata sei volte e siccome non potevo rimanere per più di tre mesi diciamo che ci ho passato un anno tra il 1995 e il 2000. Il Giappone mi attira perché mi affascinano tutte le culture e le storie diverse dei popoli, nonché le lingue, tra cui quella giapponese, che per me è molto musicale. Tramite il gemellaggio iniziale con la mia città ho potuto vedere tutto quello che si vede nei cartoni animati… e anche quello che non si vede! Le orde di studenti tutti vestiti uguali che vanno a scuola, i ragazzi vestiti con le casacche di baseball che vanno agli incontri (koshien), mangiate le cose più prelibate tra cui il pericoloso pesce palla, ho lavorato in un ristorante, ho lavorato come pubblicitaria per una ditta per articoli dimagranti, ho preparato lo zucchero raffinato alla fattoria dello zucchero, spazzato il pavimento in un negozio di animali, venduto cose in un atelier di vestiti e in un supermercato, sono stata maestra per un giorno in un asilo e ho venduto sandwiches in una scuola media. Ho visto dei piccoli  studenti  di soli 3 anni  che come soldatini in riga seguivano diligentemente i suggerimenti degli adulti, ho visto cose che voi umani… Ho partecipato alle lezioni d'inglese in classe tra gli studenti come quelli che vediamo nei cartoni animati, vissuto in più famiglie e da sola, come pure con modelle canadesi di 18 anni. Ne ho viste di tutti i colori, sono stata invitata al karaoke o a bere dai business men, dai clienti delle mie amiche modelle,  scambiata per maschio da un impiegato di un bordello per massaggi, i love hotels, ho pianto di fronte alla replica della bomba di Hiroshima, passeggiato di notte senza paura di essere attaccata dal debosciato di turno, dormito in treno tutta la notte o barricata dentro un bagno di Shinjuku, mi sono ubriacata con i piloti americani della base aerea di Misawa, ad Aomori, invitata da un gruppo musicale di strada, sesso alle onsen, suonato la campana durante l'ultimo dell'anno, a celebrazioni tradizionali varie. Sono stata buttata fuori da un pachinko  e ho visto le famose scolarette prostituirsi, ho visto il locale dei gentlemen, perso la vista per la debolezza per non aver mangiato per 4 giorni a causa della situazione deprimente della “lost in translation”, conosciuto la triste vita di conoscenti morti suicidi… insomma, mi mancava di essere invitata a casa della Yakuza e ad assistere a una scena alla Kill Bill, ma conosco uno, e chissà se un giorno... 

Vivendo a stretto contatto con le persone, a casa loro, ti accorgi di quanto siano gentili ma sotto sotto hanno un modo di pensare completamente diverso: tu pensi che sia ipocrisia, invece vista ai loro occhi è segno di rispetto. Per una persona solare, abituata a non seguire sempre le regole, è davvero difficile immergersi nel loro Honne e Tatemae, ovvero quello che pensi e come dovresti essere  o dire invece di fronte agli altri. Il fatto che non dicono mai no ma dovresti essere capace di leggere la loro mente e capire che in realtà ti stanno dicendo no in modo diverso, in un modo gentile tutto loro. E se non lo capisci sei un rozzo, uno strano, un Okashi, come mi chiamavano all'inizio. Poi ho capito. E ho pianto tanto. Quel loro modo di comportarsi mi era entrato prepotentemente sotto la pelle e l‘ho sentito, ho provato vergogna del mio comportamento ribelle nella loro terra. Puoi andare come turista e divertirti, ma se vuoi davvero entrare in contatto con loro sii pronto a subirne le conseguenze.


Come nasce Mr. Nishikawa? Quanto ci sei legata?

Nasce tutto dall'ispirazione di una notte, sognando una specie di episodio con agenti segreti. Colpa di mio padre e di tutti i suoi film sci-fi e 007 che sono anche i miei preferiti. Adoro la tecnologia anche se non la capisco ed è forse questo ciò che mi affascina. Vorrei essere una nerd di computer. E così, da quel sogno nasce quella spia. Poiché già guardavo i cartoni animati giapponesi a 12 anni, e lo stile pulito e armonioso mi aveva colpito molto, decisi di dare la nazionalità giapponese al protagonista. Il nome mi venne a caso. Più in la, studiando giapponese scoprii che Nishi voleva dire ovest e Kawa, fiume. Il che non era sbagliato, in quanto Nishikawa ha la madre spagnola. Quindi occidentale.  Tra le lingue che adoro oltre il giapponese c'è anche lo spagnolo.  Nel corso del tempo Nishikawa ha subito dei mutamenti. A circa 20 anni gli diedi anche una data di nascita. 19 marzo 1980. La cosa è davvero divertente perché in Inghilterra ho incontrato un ragazzo che mi ha chiesto di sposarlo. Solo dopo ho saputo che era nato il 19 marzo 1980! Adesso siamo sposati da 11 anni.

Dove lo potremo trovare? 

Mr Nishikawa lo possiamo trovare a Nupress . Il fumetto era stato precedentemente disegnato interamente da me in bianco e nero, lo trovate sulla pagina facebook, su Tapastic o in light novel. Del primo libro sono rimaste poche copie, e per poterlo avere potete chiedere a me personalmente e poi venire a prenderlo alla mostra di Lucca.

Il fumetto è stato ridisegnato da capo almeno tre volte e questa volta Viviana Spinelli e Marianovella Sinicropi gli hanno dato una sverniciata di colore. Viviana studia animazione alla Nemo di Firenze e con i colori è una maga. Le ho perfino espressamente chiesto di non metterci troppo impegno nel colorare il fumetto, perché volevo fosse una cosa da leggere veloce e non da posarci l'occhio come se fosse una cosa troppo grafica e nonostante tutto, secondo me, ha comunque dato un buon colore e davvero migliorato il mio lineart. Marianovella invece lavora come colorista e si è dovuta adattatare allo stile di Viviana essendo la Sinicropi, la colorista che ci è venuta incontro da ultimo per aiutarci a finire il fumetto e quindi riuscire a portarlo a Lucca quest'anno.

Impaginato da Isil Clement, la nostra graphic designer che lavora come grafica da più di un decennio allo studio di Migliorati A/C di Pistoia, ci regala una delle migliori versioni del mr Nishikawa. Riusciranno i nostri eroi a dare la stessa verve di colore anche nel secondo numero? Dovremo fare a meno di Viviana, ma siamo convinti, soprattutto io, che potremmo riuscire a lavorarci ugualmente bene e poi nel prossimo numero ci sono un sacco di cose rosa e rosse da colorare, eh eh eh!

Quali sono i punti forza di questo fumetto, perché dovrebbe essere votato?

La storia nasce dalle piccole avventure che ho avuto in prima persona in Giappone. Cerco di raccontare in chiave comico-erotica e nelle veci di una spia, sia maschile che femminile, quello che il Giappone mi ha dato. Le regole che si sono insinuate dentro la mia testa, sofferte ma capite alla fine, qualche gesto tipico, la misoginia, l'amore quasi ossessivo per la bellezza e la giovinezza di una ragazza in marinaretta, il perché di come si muovono e perchè si devono muovere così, le amicizie superficiali ecc... Per chi ama il Giappone ma non l'ha mai visto con gli occhi di chi ha vissuto infrangendo tutte le regole possibili.
 
Quali sono i tuoi obiettivi artistici, quali sono i sogni che vuoi realizzare? Ancora con la Nupress.

Quello che voglio, che vogliamo realizzare a Nupress, è finalmente poter far vedere all'Italia il talento dei piccoli disegnatori, quelli che nessuno ancora nota, vorremmo poterli aiutare nel loro percorso in modo che da soli poi possano arrivare a realizzare come me, per esempio, il sogno di pubblicare a livello nazionale.  (pubblicai  Asuka Shojo in Francia su una rivista nazionale e fui riconosciuta per strada come autrice di tal fumetto). La soddisfazione che si prova è immensa, la felicità che si prova a essere riconosciuti come autore di quel fumetto che piace tanto alla gente è davvero incalcolabile. Poi ovviamente vorrei che i lettori si affezionassero ai personaggi come lo sono io. Tutti i mangaka vogliono questo prima di tutto.

Grazie Cris, è stato un grande piacere avere tra noi un’autrice che fa tanto per il fumetto italiano, saluta i tuoi fan!

Heilà fan! Ci ritroviamo in self area a questo Lucca Comics, in quella chiesetta sconsacrata? (è sconsacrata vero?) non abbiate timore a chiederci qualsiasi cosa riguardo Nupress, in caso contrario ci racconteremo le barzellette o ci tireremo a vicenda i dolcetti al cocco di Isil nella bocca a mo' di Suramu Danku (Slam Dunk)...

Link Utili:

Mr. Nishikawa
Nuname
Nupress (Facebook)
Nupress (sito)
Tapastic
Light Novel
Portfolio Viviana

Concorrenti Precedenti:

Kitsune to Neko
La Mia Mamma Ha Un Tumeowre
Apophis Saga
Drakon City
Due Uomini e un Cammello
Irezumi
The Space Between
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MangAde
Seguendo Quel Filo Rosso
Lezione di Autodifesa
Sugar Sea
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Grafiche a cura di Megane郭