Ragazzi, tenete duro che stiamo avanzando sempre di più verso gli ultimi titoli dello Yaruki 2017 – Italian Japstyle Comics Award, categoria, ovviamente, INDIE.

È un piacere parlare di Shinme di Robin
 
 
Robin è nata a Cagliari nel 1992 e ha sempre avuto la passione per il disegno. Nonostante il supporto dei genitori, ha preferito intraprendere un percorso di studi scientifico, lasciando che il disegno restasse per tanti anni una semplice passione, per quanto totalizzante. La decisione di affrontare seriamente l'interesse per il disegno e il fumetto è arrivata subito dopo la conclusione dell'università. Per questo motivo nell'ottobre 2016 ha iniziato a studiare Fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics, a Firenze, dove attualmente vive. Dopo aver partecipato alla scorsa edizione della 24 ore Comics con la storia "Viaggio per un Fiore", a maggio ha iniziato a pubblicare Shinme, il suo primo webcomic.
 
Shinme è una storia d'amore tra due ragazze, ma prima di questo è un racconto che ruota attorno alle emozioni provate dalle protagoniste. Narumi, studentessa modello con una famiglia che la riempie di amore e sostegno, non è mai riuscita a superare un evento traumatico del suo passato, che la porta a vivere ogni cosa con un costante senso di colpa. Chiharu al contrario vive con una famiglia quasi inesistente (un padre che non vede da anni, una madre incapace di esprimerle affetto e una sorella maggiore che vive all'estero) e non è capace di nutrire fiducia in se stessa e nei suoi sogni. Entrambe le ragazze vivono le loro silenziose esistenze, per quanto diverse, nella speranza di creare meno problemi possibili alle persone che le circondano, limitandosi ad affrontare ogni giornata meccanicamente, con l'obiettivo di arrivare alla sera nella maniera più indolore possibile. Le loro storie, dopo il loro incontro, si legano e Chiharu e Narumi diventano una parte integrante della vita dell'altra.

Un tocco gentile, una carezza quando hai appena finito di piangere, è questo Shinme, perlomeno al momento. Un fumetto che per adesso ha solo fatto i primi passi ma che abbiamo voluto premiare portandolo alla vostra attenzione, magari scommettendo un po’ di lei e su Robin, l’autrice. Le prime trenta tavole di Shinme ci mostrano un’autrice dal tratto morbido e delicato, una storia d’amore tra due ragazze tanto annunciata quanto attesa, la quale al momento non può far altro che pizzicare l’interesse del lettore, che non può essere altro se non immensamente curioso su come questo amore sboccerà e si evolverà. Un tratto che, come dicevamo, con la sua dolcezza non può far altro che farci sentire la fragilità di queste protagoniste, vittime di destini avversi che ancora ci paiono grigi; dolcezza che però verrà presto superata dalla forza di reagire, dalla spinta che daranno coscienziosamente al destino e che sarà esaltata dall’amore.

Non mi nasconderò e dirò chiaramente quel che penso: non ci sono abbastanza fumetti yuri. Lo yuri è forse il genere maggiormente sottovalutato dal pubblico e dall’editoria, vedere giovani autrici come Robin, o altrettanto validi autrici delle quali si è parlato in questi ultimi mesi, che cercano di sdoganare questo genere al grande pubblico è qualcosa di più che positivo, una ventata d’aria fresca che si può solo sperare che voi lettori possiate apprezzare sempre di più. La storia d’amore tra le due ragazze promette un alto tasso d’interesse e starà tutto nelle mani di Robin, la quale dovrà mostrare una grandissima caparbietà nel calarsi nella parte di due ragazzine con l’anima danneggiata intente a curare vicendevolmente le proprie ferite, ma da questa prefazione possiamo assolutamente dire che seguire la sua pagina non sarebbe per nulla sprecato. Complimenti a chi vuole osare.

Ecco il tributo di Robin alla nostra Yaruki
 

Intervista all'autrice:

Robin, eccoci per la tua intervista: pronta?

Sono un po' emozionata, ma ce la posso fare!

Cosa ne pensi del fumetto japstyle? Quali sono gli autori e le opere che ti hanno ispirato maggiormente?

Essendo nata negli anni '90 penso che per me fosse quasi impossibile non essere esposta sin da piccola a cartoni e fumetti giapponesi. Probabilmente per questo non vedo il japstyle come qualcosa a parte, ma come uno dei tanti modi in cui un disegnatore può esprimersi.

Personalmente, per tutta l'infanzia son cresciuta a pane e cartoni animati, sia Disney che giapponesi. Nel periodo in cui ho iniziato a disegnare ero particolarmente appassionata a serie come Dragonball, Digimon, Pokémon, Yu-Gi-Oh e Beyblade. Ammetto che il risultato di queste influenze fu particolarmente disastroso. Dovendo citare alcuni dei fumetti che mi hanno accompagnato nell'adolescenza direi sicuramente Chrono Crusade, Pandora Hearts e Deadman Wonderland. Da un punto di vista stilistico credo che la maggiore fonte di ispirazione siano stati i disegni di Akiko Morishima, autrice di fumetti GL, che ha uno stile estremamente delicato e "morbido", che ho sempre adorato.

Com’è nata la tua opera?

La prima versione è nata nel 2013, creata assieme ad una persona molto importante, che mi aiuta ancora anche per la stesura attuale. Era una storia leggermente diversa, un po' più allegra, e persino il desing di alcuni personaggi era differente da quello attuale. Nel corso degli anni ha subito una o due riscritture, fino ad arrivare al risultato attuale.

Dopo aver partecipato alla 24h Comics volevo esercitarmi e sperimentare nella creazione di un fumetto, quindi ho deciso di iniziare con la pubblicazione di un webcomic, cosa che mi lasciava una certa libertà ma che allo stesso tempo mi obbligava ad un confronto diretto. Ho scelto di utilizzare Shinme come "cavia" perché, oltre ad essere una delle storie a cui sono più affezionata, probabilmente è la più semplice da realizzare tra quelle che ho mentalmente scritto fino ad ora.

Lo yuri è il tuo genere preferito? Secondo te è finalmente il “suo” momento?

Non so se definirlo il mio genere preferito. Sicuramente leggo molti fumetti che parlano di storie d'amore tra donne, ma tranne alcuni casi specifici (come ad esempio le opere della Morishima) do più attenzione ad altri aspetti della storia. In particolare adoro le serie in cui si da tanto spazio all'analisi psicologica dei personaggi.

Per quanto riguarda la seconda domanda, a dire il vero non penso che ci sia un grande interesse nel genere. Forse l'attenzione negli ultimi anni è leggermente salita, ma credo sia una tendenza principalmente occidentale, e che quindi i lettori siano più reattivi a questo genere di tematiche anche quando vengono trattate in fumetti giapponesi. Nonostante ciò non mi sembra che ci siano opere espressamente GL che abbiano ricevuto una grande risposta mediatica.

Il fumetto al momento ha solo 30 tavole, solo un abbozzo di quel che possiamo vedere, cosa ci possiamo aspettare?

La storia è solo agli inizi. Dovrei iniziare a breve a pubblicare in pagina il secondo capitolo e spero di farvi conoscere sempre meglio tutti i personaggi. La realizzazione del primo capitolo mi ha messo davanti a tante mie carenze che sto cercando di affrontare con le nuove tavole. Spero in questo modo, passo per passo, di migliorare sempre più per quanto riguarda la tecnica.

Quali pensi siano i suoi punti di forza? Perché dovrebbe essere votata?

A dire il vero non lo so. Il mio intento è quello di raccontare qualcosa, di esprimere e far provare delle emozioni. La solitudine, il senso di colpa, il sentire di "non meritarsi nulla", son sentimenti estremamente diffusi, che chiunque può provare, e che spesso vengono ignorati, ma che rendono la nostra vita piatta. Raccontando la storia di due ragazze che vivono annullando le proprie personalità, spero di far sentire chi si sente allo stesso modo un po' più compreso e capito, e allo stesso tempo di strappare un sorriso, visto che comunque in fin dei conti, è una semplice storia di un amore adolescenziale.

Quali sono i tuoi sogni artistici? Quali obiettivi ti poni?

Al momento mi concentro soprattutto sul concludere il percorso di studi alla Scuola di Comics, nella speranza di raggiungere un buon livello tecnico. Ovviamente l'intenzione è quella di continuare con la pubblicazione online di Shinme nel modo più serio e costante possibile. Allo stesso tempo, entro il prossimo anno, ho in progetto di lavorare ad una vecchia storia autoconclusiva, nella quale credo molto. Non so in che modo la pubblicherò, ma quasi sicuramente non sarà on line.

Ecco che siamo arrivati alla fine, spero non sia stato traumatico! Grazie di tutto Robin, saluta tutti quanti!

Spero di non avervi annoiato troppo! Ringrazio AnimeClick per avermi dato questa occasione e tutti quelli che hanno letto questa intervista per essersi interessati a me e a Shinme! Ciao a tutti!

Link Utili:

Robin Goodbear

Concorrenti Precedenti:

Kitsune to Neko
La Mia Mamma Ha Un Tumeowre
Apophis Saga
Drakon City
Due Uomini e un Cammello
Irezumi
The Space Between
CodeX
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Seguendo Quel Filo Rosso
Lezione di Autodifesa
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Grafiche a cura di Megane郭