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Nagisa98

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
El cazador de la bruja, ultimo anime facente parte della trilogia delle "ragazze con la pistola", nasce come progetto originale nel 2007 ad opera dello studio Bee Train.

La trama vede come protagonista la giovane cacciatrice di taglie Nadie, la quale, un giorno, incontra la ricercata e misteriosa Ellis, che ha l'incarico di proteggere. Le due intraprenderanno così un viaggio verso Wiñay Marka, dove Ellis spera di trovare le risposte che cerca.

Premetto di non aver ancora visto "Noir" e "Madlax", predecessori de "El Cazador de la Bruja", quindi la mia recensione non conterrà paragoni tra le opere, che magari avrebbero potuto influenzarne la valutazione.
L'anime si presenta con una trama molto lineare, senza risultare tuttavia banale: durante tutto l'anime essa si arricchirà di nuovi elementi, i molti misteri verranno rivelati a poco a poco, e nel finale (quasi) tutti i nodi verranno al pettine, facendoci intuire che alcuni sviluppi, che all'apparenza erano sembrati naturali, erano stati macchinati già dall'inizio. L'intreccio non sarà dunque complicatissimo e di difficile comprensione, ma i vari tasselli del puzzle si incastreranno tra loro molto facilmente, rendendo così la visione piacevole, senza il bisogno di scervellarsi.
Alla semplicità degli eventi raccontati si aggiunge la lentezza con cui le vicende vengono narrate: detto così sembrerebbe una negatività, ma non lo è affatto. Ogni episodio inizia infatti con un ritmo molto calmo, reso piacevolissimo dalle ost in stile "vecchio west" che ben si adattano all'atmosfera, e continuerà in questo modo quasi fino alla fine, dove di solito si passa all'azione, molto movimentata grazie anche a ost più coinvolgenti. Quasi tutti gli episodi seguiranno questo schema, essendo per lo più autoconclusivi. Di alcune puntate avrei fatto volentieri a meno, dato che presentano sviluppi scontati o già visti, ma la maggior parte di essi è essenziale. Come già detto in precedenza, infatti, Nadie ed Ellis intraprendono un viaggio - un po' la parola simbolo dell'anime - nel quale incontreranno vari personaggi e vivranno molte peripezie. Tutto questo servirà per la crescita delle due ragazze e soprattutto per far sì che tra di loro si crei un legame molto forte, che diventerà più intenso ogni episodio che passa, ogni tappa che raggiungeranno. Uno dei motivi che mi hanno spinto a guardare "El cazador" è stato il fatto che ci fosse dello yuri subtext, e in effetti la cosa diventa evidente, in particolare, verso le ultime puntate. Il rapporto tra Nadie ed Ellis è, per me, il pregio più bello dell'anime: si vede che sono davvero molto amiche, ma per chi guarda yuri da molto tempo è impossibile non intuire qualcosa di più.

Altra cosa ben riuscita dell'anime sono i personaggi: la psicologia di Ellis, apparentemente un contenitore vuoto a causa della sua vera identità, viene approfondita di volta in volta, e alla fine sembrerà un personaggio molto più umano rispetto a quando la serie era iniziata - i tanti episodi, dunque, servono eccome a qualcosa. Anche Nadie è un personaggio che riesce a farsi amare dallo spettatore, forse un po' di più della sua partner, grazie al suo carisma, alla sua vivacità, che quindi completeranno il carattere taciturno e un po' passivo, almeno all'inizio, di Ellis. Tra le varie persone che le due ragazze incontreranno nel viaggio, da citare sicuramente L.A., che si potrebbe definire l'incarnazione dell'ossessione, ma di cui emergeranno altri lati nascosti, che neppure lui conosceva. Sempre presenti, poi, Ricardo e la piccola Lirio, il cui passato, come per Nadie, è avvolto dal mistero - e qui mi riferivo a quel "quasi"- ma che ci faranno compagnia per tutto l'anime, insieme a Blue Eyes, anch'ella abbastanza approfondita. L'antagonista di turno, Rosenberg, risulta invece poco incisivo.

Passando al lato tecnico, il character design è molto carino, le animazioni nella media, mentre il comparto sonoro è a dir poco eccelso: abbiamo ost, come "The Ballad of Bounty Hunter" o "A Bounty Hunter's Murmur", a metà tra le atmosfere tipiche dei deserti messicani e i film western, un po' l'anima della serie; altre come "Desert Sunset", che ricordano le melodie degli antichi popoli precolombiani; altre ancora, come "Maxwell's Witch" o "Inca Rose", in pieno stile Yuki Kajiura, con cori cantati nella "lingua" inventata dalla compositrice. Stupende le insert song "Forest", "El cazador del amor" e "I reach for the sun", indimenticabili l'opening e l'ending.

In conclusione, "El cazador de la bruja" è consigliato a coloro che cercano una visione poco impegnativa, ma neanche noiosa, a coloro che si affezionano facilmente ai personaggi e magari anche a quelli che non vogliono un yuri esplicito, ma che si accontentano del subtext. Davvero una visione piacevole, voto 8.


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Interceptor715

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
A mio parere questo è uno dei più belli anime che ho mai visto, bellissime le musiche e l'animazione.
La storia narra di due ragazze Nadie (giovane cacciatrice di taglie dal passato oscuro) e Ellis ( ragazza dai misteriosi poteri accusata dell'omicidio di un noto fisico, che soffre di amnesia) la storia è ambietata in Messico, le due intraprendono un viaggio per il sud verso un vilaggio delle streghe ormai abbandonato Winay Marka (luogo eterno) da cui si rivelerà avere delle risposte per Ellis sulla vertà dell'omicidio apprendeno quei frammenti del suo passato.
Durante il viaggio incrociano spesso un cacciatore di taglie dal passato ancor più oscuro di quello di Nadie il suo nome è Ricardo (il mio personaggio preferito da cui ho fatto il cosplay) che gira sempre con una bambina (Lirio) e non si sa se è la figlia di esso o di un personaggio di un lavoro oscuro del cacciatore, ma la cosa più eclatante e che di Ricardo non si sa niente ne all'inizio ne alla fine dell'anime, lasciando lo spettatore con un amaro in bocca.
Ricardo anche se personaggio secondario, avrà un ruolo importante per le due ragazze ma in molte recensioni non è neanche mensionato.
Io spero ed esorto il creatore di queso fantastico anime di poter creare una nuova avventura per Nadie, Ellis e Ricardo in quanto la fine dell'anime fa presagire il continuo della storia dei personaggi ma che pultroppo non c'è.
Anime che ho rivisto circa 5-6 volte e non mi stancherò mai di rivederlo e consiglio di vederlo a chiunque piaccia il genere delle ragazze con pistole western a altro, per poterlo farlo conoscere a più persone e sperare in una seconda stagone.


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kaonsama

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Finalmente dei profili con i menti! Chi segue la BeeTrain sa di cosa sto parlando.
"El Cazador de la Bruja", ovvero "Il cacciatore della strega", è un anime che fa parte della serie made in BeeTrain "girls with guns" ovvero una trilogia di anime che vede come protagoniste ragazze dal grilletto facile e dall'oscuro passato. Questo per esattezza è il terzo. Nadie, cacciatrice di taglie con difficoltà finanziarie, viene assoldata da una donna, Blue Eyes, per conto del suo superiore, Mr.Rosenberg, affinché trovi Ellis: una ragazzina ricercata per omicidio dotata di poteri sovrannaturali.

Le magnifiche musiche by Yuki Kajiura ("Noir", ".Hack//Sign", "Madoka" ecc.) calano lo spettatore in quella meravigliosa terra che è il Sud America e a suon di "Amigo Tacos" accompagnano le due fuorilegge lungo il loro viaggio per trovare la magica terra di Vinay Marka e la verità sul passato di Ellis.
Il dieci secondo me è meritatissimo, uno per le animazioni, il carachter design e i paesaggi, due per le colonne sonore e tre per la storia. Per me non batte "Noir", a causa della sua profondità e simbologia, ma ne è un degnissimo successore anche perché, al contrario di come è successo a "Madlax", che è ancora troppo vicino a "Noir", in "El Cazador" gli autori hanno spazzato via un po' di quell'atmosfera triste e seria che impregna costantemente il secondo e soprattutto il primo della girl with guns, inserendo numerose gag e traendo un punto di forza dall'innocenza di Ellis, che è oltretutto un punto fondamentale per l'evoluzione psicologica delle due.

Un'altra cosa che mi ha colpito è stata la presenza di L.A. e il suo amore/ammirazione, fanatismo nei confronti di Ellis (oltre il suo theme fantastico), una delle poche figure maschili importanti all'interno della trilogia marchiata BeeTrain assieme a Riccardo e alla sua inseparabile Lilio.
L'evoluzione psicologica e interiore di Ellis, Nadie, Blue Eyes e chi più ne ha più ne metta lascia a bocca aperta anche perché è sovente che uno di questi meravigliosi personaggi, oltre alle solite battutine o frasi mainstream, se ne esca con delle vere e proprie perle di saggezza assolutamente azzeccatissme sia per il tipo di personaggio sia per la situazione.
E' un anime che ho visto e rivisto più volte e non penso mi stancherò mai di vedere. Cos'altro potrei dire: Yes, Sir!


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Swordman

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Superato il capitolo di "MADLAX", la Bee Train ha continuato con la serie delle "Ragazze con la pistola" chiudendo così la trilogia con El cazador de la Bruja, una nuova avventura in cui si cambia completamente scenario passando dalle un po' opprimenti foreste tropicali di "MADLAX" a sconfinate pianure desertiche e assolati villaggi che magari ci aspetteremmo di trovare in un film di Sergio Leone. In effetti vedendo come Nadie, una delle nuove protagoniste, va in giro avvolta in un rimediato poncho potremmo dire di essere più o meno da quelle parti, e in effetti lo siamo davvero, ma la nuova storia non si risolve certo tutta lì.

Tutto in effetti comincia da Nadie che per lavoro fa la cacciatrice di taglie, ma più per necessità che per virtù sua personale. Un dì la troviamo sulle tracce di una nuova fuggitiva: Ellis, una strana ragazzina perennemente con la testa fra le nuvole ma che cela in sé non pochi segreti. Entrambe però non immaginano che da lì a poco dovranno mettersi in viaggio insieme lungo una nuova strada che il destino spianerà loro davanti.
Inizia così una storia messa lì come un road movie, a cavallo tra l'epopea picaresca e il romanzo di formazione, di riflesso con lo spirito delle due protagoniste: avventuriero ma anche un pochino goffo e autoironico per Nadie, acerbo e in cerca di se stesso per quanto riguarda Elis. Molte saranno le tappe che le due protagoniste faranno lungo il loro percorso (quasi una per episodio in pratica) e anche di più saranno i personaggi che lungo di esso le due incontreranno. Taluni saranno incontri fugaci mentre altri saranno delle presenze fisse come dei veri e propri compagni di viaggio.

Rispetto al precedente "MADLAX" dunque l'atmosfera e il contesto sono cambiati in maniera piuttosto sensibile. Inevitabile quindi il confronto tra le due opere che vede El Cazador sempre insidiato dalla pesante eredità del suo riuscitissimo predecessore. Un'insidia generata forse dalla stessa struttura episodica di El cazador che fa accusare all'anime una certa lentezza e ripetitività nelle fasi iniziali, più in generale nella prima metà, ove c'è molta "preparazione" allo sviluppo della storia e dei personaggi che avranno loro apice nella parte finale.
Sembrerebbe proprio farsi sentire la mancanza di quei personaggi che in "MADLAX" bucavano lo schermo, cosa che quelli di El cazador non sembrano riuscire a fare. Anche se è possibile che nell'intento degli autori ci fosse quello di conferire ai protagonisti di questa storia una maggiore naturalezza, normalità e spontaneità, una cosa che non è necessariamente un male ma che forse doveva essere accompagnata da una storia più movimentata nelle fasi iniziali.
Di certo Nadie risulta ben più alla mano di come era Madlax. E poi se c'era lei a fare il viaggio con Ellis le seguivamo con la scia di cadaveri che si lasciava alle spalle - Nadie alla fin fine non elimina quasi nessuno. E d'altra parte ha al fianco Ellis, che come controparte è ben più sveglia e attiva di quanto non fosse in precedenza Margareth, ma del resto ci voleva ben poco a fare un personaggio meno ebete di quello.

A ogni modo gli elementi che nel tempo hanno saputo caratterizzare il filone delle "ragazze con la pistola" ci sono tutti anche ne El cazador: ci sono azione e parecchie sparatorie, anch'esse più "normali" rispetto a quelle di "MADLAX"; c'è l'elemento del mistero che in quest'occasione concorre a dare un tocco esotico al contesto senza entrare in territori mistici o esistenzialistici; ci sono le ottime musiche firmate da Yuki Kajiura le quali, pur non raggiungendo l'apice della varietà di stili udita in "MADLAX", si rivelano efficacissime per avvolgere lo spettatore nei luoghi attraversati dalle sue protagoniste. Tra l'altro pare che la compositrice abbia visitato l'America del Sud per trovare la giusta ispirazione.
Non mancheranno poi, sparse qua e là, varie citazioni che spaziano dalle serie precedenti della trilogia - quindi anche da "Noir" - fino a vari esempi del cinema d'azione (un improbabile Rambo!?), spaghetti western e d'avventura.

El cazador de la Bruja a conti fatti è definibile come il racconto di un viaggio iniziatico in cui le due protagoniste dovranno andare a scoprire il mondo ovvero, in senso metaforico, a scoprire se stesse. Un percorso che, oltre a loro, coinvolgerà anche il gruppetto di personaggi che le accompagneranno lungo la via. Una vena abbastanza riflessiva e un po' intimistica che rimane interessante pur se in alcune occasione può sottrarre spazio all'azione.
Malasorte ha purtroppo voluto che El cazador abbia seguito nella trilogia il quasi irreprensibile "MADLAX", raccogliendo un'eredità molto pesante e rimanendo sotto una pesante ombra generata dal confronto. Purtroppo il suo predecessore si rivela troppo superiore per quanto riguarda storia e personaggi, meno per la musica e non tanto inferiore per la grafica che non pare in tre anni avere goduto di notevoli potenziamenti. Di conseguenza El cazador pare arrancare, e non aiuta una prima parte un po' lenta e con episodi altalenanti. Dunque pare comprensibile la scelta dei produttori di cambiare atmosfere visto che a cercare di fare un "MADLAX II" probabilmente si rischiava ancora di più.
Prendiamo dunque El cazador per quello che è: una buona avventura, con dei personaggi originali caratterizzati abbastanza bene e un'ambientazione piuttosto suggestiva. Da vedere sia nel caso si debba completare la trilogia, sia nel caso lo si voglia vedere "in solitario", che forse è la condizione per apprezzarlo al meglio.

PS: come voto più giusto darei in realtà un 7 e mezzo.


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Ravenguard

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Premetto che non ho ancora visto le precedenti serie della trilogia delle "ragazze con la pistola", ma questo non dovrebbe essere un problema visto che non dovrebbero entrarci nulla una con l'altra. Detto questo passo a recensire l'anime in questione iniziando dai lati positivi.
Pur non essendo niente di rivoluzionario o eccelso, "El Cazador" è un anime piuttosto ben fatto. Si notano una certa cura nel disegno, buoni sfondi e un'animazione sempre fluida e senza sbavature degna di nota. Il character design è abbastanza buono anche se i personaggi non sono certo spiccatamente originali (curioso che a me Nadie ricordi un po' il personaggio di Yoko in TTGL, che è uscito in contemporanea a quest'anime; chiariamoci, sto parlando di design, non del personaggio). La colonna sonora fa il suo lavoro, accompagnandosi bene ed esaltando il ritmo della narrazione pur senza spiccare o essere molto varia.

La storia presenta spunti interessanti e ho molto apprezzato l'ambientazione pseudo messicana/western che mi ha riportato ai tempi di Trigun, che con quest'anime, ci tengo a sottolinearlo per non creare confusione, ha poco a che vedere se non per un'ambientazione che strizza l'occhio al genere western e per l'idea del ricercato in fuga.
La psicologia dei due personaggi principali è molto ben tratteggiata e, per Ellis, anche approfondita. Inoltre quasi tutti i personaggi secondari non comparse hanno un certo spessore e sono piuttosto interessanti, a volte più dei principali. In effetti l' unico personaggio ad avermi molto colpito è stato L.A. con la sua sofferta e tragica ricerca del briciolo di umanità rimasta nel suo cuore.

Evidenziati i lati positivi passiamo a quelli un po' più dolenti.
Già dal numero dei "pur", dei "nonostante", degli "abbastanza" e degli incisi nella mia elencazione dei punti di forza dell'anime si può intuire come "El Cazador" sia un anime piacevole, che si lascia guardare e con alcuni elementi interessanti, ma che non spicca in nessun campo e quindi non può aspirare a diventare un titolo di punta rimanendo nel campo dei "buoni" anime da guardare per passare piacevolmente le serate.
Alla storia manca qualcosa. Le premesse per una buona trama ci sono tutte, ma non si può fare a meno di notare che manca una certa "spinta". La struttura a episodi autoconclusivi, all'interno dei quali si dovrebbero svelare man mano i "misteri" della trama principale, risulta a lungo andare pesante forse anche per la scarsità di "misteri" veri e propri da svelare che ha portato gli sceneggiatori ad "allungare un po' troppo il brodo", con il risultato che, quando finalmente arriva una rivelazione, lo spettatore ha intuito di cosa si tratta già da 2/3 puntate.

Detto questo, la pesantezza è attenuata dalla discreta varietà di situazioni in cui si vengono a trovare le protagoniste - pur all'interno del solito canovaccio di ragazze in fuga a cui tutti danno la caccia -, dalla presenza di buoni personaggi secondari, che alleviano il carico narrativo sulle spalle di Ellis e Nadie, e dalla validità dei dialoghi, che non scadono troppo spesso nelle solite banalità care all'animazione giapponese. In generale comunque si nota una certa difficoltà nel raggiungere il climax, dovuta, a mio parere, a uno sviluppo insufficiente delle buone premesse della trama principale, oltre che a un paio di altri fattori che spiegherò nei prossimi due punti.

Vi è la mancanza di un antagonista principale credibile. Se L.A. fa quello che può come antagonista secondario per buona parte degli episodi e si rivela, a mio parere, il personaggio più interessante della serie, si deve dall'altro lato sottolineare come il Dott. Rosemberg sia senz'altro il personaggio peggio costruito. Se dovessi scegliere due aggettivi per descriverlo sarebbero irritante e nullo. Irritante per il suo essere costantemente un passo davanti a tutti senza alcuna motivazione valida se non la sua presunta intelligenza superiore, in grado di programmare non solo le sue azioni, ma anche quelle degli altri con mesi di anticipo e con una precisione inverosimile - sino a fargli intuire risvolti di ipotetiche mosse delle sue controparti ben prima che queste decidessero di attuarle, risvolti che le stesse controparti intuiranno solo molto tempo dopo avere intrapreso le azioni in questione. Si tratta di quella stessa sindrome da iper-intelligenza che non ho potuto fare a meno di rilevare (e qui so già che verrò lapidato) in alcuni punti dello scontro tra Light e L in "Death Note" dove gli sceneggiatori, nello sforzo di fare apparire i personaggi molto più intelligenti degli spettatori, a volte fanno prendere decisioni su basi che si avvicinano di più alla chiromanzia che alla logica deduttiva.
E poi è nullo per l'inconsistenza della sua personalità e per la confusione nei suoi obiettivi, elementi questi imprescindibili per un antagonista che manovra dietro le quinte. Senza chiarezza nelle motivazioni e obiettivi tutti i siparietti misteriosi in ufficio e nella sua villa - con l'introduzione di una donna che non si sa che ci stia a fare lì -, le sue azioni e la sua stessa personalità in retrospettiva più che misteriosi appaiono risibili e confusi.

E' presente una terza parte nella lotta della quale si sa poco o nulla, tranne una sua vaga predilezione per l'incatenare le persone con cui si parla al telefono, e le cui motivazioni e obiettivi appaiono poco chiari quanto quanto quelle di Rosemberg, con l'aggravante che a un certo punto si fa intuire la presenza diverse fazioni al suo interno, presenza che in seguito viene dimenticata o comunque non approfondita.
Grava inoltre la mancanza di approfondimento su Nadie, presentata come la cacciatrice di taglie dal passato misterioso e che tiene fede alla sua descrizione visto che lo spettatore di quel passato non saprà mai nulla.

E' evidente la volontà di completare la trilogia con tre serie da 26 episodi ciascuna, visto che la storia finisce all'episodio 25 e il 26° è assolutamente inutile.
Infine ci tengo a fare presente che in una recensione tendo a far notare i punti deboli di una serie e che, ovviamente, se la serie è buona i miei rilievi tendono a riguardare elementi meno importanti nell'economia generale della visione dell'opera. In una serie con pochi punti di distinzione ma anche poche pecche gravi com'è El Cazador, l'elenco suddetto non deve spaventare o dissuadere dalla visione, ma piuttosto informare su cosa ci si troverà davanti. Quindi ci tengo a finire questa recensione precisando ancora una volta che il mio voto rispecchia la mia valutazione di quest'anime, che in generale è un prodotto buono e piacevole da vedere.

lu

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lu

Episodi visti: 26/26 --- Voto 5
L'anime è complessivamente fatto bene, con un bel character design e una buona animazione, e belle sono anche le musiche, ma sinceramente non lo consiglio a chiunque abbia voglia di vedere uno yuri o anche semplicemente un ecchi, poiché la storia che in teoria dovrebbe esserci tra le due protagoniste non viene mai esplicitata, ma nemmeno è sottintesa, secondo il mio parere. La storia non mi ha presa subito, e sinceramente neanche dopo avere visto più della metà degli episodi, ma questo forse solo perché ero in cerca di uno yuri.
In conclusione vorrei quindi rispondere a tutti quelli che pensano e dicono che questo anime sia un ecchi, e dire che invece a mio parere non è altro che un bell'anime d'azione.


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MaKa_SoUl

Episodi visti: 21/26 --- Voto 9
Allora la prima impressione che ho avuto di quest'anime è stata: "Che noia, un'altra di quelle serie in cui faranno degli yuri o almeno uno soujo-ai scontato"... Mi sbagliavo moltissimo. Quest'anime è uno dei miei preferiti, mi mancano ancora 5 episodi, ma posso dire che è eccezionale. Si consiglia per le persone che hanno almeno un po' di affetto nei riguardi degli soujo-ai, anche se questo elemento nell'anime è molto piccolo. Sta di fatto però che l'amicizia profonda, l'azione e il soprannaturale qui non mancano di cerco, e sarebbe consigliato per tutti gli amanti del tacos, visto che qui il taco c'è sempre.
Poi che dire, l'arte è molto bella e dettagliata, la storia è intrigante e molto ben organizzata, scorre in modo fluido; la musica secondo me è molto bella, cosa che non mi sarei mai aspettata, e i personaggi credo non potrai mai non amarli.


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starbucky

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Ci troviamo in Messico, Nadie è una cacciatrice di taglie incaricata di catturare Ellis, una ragazzina dal passato misterioso che è in grado di manipolare gli elementi.
El Cazador è un viaggio lungo ventisei puntate alla ricerca del passato di Ellis con Nadie a farle da "guardia del corpo", dove non mancheranno incontri con altri cacciatori di taglie pronti a tutto pur di catturare Ellis e che serviranno a cementare il rapporto tra le due ragazze.
Ultimo capitolo della trilogia "le ragazze con le pistole" della Bee Train, El cazador è probabilmente il meno riuscito dei tre. Pur avendo anch'esso una splendida colonna sonora e dei disegni anche più curati, un susseguirsi di episodi autoconclusivi e una trama che, seppur intrigante in partenza, viene poco sviluppata, lo rendono meno incisivo di Madlax e Noir.
E' un'occasione sprecata probabilmente, perché le basi per realizzare l'ennesimo capolavoro c'erano tutte. Forse un OAV potrebbe essere d'aiuto, ma per il momento per me alla serie continua a mancare qualcosa.
Consigliato ovviamente a chi ha seguito gli altri due capitoli della trilogia, ma non aspettandosi nulla di più che la visione di una serie comunque piacevole.


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roooo83

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Premetto che non sono il tipo che guarda il genere di anime-western, ma essendo appassionata di storie yuri ho deciso di guardare El Cazador de la Bruja. Inizia davvero lento per poi ingranare negli episodi più avanti e se mi fossi fermata all'inizio perchè delusa da una storia che non incalzava, avrei fatto un grosso sbaglio! Inaspettatamente l'anime mi ha preso davvero, con le musiche e i suoi personaggi misteriosi...tutti a rincorrere la bella "presunta" assassina Ellis, ragazza creata artificialmente dal DNA delle streghe. Tutti a rincorrere il suo potere nascosto. Ma quello che davvero colpisce è il rapporto stupendo che s'instaura tra Nadie ed Ellis che è yuri certo, ma sottinteso. Un'amicizia e qualcosa di più descritta delicatamente, perchè il tutto si sviluppa a poco a poco. Vale la pena di essere visto, non vi deluderà.


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Sayuri

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Ok, lo ammetto forse col voto mi sono lasciata andare non poco, anche perchè volendo El Cazador ha dei difettucci, ma che ci posso fare io lo adoro.
Comunque, El Cazador segue la storia di Nadie ed Ellis, rispettivamente una cacciatrice di taglie ed una ricercata per presunto assassinio. Le due inizieranno a viaggiare verso una meta sconosciuta (il cosiddetto Winay Marka) e durante il viaggio il loro rapporto evolverà moltissimo, e questo è uno degli aspetti che mi è piaciuto di più: l'evolversi di loro stesse. Durante questo viaggio però ovviamente non ci saranno solo loro, ma verranno introdotti vari personaggi, ognuno dei quali caratterizzato abbastanza bene, anche se purtroppo di loro si sa ben poco (Ricardo perchè viaggia con Lirio? Questo non ci è dato saperlo, nemmeno ad anime concluso), idem per Nadie.. il suo passato rimarrà oscuro e lasciato intuire dallo spettatore da quel piccolo flashback presente in un episodio, solo Ellis ha un passato che ci viene mostrato.. ma in fin dei conti questo alone di mistero non mi dispiace affatto.
Piccola pecca: ha molti episodi auto conclusivi, ma volendo ci si può trovare una giustificazione visto che viaggiano da un posto all'altro, però non per questo la trama non viene portata avanti.
Però c'è da dire che ingrana da metà anime, esattamente dopo l'episodio tutto incentrato su Ellis, quindi se non convince all'inizio consiglio di proseguire almeno un altro po'.
I disegni sono molto carini e l'animazione è fluida, le musiche sono stupende e azzeccatissime molto in stile western.
In conclusione consigliato davvero, anche se può non piacere merita una possibilità.

Noji

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Noji

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
E' un anime dotato di un piacevole character design e di un buona colonna sonora.
La trama racconta un viaggio attraverso in Messico di una cacciatrice di taglie e della sua "preda" verso una destinazione la cui posizione e natura vengono svelate solo alla fine; un western condito da alcuni elementi scifi ed esoterici.
La struttura narrativa è basata su episodi autoconclusivi tenuti insieme da un sottile filo conduttore che si inspessisce con il procedere degli episodi.
I personaggi sono ben caratterizzati ma il passato di alcuni di loro rimane un mistero anche al termine dell'ultimo episodio, ci si deve aspettare qualche OAV?
Forse 26 episodi sono un po' troppi ma 13 sarebbero stati, forse, pochi. Di fatto l'idea (buona secondo me) su cui si basa la trama offre spunti che non sono stati sfruttati appieno, peccato.

Naco

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Naco

Episodi visti: 13/26 --- Voto 6
Francamente, non sono riuscita a proseguire questa serie oltre il tredicesimo episodio. Belle le musiche (molto far west, ed in fondo l'ambientazione è quella) e anche i disegni non sono malaccio, anche se non mi piacciono troppo.
La storia neanche sembra male: Ellis è una ragazzina particolare, frutto di esperimenti scientifici, con poteri che neanche lei riesce a controllare. Accusata di aver ucciso la persona che si occupava di lei, ora è protetta da Nadie, una cacciatrice di taglie.
Chi è veramente Ellis? Chi sta cercando di ucciderla e perché?

Come trama, francamente, non è malaccio; tuttavia, il fatto che ci siano molti episodi autoconclusivi, in cui Ellis e Nadie vivono le loro roccambolesche avventure per fuggire ai sicari pagati per uccidere la ragazza, non mi sono piaciuti, rallentando di molto una vicenda che forse mi avrebbe intrigata di più. Anche i personaggi, in questi episodi, non hanno mostrato molto di sé, facendomeli passare davanti in modo assolutamente neutrale.
Ripeto, non avendola terminata, non posso dare un giudizio complessivo; tuttavia non reputo comunque positiva una serie che, potrebbe anche avere del potenziale, ma che non riesce a catturarmi fino alla fine.