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Gustavo69

Episodi visti: 3/3 --- Voto 5,5
Primo prequel di "Aika", realizzato ben dieci anni dopo la serie originale, consta di soli tre episodi, e rappresenta un deciso passo indietro rispetto alla serie madre. In questa serie Aika è una giovane studentessa, che sta imparando i rudimenti del mestiere di "salveger", e viene coinvolta in una missione rischiosa da una sua facoltosa compagna di classe (che possiede perfino una nave e un piccolo sottomarino). La storia comincia con un mistero da risolvere, ma si evolve in fretta in una storia da fantascienza (di serie B, ovviamente), pretesto per far vedere le mutandine di varie fanciulle, ed anche diverse nudità, come da tradizione della serie.

Nel complesso "AIKa R-16: Virgin Mission" è di gran lunga inferiore alla serie originale, sia per design, sia per le animazioni, ed infine anche per la storia, molto meno interessante. Le scene d'azione sono molto meno interessanti, e anche i personaggi non sono il massimo. In sostanza un prequel che poteva approfondire in maniera migliore le origini di Aika, ma invece si limita a soddisfare il lato vouyeristico dello spettatore medio, che però potrebbe non essere soddisfatto dell'opera come nel caso degli OAV del 1997. Da vedere solo se si è curiosi di approfondire la storia di Aika, ma non è così fondamentale.


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joke95

Episodi visti: 3/3 --- Voto 7
"Aika R-16: Virgin Mission" è una miserie anime di sole tre puntate realizzate dallo studio d'animazione Studio Fantasia nel 2007 e purtroppo mai arrivata in Italia; questa serie non è altro che il prequel di "Aika", infatti qui troveremo la protagonista che ancora frequenta il liceo e vedremo come diventerà una "Salvager" grazie ad una sua compagna di scuola la quale le darà la prima missione da svolgere.

La grafica devo dire è molto bella poiché è stata modernizzata, la troveremo molto diversa da quella della serie principale, ammetto che lo stile dei disegni saranno sempre gli stessi per quanto riguarda il rappresentare le varie scene ma il tutto verrà costruito con una grafica innovativa e piacevole per lo spettatore; doppiaggio giapponese ottimo con una sigla finale molto carina.

Unica pecca che ho trovato in questa serie sono le vicende che vengono raccontate troppo velocemente ed essendo solo tre episodi non rimane molto, ma tutto sommato devo dire che mi è piaciuta abbastanza sia per quanto riguarda lo sviluppo della trama e dei personaggi, molto interessante vedere che alcuni di loro erano già amici in età adolescenziale e sapere come tutto è nato, e ovviamente non mancherà il fan-service, come già siamo stati abituati nella precedente serie.

Voto Finale: 7


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SoniKK

Episodi visti: 3/3 --- Voto 8
Questa mini-serie OAV fa da prequel alla precedente del 1997, ma è decisamente migliore. Vengono narrate le vicende di una giovanissima Aika, qui ancora sedicenne, e in particolare della sua prima esperienza come salvager. In pratica, dieci anni dopo vediamo Aika con dieci anni in meno!

Rispetto alla vecchia serie qui abbiamo un tocco shoujo-scolastico, dato che la protagonista è ancora una liceale. Quest'elemento migliora parecchio l'anime, rendendolo più divertente e interessante allo stesso tempo. Tra i nuovi personaggi abbiamo la simpatica Eri, bella ragazza proveniente da una ricca famiglia e con un innato spirito d'avventura, e la strana Karen, su cui aleggia il mistero che sarà il tema principale della storia. Entrambe sono coetanee di Aika. A mettere i bastoni tra le ruote alle ragazze, ci sarà la sexy teacher Risako, intenzionata anche lei a scoprire il segreto che riguarda Karen. Dei precedenti invece ci sono soltanto Gozo Aida, presidente del gruppo dei salvager (il padre di Rion), e un giovanissimo Gust Turbulence, che non è ancora un macho tutto muscoli, ma un ragazzino piuttosto impacciato.

La storia, come già detto, ruota tutta intorno a Karen, in particolare allo strano tatuaggio a forma di farfalla che ha sul petto, che nasconde una locazione in codice. Quest'alone di mistero rende la visione interessante, anche se alla fine non sarà nulla di così speciale, ma il solito pretesto per mostrare tette e sederi, persino in versione "gigante". Infatti il classico vizio d'inquadrare le mutandine è tale e quale alla vecchia serie, in fondo Aika è famosa proprio per questa caratteristica. Nonostante tutto, la trama risulta godibile e divertente.

Inutile dire che grafica e disegni sono migliorati, dato che nel 1997 non si usava ancora l'animazione digitale. Si fa un leggero uso della computer grafica, soprattutto con gli elementi sottomarini, ma il lavoro tutto sommato è ben fatto. Da notare che Aika qui ha gli occhi azzurro/verde, che non aveva invece nella vecchia serie, o almeno il colore non era così accentuato.
Tra le musiche viene utilizzata qualche traccia precedente, con un leggero restyling. Molto belle sono le sigle d'apertura e chiusura.


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doctor Octopus

Episodi visti: 3/3 --- Voto 7
Come i cadetti di "Scuola di polizia 2", la bella Aika Sumeragi affronta qui la sua prima missione, sempre addestrata da Gozo Aida, figura paterna, ma anche capo della società di salvager dove lavora Aika. Questa miniserie è, perciò, un prequel di "Agent Aika", del 1997, con la protagonista che va ancora a scuola e che, quindi, avrà, al massimo, 16 anni. Oltre alla protagonista e a Gozo Aida, ritroviamo nel cast persino Gust Turbolence, ma in un ruolo assai marginale, quello di un simpatico e timido mozzo di marina. Buone le new entry della ricca e viziata Eri, della smemorata Karen, della professoressa Risako e del capitano della nave "Regina Eri", che ricorda, un po', il capitan Harlock di Leiji Matsumoto.
Ho apprezzato il clima ironico-amicheviole-fantascientifico della storia, come anche il trio delle protagoniste, che è molto affiato. Ovviamente, ho apprezzato anche i siparietti sexy e le mutandine bianche, che sono il simbolo dello "Studio Fantasia". Fra le noti dolenti, ci sono le navi, i sottomarini e gli elicotteri animati in 3D, ma solo un poco, visto che qui ci si diverte e molto. Assicurate molte scene di lotta, anche se, dopo la serie "Najica Blits Tactics", pure Aika Sumeragi si mette ad usare pistole tranquillanti, conservando, però, un carattere schietto e sbarazzino. Molto simpatiche le scene in costume in spiaggia, specie quando appare la straripante professoressa Risako, che, con le sue mnisure esagerate, riporta alla mente la Fujiko Mine di 'Lupin III' e le nostre attrici della commedia sexy anni'70/80. "AIKa R-16: Virgin Mission" è un prodotto, alla fin fine, godibile, benché inferiore al prototipo.


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TheYangShi

Episodi visti: 3/3 --- Voto 6
Dieci anni dopo la realizzazione della serie "Agent Aika" (1997), l'eroina AIKa Sumeragi torna a mostrare le sue mutandine, ma dieci anni più giovane. Questa nuova mini avventura è composta da tre OAV autoconclusivi precedenti agli eventi della primissima serie. Non ho notato una grande differenza per quanto riguarda la qualità grafica, sicuramente migliorata negli anni, ma una trama decisamente meno matura e poco convincente.
In questi tre episodi l'agente AIKa ha sedici anni, è una studentessa promettente, frequenta la scuola superiore e grazie alle sue abilità, sia intellettive sia atletiche, riesce a ottenere una licenza per diventare una Salveger.

Il suo primo incarico le viene affidato da una sua compagnia d'istituto, Eri Shinkai, ragazza ricca e fanatica di misteri. Eri si rivolge ad Aika per riuscire a risolvere l'enigma che si cela nel tatuaggio a forma di farfalla che una giovane ragazza di nome Karen ha sul seno sinistro. Questo disegno, se visto minuziosamente attraverso un microscopio, è composto da una serie di numeri che decodificano la frase "la porta della verità sarà aperta dalla farfalla dormiente". Le ragazze partono quindi per quest' avventura a bordo della lussuosa nave di Eri, per scoprire il segreto che si cela dietro la bella Karen.

In questo prequel ritroviamo alcuni dei personaggi della prima serie quali Gozo Aida (il protettore e capo di Aika) e Gust, che essendo un ragazzino è quasi irriconoscibile. Aika in versione sedicenne è molto simile, come carattere, a Rion - la futura figlia di Gozo che nella serie principale aiuta Aika in tutte le sue missioni. Inoltre mancano le trasformazioni da eroina che mi hanno particolarmente colpito nella prima serie, ma che in questo caso sono assenti. Aika da adulta aveva la possibilità di cambiare la personalità e il proprio aspetto grazie a un bustino d'oro. Questa metamorfosi rendeva la protagonista ancora più misteriosa, affascinante e, nonostante indossasse una divisa da paladina abbastanza ridotta, mi piaceva davvero molto perché decisamente particolare.

Ciò che invece rimane invariato sono le caratteristiche peculiari di tale titolo quali mutandine in bellavista, combattimenti ecchi tra ragazzine, nudi femminili e anche un po' d'insensata fantascienza. L'intenzione degli autori dunque è stato quello di fare affidamento su un uso smisurato di fan service, perché evidentemente non sono importanti l'intelligenza di AIKa o la sua forza, ma piuttosto le forme del corpo di una scolaretta, il sedere delle avversarie che viene scoperto appena cadono a terra. A questo punto è decisamente meglio guardare un hentai.


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George Tennent

Episodi visti: 3/3 --- Voto 6
Prequel dell'omonima serie, con questi 3 OAV "R-16" vede la protagonista alle prese con la sua prima avventura, intrapresa per gioco ai tempi dell'accademia. Oltre ad Aika ritroviamo anche un giovane Gast, questa volta piuttosto sfigatello.
La trama non è niente di eccezionale, anche se quel poco è gestito abbastanza bene sviluppando un certo mistero, anche se alla fine si rivela abbastanza deludente.
Tratto pulito e colori vivaci lo rendono piacevole per l'occhio, e l'aspetto grafico è decisamente migliorato rispetto alla serie originale.
Nonostante vi sia meno fanservice rispetto alla serie originale certo non possono mancare le solite scene di nudo, anche se meno frequenti.

Dato che la storia non avrebbe motivo di esistere, si può solo dire che questa tripletta di OAV sia stata realizzata solo per dire qualcosa sul passato, anche se non si dice praticamente nulla. Sono degli OAV indirizzati esclusivamente ai fan della serie originale: se non l'avete vista non avrete nessun motivo di guardare questi OAV, se invece l'avete vista e apprezzata probabilmente li guarderete solo perché vi sentite costretti.


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shonan-oni

Episodi visti: 3/3 --- Voto 8
Bè, Aika è l'anime per eccellenza sulle inquadrature dal basso verso l'alto.
Le mutande bianche delle donne sono all'ordine del giorno.
La grafica è buona, e i personaggi sono disegnati molto bene.
Forse la protagonista, è un po' troppo maschiaccio.
Certamente il cartone è fatto molto, ma molto, ma molto meglio della prima serie in termini di grafica.
I colori sono più brillanti e accesi. Bisogna però considerare anche la differenza di età delle due serie.
La trama è corta, ma non ha un grande spessore. E' una storia abbastanza piatta (do 8 solo per le parti erotiche).
Per chi vuole passare il pomeriggio senza troppo "impegno" è un anime adattissimo.
Penso però che la prima serie abbia una storia migliore di questa.
Ho dato un'occhiata alla nuova serie, e devo dire che il seno delle donne è ancora più grande (mazza, ma che taglie portano 'ste qua).


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Gackt

Episodi visti: 3/3 --- Voto 6
Ma cosa ci aspettavamo da questo anime? Storia interessante? Drammaticità? Morale? Da questo ormai famoso studio di produzione non ci aspetta più niente di tutto questo, ma solo mutandine, mutandine e mutandine! Si nota nel corso dei tre episodi il tentativo di creare una trama un po' più solida, ma ciò che esce fuori è qualcosa di stereotipato e banalizzato, in quanto anche alla fine il dilemma non viene chiarito in modo efficace, ma si da più la priorità al fanservice. Non si tratta di un hentai, ma le donnine che compaiono non scherzano. Le gag non sono nemmeno il massimo, perciò guardate quest'anime se volete solo mutandine, mutandine e mutandine!
P.S. Con tutte quelle forme da rappresentare a volte le mani degli autori devono essersi stancate e hanno lasciato un po' a desiderare.