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God87

Episodi visti: 15/15 --- Voto 7
Progetto innovativo e dalle grandi potenzialità "Ani-Kuri 15", antologia di corti animati che, insieme ai due "Genius Party" quasi contemporanei, celebra il genio di alcuni dei più importanti animatori e registi anime contemporanei. Basato su tre "stagioni" animate da 5 episodi l'una, puntate dirette ciascuna da uno degli artisti ingaggiati e realizzate dai loro studi d'animazione prediletti, "Ani-kuri 15" (abbreviazione di "Anime" e "Creators") stupisce sopratutto per la durata di ogni suo segmento: solo 1 minuto. Sessanta secondi nel quale ogni star cerca d'imprimere la sua impronta personale, in tracce che possono essere visionarie, leggere o anche densissime di avvenimenti, un libero sfogo alla fantasia che partorisce un'opera interessante e autoriale.

Si ha inizio con Princess Onmitsu di Mahiro "Gankutsuou" Maeda e animato da GONZO, che più di ogni altra traccia frigge i neuroni raccontando con inumana velocità una storia avventurosa. Un minuto in cui la principessa omonima viene assalita da ninja assassini, il suo servitore robotico la difende, lei si trasforma con il suo completo da battaglia, i due vincono la battaglia e hanno anche il tempo di affrontare il capo dei sicari che risiede in una nave volante e che tenta di conquistare con avance la ragazza. Tutto iper-dinamico e con dialoghi praticamente urlati e quasi incomprensibili. L'esplosione di colori vivaci e la follia garantiscono divertimento.

Sempre GONZO anima "Gyrospter" di Renji Murata e Tatsuya Yabuta, realizzato completamente con la loro solita, onnipresente CG che abbiamo imparato a odiare. Una ragazza, con l'ausilio di una futuristica navicella, vola sopra a una maestosa architettura acquatica sospesa nel vuoto, in uno scenario fantasy/steampunk estremamente suggestivo. Peccato che poi tutto esploda o quasi in modo confusionario, e la vicenda si chiude in modo enigmatico e incolore.

Buono "Wandaba Kiss" di Atsushi Takeuchi e Production I.G: per ricevere il bacio della piccola Wandaba, il tenero bimbo protagonista deve superare una prova di coraggio diventando la pedina "umana" di una gigantesca macchina di Rube Goldberg. Intermezzo piacevole, sopratutto perché realizzato con chara bambinesco e color pastello in linea con le atmosfere sognanti che vuole evocare.

Accompagnato da una malinconica canzone, "From the Other Side of the Tears" (Akemi Hayashi e GAINAX) ci parla dello strazio di una ragazza mollata dal tipo. Abbastanza dimenticabile, ma almeno lo straziante brano musicale è piacevole da ascoltare.

Peggio "Project Mermaid", forse il più deludente tra tutti se consideriamo che è realizzato da Oshii e Production I.G. Una sirena attraversa il cyberspazio fino a uscire nella realtà. E quindi? Tutto in CG vuota e fondali cibernetici insignificanti. Va bene che il regista s'è costruito la fama sul cyberpunk, ma siamo al ridicolo.

"Frolicking" di Michael Arias (Studio 4°C) si basa anch'esso sul nulla, ma è deliziosamente visionario: nelle sterminate campagne verdi di uno scenario indefinito e seducente, un gruppo di bambini gioca e corre insieme a un gigantesco automa.

Buon risultato anche l'episodio di Satoshi Kon, qui al triste e ultimo lavoro, e Madhouse: "Good Morning" parla di una ragazza nel bel mezzo della veglia, in attesa di alzarsi dal letto, fare la doccia e prepararsi a iniziare una nuova giornata. Ben diretto e dal caratteristico stile grafico delle produzioni del regista, rappresenta benissimo le sensazioni provate quando ci si sveglia e non si riesce a connettere il cervello con le azioni che si stanno compiendo.

"Sports Colonel Episode 18: The Assassin comes to hunt in the Mountains!!" è la storia di un karateka, Colonnello, inseguito da un assassino chiamato Paul che per qualche motivo vuole ucciderlo. Cercando di evitare di mettere di mezzo i suoi due animali, un corvo e un orso, il protagonista andrà incontro a una ridicola sorte. "Bizzarro" è l'aggettivo giusto per definire l'episodio, realizzato com'è in un alienante b/n "fumettoso". Di Tobira Oda e Yasuyuki Shimizu, realizzato da Studio 4°C.

"A Gathering of Cats" è uno dei momenti migliori di Ani-Kuri 15: con il consueto tratto dolce e poetico che gli compete, Makoto Shinkai torna a parlarci dei sentimenti di un gatto verso i suoi padroni, riprendendo "Lei e il gatto" però in un'alternativa versione a colori e comica, visto che l'episodio ci parla dei divertenti sogni vendicativi del felino continuamente pestato, inavvertitamente, dagli umani. Divertente e graficamente delizioso, realizzato da Comix Wave Film.

"Invasion from Space: Hiroshi's Case" è la storia di una navicella spaziale che, precipitata nella camera di un ragazzo (Hiroshi appunto), lo distrae ripetutamente facendo rumori, fino a squagliarsela al momento opportuno. Sketch anonimo e disegnato in modo poco interessante (sembra il tratto di Beavis & Butt-Head) se non fosse per l'originalità di raccontarlo interamente con una singola inquadratura. Di Shojiro Nishimi e Studio 4°C.

"Yururu: Daily Chapter" è un'interessante ripresa, ovviamente velocizzata, del frame di un fotogramma disegnato a matita da un animatore. Immagine che verrà poi colorata come risultato finale. Curioso, di Kazuto Nakazawa e Studio 4°C.

Sarà Shoji "Macross" Kawamori a parlarci di robottoni in Project Omega, mostrandoci in che modo l'emittente televisiva NHK possa difendersi dalla caduta di un asteroide. Divertente e realizzato con inserti di ottima CG dalla solita, grande SATELIGHT.

Heat Man (Yasufumi Sohjima e GONZO) è il segmento meno riuscito di tutto il progetto. E' la confusissima storiellina, ancora una volta tutta in CG - e anche decisamente mediocre, ai livelli della prima PSX -, di una tribù indigena che affronta una belva posseduta da un qualche spirito.

"Attack of Azuma Area #2" è, al contrario, il migliore. Una divertente parodia delle invasioni extraterrestri americane anni '50, animata in una curiosa e multiforme CG, colma di umorismo demenziale e che si prende in giro da sola. Di Shinji Kimura e Studio 4°C.

Chiude il divertente "Sancha Blues" di Osamu Kobayashi e Madhouse, che dopo "BECK" tornano ad ambientare una storia nel mondo della musica. Usufruendo di un originale chara designer "graffittaro", "Sancha Blues" ci fa conoscere un divertente vecchietto, proprietario di un negozio di dischi, che si sfrega le mani compiaciuto ogni qualvolta entra un cliente.

Non sarà, per concludere, nulla di epocale o di chissà che elevatissimo livello, ma "Ani-Kuri 15" trasuda originalità e, vista la sua estremamente breve durata e il senso di bizzarro che si respirano in ognuna delle sue storie, riesce davvero, come detto a chiusura dell'opera, a dare forma e sostanza a 15 universi narrativi di grande fantasia che si fanno ricordare.