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Nae

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Mushiuta varrebbe un 6,5, quindi il 7 è un regalo che non mi sento di fare. In dodici puntate quella che sembrava una trama accattivante si riduce ad un progredire di macelli senza troppo senso e connessione. Purtroppo gli episodi sono veramente pochi e mal gestiti visto che lascia tutti molti punti in sospeso. Ho visto altri anime con un simile numero di puntate e si riusciva a dare senso al tutto, quindi non è da questo che arriva il danno.

Dunque, veniamo alla drammatica trama: il mondo dopo la piaga dell'effetto serra e della mancanza della pace globale ha la sfortuna di avere una sorta di epidemia mentale a trasmissione sconosciuta che porta i contagiati a possedere un insettone (che sembra tanto un Digimon) ai propri comandi - con tanto di poteri annessi - fino al momento in cui non né verranno divorati. Prima che questo accada un'agenzia segreta cerca di separare il Musho dall'ospite, ammazzando il primo. Peccato però che quando si annienta il Musho, il soggetto ad esso legato diventa un Decaduto, ossia una specie di vegetale con l'encefalogramma piatto. Un gruppo di ribelli (ovviamente infetti), i Mushibane, sostiene che è inumano uccidere il Musho e creare tanti decaduti, quindi combattono la squadra speciale proprio usando i loro Digimon da combattimento. Il protagonista (che fa parte della squadra speciale anti-insettoni) è un adolescente che verrà fatto entrare in una scuola che si pensa sia frequentata da dei ribelli e si spera possa far venire allo scoperto il capo dei Mushibane.
A condire questa situazione già incasinata da dover gestire in soli dodici episodi, si aggiunge la bimbetta che si è risvegliata dallo stato di Decaduta, cosa mai successa peraltro, e che è scappata dalla prigione dove i vegetali-umani vengono detenuti.

Insomma, potrebbe anche dirsi carina la trama, ma veramente è troppo intricata per così pochi episodi, anche perché si sceglie di non spiegare niente di niente. I Mushu non sono solo una patologia, ma sono una sorta di contratto, infatti sembra che l'ospite gli affidi i propri sogni e che il Musho debba come controparte aiutare l'umano a realizzarli. Anche qui però non si capisce molto e resta il punto interrogativo che ruota per tutto il tempo fino a che non si giunge all'immondo finale, dove niente viene spiegato e dove vengono aggiunte numerose altre domande. Che dire, una tragedia.
La sufficienza piena la merita perché graficamente è ben curato e i "Digimon" sono carucci da vedere e ben definiti La colonna sonora merita davvero, ma la trama sembra fatta per una serie ben più lunga rispetto a questa.


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polaris

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Senza troppe pretese, Mushiuta è una serie breve, dalla grafica piuttosto curata, sopratutto nell'anatomia degli insetti, ma dalla trama piuttosto debole.

La storia ruota intorno ai Mushi, degli insetti mangiatori di sogni, ai Mushitsuki, coloro che sono infettati dai Mushi e che, in alcune occasioni, riescono a controllarli per combattere, e al Tokkan, un'organizzazione governativa il cui compito è quello di uccidere i Mushi prima che questi uccidano i loro ospiti e quindi prelevare i Mushitsuki divenuti oramai "Decaduti".
Il protagonista della vicenda è un ragazzo adolescente che lavora per il Tokkan con il nome di Kakkou [ma il suo vero nome è Daisuke Kusuriya] che verrà mandato in una scuola sotto copertura per far uscire allo scoperto "Lady Bird", il capo dei Mushibane, un gruppo di Mushitsuki che si ribella al Tokkan. Terza protagonista della storia è la giovane Shiika, Mushitsuki di alto livello, ha visto il suo Mushi ucciso da Kakkou quando era ancora una bambina, ma dopo aver ritrovato i ricordi e le emozioni ed essere fuggita dal GARDEN, la "città-prigione" dove vengono tenuti i "Decaduti" torna nella sua città natale dove conoscerà Rina (Lady Bird) e Daisuke. Le vicende dei tre si intrecciano fino ad un finale che giunge troppo presto, senza troppe spiegazioni e senza una vera e propria conclusione della vicenda, chiudendo solo una delle tante porte aperte nel corso degli episodi.

Il titolo presenta un buon bilanciamento per quanto riguarda la gestione delle colorazioni, riservando toni cupi ai ricordi e alle scene di battaglia e toni leggermente più accesi ai rari momenti di tranquillità, la colonna sonora è gradevole, benchè non spicchi troppo; vi è una buona presentazione generale dei personaggi, ma nessuno di essi è descritto nella sua totalità, probabilmente a causa dei pochi episodi a disposizione della serie. Finale troppo in sospeso, serie troppo breve per gli spunti presenti, ma nel complesso un titolo che vale la pena di essere visto.


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Faith

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Ho iniziato a guardare questo anime dopo averne trovato un’immagine in rete che raffigurava il protagonista con un sorriso che definirei sornione e che mi ha fatto pensare che fosse un personaggio interessante. Così mi sono procurata la serie ed ho iniziato a guardarla nonostante la trama non fosse straordinaria: nel mondo sono comparsi dei parassiti dell’uomo, degli insetti, che si impossessano degli esseri umani e ne divorano progressivamente i sogni dando loro in cambio dei poteri e lottando al loro servizio (tipo i Pokemon per capirci, solo che questi si mangiano i sogni dei padroni). Coloro che sono infetti vengono prelevati da un’organizzazione, il Tokkan, per la quale lavora il protagonista, Kakkou, infettato a sua volta e che ha deciso di mettere i suoi poteri a disposizione di tale organizzazione. Il compito di Kakkou e di quelli come lui è uccidere gli insetti e questo ha come conseguenza che i padroni diventino dei Decaduti, delle sorta di marionette senza volontà che poi il Tokkan preleva. L’organizzazione è contrastata da un gruppo che si chiama Mushibane e che proclama di voler salvare coloro che sono posseduti dai Mushi dalle grinfie del Tokkan. Ad un certo punto, senza spiegazioni (faccio un minispoiler) al protagonista viene ordinato di cominciare a frequentare la scuola e questi una mattina andando a lezione incontra una ragazza che gli scatena subito il desiderio di starle vicino, chi sarà? Premetto che lo spettatore sa chi sia costei già da prima della sigla iniziale e quindi il colpo di scena è rovinato in partenza… Poi sinceramente il carattere dei personaggi emerge ben poco, così sono e così restano, niente evoluzione, niente di niente. Il protagonista è schizofrenico (ha una doppia personalità), a scuola si comporta in un modo e sul campo di battaglia in un altro e la cosa, specifico, non è voluta, non fa parte della trama, il suo essere gelido ed efficiente durante gli scontri e invece piatto fino alla noia quando è a scuola non è una copertura, accade e basta, cambia perfino voce!
I combattimenti con gli insettoni sono animati molto poco ed in generale le animazioni sono un po’ scadenti, i dialoghi sfiorano l’assurdo e la trama semplicemente non si capisce, l’errore secondo me è stato mettere troppa carne al fuoco per poi non sviluppare nulla a dovere, soprattutto perché sono solo 12 puntate e ci sono talmente tanti spunti che se fosse stato Inuyasha sarebbe andato avanti per 2 stagioni di 26 episodi… Guardando gli episodi uno di seguito all’altro avevo davvero la sensazione di essermi persa qualcosa in mezzo. Non parliamo poi del finale che non è aperto, è spalancato!
Ottima, a sorpresa visto il livello bassino della produzione, la colonna sonora, ma a questo punto meglio comprare il CD con le musiche che guardare l’anime!
Metto la sufficienza appunto per la colonna sonora che risolleva la situazione.

obogsic

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obogsic

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Una serie con poco budget, ecco qual è il pensiero che mi è rimasto dopo aver finito la visione di Mushiuta.
Ma andiamo con ordine.
Dal lato visivo abbiamo un discreto risultato.
Bello il tratto, animazioni e dettagli nella media.
Salta all'occhio (soprattutto negli episodi centrali), il massiccio uso di immagini statiche o comunque molto poco animate (e si ritorna ai presunti problemi di budget).
Il comparto audio, sebbene composto da poche musiche, si rivela essere molto d'atmosfera e molto coinvolgente. Bello anche il doppiaggio, la voce di Kakkou (il protagonista maschile) sembra quasi Kenshiro, una voce forse un po' troppo adulta per il personaggio (un adolescente), ma sicuramente affascinante.
La trama parte male nei primi due episodi, insettoni che zompettano a destra e a manca... sembra quasi un Pokemon per adulti.
Poi tutto rientra (gli insettoni spariscono quasi), l'anime si fa molto introspettivo e ha molti begli spunti e più di un personaggio interessante.
Peccato per il numero di episodi esiguo... all'inizio dell'ultimo episodio già si presagisce il finale frettoloso (ma comunque piacevole).
Nel complesso resta un bell'anime, penalizzato dal numero esiguo di episodi ed una certa ristrettezza in generale.
La trama meritava uno sviluppo migliore... in questo modo siamo di fronte ad un pezzo da 90 mancato, ma resta comunque godibile!
Consigliato!