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Swordman

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Tra la popolazione giapponese compaiono alcuni individui capaci di generare, a seconda delle emozioni, campi elettromagnetici che interferiscono con ogni circuito elettronico mettendolo fuori uso e che dunque posseggono un'abilità che nell'ultra tecnologica società moderna è quasi invalidante. Tali individui sono stati classificati con il codice Type-E.
Un grande gruppo industriale meglio noto come “La Fondazione” vuole raccogliere i soggetti, anche con metodi non ortodossi, per sfruttarli in esperimenti vari mentre un organizzazione non governativa chiamata "Oz" si è data la missione di proteggere i Type-E per insegnare loro a gestire il potere e a tornare a una vita normale nella società.
Se la fondazione ha mezzi, uomini e denaro Oz può contare su avanzate tecnologie e sui suoi agenti speciali. Fra questi ci sono Maori e Chinami, anche loro dei Type-E, che grazie a delle tute speciali possono gestire il potere e vedere potenziate le loro capacità fisiche.

Mission-E è il seguito di un altro anime, "Code-E", prodotto anch'esso dallo "Studio Deen" e che raccoglie in se molti elementi propri di altri generi nonché elementi già visti altrove. Ad esempio la coppia di agenti donna coinvolte in missioni pericolose che di fatto è stata già proposta in altre opere come "Dirty Pair" o "Sei in arresto!". La trama poi per certi versi ricorda alla lontana quella di X-Men.
Si può dire che con Mission-E gli autori abbiano voluto unire elementi di azione e spionaggio in un insieme abbastanza soft con un po' di commedia e qualche elemento più da otaku, come una grafica un po' tendente al “moe” e qualche raro cosplay.
Il risultato che ne viene fuori però è abbastanza debole: nei primi episodi abbiamo un buon ritmo e delle sequenze d'azione anche discretamente realizzate, ma il livello scende ben presto con le scene d'azione che vanno a diradarsi e a indebolirsi presto e una storia che procede lentamente e con pochi spunti.
Le musiche dal canto loro non aiutano molto visto che negli episodi sono praticamente nulle o assenti. Le sigle non sono niente di speciale: l'opening è strumentale e cita quelle di Lupin e Cowboy Bebop, ma con ben altri risultati; l'ending è carina ma nulla più.

Alla fine Mission-E lascia un impressione sintetizzabile in “vorrei ma non posso". L'ho visto senza aver fatto lo stesso col suo predecessore ma alla fine non credo che ciò possa avere influenzato la visione o non avermi permesso di goderne appieno i contenuti. Magari è anche vero che in generale i seguiti sono inferiori ai capitoli precedenti.