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michczacho

Episodi visti: 50/50 --- Voto 6,5
È una serie animata che ho iniziato a vedere quasi per gioco e che poi ho visto fino all'ultima puntata.

"Lulù" è un anime che scorre leggero, seguendo la protagonista attraverso il suo viaggio alla ricerca del fiore dai sette colori.
Gli episodi sono tutti molto simili e seguono uno schema ben preciso: Lulù arriva in una località alla ricerca del fiore, ma poi viene coinvolta nelle vicende personali di qualche personaggio incontrato più o meno casualmente, si dovrà quindi ingegnare per risolvere la situazione utilizzando la spilla magica donatale. La spilla che ha a disposizione le permette in sostanza di cambiarsi rapidamente d'abito in modo da adattarsi alla situazione del caso. A metà del viaggio però Lulù rompe la spilla cadendo da un dirupo, e per la nostra protagonista sembra giunta la fine (!?). Un misterioso potere magico giungerà in suo soccorso, scongiurando il peggio e donandole una nuova spilla. D'ora in poi Lulù non solo potrà cambiarsi d'abito per mezzo della spilla, ma riuscirà anche ad acquisire temporaneamente le capacità del ruolo che ricopre (trasformandosi ad esempio in aviatore, ecco che la nostra protagonista saprà veramente pilotare un aereo).
In ogni puntata, Lulù, con la sua bontà e i suoi modi gentili riuscirà a far breccia anche negli animi più duri. Così facendo, la nostra bella francesina lascerà dietro di sé anche diversi cuori spezzati (emblematica la puntata in cui tre fratelli, tutti innamorati di lei, si presenteranno in piena notte alla sua porta... tutti e tre in pigiama!). Piuttosto azzardato l'episodio in cui Lulù incontra il capitano di una nave che le ricorda il defunto padre, tra i due nascerà un affettuoso legame forse un po' equivoco.
Sono invece spesso simpatiche le scene che vedono chiamati in causa gli antagonisti Togenicia e Yavoque.

Tirando le somme, questa serie animata è stata godibile, anche se probabilmente sarebbero state più che sufficienti la metà delle puntate proposte. Cinquanta sono veramente tante!

Utente28606

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Utente28606

Episodi visti: 50/50 --- Voto 8
Senz'altro le maghette dei vecchi cartoni animati provenienti dal Sol Levante, hanno fatto il loro effetto tra il pubblico e di certo hanno avuto il loro impatto nella cultura popolare. Si pensi principalmente ai prodotti dello studio Pierrot, che ha generato le celebri Magica Emi e l'Incantevole Creamy, coloro che daranno vita alla scia che darà vita alle maghe e streghette che vediamo negli schermi dei nostri giorni. Ma forse c'è un prodotto che anticipa ancora di più questo genere, e come lui di certo altri addirittura precedenti. Stiamo parlando di "Lulù, l'angelo dei fiori", in originale "Hana no Ko Lunlun".

La storia parte in un piccolo villaggio della Francia, dove vive Lulù, una ragazza dai capelli dorati, che vive felice e spensierata in questo paese. Un bel giorno, un cane e un gatto, si ritrovano nel villaggio e cercano proprio lei, e questi due animaletti hanno la dote del linguaggio, oltre che della razionalità e personalità tipica degli animali resi antropomorfici come è tipico di queste serie. Essi rivelano alla protagonista che dovrà cercare il fiore dei sette colori, e per adempiere a questa faticosa missione, si metterà in viaggio nella serie.

Un elemento di spicco nella serie, è il realismo (sebbene in taluni casi va a venir sensibilmente meno). Lulù viaggia in buona parte dell'Europa, in una descrizione dettagliata e accurata, dalla Spagna all'Olanda, dalla Germania all'Italia. Lulù entrerà in contatto con persone dalle situazioni vero simili, sebbene a volte un po' forzate, con personaggi secondari vivi ed umani, e Lulù con l'aiuto dei due amici di viaggio fedeli, avrà la straordinaria capacità di risollevare le loro vite. Le puntate un po' monotone, tipiche degli anime generati in quei tempi, sono comunque giustificate da situazioni credibili. E non dimentichiamo un finale che lascia il miele in bocca.

La grafica, naturalmente risente del pesante fardello degli anni, ma risulta comunque fresca e fluida, considerando il tempo e anche non. Svolgimento degli episodi tipico delle serie del tempo: solo i primissimi e ultimissimi episodi hanno un vero peso sulla trama, e poi il resto sono episodi di poca rilevanza. Ma alla fin fine, toglie poco e nulla ad una serie animata del genere.
L'adattamento italiano, pone un doppiaggio alquanto azzeccato e buono.
Penso che un anime così, meriti di sicuro un 8. Lo consiglio a tutti, a grandi e ai piccoli.


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demone dell'oscurità

Episodi visti: 50/50 --- Voto 9
Un'opera decisamente destinata ad un pubblico femminile, ma che ha delle caratteristiche a cui nemmeno i maschietti possono fare a meno.
Si potrebbe benissimo definire un'opera "dal pollice verde", nel senso che mai come in questo cartone sono presenti come il rispetto della natura e il rispetto delle persone bisognose, due elementi in questa serie spesso concatenati tra di loro.
Ma il protagonista dell'opera non è la ragazza come si potrebbe intuire dal titolo, dalla serie e dai disegni, lo è il seme.

Il seme è simbolo di prosperità, è simbolo di purezza, come un neonato, come un fiore che difficilmente si vede in giro, a cui nessuno rinuncerebbe mai di prestargli amorevoli cure per la sua crescita. Il seme può essere visto anche come discordia, come legame che non unisce perché è oggetto di disavventure e controversie, ma anche di miracoli che solo grazie alla natura esso può operare.
Il seme è presente come punto di riferimento della vita degli esseri viventi, ed in questa serie non mancano le occasioni in cui sono rappresentati questi discorsi che vi ho appena fatto.
Oltre a tutto ciò, si aggiunge la fantasia e la magia, che in opere di simil fattura sono immancabili, e alla fine trionfa l'amore sul dolore di qualche possibile perdita di una persona cara, da tener presente che la perdita non sempre viene rappresentata dalla morte di una persona, e non mancano le occasioni in cui in questo anime viene chiarito questo particolare.

Ma il seme è tutto ciò per cui vale la pena di vedere questo anime, è il punto esatto in cui nasce, cresce e finisce la storia, e questo discorso apre a mio avviso l'intento dell'autore, ovvero che da piccoli sogni che vengono coltivati e da piccole emozioni che si provano per essi, se custoditi e portati avanti con costanza e con impegno, possono nascere delle grandi realtà atte a cambiare in meglio e per sempre il nostro destino, e, credetemi da un semplice seme, come questo cartone dimostra, questo è possibile!

Utente970

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Utente970

Episodi visti: 50/50 --- Voto 9
Anime di grande delicatezza, come il suo tema portante, i fiori, ovvero la vita e la bellezza che la prima può racchiudere. Lulù incarna, come altre eroine di quegli anni, il coraggio di girare il mondo e ampliare i propri orizzonti, nonostante la pena di dover lasciare le persone a lei care - nello specifico i suoi due dolci nonnini - in vista di realizzare un obbiettivo d'importanza vitale. Sarà così che la vedremo girare per l'Europa, partendo dalla Francia e arrivando fino in Olanda, passando per l'Africa e risalendo dalla Sicilia (forse prima anche da Malta) il nostro bel paese, raggiungendo quindi la Spagna e infine la sua amata casetta: tutto questo per cercare il benedetto fiore dai sette colori.

Durante i suoi trascorsi Lulù migliorerà, grazie alle sue spontaneità, saggezza e generosità, la vita delle persone che le staranno vicino, siano essi avidi lanciatori di coltelli, marinai malinconici, ladri pentiti, orfani coraggiosi, pittori incompresi, allevatori sfortunati, montanari solitari, intagliatori, rapitori imbranati, suoceri bisbetici e chi più ne ha più ne metta. A ogni caso corrisponderà una lezione di vita e a essa verrà allegato un fiore, donato alla fine dell'episodio dal principe Celi che, nei panni di un fotografo vagabondo, ripercorrerà gran parte della strada fatta da Lulù, comunicando allo spettatore attraverso il linguaggio dei fiori di essere pienamente conscio degli avvenimenti accaduti.

Ovviamente in una serie magica non potevano esimersi dal comparire i soliti impiastri avversari, che cercheranno non solo di mettere i bastoni tra le ruote alla ragazza, ma anche di sfruttarla spesso e volentieri per arrivare ai loro scopi. I due parassiti sono nello specifico Togenisha, maga dalla fredda bellezza, abile a scatenare bufere (che le costano l'imbarazzante invecchiamento temporaneo del viso), e il suo corpulento assistente procione, Yaboki. Bisogna dire che, nonostante la loro sfortuna e nel caso di Yaboki anche goffaggine, in tutta la serie (contrariamente ad altre produzioni come Lalabel o Bia) non ci si affeziona molto a loro due, complice forse la personalità genuinamente perfida di Togenisha che, tra l'altro, ricorda una meno carismatica e pallida Noa. Celi dal canto suo è quasi un miraggio, con una personalità decisamente angelica (c'è il suo motivo); egli ha poco spazio, dato che, per quanto utile, compare raramente al di fuori del finale, quindi risulta abbastanza vuoto.

No, a parte Lulù e i suoi fidi animali Nanà e Dundù, a fare la differenza sono gli amici che lei si farà strada facendo e che le saranno in un certo senso vitali, a conti fatti. Quest'aspetto, coltivato silenziosamente da Celi, il luogo dove Lulù trova il fiore e la loro decisione finale sono tre messaggi ben chiari, ammonimenti di semplicità e affetto, elementi che se albergassero maggiormente nei cuori distratti delle persone avrebbero davvero il potere di salvare il mondo, proprio come il suddetto fiore multicolore.

Lulù l'Angelo tra i Fiori è in definitiva un prodotto senza tempo, valido per tutti, con una sigla memorabile e che, oggi più che mai, ha un ruolo educativo. Unico neo forse è la scelta talvolta imperfetta dei semi regalati da Celi, l'apparente ignoranza di Togenisha sul ragazzo e l'età dichiarata della protagonista, decisamente troppo giovane per cavarsela nel freddo mondo. Ma dopotutto l'anime è un sogno colmo di speranza e con animali parlanti: ci possiamo lamentare? Direi di no.


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Hadrill

Episodi visti: 50/50 --- Voto 8
L'anime appartiene al genere maghette, seguendo quindi le linee di sviluppo tipiche del genere.
Ne risulta tuttavia una serie interessante, dove è posta particolare attenzione all'elemento romantico e sentimentale e la trama, piuttosto articolata, si dipana senza punti morti, nonostante la struttura episodica, mantenendo sempre desta l'attenzione dello spettatore.
I personaggi risultano un po' stereotipati, ma sono costruiti in modo convincente.
La serie si avvale della regia dello specialista del genere, Hiroshi Shidara e dello splendido character design di Shingo Araki e Michi Imeno.
L'edizione italiana presenta un doppiaggio curato e una scelta di voci azzeccata.
Splendida anche la sigla, eseguita dai Rockin' Horse.

simona

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simona

Episodi visti: 50/50 --- Voto 10
Bellissimoooo!!! Lulù era uno dei pochi cartoni di maghette che mi appassionava davvero tanto! Non mi perdevo una puntata. Mi piaceva e mi piace ancora molto sia per il disegno e i colori ammiccanti che per la storia sempre molto fiabesca. Molto simpatica anche la coppietta del cane e del gatto che le svelano di essere la regina dei fiori! Una storia di amore e magia secondo me molto diversa dalle solite storie di maghette, accattivante e coinvolgente fino alla fine. Mitico!

Laretta

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Laretta

Episodi visti: 50/50 --- Voto 8
Ho avuto modo di rivedere questo anime di recente e devo dire che mi ha lasciato, come all'epoca delle sue prime trasmissioni, un buon ricordo. Questo cartone, con Lulù protagonista, ha quasi 30 anni ma è fresco nei disegni e nei colori. Per ciò dovete ringraziare il chara di Shingo Araki (già famoso per SS Hades, Goldrake, Yugi Oh e tante altre serie animate). La storia narra di una ragazzina di 14 anni, Lulù, che nel giorno del suo compleanno incontra un cane ed un gatto parlanti, che le rivelano di essere l'ultima discendente del popolo dei fiori e l'unica persona in grado di salvare quel mondo dalla fine trovando il fiore dei 7 colori.
Per Lulù comincerà un viaggio, in compagnia dei suoi 2 amici, che la porterà a visitare mezzo mondo. Riceverà in regalo una spilla magica per potersi trasformare di volta in volta, grazie ad un fiore, in un personaggio differente (una modella, una hostess ecc).
Durante la ricerca del mitico fiore, incontrerà una coppia sgangherata di nemici, un grande amore e tante nuove amicizie.
Uno dei primi anime della linea "majokko", tra i migliori. Buoni sentimenti e trama niente affatto scontata.