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FRANCESCO

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FRANCESCO

Episodi visti: 40/40 --- Voto 10
“Vultus V” è uno dei pochi robot classici che non avevo mai visto da bambino negli anni Ottanta, quando vi fu l’”invasione” nella TV italiana di questo genere. Ho potuto vederlo solo ora e ne ho avuto un giudizio assai positivo. “Vultus V” ricalca, nella forma del robot e nello stile dei cinque piloti, l’idea di base di “Combattler V”, però qui la storia è più articolata e sotto certi aspetti maggiormente drammatica, anche con alcuni segreti e misteri lungo gli episodi che incuriosiscono, secondo uno stile narrativo a volte da romanzo ottocentesco, e trasmettono ideali e sentimenti importanti. In particolare, si segnalano le vicende dei nemici, l’impero alieno di Boazaan, con i loro contrasti interni. Inoltre, in merito ai mostri con cui Vultus combatte, essi mi sono sembrati meglio curati rispetto a quelli di “Combattler V”. Memorabile e spettacolare poi il colpo decisivo del Vultus, ossia l’uso del suo spadone excalibur con cui trafigge il nemico, segnando sul corpo del rivale di turno una iconica e lacerante “V”.
Anche il design dei vari personaggi è abbastanza curato per l’epoca e mi è sembrato migliore di altri robot coevi, e il principe Sirius avversario di Vultus appare come un nemico fiero e valente, ben caratterizzato. Penso sia uno degli anime robotici classici con trama più particolare, che nella seconda parte si fa sempre più incalzante, e mi ha sorpreso: nel suo genere è all’altezza dei grandi robot di Nagai e degli altri maggiori esponenti simili, come Daitarn e Zambot. Al netto di qualche dettaglio più grossolano, tipico degli anime robotici anni Settanta, che non inficia il valore d’insieme, il mio voto è quindi 10.


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TriderG7

Episodi visti: 40/40 --- Voto 9
La serie è una specie di remake immediato della precedente "Combatter V", di cui recupera diverse cose, a cominciare dai cinque protagonisti con caratteristiche tipiche di quegli anni. Abbiamo infatti il baldanzoso leader, il 'figo', l'avvenente ragazza action, il piccoletto e il grosso dal cuore d'oro.
Dovranno fronteggiare l'invasione degli abitanti del pianeta Boazan capitanata dal nobile principe Sirius e la sua corte, emissari dell'imperatore Zambazir.
Lo schema è quello tipico delle produzioni mecha del periodo, ma ha una trama principale più serrata, condita con toni da feuilleton senza lesinare colpi di scena, e contiene meno ironia del solito e un alto tasso di drammaticità. La parte a mio parere più interessante è quella dedicata al dottor Kentarus, motore della vicenda. Curiosa la situazione sul pianeta alieno, che ricorda in maniera più o meno velata quella in Francia nel XVI e XVII secolo. Difatti il look dei boazaniani rimanda a quei periodi.

Un'opera quindi che non si limitava a ripetere gli schemi triti e ritriti del genere, ma provava a portare qualcosa di nuovo e diverso nel suo piccolo.


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doctor Octopus

Episodi visti: 40/40 --- Voto 8
Ecco un robottone componibile in cinque parti che ha fatto storia. A parte il pessimo doppiaggio italiano e l'arrivo in ritardo nelle nostre tv locali, rispetto a "Daltanius" e "God Sigma" (la prima messa in onda dell'anime è del 1985, su Rete A), "Vultus V" ha molte cose interessanti da raccontare e molti colpi di scena da scodellare al momento giusto. Si dà molto spazio ai tre fratelli Michel, Ivan e Carl, che, assieme ai veicoli dei fidati Sonja e Jackie, formavano Vultus V, robottone che tagliava a "V" i suoi nemici, con la sua spada. Da non sottovalutare i comprimari, che risultano basilari per la riuscita della storia. Il fascino della serie, poi, sta anche nei cattivi, che non sembrano i soliti marziani orribili, ma personaggi affascinanti e carismatici. Certo, fra i cornuti invasori boazani trovamo anche un vecchio gobbo e un grosso demone giapponese, vestito da centurione romano, ma essenzialmente essi hanno l'aspetto di nobili francesi dell'epoca rivoluzionaria. Molto riuscito è il principe Sirius, il capo-invasore, un samurai pronto a sguainare la spada, bello e amato dalla sua collabaratrice Kazarin.
La cosa più divertente è vedere questi "nobili" extraterrestri guidare fortezze volanti, ufo e mostri da combattimento.
La canzone italiana è molto bella. "Vultus V" avrebbe meritato un adattamento italiano diverso, perché quello che conosciamo è troppo rivolto ai bambini. Otto.

simona

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simona

Episodi visti: 40/40 --- Voto 9
Questo è un altro anime robotico che posso considerare come uno dei miei preferiti perché ha accompagnato tutta la mia infanzia. E' da definire assolutamente la bella copia del robot Combattler v, perché la storia risulta essere molto coinvolgente, e, sebbene non manchino dei momenti più drammatici, essa non risulta mai banale e noiosa, anzi.
E' una storia in cui si rispecchia tantissimo la fase della guerra tra due fazioni opposte e, rispetto ad altri anime robotici, secondo me sa prendere e incuriosire di più lo spettatore perché riesce a far immedesimare lo stesso a pieno nella storia. In aggiunta a ciò, il mecha design e i protagonisti sono molto accurati e caratterizzati in modo eccellente.
Per concludere questa serie posso considerarla un piccolo gioiello della mia infanzia, perché in 40 episodi si assiste ad eventi avvincenti che rendono molto godibile la visione dall'inizio alla fine. E' una serie che rivedrei ancora molto volentieri, e, a mio avviso, merita quindi un bel 9.


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demone dell'oscurità

Episodi visti: 40/40 --- Voto 10
Questo anime, nonostante sia formato da pochi episodi, ha una trama che oserei definire un diesel, cioè prende corpo molto tardi, laddove le scene migliori dell'opera si concentrano quasi tutte nei capitoli finali di questa serie, che altrimenti avrebbe poco da dire, mantenendosi su un piattismo caro ai mecha degli anni che furono.

L'obiettivo invece pienamente raggiunto dall'autore è stato quello di creare una guerra che è solo apparentemente tra fazioni opposte, in realtà si mostrerà come il più cruento tra gli scontri fratricida presenti da sempre nell'animazione nipponica, per come è descritto nei minimi particolari all'interno di quest'opera, rappresentandone di fatto il filo conduttore della narrazione.

E difatti fin da subito l'opera si pone l'obiettivo di far emergere questo particolare, dividendo in due la trama, in cui colloca nella prima parte il discorso alieno, e nella seconda quello terrestre, nella terza parte vengono uniti gli elementi che poi daranno origine allo scontro finale.

Assistiamo a vicende che poi verranno riprese in grandi anime come Ken il guerriero e I cavalieri dello zodiaco, laddove la lotta per sconfiggere il male e allontanare ogni desiderio di conquista del pianeta ha bisogno di sangue ingeneroso procurato dalle lotte tra fratelli.

Qui la situazione è ancor più complicata perchè ci sono figli nati da diverse madri, laddove la trama dell'automa è ben lontana dal coprire l'intero discorso legato all'opera, di cui alla fine rappresenta solo un semplice tramite per dare un senso alla narrazione.

Il tema che quindi viene trattato dall'autore è quello della famiglia, che viene discusso attraverso i suoi problemi di tutti i giorni, nonchè, nonostante sia distante diverse decine d'anni, le questioni legate alal cosiddetta famiglia allargata, che non sempre comporta l'accettare in bene tutte le nuove circostanze che si vengono a creare tra figli di genitori uguali o diversi in qualche elemento, e qui ne abbiamo una valida dimostrazione, laddove però non emerge certo il tema moderno, emerge l'annoso discorso di un fratello che vuole avere la supremazia sull'altro per ragigungere degli scopi a volte dall'insano proposito, in cui capita che sia l'altro fratello a dover prendersi il compito di far ravvedere l'altro, in un principio vecchio quanto il mondo laddove "il sangue non diventa mai acqua", e questo anime ne è la più valida e vera testimonianza, dove l'amore fraterno è un vincolo indissolubile, anche se esistono il più delle volte delle condizioni che recidono un simile legame, non si è mai estranei, ma sempre dei parenti strettissimi, a mio modo di vedere questo è il messaggio più importante che questo anime ci lancia, assieme ad una pace possibile se il mondo la smetterà da parte di alcuni suoi rappresentanti politici, di avere delle mire di grandezza che non soddisferanno mai l'interesse della comunità.

simo-shingo

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simo-shingo

Episodi visti: 40/40 --- Voto 10
Beh che dire, un anime robotico in cui la storia non è assolutamente banale come in altre sedi e dove c'è un perché in ogni cosa che accade, prima tra tutte l'invasione aliena. Infatti personaggi sono ben caratterizzati ed in particolare hanno tutti un lato buono e uno più oscuro, a cominciare dai "nemici" che vogliono la conquista del pianeta per una ben determinata ragione, e come dar loro torto, alla fin fine? Chi avrà la meglio e quali saranno le sorprese finali che ci attendono?
Unica pecca, il doppiaggio italiano, soprattutto ad inizio serie, non proprio bellissimo e scarno di assortimento di voci (facevano quasi tutto i doppiatori dei 5 protagonisti, e lo facevano malino). Col passare delle puntate pero' migliora parecchio, ed è un bene che sia stato così e non il contrario.