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Gabe the third

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
L'ultimo lungometraggio della serie "Urusei Yatsura", uscito per celebrare il decimo anniversario dell'omonima serie, è forse l'episodio più incompreso tra i sei lungometraggi. L'unico obbiettivo di quest'opera non era certo, ovviamente, quello di rivoluzionare la serie, ma solamente cercare di farne un tributo, offrendo secondo me il meglio che la serie ci aveva ormai abituato a farci conoscere; ma andiamo comunque con ordine.

La trama racconta di come Lupika, una principessa di un altro pianeta, sia innamorata di un venditore di tofu, ma, essendo troppo impaurita per dichiararsi, decide allora di impossessarsi di un particolare elisir d'amore, che chi beve si innamora a prima vista della prima persona che vedrà coi suoi occhi. Tuttavia questo elisir è situato in un tempio dove solo "l'uomo più allupato dell'universo" potrà conquistarlo, e destino vuole che quell'uomo sia proprio Ataru Moroboshi. Quindi Lupika rapisce Ataru (o meglio: Ataru si fa rapire volentieri da Lupika), per mettere le mani sull'elisir, ma comunque Lamù, assieme ad Oyuki e Benten, si metterà sulle loro tracce per ritrovare il suo "tesoruccio".

Certamente non si tratta proprio di una trama accattivante o complessa, ma riesce tutto sommato a intrattenere anche con la sua semplicità, anche grazie alla solita comicità sopra le righe e le situazioni più assurde e nonsense di cui la serie ha sempre goduto. Il cambiamento che comunque salta più all'occhio sta sicuramente nell'animazione, i personaggi hanno subito un cambiamento radicale nei loro aspetti, assomigliando molto di più ai personaggi della serie "Ranma ½", altra opera creata dalla stessa Rumiko Takahashi. Tuttavia questo cambiamento, apprezzabile o no, dipende da persona a persona, ma io sinceramente non l'ho trovato così inadatto o fuori luogo. I personaggi fortunatamente mantengono il loro spirito: Ataru è il solito zozzone alla conquista di tutte le ragazze del mondo, e l'elisir non fa altro che aumentare in maniera più folle la sua pervertita ossessione. Mentre Lamù, sempre adorabile, è divertente e ancora più possessiva verso il suo "tesoruccio". Anche lei è interessata al potere dell'elisir, ma in questa esperienza imparerà persino una lezione. Menzione onorevole anche per Benten ed Oyuki: anche se con un ruolo secondario, riescono a fare bene la loro parte. I personaggi inediti, Lupika e Ryo, sinceramente non sono proprio memorabili come personaggi, ma hanno saputo realizzare un tema sì banale ma simpatico per una trama semplice ma divertente: tutti noi ci innamoriamo di qualcuno, ma poi è normale che abbiamo un po' paura a dichiararci. Ma prima o poi arriverà il momento più opportuno per farci coraggio e rivelare i propri sentimenti alla persona che amiamo, senza cercare di ricorrere a metodi esageratamente "possessivi". Molto più simpatici e divertenti comunque i nanetti servi della principessa.

Il film non sarà un capolavoro, non sarà il migliore della serie, ma riesce tuttavia a divertire senza mai annoiare, creando, come detto all'inizio, un piccolo ma simpatico tributo alla serie creata dalla Takahashi, offrendo tutto quello di buono a cui la serie ci aveva abituato. Una piccola rivalutazione la meriterebbe.


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HakMaxSalv92

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Sesto e ultimo lungometraggio basato sulla serie, questa ultima prova per la nostra coppia mette nuovamente a dura prova la loro unione, rischiando ulteriormente di troncarla.

La storia ha inizio con un'astronave di piccoli alieni che sono alla ricerca dell'uomo "più allupato dell'Universo"; come ben sappiamo, si parla del nostro Ataru Moroboshi. Questo, inconsapevole di essere preso di mira, se la gode a flirtare con altre ragazze, salvo poi essere fulminato da Lamù per i suoi continui tradimenti. I piccoli alieni sono in difficoltà, e ad assisterli ci pensa una ragazza che si rivela essere la loro principessa nonché futura regina, Lupika. Ataru, vedendo la ragazza, si invaghisce e la segue, e quindi si fa rapire. Lamù, nel frattempo, si accorge che Ataru non c'è, e si mette alla ricerca di Ataru, facendosi aiutare dai suoi genitori e dalle sue amiche Benten, Ran e Oyuuki. Intanto, sulla sua astronave Lupika fa fatica a gestire Ataru e cerca di metterlo a posto, ma invano, e spiega poi, una volta che Ataru si è calmato, che il motivo del rapimento consiste nella necessità della principessa di recuperare un certo filtro d'amore per poter far colpo su una persona. Ovviamente, la principessa non rivela ad Ataru di chi si tratti, e questo fa pensare ad Ataru che lui sia il candidato ideale per recuperare il filtro e fare colpo sulla principessa. Tuttavia, una volta giunti a destinazione, l'impresa si rivela abbastanza ardua, perché il tempio dove il filtro si trova è pieno di trappole più o meno mortali. Ataru riesce ad evitarle, ma viene ingannato da Lupika, la quale però viene raggiunta da Lamù e viene imprigionata temporaneamente nel tempio. Tornati sulla Terra, Ataru, che ha preso il filtro, cerca di farlo bere alle ragazze su cui vuole fare colpo, ma Lamù, che sente tutto, cerca lei stessa di farlo bere ad Ataru, per fare in modo che lui si innamori di lei e di nessun'altra. Il piano tuttavia riesce a metà, perché Ataru beve sì il filtro, ma purtroppo si innamora di Lupika, che nel frattempo è giunta sulla Terra per riprendersi il filtro e con grande amarezza scopre l'accaduto. La situazione prende una piega molto drastica, perché Ataru è come ossessionato, ipnotizzato, e non insegue più alcuna ragazza se non Lupika. Questa non ne può più e spiega come fare in modo che torni alla normalità. Il fiore da cui il filtro è prodotto cresce con il nuovo ciclo lunare, bisogna aspettare più o meno la prossima luna piena, e solo allora si può cogliere il fiore maturo, ma bisogna essere precisi e puntuali, altrimenti il fiore appassisce e, una volta appassito, bisogna aspettare altri cento anni per coglierlo di nuovo. La situazione è disperata, e né Lamù né Lupika vogliono cedere, poiché ognuna vorrebbe avere il fiore tutto per sé e somministrarlo al proprio compagno. Una volta sbocciato il fiore, si scatena una battaglia senza quartiere per il possesso, che si risolve con la distruzione del fiore e/o la guarigione di Ataru.

Personalmente, non è il film più grandioso, anche se ha la sua importanza. Ovviamente, la grafica è ben curata, la musica svolge la sua funzione di contorno a una situazione comica e drammatica insieme.
I personaggi qui raggiungono una coscienza, una consapevolezza, una maturità, buon senso, giudizio e una coerenza particolari, cioè che l'amore deve essere una cosa spontanea e non il frutto di un artificio materiale come un filtro, perché altrimenti non è amore, ma possessione e manipolazione. Questa è la principale chiave di lettura della pellicola ed è a mio avviso altrettanto importante, perché soprattutto oggi l'amore è una cosa molto artificiale e premeditata; forse questa pellicola vuole essere una sorta di denuncia nei confronti della pubblicità e della strumentalizzazione dell'amore.
A mio avviso è riuscita bene. Forse non è così evidente all'inizio.


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Alaniks

Episodi visti: 1/1 --- Voto 4
Premetto che sono sempre stato e sono tuttora un fan irriducibile di "Uruseiyatsura"... ma qui no, proprio non ci siamo. Questo "Movie 6" di Lamù l'ho visto una sola volta e ho giurato mai più nella vita! Semplicemente qui non si tratta più di "Uruseiyatsura", ma di qualcos'altro... paragonabile solo a qualcuna tra le puntate della serie TV più brutte di sempre.

Analisi tecnica: nettamente inferiore a tutti i film precedenti e addirittura a buona parte degli episodi OAV. Animazione "scattosa", fondali appena sufficienti, character design discreto ma intercalato in modo approssimativo.
Giudizio artistico: non so nemmeno che dire... qui di artistico non si intravede nemmeno l'ombra, i cinque film precedenti sono avanti anni luce rispetto a questo. Storia trita e ritrita (già usata per ben tre volte nei cinque film antecedenti), messa in scena in modo banale e baggiano da un regista capace solo di peggiorare una già scontatissima sceneggiatura: personaggi privi di una seppur minima profondità, imprigionati in una personalità stereotipata ai limiti dell'elementare, che si muovono in scene presentate in modo ridicolo e piatto.
Conclusioni: niente... un film che non comunica la minima emozione, addirittura nei momenti che dovrebbero essere di pathos riesce solo a trasmettere comicità involontaria. Ripeto: nel mondo di "Uruseiyatsura" di peggio ci sono solo una decina (su 195!) di episodi della serie TV... altro che film!


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Shiryu of Dragon

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Per celebrare il decimo anniversario della serie animata di "Urusei Yatsura", nel 1991 la Kitty Films produsse questo film, con il titolo "Always My Darling". Alla regia troviamo nuovamente Tomoko Konparu, insieme a Hideo Takayashiki.
Il character design, gestito da Kumiko Takahashi, risulta del tutto rinnovato, e francamente questi disegni in pieno stile anni '90 risultano sensibilmente inferiori a quelli delle produzioni precedenti. Sono più spigolosi, rigidi e affrettati, e anche le animazioni fanno un passo indietro. Paradossalmente erano più precise e accurate le animazioni realizzate negli anni '80. Non mi stupirei se questo film fosse stato realizzato con un budget notevolmente inferiore ai precedenti, anche se di sequenze grafiche ben pensate, qua e là ce ne sono. E rimane comunque interessante vedere per una volta Lamù & company sotto questa veste, non è poi così fuori posto. Le inquadrature più dettagliate donano al volto di Lamù un design piuttosto intrigante - nettamente peggiore di quello classico, ma non per questo sgradevole.
La principessa Lupika è carina - o una "bella bimba", come direbbe Ataru. Il suo look un po' mediorientale è molto apprezzabile. A dirla tutta è un personaggio privo di un qualunque spessore psicologico, il suo background con Ryo è di una banalità allucinante e per certi aspetti non può fare a meno di ricordare Lady Karura nel film precedente, però è una ragazza un po' frivola e a tratti divertente.
Pure il pretesto che dà inizio a tutta la storia del film non è di alcuna inventiva, eppure ne viene comunque fuori una buona alchimia d'intrattenimento. Specie questo Ataru particolarmente vivace è molto simpatico.

Sul piano della trama, questo film non aggiunge un granché: si tratta sostanzialmente di una nuova combinazione di idee già ampiamente sfruttate nelle produzioni precedenti. Però lo humor è ancora quello, anche se più fiacco di un tempo, ma sempre molto meglio che in un certo scivolone compiuto dalla Kitty Films nel 1985.
E' un film che tratta i personaggi in maniera meno ampia che in passato: quelli secondari hanno meno visibilità che nei film precedenti, e in quelli principali si tende a mettere in evidenza le caratteristiche più spiccate: la fame di belle ragazze in Ataru e la possessività di Lamù - oltre che la sua passione per le prugne umeboshi. Benten raggiunge picchi di pazzia inauditi, in questo film è una vera e propria guerrafondaia, e la maggior parte delle scene che la riguardano fanno morire dal ridere.
Detto in poche parole, le caratterizzazioni sono coerenti con quelle della serie, ma qui tendenzialmente i personaggi sono ridotti a delle macchiette, aspetto che però non rovina per niente il divertimento. Anche il personaggio inedito dell'anziana signora aliena strappa qualche risata sicura.

La colonna sonora non è particolarmente degna di nota nell'insieme, però è presente qualche musica piuttosto insolita e interessante, abbinata a scene di tensione emotiva.
La sigla di chiusura è una orecchiabile e piacevole canzone, il cui stile ricorda molto il tipo di musica che si produceva in quegli anni.

Come accennato, l'epilogo relativo a Lupika è banalissimo, e forse è questo il maggior difetto del film. Il finale vero e proprio però è l'apice di tutto questo lungometraggio, perché presenta un picco d'ironia a sorpresa, che mi ha molto ricordato la vecchia serie a episodi.

Nell'insieme è un film discreto e del tutto godibile. Non è proprio niente di speciale: rimane un po' nel limbo dell'anonimato, e forse questo dipende soprattutto dal fatto che, all'inizio degli anni novanta, il mondo degli anime si stava notevolmente evolvendo (ai gusti personali decidere se in meglio o in peggio), però lo si guarda con piacere, io penso che intrattenga molto bene.
E' un film da guardare a cuor leggero, è assai distante dalle licenze registiche di Mamoru Oshii o di Kazuo Yamazaki, e quindi non richiede per niente una visione impegnata. Agli appassionati di "Urusei Yatsura" ne consiglio senz'altro la visione, può essere un divertente spettacolo.

Utente970

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Utente970

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Ai confini dello spazio esiste un tempio dentro cui è custodito un potentissimo filtro d'amore. La reliquia interessa moltissimo la giovane principessa Lupika, ma per ottenerlo pare vi sia un importante condizione. L'unico in grado di accedere al luogo segreto è l'essere più allupato della galassia, che secondo gli archivi spaziali altri non è che il caro vecchio Ataru Moroboshi. Un tale filtro però non può che causare guai e a esserne interessati saranno in molti.

Mi è difficile dare un giudizio tecnico su quest'anime, ma intanto non credo di sbagliare affermando che ci troviamo davanti al film più divertente della serie di Lamù. Il potere dell'ormone impazzito di Ataru è reso benissimo e questo rende i suoi agguati, le sue fughe e i suoi movimenti generali più divertenti del solito; oltretutto non mancano nemmeno battute carine e tutta la vicenda, nonostante qualche lacrimuccia, è immersa in un'atmosfera di forte demenzialità.
Le note dolenti possono cominciare analizzando il lato creativo. Alcuni spunti legali/matrimoniali per la principessa Lupika sono stati ispirati da quelli della principessa Kurama, e i suoi servitori sono chiaramente la versione "arabeggiante" dei servitori di Rupa, il principe del 5° film.

Dal punto di vista temporale, considerando sia la comparsata di Tobimaro accanto alla forzuta sorella Asuka, sia quella di Inaba accanto a Shinobu, si capisce che siamo abbastanza avanti nella storia e che ormai tutti i personaggi importanti sono usciti allo scoperto. Considerando invece i dubbi di Lamù riguardo ai sentimenti di Ataru per lei, dovremmo dare per scontato che siamo comunque un po' indietro rispetto al quinto film, che ripercorreva la conclusione del manga. Qualcuno potrebbe contestare la valutazione per via della carrellata vicino al bar spaziale, dove compaiono in maniera sfuggente il principe Rupa e Karla di Boy meets Girl; ma a parte che non significherebbe nulla, dato che erano amici d'infanza, quello è chiaramente un fanservice, altrimenti non vi sarebbe illogicamente su quel pianeta anche il corpulento Mantello Rosso.

Sul lato dello stile "Sei sempre il mio tesoruccio/Always my Darling" è decisamente diverso dagli altri film. Il disegno è più semplice, paffuto e con una colorazione ombreggiata e forte dal sapore artificioso, che può piacere o meno. In questo senso il film è il meno fedele allo stile dell'autrice originale e, diciamolo pure, sembra avere avuto un budget ristretto per essere un film (dura anche una ventina di minuti in meno degli altri). Comunque il chara aggiunge qualche chiletto alla figura di Lamù che non dovrebbe dar dispiacere ai fan della sexy orchessa.

Attenzione: questa parte contiene spoiler

La storia non è molto fantasiosa e a dire il vero non si è fatto molto per complicarla. Il tempio era decisamente troppo semplice e senza grossi ostacoli e, a parte Benten e Oyuki, c'è un livello di coprotagonisti inutili davvero altissimo. Inoltre Ataru sotto incantesimo avrebbe dovuto inseguire come non mai la preda fino all'angolo più buio dell'universo, invece di struggersi e basta, mentre Lupika invece, innamorata che sia, oltre che irragionevole è veramente (per l'abbandono sul baratro e la preferenza di far seccare il fiore) una str...a completa, a cui non viene molto desiderio di augurare un lieto fine. In difesa di questa pellicola c'è da dire, comunque, che la linearità le permette di avere una follia spensierata degna di un capitolo di Urusei Yatsura.

Fine parte contenente spoiler

In definitiva, Lamù - Sei Sempre il mio Tesoruccio è una produzione con luci e ombre; mi limito a dire che a me è piaciuta molto, ma non posso lodarne la fattura. Si vede che non c'è stato lo stesso impegno degli altri cinque film, e viene da pensare che ciò forse sia accaduto perché l'opera cominciava ormai a perdere notorietà rispetto a titoli più recenti. Mi sento comunque di piazzarlo in una posizione leggermente più alta di "Remember my love" e molto più alta di "Forever".
Ormai anche questo sesto capitolo ha la sua età (1991), ma visto che in Giappone stanno per ripubblicare in grande stile il manga, auguriamoci di vedere un giorno un settimo lungometraggio.


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
C'era una volta una bella principessa di nome Lupika, che aveva un caratterino pepato e una devastante passione per il bazooka. Ella aveva anche un disperato bisogno di un potente elisir d'amore, custodito su un lontano pianeta. La leggenda narra che solo l'uomo più allupato del cosmo possa mettere le mani sull'elisir, senza rimanere vittima delle micidiali trappole che lo proteggono...
Questo "eroe", guarda caso, si trova sulla Terra e si chiama Ataru Moroboshi (e chi se no...). Ma se l'allupatissimo Ataru mettesse le mani sull'elisir, sarebbero guai per tutti. Anzi, per tutte!
La prima a preoccuparsene è ovviamente Lamù, che potrebbe dissuaderlo dall'intento usando alcune delle sue terribili scariche elettriche...
Questo e altro ci aspetta nel sesto ed ultimo lungometraggio della serie "Urusei Yatsura", celebre manga di Rumiko Takahashi, intitolato "Itsudatte My Darling".
La trama, come avrete potuto intuire, si rifà ad un modello non certo originale, corrispondente a molte altre numerose storie all'interno del vasto panorama dell'animazione nipponica e non solo.
Fatto sta che in qualche modo lo sviluppo delle vicende, molto scontato, soprattutto se si ha una buona conoscenza in materia "Lamù", intrattiene e risulta abbastanza godibile, nonostante la ripetitività dei contenuti e delle solite macchiette comico/amorose tanto care alla serie.
I personaggi appaiono folli come al solito e le loro gesta demenziali strappano qualche sorriso, tuttavia tale svago potrà apparire piuttosto limitato a chi ha visionato i precedenti lungometraggi.
La produzione del titolo è datata 1991 (tre anni dopo "Boy Meets Girl", capitolo conclusivo dell'anime), ma i disegni e le animazioni sembrano tutt'altro che rinnovati; ad ogni modo ciò non guasta affatto, ed accontenta senza sforzo i fan.
Se amate l'esilarante e fantasioso universo di "Urusei Yatsura", potrete spassarvela con quest'ultima ora in compagnia di Ataru, Lamù, Mendo, Shinobu e così via... ma non aspettatevi un capolavoro.

Ivan180378

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Ivan180378

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
E' l'ultimo film che ho visto dei 6 usciti in italiano su Uruseiyatsura. Insomma, il film è mediocre, può piacere solo ad un adolescente in pieno boom ormonale e con il QI non del tutto ancora sviluppato. Ataru è reso esageratamente morboso e stupido. I vari personaggi sono inseriti forzatamente quale si volesse per forza che ci fossero tutti.... comunque, la storia annoia ed è troppo demenziale. Vi do un consiglio, se non avete ancora visto alcun film di Lamù, guardateli nel seguente ordine di priorità: Lamù ONLY YOU (voto 8), Lamù REMEMBER MY LOVE (voto 8), Lamù BEAUTIFUL DREAMER (voto 7 e mezzo), Lamù SEI SEMPRE IL MIO TESORUCCIO (4/5), Lamù BOY MEETS GIRL (4, 4/5), Lamù FOREVER (4/5). Info: [email protected]


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Gackt

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Un anime strano, direi. Non saprei definirlo. Lo spunto da cui parte non è dei più originali: un elisir in grado di far innamorare le persone. Nonostante l'input poco interessante, la storia è abbastanza gradevole. Se non fosse che a metà film sembra risolversi la storia iniziale, per poi venire prolungata forzatamente per un'altra mezz'ora/tre quarti d'ora mostrandoci un Ataru patetico e piagnucolone. Il tutto non è malaccio, ma l'idea poteva essere orchestrata in maniera un po' diversa per risultare più leggera. Sottolineo inoltre il character design, leggermente diverso da quello della serie originale è molto più vicino a quello di Maison Ikkoku, con un anatomia più robusta e realistica (cioè Lamù ancora più sexy) XD


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HaL9000

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
Se ne poteva fare a meno: è tutto quello che mi sento di scrivere. In questo lungometraggio non mancano alcuni spunti divertenti, ma nel complesso l'ho trovato veramente superficiale e con poco spessore. Il personaggio di Ataru, poi, in questo film ne esce veramente a pezzi, essendo tratteggiato come un bavoso maniaco incapace persino di formulare un pensiero che sia uno. Mi rendo conto che a grandi linee la personalità di Ataru sia proprio questa, ma qui è portata al parossismo; sono riusciti persino a renderlo insopportabile.