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menelito

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5,5
Poteva essere qualcosa di interessante, ma dopo poche puntate si è rivelato un semplice dating sim mal fatto. Uno di quelli dove, dopo essere andato a dama con una, l'universo si resetta così da dare la possibilità al main character di provarci con un'altra. E fosse almeno fatto bene, avrei anche potuto accettare 'sta cosa, ma dati i volti inespressivi (e tremendamente generici) e tanti altri vari difetti di regia in diverse scene, direi che la "bilancia" pende decisamente a suo sfavore.
Ma la cosa che più mi ha portato a finire prima possibile questa serie è l'arco dei videogiochi, abbastanza imbarazzante e tremendamente noioso con tonnellate di scene inutili. E pensare che nei primi due-tre episodi mi era quasi sembrato carino, delusione.


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alex di gemini

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Con gli anime non si finisce mai d'imparare: "Seiren" mi ha insegnato come una opening possa essere davvero truffatrice, farti pensare che un anime sia ciò che non è in realtà.

Ma andiamo con ordine. "Seiren" nasce come un tentativo d'innovazione, sulla scia del più famoso "Amagami". Dato che gli harem possono lasciare insoddisfatti perché il protagonista non si metterà con la ragazza per cui facciamo il tifo, dato che le vicende possono essere un po' troppo irrealistiche, allora perché non innovare? Detto fatto, creiamo una serie in cui lo stesso protagonista si metterà per quattro episodi con una ragazza. Poi, azzeramento totale e per i successivi quattro ricomincerà da zero con un'altra ecc. Inoltre rendiamo le vicende reali, in un ambiente reale di amori liceali, di ragazzi che a sedici, diciassette anni si aprono alla vita. E rendiamolo ancora più vario, modificando il carattere del protagonista.

"Seiren" mi aveva conquistato per la promessa di storie semplici, reali, sincere. Con una opening che mostrava sette ragazze piene di vitalità, con il fascino e la sensualità della ragazza adolescente che si apre alla vita. Invece il tutto si è rivelato davvero deludente. Le ragazze sono solo tre, e il primo arco narrativo è ancora realistico e accettabile, date le tipiche vicende adolescenziali di conflitto con i genitori, una protagonista dal carattere forte e con una certa sensualità ecc. Ma il secondo no, con una campionessa di videogiochi e il nostro che, invece di essere un degno compagno come nel primo arco, ora si comporta con il più deprimente servilismo verso la regina della sala giochi. Il terzo, poi, non sarebbe male, ma viene affossato da una ragazza troppo timida e all'antica e il nostro che diviene, invece, troppo immaturo, con scene imperdonabili come la parodia di Rocky Balboa o l'idea che le ragazze trovino virile un ragazzo che mangia molto...
Il tutto condito dai cervi. Nel primo arco la coraggiosa ragazza è terrorizzata da aggressivi cervi selvatici, nel secondo tutti giocano al pet-game "Cervi che passione", e nel terzo, al festival scolastico, abbiamo un bel banco di carne di cervo. Davvero realistico, direi.
Carina l'idea di mostrare i nostri qualche anno dopo per scoprire come si siano concluse le vicende. Ennesimo errore è dato dalla decisione di rendere decisivi gesti piccoli e insignificanti come la preparazione di una frittata, l'acquisto di un portachiavi o di mutande di lana come veri gesti di dichiarazione sentimentale, alla faccia di ogni realismo.

La grafica e la regia sono accettabili, l'ending mediocre e l'opening bella ma truffaldina. Decisamente troppi errori per un esperimento fallimentare, in cui non si capisce se siano state conquistate tutte le ragazze o nessuna. Spero che non arrivi la seconda serie con le quattro ragazze mancanti, peraltro tutte simili (cambia solo la pettinatura).

Voto: 5, ma solo in omaggio al primo arco.


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Delandur

Episodi visti: 5/12 --- Voto 3
Raramente recensisco qualcosa che non ho finito di vedere, ma questa volta farò un'eccezione. È un anime che ho iniziato per caso, ma che mi ha veramente deluso. Ho visto "Amagami SS" e il suo sequel con piacere: sicuramente non un capolavoro, ma un anime godibile e con una struttura innovativa.

Bene, "Seiren" riprende lo stesso schema, ma molto peggio. Il bello di "Amagami SS" era la possibilità di conoscere tante ragazze, magari non particolarmente interessanti, ma comunque simpatiche e diverse tra loro, permettendo di vedere tante piccole storie d'amore.
"Seiren" fallisce anche nel delineare delle ragazze sopportabili. In cinque episodi sono riuscito a odiare entrambe le ragazze presentate, rendendo ogni secondo con loro sullo schermo una sofferenza. Se fossero state solo le ragazze il problema, forse ce l'avrei fatta, ma anche tutte le situazioni sono completamente ridicole, così come i personaggi secondari.

Davvero, tecnicamente è anche decente, ma è tutto il resto ad essere un problema.
Lo sconsiglio a tutti.


 5
npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4,5
Dopo l'esperienza come character designer nel fortunato "Amagami SS", Kisai Takayama ci riprova con questo "Seiren", un anime che ripropone lo stesso genere e la stessa struttura narrativa del suo apprezzatissimo predecessore.
Per chi non lo ricordasse o per chi non l'avesse visto, "Amagami SS" era un "harem anomalo", in quanto il protagonista non era il classico "sultano" capace di far innamorare di sé qualunque donzella gli capitasse a tiro; le varie conquiste, invece, venivano portate a termine una alla volta in una serie di universi paralleli e indipendenti l'uno dall'altro. Per essere più precisi, in ogni arco veniva posta al centro dell'attenzione una nuova ragazza e veniva mostrato cosa sarebbe dovuto succedere affinché il protagonista potesse vivere una storia d'amore con lei; terminato l'arco, il tutto veniva resettato e si ricominciava dall'inizio con una nuova pretendente. Il presunto vantaggio di un'impostazione di questo genere risiederebbe nel fatto che tutte le ragazze vengono trattate allo stesso modo e che, quindi, ad ognuna di esse viene data la possibilità di vivere il suo momento di gloria; così facendo, almeno in teoria, si sarebbero evitate le classiche contestazioni di chi avrebbe scelto come vincitrice una ragazza piuttosto che un'altra, in quanto tutti sarebbero stati accontentati con un proprio arco personalizzato. Come ho avuto già modo di dire nella mia recensione di "Amagami SS", però, questo presunto vantaggio rischiava di trasformarsi in un boomerang, in quanto la sensazione finale è che il protagonista, pur avendole conquistate tutte, non sia riuscito a conquistarne veramente nessuna. "Amagami SS" riuscì a nascondere il problema grazie alla bellezza dei suoi sei archi narrativi, al punto che io stesso arrivai a parlare di "harem sostenibile", in quanto potenzialmente apprezzabile anche da chi non ama le esagerazioni proprie del genere. Col senno di poi, però, credo che la struttura di "Amagami SS" vada considerata come un buon esperimento ma non come la pietra angolare degli harem del futuro: personalmente credo che i personaggi femminili vadano seguiti e amati, e non sostituiti ogni quattro episodi. E poco importa se a vincere la contesa non sarà la nostra preferita.

Se ho perso tanto tempo a parlare di un altro anime rispetto a quello qui recensito è perché lo stesso discorso può essere ripetuto pari pari anche per questo "Seiren", con una sola differenza: qui gli archi narrativi non hanno lo stesso impatto emotivo di quelli visti in "Amagami SS", ma risultano noiosi e intrisi di una stupidità che li rende perfino irritanti: frittate che diventano il viatico per scelte di vita inderogabili, servilismo esagerato, aperture in mutande di lana che fanno capire tante cose e soprattutto cervi... cervi ovunque! Cervi furiosi, cervi che si accoppiano in videogame, ragazze vestite da cervi, cervi alla griglia e tanto altro. A cosa giova questo accanimento contro questi poveri animali?
"Seiren" propone tre distinti archi narrativi composti da quattro episodi l'uno; da qualche parte ho letto che le ragazze che Shouichi, il protagonista, dovrà conquistare sono sette in tutto: se questo è vero, ne mancano tre, per cui è lecito aspettarsi una seconda stagione (e altri cervi).
Le tre ragazze presentate in questa prima edizione sono Hikari, la classica ragazza molto popolare, Tooru, una senpai amante dei videogiochi, e Kyouko, l'amica d'infanzia. Se si esclude il finale ridicolo, credo che l'arco migliore sia quello di Hikari, e questo per tre motivi: il primo è che il rapporto tra Shouichi e la ragazza è quello più intrigante e divertente; il secondo è che anche la parte dedicata al romanticismo è rappresentata in modo decente; il terzo è che, a mio avviso, Hikari è la più carina del trio (embè? Anche l'occhio vuole la sua parte, no?). L'arco peggiore, invece, è quello di Tooru: la ragazza è una figura che nella realtà piacerebbe a molti maschietti (me compreso), ma che è improponibile in una fiction. Anche il terzo arco è piuttosto noioso, anche se non raggiunge i livelli del secondo: Kyouko è un personaggio che cresce molto nel corso dei quattro episodi, ma, nonostante le sue stravaganze, è troppo antiquata per risultare credibile.

Molto bella la grafica: disegni e colori sono davvero molto belli e invogliano il potenziale spettatore a iniziare la serie senza farsi troppe domande (quelle se le farà poi). Belle anche le sigle di apertura e chiusura: non le ho saltate in più di un'occasione e questo testimonia sicuramente a loro favore.

In definitiva, "Seiren" è un anime che attira con la grafica, stordisce con le musiche, addormenta con la trama e che alla fine ti frega il portafoglio (che non contiene denaro ma ore della giornata). Pur avendo avuto un ruolo importante nella costruzione di "Amagami SS", l'autore tailandese fallisce nel tentativo di ripercorrerne i fasti, almeno a questo giro. Molto dipende dal fatto che forse questa struttura sta cominciando a venire un po' a noia; ma molto dipende anche dall'incapacità di creare storie d'amore davvero appassionanti. E molto, ovviamente, dipende anche dall'uso improprio di cervo.


 2
AnthonyKirito

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
"Seiren" è un anime harem-scolastico prodotto dallo "Studio Gokumi" e da "AXsiZ", il quale segue la storia di Kamita, un ragazzo delle superiori piuttosto timido, impacciato e indeciso sul suo futuro. Sette sono le ragazze con le quali "dovrebbe" approcciarsi e frequentarsi, ma ne vengono presentate solo tre, in tre archi narrativi distinti e separati.

Nel primo arco narrativo il protagonista deve affrontare Tsuneki, una ragazza dal carattere forte e disinvolto (praticamente il suo opposto), testarda e non molto brava a scuola, con la quale ha la possibilità di approfondire il proprio legame grazie a un campo studi.
Nel secondo arco conosce Miyamae, una ragazza piuttosto estroversa, alla quale piacciono i videogiochi ma che tendenzialmente ha difficoltà a legare con persone che non condividono i suoi hobby o le sue passioni. I due approfondiscono il loro rapporto giocando a svariati videogiochi o con gli amici oppure giocando in "coop" nella sala giochi della città.
Nel terzo arco narrativo inizia a frequentarsi con una sua amica d'infanzia, Kyoko, la quale ha praticamente lo stesso carattere del protagonista.

Il concetto di harem all'interno dell'anime viene "rivisto", poiché il ragazzo non ha a che fare simultaneamente con più ragazze (durante il primo arco il protagonista non conosceva Miyamae e non si frequentava con l'amica d'infanzia Kyoko, stessa cosa per gli altri due archi narrativi). Nonostante questa innovazione, l'anime finisce, con il passare degli episodi, per essere molto ripetitivo e noioso. Un elemento interessante riscontrato è che alla fine di ogni arco narrativo viene mostrata in ottica futura la coppia in questione.

La grafica è carina, abbastanza dettagliata e precisa, tuttavia un elemento negativo è sicuramente la somiglianza delle ragazze, le quali non sono facilmente distinguibili tra loro; una nota molto positiva, invece, va fatta all'opening, semplice e caratteristica.

In sostanza si tratta di un anime piuttosto interessante, ripetitivo e pieno di fanservice (mutandine, oppai e sederi a non finire), ma che perde di valore e credibilità con il passare degli episodi, poiché è come se si trattasse di diverse "mini-serie nella serie": ogniqualvolta finisce un arco narrativo, il precedente viene in parte modificato per dar spazio alla nuova ragazza.

Voto: 6, perché ho apprezzato molto il "concetto rivisto" di harem, il primo arco narrativo della storia e la opening dell'anime.


 3
AlexHylian

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Questo anime è un harem dove c'è un solo protagonista per tutta la serie.
Le ragazze principali che fanno parte di questo anime sono sette: tre di queste le vediamo protagoniste nei tre archi narrativi.

La trama è banalissima, parla di un ragazzo delle superiori a cui piace stare in compagnia delle ragazze, e che nei tre archi narrativi si innamora della ragazza con cui esce più spesso.
Il primo arco narrativo prende molto, la storia è avvincente, e il protagonista dovrà confrontarsi con una ragazza (Tsuneki) con un carattere che è l'opposto del suo. Hanno anche l'occasione di potersi conoscere durante un campo studi fuori sede, ma tutto si va a perdere verso la fine dell'arco. Ma, poco male, perché nel secondo arco Tsuneki ha delle parti interessanti che si vanno a incrociare con la trama successiva, nonostante il protagonista si sia interessato a un'altra ragazza (Miyamae). Anche questo arco va a concludersi in modo carino nonostante la ripetitività, anche se poteva andare meglio... ma dal terzo arco è come se tutta la storia si resettasse per dare spazio a un'altra ragazza (Kyouko).

La storia, oltre a non avere un senso preciso, è anche molto lenta. Prende all'inizio, ma il continuo "tornare indietro" non ha fatto altro che far perdere qualità all'anime. Inoltre i metodi d'approccio del protagonista sono pure banalissimi! É il solito ragazzo timido che fa l'amico, ma allo stesso tempo vuole essere il ragazzo. Niente di più.
E le "gag", se così le possiamo chiamare, sono dei continui 'blush' in situazioni palesemente imbarazzanti: pantsu in vista, oppai in vista, sederi in vista... tanto che gli ultimi episodi me li sono guardati con parecchia malavoglia. Per non parlare dei fetish... in questo anime non solo ce ne sono di tutti i tipi, ma sono tutti orribili! Dai piedi, agli ombelichi, ai vortici dei capelli... ai furry, per rendere l'idea.

Io questa serie l'ho voluta seguire in simulcast, e all'inizio non mi era neanche dispiaciuta, anzi, era l'anime di cui più attendevo il proseguimento (poi dal quarto episodio ha iniziato ad annoiare a morte). Inoltre, la seconda ending è anche molto carina, ma purtroppo è andato avanti sempre peggio, sprofondando nella banalità e nel degrado senza nemmeno gag divertenti.

Voto: 4

P.S. Graficamente l'anime si sa differenziare per la caratterizzazione dei personaggi realistica dal punto di vista del colore degli occhi e dei capelli, che, come sappiamo, solitamente negli anime è sempre particolare e vivace. Solo che in questo caso, se non fosse per le acconciature diverse, le ragazze si assomiglierebbero troppo le une alle altre. E' davvero facile confonderle! E così, anche la grafica, si ritrova una nota negativa.